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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Gennaio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2015-07166
"TEMPISTICHE PREVISTE PER L'INTERVENTO DI ALLESTIMENTO DEL MASTIO DELLA CITTADELLA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 17 DICEMBRE 2015.
Interventi
"Tempistiche previste per l'intervento di allestimento del Mastio della Cittadella"

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201507166/002, presentata in
data 17 dicembre 2015, avente per oggetto:

"Tempistiche previste per l'intervento di allestimento del Mastio della Cittadella"

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe.

BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore)
Come è noto - perché non è la prima volta che discutiamo di questo tema -, il
progetto di massima che la Città vuole realizzare prevede e si fonda sul principio di
creare una sintesi sinergica tra il museo inteso come collezione e il museo come sito.
Il Mastio della Cittadella dovrebbe, pertanto, divenire contemporaneamente il luogo
di esposizione e valorizzazione da parte delle collezioni del Museo Nazionale di
Artiglieria e il museo di se stesso, nonché il perno di un sistema di siti visitabili per
ulteriori approfondimenti e nuove esperienze.
Nel Mastio troverebbero posto i reperti più significativi di tali collezioni, inseriti in
un contesto narrativo che li connetta con le vicende storiche di Torino ed in
particolare con l'evoluzione delle strutture difensive e il loro ruolo nella definizione
urbanistica e architettonica della città, con i progressi scientifici, tecnologici e
industriali che vi videro la luce e il loro ruolo nella definizione dell'identità torinese,
con gli episodi bellici salienti che ne segnarono la storia.
Si mira, in questo modo, ad evitare un'eccessiva specializzazione e, nel contempo,
attraverso un museo militare e non militarista, immersivo, tecnologico ed
emozionante, a rendere esplicito il ruolo fondamentale, finora mai adeguatamente
sottolineato, che i militari e la tecnologia bellica hanno assunto dal disegnare il volto
e il destino di Torino; il Padiglione 61 sarebbe poi destinato ad ospitare mostre
temporanee di approfondimento e a consentire la rotazione delle collezioni.
Al tempo stesso, il museo e il Mastio dovrebbero costituire il centro di un sistema di
rimandi ad altri siti, perlopiù compresi in un raggio di poche centinaia di metri, tutti
strettamente significativi in un rapporto alla prospettiva storica qui tratteggiata. In
particolare, il sistema dovrebbe essere completato da:
1) la Caserma Amione, o altro sito da individuare, come deposito visitabile delle
collezioni del Museo Nazionale dell'Artiglieria, che non troveranno posto
nell'allestimento del Mastio, da allestire con riserve accessibili e dotate di
laboratori e strutture di supporto per gli studiosi;
2) le gallerie del Museo Pietro Micca;
3) le Gallerie recentemente scoperte nel corso dei lavori per il nuovo parcheggio
sotterraneo di corso Galileo Ferraris;
4) il Pastiss;
5) il Cisternone.
In questi ultimi quattro siti il visitatore potrà avere esperienza personale diretta delle
strutture difensive, della vita e delle sofferenze dei difensori della Città assediata e
delle tecniche belliche.
Per una maggiore fruibilità, accessibilità e visibilità del museo, si progetta di
intervenire sulle sistemazioni superficiali del contesto; in particolare, in
concomitanza con il completamento delle opere del nuovo parcheggio interrato di
corso Galileo Ferraris, si progetta: lo spostamento, sul nuovo viale di copertura dello
stesso, dei giochi bimbi, attualmente posizionati sul retro del Mastio; l'ampliamento
del giardino circostante al Mastio, fino a comprendere l'attuale controviale di via
Cernaia; la chiusura di tale giardino, con il ripristino della cancellata storica;
l'utilizzo del giardino e di parte del viale di copertura del nuovo parcheggio di corso
Galileo Ferraris, collegato a esso mediante attraversamenti sopraelevati, per ospitare
reperti idonei all'esposizione all'aperto o altre installazioni che segnalino o
anticipino la presenza del museo.
I prossimi interventi. L'inizio dei lavori di completamento impiantistico del Mastio è
previsto per la primavera. La durata dei lavori è prevista in un anno.
Nel frattempo si lavorerà al progetto di allestimento e al progetto di recupero del
Padiglione Italia '61. Realisticamente penso che potremmo aspettarci un'apertura per
la primavera-autunno del 2018.
I punti aperti sono ancora: la governance del nuovo museo, il finanziamento di
progettazione e allestimento, l'accessibilità del Cisternone, i rapporti con gli organi
di tutela e la sistemazione della Caserma Amione, o di altro sito da individuare, quale
deposito visitabile.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Quindi, per capire, rispetto alla discussione che
avevamo avuto in Aula a suo tempo, in base all'interpellanza che aveva il titolo
"Recupero Mastio della Cittadella e tempistiche certe", c'è stato uno slittamento, nel
senso che in Aula a suo tempo lei dichiarò che i lavori sarebbero iniziati entro i primi
sei-sette mesi del 2015. Mi pare di capire - mi corregga se sbaglio - che questo
slittamento è dovuto al fatto che forse si è voluto fare un ragionamento più ampio e
più vasto.
Volevo solo capire, da questo punto di vista, per quanto riguarda la descrizione delle
date, quando lei parla del 2018, allora però non ci riferiamo al Mastio della Cittadella
in quanto tale, quello potrebbe essere aperto prima. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Quindi entro un anno. Quindi noi abbiamo, di fatto, ad oggi l'ipotesi
che in un anno almeno quella parte, che è dentro un ragionamento più complessivo,
venga aperta, perfetto.
Avevo piacere, però, se era possibile, visto che lei di solito invia la nota, di averla in
mano, perché è stata letta con attenzione, ma almeno per avere i dati effettivi.
Per il resto sono soddisfatto. Mi auguro, però - lo dico senza polemiche, perché so
che c'è un tentativo di utilizzare al meglio il Polo, e quindi di fare in modo che quella
sia un'opportunità di conoscenza per chi viene nella nostra Città - che non vi siano
ulteriori slittamenti, perché è evidente che è un problema di risorse, poi sarà un
problema di governance, ma mi auguro che almeno la tabella di marcia da lei
indicata oggi venga rispettata. Lo dico anche rispetto ad un tema dell'interpellanza
che non ha trattato, perché al punto 3) della mia interpellanza chiedevo quali siano le
prospettive future per la Caserma Amione di piazza Rivoli, perché, da mie
informazioni, c'è un ragionamento con il Ministero della Difesa, perché noi oggi
abbiamo tutti questi beni visitabili su richiesta, rispetto alla caserma, che non è luogo
aperto al pubblico. Quindi, noi avremo una parte dei reperti che verranno portati in
chiave non militaristica, ma militare, quelli più piccoli, ma mi chiedo - e su questo
non ho avuto risposta - come poi però il resto possa essere ancora visitabile o
opportunatamente fruibile da parte di chi magari ha una passione specifica, non solo
per la storia, ma anche per il reperto bellico, per le armi e per quello che io ho avuto
l'opportunità di visitare con una visita guidata. Se su questo lei potesse solo
integrare, poi io per il resto sono soddisfatto della risposta.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola all'Assessore Braccialarghe.

BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore)
Se posso, in realtà c'era un passaggio del brano che ho letto, e che adesso le darò
integralmente, in cui c'era la risposta a questo suo tema. Noi abbiamo l'esigenza di
riempire di contenuto, ovviamente il più interessante e attrattivo possibile, il Mastio,
ma che sappiamo ha una capienza, Mastio e giardini, come saranno riconfigurati,
molto parziale rispetto al vecchissimo patrimonio che è custodito alla Caserma
Amione.
Sono in discussione oggi - ma, peraltro, è una discussione che interessa, giustamente,
per competenza, più il patrimonio della Città che non il mio Assessorato - intensi
colloqui per capire se la Caserma Amione può rimanere una parte del museo
visitabile o se trovare un'altra porzione, sempre di edifici, diciamo, ex caserme, nella
zona, che possa invece ospitare il resto, ma sempre con l'obiettivo di avere un sito
deposito museale aperto e visitabile, perché ovviamente l'integrazione tra ciò che ci
potrà essere al Mastio e ciò che ci sarà in gran parte in una di queste caserme, potrà
dare proprio l'opportunità, per chi lo desidera, di compiere un viaggio scientifico e
storico particolarmente importante in un pezzo della nostra storia.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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