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"Revisione del Piano dei mercati della Città di Torino - Trasformazione di alcune aree mercatali in gruppi di posteggi destinati ad operatori del mercato. Soppressione di mercati non più attivi. Approvazione". "Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201505089/016) 'Revisione Piano mercati' - Ricadute sulla tassa rifiuti della trasformazione di mercati in gruppi di posteggi". MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Passiamo all'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc. 201505089/016, presentata dalla Giunta Comunale in data 27 ottobre 2015, avente per oggetto: "Revisione del Piano dei mercati della Città di Torino - Trasformazione di alcune aree mercatali in gruppi di posteggi destinati ad operatori del mercato. Soppressione di mercati non più attivi. Approvazione". e della proposta di mozione n. mecc. 201600126/002, presentata dai Consiglieri Bertola ed Appendino in data 18 gennaio 2016, avente per oggetto: "Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201505089/016) 'Revisione Piano mercati' - Ricadute sulla tassa rifiuti della trasformazione di mercati in gruppi di posteggi". MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Comunico che in data 13/01/2016 la competente Commissione ha rimesso il provvedimento in Aula. È stato presentato un emendamento di Giunta. Lascerei la parola all'Assessore per l'illustrazione della proposta di deliberazione. Poi, come abbiamo fatto precedentemente, i sottoscrittori della proposta di mozione di accompagnamento possono nel loro intervento illustrarla, così facciamo la discussione unitaria. La parola all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Giunge oggi al vaglio di questo Consiglio questa proposta di deliberazione, che riguarda la revisione del Piano dei mercati. È una proposta di deliberazione che riprende quella precedente sul Piano mercati del 2005. Attraverso questa proposta di deliberazione, di fatto, facciamo una fotografia della situazione attuale, perché, come è evidente, dal 2005 ad oggi la città si è trasformata e quindi era necessario provare ad adeguare quello che è il nostro Piano mercati, che, ad oggi, vede la presenza di 42 mercati all'aperto e 6 mercati coperti. Questa proposta di deliberazione parte dallo studio che è stato espletato dal Politecnico di Torino con un incarico conferito nel 2003, uno studio che è stato più volte oggetto di valutazione nelle Commissioni competenti, nella III Commissione, così come lo è stato anche questa proposta di deliberazione. Su questa proposta di deliberazione facciamo un po' la fotografia della situazione dei nostri mercati, che si sono in questi anni trasformati, alcuni dei quali sono mercati le cui aree sono state di fatto abbandonate dagli operatori e che vedevano una presenza con numeri molto bassi. Allora, abbiamo pensato di trovare soluzioni alternative, anche per un'esigenza di costi che la Città affronta per le aree mercatali, perché è evidente che nel nostro Piano mercati le aree mercatali vengono pagate dalla Città di Torino alla società AMIAT, che svolge, come è noto, il servizio di pulizia anche delle nostre aree mercatali, indipendentemente dal numero di banchi presenti. Il Politecnico, oltre a studiare le nostre aree mercatali e facendo una costruzione tra le diverse aree mercatali, distinguendole tra le aree mercatali eccellenti, aree mercatali medie e aree mercatali in difficoltà, ha anche previsto quali sono i costi che la Città affronta per ogni singola area mercatale, perché il mercato va visto come un servizio che la Città offre ai nostri cittadini. Nel fare il ragionamento tra costi e ricavi ho potuto verificare, cosa della quale ho dato atto nelle discussioni che abbiamo affrontato nelle diverse Commissioni, che ci sono aree mercatali che aree mercatali non lo sono più da tempo. Una per tutte, che è un esempio già riportato in diverse occasioni, è piazza Carlina dove sono rimasti praticamente due banchi, ma insieme a quella ci sono altre aree mercatali. Tutto questo ragionamento ci porta a fare un calcolo che vede per la Città un risparmio di circa 800.000,00 Euro sulle spese che la Città affronta annualmente per le pulizie della nostra città. L'altra cosa che abbiamo fatto con questa proposta di deliberazione è che nel 2005 erano state individuate delle aree mercatali che non sono mai partite e che quindi oggi le eliminiamo completamente dal Piano mercati. Tra i mercati in difficoltà abbiamo individuato una serie di mercati che da aree di mercato trasformiamo in gruppi di posteggio, perché è evidente che è legato al servizio che diamo alla città, e non solo, abbiamo tenuto conto anche degli operatori che in quei mercati lavorano e in alcuni casi sono delle persone che lavorano in quelle aree da 20, 30 e più anni. Abbiamo, quindi, informato loro che avremmo trasformato quelle aree mercatali in gruppi di posteggio e gli abbiamo chiesto se avevano piacere di essere trasferiti in altre aree mercatali fornendo loro le aree mercatali in cui c'era disponibilità ad ospitarli, in caso contrario potevano rimanere lì con i gruppi di posteggio. Abbiamo, quindi, provato a fare un provvedimento che tenesse conto delle esigenze della Città, ma anche degli operatori commerciali. Nella proposta di deliberazione poi potete leggere, cosa che abbiamo fatto nell'ultima Commissione, il resoconto di tutte le aree e di quelle che verranno trasformate, di quelle che verranno soppresse e la possibilità anche di qualche area mercatale di iniziare una nuova vita come quella, ad esempio, di corso Bolzano. Dico corso Bolzano, perché in quell'area la trasformazione della città è visibilissima, anche dal punto di vista dei nuovi insediamenti, lì si è insediato nel frattempo il Palazzo di proprietà di Sanpaolo e quindi, con Porta Susa, questo consente di dire che in quell'area lì può nascere un'area mercatale con qualche ambizione, anche se nel frattempo creeremo lì un gruppo di posteggio e poi vedremo strada facendo. La nostra ambizione è quella, ovviamente, di provare a far gestire alcune aree direttamente agli operatori mercatali. Qui faccio due riflessioni sulla proposta di mozione che ha presentato il Consigliere Bertola, il cui contenuto ritengo condivisibile. Sono cose che abbiamo detto e stiamo cercando di realizzare ormai da oltre due anni. Il problema vero è, come ho avuto modo di dire in diverse occasioni, l'impossibilità a dare concreta attuazione a questa impostazione, che io auspico da diverso tempo, perché le persone che dovrebbero costituirsi in soggetto giuridico, purtroppo, ad oggi, non l'hanno fatto. I tentativi che stiamo facendo in quella direzione sono tanti, dai corsi di formazione, ma non per ultimo la proposta di deliberazione, ad esempio, che consentirebbe un risparmio di una certa consistenza legato all'utilizzo delle cassette non riciclabili, ma riutilizzabili, con una diminuzione netta di rifiuti da conferire in discarica, quindi tutta una serie di cose che consentirebbe una diminuzione della TARI. La proposta di mozione che è stata presentata, che è una delle cose che stiamo provando a perseguire, evidentemente prova a mettere un paletto su cose sulle quali questa Giunta sta lavorando in maniera molto concreta ormai da tempo e quindi io chiederei al Consigliere Bertola di evitare su atti di questa importanza la strumentalizzazione e la presentazione di proposte di mozione assolutamente strumentali, ben sapendo il Consigliere Bertola che questa è la strada che sta perseguendo ormai da anni la Città di Torino e stiamo lavorando affinché questo possa effettivamente verificarsi. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Riguardo alla proposta di deliberazione sono già intervenuto in Commissione e mi sembra una logica revisione per allineare il nostro Piano mercati a quello che è già in realtà, andando un po' a rivedere i mercati che non funzionano. In effetti, questa idea che ha portato avanti la Giunta di trasformare i mercati che ormai sono quasi defunti, ma hanno comunque 2, 4, 5 banchi stabili che intendono lavorare lì, in aree a copertura commerciale o gruppi posteggio effettivamente è un'idea positiva, quindi ben venga il Piano mercati. Io avevo già sollevato in Commissione questa esigenza, però, che nel momento in cui noi facciamo una deliberazione con cui trasformiamo una determinata area da mercato a gruppo posteggio e scriviamo anche esplicitamente che lo facciamo per risparmiare sulla pulizia, perché, in questo modo, l'onere di pulizia, che attualmente ricade sulla Città che paga AMIAT per farlo, viene invece spostato sui singoli utenti e quindi i commercianti e gli ambulanti che hanno il banco lì devono pulirsi da soli l'area e sostenere da soli i costi, a questo punto a me sembra logico che, se la Città risparmia sul contratto di AMIAT, perché non deve più fare la pulizia, e mette un costo a carico di questi operatori gli si faccia uno sconto sulla tassa rifiuti, perché sarebbe abbastanza una beffa per questi operatori, che, peraltro, da anni cerchiamo di responsabilizzare dicendogli che si devono fare loro la pulizia per risparmiare, fargli fare a loro la pulizia e non farli risparmiare, anzi continuano a pagare la stessa TARI di prima e, poi, però, devono anche pagarsi le spese della pulizia. Dato che il Regolamento della TARI è una competenza del Consiglio Comunale, a me sembra soltanto logico che il Consiglio Comunale stabilisca all'unanimità, cioè non mi interessa metterci la firma, se la vogliamo firmare tutti sono ben contento, ma che comunque il Consiglio Comunale dica sin d'ora, nel momento in cui si introduce questo cambiamento e si passa da mercato a gruppo di posteggio, che a questo passaggio corrisponderà, nel momento in cui effettivamente si dovesse arrivare ad uno sgravio del contratto di servizio per la Città e ad un aggravio di costi per gli operatori, una riduzione di qualche genere della loro TARI, di modo che, anche solo parzialmente, il risparmio che consegue alla Città venga scaricato e rigirato agli operatori che si faranno carico della pulizia. Onestamente, non ne vedo la strumentalità. Mi sembra semplicemente un mettere per iscritto quello che avevamo già sollevato in Commissione e che nella proposta di deliberazione non è scritto e che, secondo me, invece, è bene che rimanga per iscritto. Dopodiché, io inviterei semmai tutti i Consiglieri, il Presidente Ventura ed altri, a sottoscrivere la proposta di mozione, se ritenete che questo sia necessario, e votiamola tutti insieme, ma mettiamo nero su bianco questo principio per evitare, poi, che questa roba possa trasformarsi in un boomerang e, quindi, alla fine, andare a danno degli stessi operatori che l'hanno magari richiesta. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Greco Lucchina. GRECO LUCCHINA Paolo Intervengo solo un minuto per ripetere e riprendere il mio intervento in III Commissione, quindi semplicemente per registrare, al di là di quella che è una doverosa - come diceva il Consigliere Bertola - revisione dei Piani per le aree mercatali, una cosa precisa, cioè un Piano delle aree mercatali che è datato 2005, che, evidentemente, nella strategia delle Amministrazioni... MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Consiglieri, vi chiederei un po' di silenzio in Aula, perché non riusciamo a sentire. GRECO LUCCHINA Paolo Quella era una strategia immaginata dalle vecchie Amministrazioni Comunali, che, di fatto, si è dimostrata fallimentare nei numeri. Ho condiviso l'approccio, lo avevo fatto in Commissione direttamente all'Assessore, dicendo che c'era la necessità di questa revisione, una revisione che, evidentemente, in termini molto semplicistici, va a sopprimere quello che non c'era e a modificare, sotto il concetto di area a copertura commerciale, il dare una possibilità ai mercatali di tenere il posto che hanno, piuttosto che spostarsi in un'area mercatale diversa sicuramente a densità maggiore. Questo rileva evidentemente un'attenzione - io dico, finalmente - da parte dell'Amministrazione Comunale, in questo caso dell'Assessore Mangone. Detto questo, occorre dai banchi dell'opposizione evidenziare quello che è stato un Piano che riguardava le aree mercatali datato 2005, che ha necessitato di una sola vera revisione solamente oggi. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola alla Consigliera Ambrogio. AMBROGIO Paola Delle fasi di accorpamento o revisione delle varie aree mercatali ne abbiamo parlato per anni, quindi adesso, rispetto al punto oggetto della proposta di deliberazione, cioè di andare a rivedere le aree che non funzionavano, non ce lo doveva dire il Politecnico, ma chi le frequenta o chi passa di lì, anche se non va a comprare, si accorge che in alcune aree mercatali ci sono 3-4 banchi e, quindi, capisce che, forse, non è più il caso di chiamarle in questo modo. Quindi, ben venga una revisione così come è previsto dalla proposta di deliberazione. Però, devo dire che, rispetto alla proposta di mozione presentata dal Consigliere Bertola, io volevo capire meglio dall'Assessore, perché in deliberazione non lo vedo specificato, magari se mi aiuta un attimo a capire meglio, come verrà rivista la parte relativa alla TARI, cioè non il costo fisso di TARI, ma quella che è la parte variabile, che dovrà andare ad incidere, nel senso che se l'operatore ambulante provvede direttamente alla pulizia dell'area pagherà la quota fissa, mentre la quota variabile dovrà essere rivista e abbassata in questo caso. Non mi ritrovo, quindi, nella proposta di deliberazione. Ritengo opportuno che all'interno della proposta d deliberazione sia ben previsto un punto di questo tipo, perché, altrimenti, rimarrebbe un po' vago. Visto che si è parlato e l'ha ben detto l'Assessore che questa proposta di deliberazione va nella direzione di ridimensionare anche i costi dell'Amministrazione Comunale, dall'altra devono anche essere rivisti quelli degli stessi operatori ambulanti, visto che provvederanno, poi, a proprie spese alla pulizia di queste piccole aree posteggio. Se può specificare lei o gli Uffici, la ringrazio. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Solo alcune domande all'Assessore per capire. La prima cosa, i gruppi di posteggio vuol dire, se ho capito bene, che l'ambulante può rimanere lì, è libero di rimanere lì, non sarà più qualificato come mercato, ma può rimanere. Nel momento in cui decidesse di trasferirsi nel mercato più vicino, la scelta è lasciata, primo, mi pare di aver letto, agli ambulanti stessi, quindi un accordo tra ambulanti, cioè colui che dal gruppo di posteggio decide di trasferirsi al mercato più vicino dovrà parlarne con gli ambulanti di quel mercato (è una domanda, sto cercando di capire); secondo, sull'anzianità della licenza. Volevo capire se ho capito bene o meno. Nel momento in cui uno dal gruppo di posteggio vuole trasferirsi liberamente al mercato più vicino, a che cosa è soggetto? Prima domanda. Seconda domanda: ci sono alcuni mercati - lo dicevo già prima ai suoi Uffici, Assessore, io ne conosco solo uno, perché alcuni cittadini mi hanno detto questo - che, ad esempio, non hanno alcune categorie merceologiche all'interno. Quindi, le chiedo: nei mercati in cui non c'è una licenza, possiamo dire già oggi che ci impegniamo ad inserire quella licenza, quella merceologia che in quel mercato manca? Volevo sentirlo a verbale, in modo che questa cosa sia ufficializzata, perché secondo me è utile. Terza domanda: volevo capire che cosa significa gestione da parte degli ambulanti di alcuni mercati, tecnicamente. Siccome questi passaggi me li sono persi in III Commissione (non essendo più di III), volevo capire che cosa significa che gli ambulanti gestiranno qualche mercato. Sull'energia elettrica, sull'acqua, sui rifiuti, come si pensa di far gestire loro? Anche perché quello che mi preoccupava erano le parole dell'Assessore Passoni, che riteneva più caro per gli ambulanti gestire l'immondizia da soli. Volevo sapere qual è l'opinione reale dell'Assessore in questo senso. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola, per la replica, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Iniziamo dalle ultime domande. I soggetti che fanno parte di aree mercatali soppresse o, meglio, trasformate in gruppi di posteggio possono scegliere tra uno dei mercati che sono tra quelli in difficoltà, ad esempio, piazza Barcellona, via Di Nanni, via San Secondo, eccetera. Loro hanno, come dice la proposta di deliberazione, 30 giorni di tempo dal momento in cui la deliberazione diventa esecutiva. È evidente che nei mercati saturi non li possiamo mandare (Benefica, Racconigi, non abbiamo spazi disponibili lì per cui non è possibile), abbiamo però quei mercati medi (non in difficoltà), come via Di Nanni, che potrebbero ospitarli. Se il signore di piazza Carlina dice che vorrebbe andare in via Di Nanni, può andare in via Di Nanni. Se tutti scegliessero di andare in via Di Nanni, evidentemente, abbiamo previsto un altro parametro, che è quello dell'anzianità di servizio, dell'iscrizione alla Camera di Commercio... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Quello del vicino non c'è scritto da nessuna parte. C'è un elenco di mercati nei quali noi abbiamo già fatto il lavoro preliminare; questo lavoro è stato fatto dal dottor Mangiardi, che ringrazio, sono stati chiamati uno per uno tutti gli operatori che fanno parte di quei mercati dove noi attraverso questa proposta di deliberazione prevediamo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Prego, Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Chiedo scusa se interloquiamo su questo, ma mi pare importante. Ho capito questo fatto che non avevo colto dalla proposta di deliberazione, però nel momento in cui da piazza Carlina decidesse di trasferirsi a piazza Barcellona c'è come opzione A "Accordo degli operatori", poi opzione B, che cosa vuol dire? MANGONE Domenico (Assessore) Accordo dell'operatore, non degli operatori di piazza Barcellona, ma dell'operatore che si vuole spostare. Noi non lo obblighiamo a spostarsi, perché quello di piazza Carlina, con il quale ho parlato personalmente, mi dice: "Assessore, io sono qui da oltre 30 anni" e io gli ho risposto di stare tranquillo, che lì può rimanere fino a quando vuole. TRONZANO Andrea Potrebbe specificare meglio questo? MANGONE Domenico (Assessore) Accordo degli operatori perché sono più di uno, non ne abbiamo solo uno in questi condizioni. TRONZANO Andrea Io ho capito "accordo degli operatori", cioè che siano d'accordo quelli che ospitano. MANGONE Domenico (Assessore) No. Quando parliamo di operatori ci riferiamo a quelli che faranno parte dei gruppi di posteggio, non agli altri mercati. Evidentemente, gli spazi liberi che ci sono in piazza Barcellona, o in via Di Nanni sono di proprietà della Città, sono posti vacanti, liberi sui quali noi, da qui a poco, faremo un bando e proveremo a riempire quelle aree. Prima di fare il bando, però, vorremmo sistemare tutte quelle persone, ad esempio, del mercato di Falchera, che, magari, intendono spostarsi e andare in via Di Nanni. A loro chiederemo, daremo l'elenco dei mercati nei quali ci sono posti disponibili per ospitare altri operatori e quelli che vorranno spostarsi potranno andare. Sulla questione dei settori, quindi, sulla merceologia, ci siamo posti anche noi il problema, perché in certi mercati ci sono un po' di problemi di questo genere. Ad esempio, in piazza Benefica abbiamo il problema che quei pochi banchi alimentari che ci sono vorrebbero trasformarsi in non alimentari, però le categorie sono due: alimentari e non alimentari. Noi non siamo nelle condizioni di poter dire... abbiamo bisogno di un soggetto che sia in grado di fare le chiavi. Sono queste le due suddivisioni e dentro questo schema ci muoviamo. Sulla TARI e sui gruppi di posteggio, noi abbiamo inserito all'ultimo capoverso del dispositivo, al n. 23, proprio questa parte che demanda ad ulteriori atti, anche con riferimento ai rapporti con AMIAT, la possibilità di diminuire nel limite del possibile la TARI a quei soggetti che faranno parte dei gruppi di posteggio e che hanno l'obbligo di lasciare pulita la piazza. Ovviamente, noi vogliamo tenere conto di questo e sicuramente lo faremo. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). C'è scritto che ci saranno ulteriori atti, non abbiamo assunto sulla proposta di deliberazione l'impegno a diminuire la TARI, perché è evidente che non voglio con le mie deliberazioni neanche strabordare, perché ci sono le competenze anche di altri miei Colleghi. Mi sono riservato, però, con ulteriori atti di attuare lo sgravio per quelli che faranno gruppi di posteggio. Volevo dare atto che abbiamo presentato l'emendamento che recepisce i pareri delle Circoscrizioni, che sono tutti favorevoli. Quello della Circoscrizione 4 è condizionato ad un fatto ovvio, che se facciamo delle modifiche sui mercati di sua competenza sentiamo la Circoscrizione stessa. Questo l'abbiamo sempre fatto e, ovviamente, continueremo a farlo. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) È chiusa la discussione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Può farlo nella dichiarazione di voto, però non possiamo interloquire. Consigliere Tronzano, le concedo un intervento breve. TRONZANO Andrea Chiedo scusa, ha ragione, Presidente, è giusto. Solo che non mi è chiaro un aspetto: alimentare ed extra-alimentare. Ipotizziamo che nell'extra-alimentare ci siano i fiori; nel mercato di piazza Benefica, mi dicono alcuni cittadini che mancano i fiori. Se noi non potessimo trasformare alcuni extra-alimentari in fiori, come possiamo fare? Lasciamo la divisione alimentare ed extra-alimentare senza fare degli atti o, come è secondo me probabile, facciamo un atto di Giunta in cui si dice che, magari, dove c'è il mercato, dove manca una categoria merceologica interessante, si può intervenire perché la richiesta c'è ed esiste? MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola, per la conclusione, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Questo tipo di problema si pone proprio in un mercato come quello di piazza Benefica, perché lì non abbiamo spazi da utilizzare. Se ci fosse una richiesta in quel senso, è un provvedimento di Giunta che ci consente di fare quel tipo di ragionamento. In altri mercati il problema non si pone, perché noi abbiamo spazi liberi. In piazza Benefica, invece, il problema esiste, perché non abbiamo il posto e abbiamo pochi banchi alimentari, che, invece, ci chiedono la trasformazione, perché evidentemente quella è una boutique per la città di Torino e vogliono trasformarsi tutti in abbigliamento. Noi, al momento, abbiamo resistito, perché il mercato è un servizio per i cittadini e quindi è giusto che al mercato si trovi anche dell'alimentare. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Grazie, Assessore. |