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Comunicazioni del Sindaco: - "Notizie apprese dagli organi di stampa in merito alla 'gestione provvisoria' del Bilancio". PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alle Comunicazioni del Sindaco, affrontando la prima delle due comunicazioni previste, avente per oggetto: "Notizie apprese dagli organi di stampa in merito alla 'gestione provvisoria' del Bilancio". La parola all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) Le comunicazioni hanno ad oggetto la richiesta che afferisce a delle comunicazioni giornalistiche riferite al tema sul Bilancio della Città, in particolare al tema della conduzione dell'Esercizio 2016 in gestione provvisoria piuttosto, o in Esercizio provvisorio, con le sfumature di differenza che le due questioni hanno. Premesso che la quesitone ha rilevanza squisitamente tecnica - e quindi proverò ad essere il più semplice possibile -, il Testo Unico degli Enti Locali da sempre prevede all'articolo 163 la norma che distingue il tenore e il regime di gestione di Esercizio nelle more dell'approvazione del Bilancio o, qualora approvato il Bilancio, con una gestione ordinaria. Se il Bilancio non è ancora approvato, si distingue il caso in cui il Bilancio sia stato rinviato con provvedimento di legge o se invece il Bilancio sia stato non approvato, ma non rinviato e naturalmente le conseguenze sono differenti. Il comma 2 dell'articolo disponeva che, qualora non si fosse approvato il Bilancio di Previsione e non ricorresse il comma 3, e cioè non si fosse fissato, per norma di Stato, un termine successivo all'inizio dell'anno, cioè il 1° gennaio, per approvare il Bilancio, si sarebbe dovuto operare in gestione provvisoria, situazione che non si è mai creata perché la Città ha sempre rispettato il termine di Bilancio approvato e prorogato con Legge dello Stato e che ricorre anche quest'anno, essendo vigente il termine del 31 marzo, anziché del 31 dicembre 2015. Successiva valutazione è stata poi fatta nel novellato articolo 163 del Testo Unico quando si è verificata la Riforma di contabilità, vale a dire si è allargata la casistica dell'Esercizio provvisorio, di gestione provvisoria, in ragione di altri parametri che sono derivanti dalla lettura dell'articolo 163 e dei nuovi principi contabili pubblici, laddove si è aperta una discussione, un dibattito pubblico, peraltro nazionale, sul tema del fatto che e quando si sarebbe dovuto applicare l'Esercizio provvisorio agli Enti Locali, che, pur in presenza di termine di legge rinviato per l'approvazione del Bilancio, cioè il 31 marzo, non avessero ancora approvato il Bilancio, cioè la quasi totalità, e come dovesse incidere in questa misura la determinazione di avanzi o disavanzi dell'Esercizio precedente o di avanzi di Esercizi precedenti da applicare al Bilancio della spesa del 2016. In sostanza, l'interpretazione che il Ministero delle Finanze ha confortato, che vale per tutti gli Enti Locali nazionali, riassume in questo modo il suo principio: nulla è cambiato rispetto all'Esercizio provvisorio di un Ente Locale e pertanto la possibilità di gestire l'Esercizio secondo le determinazioni degli strumenti di programmazione in corso e senza i particolari vincoli che avrebbe posto la gestione provvisoria, che invece si distingue dall'Esercizio provvisorio perché in quel caso si assolvono solo le obbligazioni già assunte, quindi si attuano solo le cose già programmate precedentemente. L'Esercizio provvisorio, invece, si limita a spendere risorse già stabilite negli strumenti di programmazione, ma non con questo vincolo, con questa restrizione così stretta. Alla fine è emerso con chiarezza che a nulla rileva la condizione del cosiddetto "riaccertamento straordinario" dei residui attivi e passivi che l'Ente, peraltro, ha portato in Consiglio Comunale già due volte, nel mese di maggio e giugno dell'anno scorso. A nulla rileva l'assolvimento della gestione 2015 in materia di Rendiconto, cioè avanzo e disavanzo, atteso che peraltro l'Ente non ha in programma alcun tipo di disavanzo e pertanto sarebbe comunque un falso problema, ma l'unica limitazione sarebbe quella per la quale durante l'Esercizio provvisorio, e pertanto con questa modalità, è fatto divieto l'applicazione di avanzi vincolati derivanti dalla gestione precedente. Quindi, in sostanza, l'Ente Città di Torino può gestire il trimestre, nell'attesa dell'approvazione del Bilancio Preventivo, come tutti gli anni in Esercizio provvisorio e con la limitazione - peraltro, a mio avviso, non nuova - per la quale non è possibile in questo trimestre applicare avanzi vincolati derivanti da gestioni di avanzo precedente e, ribadisco, a nulla rileva la gestione del riaccertamento straordinario di qualunque altra fonte di gestione straordinaria e ordinaria avvenuta negli anni precedenti. Questa è l'interpretazione autentica dell'articolo 163 e, devo dire, questa è anche una normale dialettica che avremmo seguito e discusso all'interno dell'interpretazione che tutti i giorni, da quando esiste il nuovo Decreto Legislativo 118, cioè la nuova armonizzazione contabile, facciamo nell'applicare i nuovi principi contabili della normativa alla gestione dell'attività di tutti quanti i giorni. Questo attiene alla necessità di aver adottato un sistema contabile nuovo, che la Legge ha imposto in via sperimentale per un triennio precedente, in via comparata per il 2015 e ora, dal 1° gennaio 2016, in via del tutto nuova. Vorrei però che fosse chiara una cosa: non attiene nessuna distinzione e nessuna penalizzazione verso nessun tipo di Ente, tantomeno Città di Torino, cioè non c'è una differenza di comportamento verso il nostro Ente rispetto ad altri Enti di pari livello, a livello di Comuni, Enti Locali nel nostro Stato. Questo a chiarimento del fatto che è normale che si discuta su come deve essere applicata una norma, e naturalmente non deve destare clamore alcuno il fatto che, nell'applicare la norma, il principio di prudenza determini la consultazione dell'autorevole dottrina o, in alcuni casi, addirittura della fonte normativa, cioè del Ministero delle Finanze, che, naturalmente, in questo caso è stato interpellato e che ha confermato l'interpretazione non benevola, ma l'interpretazione corrente, cioè quella per la quale non è cambiato nulla rispetto all'anno precedente, fatto salvo il divieto di applicare l'avanzo vincolato. Con ciò, quindi ribadisco quanto è stato comunicato con un comunicato stampa anche a mia firma la settimana scorsa: si è trattato di tempesta in un bicchier d'acqua e, credo, di attenzione e grande volontà di applicare correttamente i vincoli di Bilancio e di armonizzazione, naturalmente nel momento in cui la finanza pubblica ha intrapreso un cammino di grande rinnovamento e di grande cambiamento delle proprie regole, che, peraltro, hanno come fondamento la maggiore trasparenza e armonizzazione contabile con le norme dell'Europa, il principio di intellegibilità del Bilancio maggiore e anche una maggiore similitudine alle regole di applicazione di altri comparti dello Stato o del privato nell'adozione di provvedimenti di spesa nel percorso di contabilizzazione della spesa pubblica. PORCINO Giovanni (Presidente) Apriamo, dunque, il dibattito sulle comunicazioni. Suggerisco, come tempi di intervento, cinque minuti per Consigliere. La parola al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Signor Sindaco, signori Assessori e signori Consiglieri, ringrazio l'Assessore e concordo con lui: tanto rumore giornalistico, aggiungo, per nulla, perché il dibattito e le informazioni, prima di questa nostra richiesta di comunicazioni - ovviamente parlo per il Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, però vi è analoga ed, anzi, antecedente e precedente richiesta di comunicazioni anche da parte del Movimento 5 Stelle -, derivano dal fatto che non c'era stata una comunicazione ufficiale e istituzionale, neppur magari in sedi che si riuniscono con maggiore frequenza, ancor prima delle Commissioni Consiliari, come quella della Conferenza dei Capigruppo. Io credo che quella sarebbe stata la sede deputata e più corretta, oltre che ovviamente il comunicato stampa che era doveroso e che lei ha provveduto a formalizzare. Quindi, bene. Come Amministratori di questa Città non possiamo che essere tranquilli, come ha detto nulla è cambiato, al di là del fatto che ci troviamo di fronte ad un sistema contabile nuovo per quel che riguarda le Amministrazioni Pubbliche. Rispetto, però, all'applicazione dell'articolo 163 del Testo Unico degli Enti Locali, che lei ha ben richiamato, e con l'applicazione di quelli che sono i criteri fondamentali che dovrebbero essere seguiti da qualunque amministratore pubblico, a maggior ragione da coloro che si occupano di predisposizione di Bilanci, come nel suo caso, cioè quello in particolar modo della prudenza che lei ha volutamente e correttamente richiamato, quindi non è cambiato nulla. Siamo nell'Esercizio provvisorio, quindi entro il 31 marzo questo Consiglio Comunale dovrà discutere e votare una proposta di Bilancio provvisorio e fino a quel momento saranno possibili le assunzioni di impegni di spesa, esattamente con gli stessi termini e con le stesse norme che hanno preceduto gli Esercizi precedenti. Da questo punto di vista nulla da eccepire. Di conseguenza, come ho detto e concludo - così, Presidente, sto ancor meno che nei cinque minuti -, siamo tutti tranquilli del fatto che, oltre ad assistere a questa importante manifestazione, che vedrà coinvolti 10.000 volontari delle Olimpiadi del 2006, potremo anche veder soddisfatte tutte le altre esigenze di spesa ordinaria, che dovranno essere assunte anche quest'anno da parte dell'Amministrazione Comunale. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola alla Consigliera Appendino. APPENDINO Chiara Anche io ringrazio l'Assessore delle comunicazioni. Devo dire che io ho cercato di leggere le norme e ho cercato anch'io di approfondire e, quando ho letto dai vari giornali le notizie, avevo un po' di confusione. Spero di aver capito bene quanto è stato illustrato oggi, perché, se era abbastanza noto a tutti noi che ci sarebbe stato questo disavanzo, che emerge da questo accertamento straordinario di residui, che quindi sono stati di fatto radiati attivi e passivi per circa 336 milioni sul 2015, non era chiaro, o almeno di questo non si era mai discusso, se effettivamente, come dice il Decreto Legislativo 118, nel caso c), dice sostanzialmente: "nelle more dell'approvazione del Bilancio di previsione, se, nel corso dell'Esercizio provvisorio, risulti un disavanzo presunto di amministrazione derivante dall'esercizio precedente, si applica la gestione provvisoria e non l'esercizio provvisorio". Leggendo la normativa anche a me è venuto il dubbio e quanto ho letto sui giornali non ha facilitato la comprensione, ma adesso mi sembra di aver capito e io chiedo, però, comunque all'Assessore e agli Uffici se i Consiglieri possono avere accesso al parere che ha emanato il MEF, e che quindi di fatto il tema della gestione provvisoria sia totalmente scartato e quindi non venga applicato in questo caso specifico, perché deriva da un disavanzo reale, ma derivante da operazioni di riaccertamento e quindi un'operazione straordinaria che non si ripeterà nel tempo. Quello che a me non è chiaro - prendendo ovviamente per buona questa interpretazione che applicheranno tutti gli Enti Locali - è che cosa comporti per noi nei prossimi mesi. La decisione della Città è quindi di usare fino al 31 marzo normalmente i dodicesimi, come previsto da Esercizio provvisorio, e quindi non fare - come è stato in parte detto sui giornali - una deliberazione come è stata fatta l'anno scorso, in cui si vanno a modificare i dodicesimi, quindi rimanere in Esercizio provvisorio, senza alcun atto deliberativo del Consiglio Comunale - dovrebbe scattare in automatico, come è sempre scattato -, fino al 31 marzo, quando arriverà il nuovo Bilancio di previsione. Visto che le notizie anche sui giornali sono state diverse, vorrei capire questo punto specifico, per come ci si comporterà nei prossimi mesi. Un'altra domanda che ho da porre è se sia prevista e quando una presentazione di un preconsuntivo, da cui dovremmo capire - probabilmente gli Uffici lo sanno già - a quanto ammonterà effettivamente questo disavanzo che verrà imputato sul 2015. Questo per capire - sempre che io abbia capito bene - effettivamente a quanto ammonterà lo stanziamento che dovremo mettere nei prossimi 30 anni per coprire il disavanzo, così come previsto. Cioè a me piacerebbe capire (ma magari questi 11 milioni sono già definitivi e quindi li prendiamo per tali) se effettivamente nel 2016 gli 11 milioni e mezzo che sono stati annunciati - che sono poi 336 divisi per gli anni su cui possiamo spalmarli - effettivamente saranno l'impegno che dovremo inserire minimo nel Bilancio del 2016, in modo tale da poter fare anche ragionamenti diversi, soprattutto se - ma magari mi smentirà l'Assessore Passoni -, prima di arrivare ad approvare il Bilancio previsionale, dovessimo approvare una modifica dell'Esercizio provvisorio, che vorrebbe dire magari anticipare delle spese o fare come ha fatto l'anno scorso sul tema di Torino Capitale 2015 oppure su altri eventi. Quindi io vorrei capire sostanzialmente - se non qui, in altra sede, poi magari è già stato detto e io non l'ho compreso dalle parole dell'Assessore - se siano previste deliberazioni di Esercizio provvisorio che passino dal Consiglio Comunale o deliberazioni di modifica di Esercizio provvisorio prima del 31 marzo, se sia possibile avere un preconsuntivo per capire effettivamente a quanto ammonti questo disavanzo, oppure se semplicemente confermiamo questi 336 milioni che sono già scelti e quindi sappiamo che avremo questo fondo da 11 milioni fissi e, se possibile, avere la richiesta di parere da parte della Città e il parere che è stato emanato dal MEF. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Altamura. ALTAMURA Alessandro Intervengo soltanto per aggiungere, alle precisazioni che ha fatto l'Assessore Passoni, la richiesta effettivamente di un passaggio in Commissione sul tema Esercizio provvisorio. La discussione non è stata fatta formalmente, la deliberazione... Assessore Passoni, se avesse il piacere di ascoltarmi, come devo avere sempre io in Commissione, la ringrazierei, anche solo per non avere sempre quell'aspetto notarile quando dobbiamo prendere atto delle deliberazioni e non discutere preventivamente questioni che poi troviamo sui giornali. Da questo punto di vista, proprio per il Decreto Legislativo 118 e per la nuova armonizzazione finanziaria, sarebbe utile affrontare in Commissione, nella sua sede competente, la discussione riguardante sia il prossimo Previsionale, sia la possibilità o la necessità di dover intervenire in questa fase, dato per non scontato l'aspetto legato alla differenza fra Esercizio provvisorio e gestione provvisoria. Come sappiamo, dovendo approvare per dodicesimi, la differenza rispetto all'eccezionalità della spesa è che non debba creare danno all'Ente ed è fondamentale. Quindi, questa differenza tra gestione provvisoria ed Esercizio provvisorio va ribadita. Però l'aspetto che ritengo necessario è che lei possa fare un passaggio preventivo in Commissione, soprattutto se fosse necessario presentare deliberazioni di Giunta che vanno a toccare l'Esercizio provvisorio attuale. PORCINO Giovanni (Presidente) Non ho altri Consiglieri iscritti per l'intervento. Chiudiamo il dibattito. La parola, per la replica, all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) Sul piano metodologico, solo una precisazione ai Consiglieri che hanno chiesto le comunicazioni. Se il Consigliere chiede le comunicazioni ex articolo 112, cioè in Aula, non è che la Giunta doveva portarla in Commissione; il Consigliere, di fronte alla richiesta di comunicazione, può decidere di portarla in Commissione per approfondimenti. Io non mi permetto di portare unilateralmente - non lo posso neanche fare - in Commissione una comunicazione richiesta per l'Aula. L'avrei ritenuto più opportuno, ma non è una disponibilità della Giunta, è vostra. Pertanto, se voi ritenevate di non impegnare il Consiglio oggi con questa discussione - posso dirlo - un po' tautologica, potevate declinarla in Commissione domani mattina, ieri mattina o venerdì mattina. Quindi, prendermi anche il rimprovero per non averlo fatto preventivamente, francamente è contraddizione in termini. Io non avevo niente da comunicare, perché il problema non c'era; avete chiesto le comunicazioni e adesso è colpa mia. No. Siate coerenti con voi stessi. Le comunicazioni potevano essere derubricate tranquillamente in Commissione. Secondo tema. Non è certamente la Giunta che ha fatto comunicazioni giornalistiche, ma i giornali fanno il loro mestiere, recuperano discussioni che avvengono in Aula, in Giunta e altrove, e siamo qui a replicare e a rispondere del merito ovviamente. Dopodiché francamente, Consigliere Trombotto, penso che un comunicato stampa (che non è rivolto al Consigliere interpellante o dialogante, ma alla collettività, che può essere indotta in errore leggendo il giornale) possa essere fatto comunque, senza offendere nessun Consigliere di questa sacrosanta Aula. Il terzo tema è sul merito. Premesso che non ho molto da aggiungere, ma che mi limito a dire che ovviamente la discussione attiene il principio contabile (che peraltro anche la Consigliera ha letto poc'anzi) e l'articolo 163 per cui di fatto non è cambiato nulla, l'impressione che ho avuto nel leggere le comunicazioni è che quasi sembrasse che la Città volesse o cercasse un'interpretazione benevola per fare qualcosa che in qualche modo non poteva fare diversamente. Io vorrei essere molto chiaro: la Città non deve fare niente di particolare, deve governare questa città ordinariamente, nei primi mesi dell'anno, come ha fatto tutti gli anni, e in questa attività ordinaria cadranno ovviamente il 25 aprile, il 1° maggio, cadrà il decennale delle Olimpiadi, cadranno tutti gli avvenimenti che ordinariamente cadono e che noi abbiamo il dovere di gestire ordinariamente in Esercizio provvisorio. La differenza è che la gestione provvisoria avrebbe limitato, qualora sussistesse un problema, perché, non essendo deliberate l'anno precedente queste attività, non si sarebbero potute fare, ma è un caso che non si dà ed è un caso che, devo dire, non avrei neanche preso in considerazione. Penso, invece, che portare all'attenzione della discussione generale temi che riguardano un principio di prudenza nella programmazione del Bilancio, nonché di trasparenza, perché poi la deliberazione del riaccertamento straordinario altro non è che un atto che la Legge ha imposto sulla trasparenza dei bilanci, cioè far emergere nel tempo il concorso della finanza pubblica al recupero dei disavanzi statali complessivi tramite un'operazione di evidenza, cioè portare alla luce i fondi di svalutazione crediti. Quindi mi sembra ragionevole, l'Aula su quello ha fatto ben due discussioni nella primavera scorsa, ampiamente documentate e dibattute, e mi sembra che corrisponda ad un principio di cautela e prudenza per dare certezza all'operato del nostro Ente, non per immaginare excusatio non petita sul nostro operato o, peggio, avere comportamenti poco avveduti. Con ciò, naturalmente sono disponibile a fornire documentazione vecchia, nuova o più o meno stagionata che possa confortare tutti sul fatto che l'operato dell'Amministrazione è coerente con i principi normativi e anche coerente con il principio di buon padre di famiglia nella gestione prudenziale dell'Esercizio in corso. |