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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Gennaio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 8
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2015-06686
CAMBIO D'USO CON OPERE DI N. 9 MONOCAMERE DA USO RICETTIVO AD USO RESIDENZIALE PER COMPLESSIVI METRI QUADRATI 442,00 IN IMMOBILE SITO IN VIA LA LOGGIA N. 2. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO14 D.P.R. 380/2001 E ARTICOLO 5 COMMI 9-14 LEGGE 106/201. APPROVAZIONE INTERVENTO IN DEROGA.
Interventi
"Cambio d'uso con opere di n. 9 monocamere da uso ricettivo ad uso residenziale
per complessivi metri quadrati 442,00 in immobile sito in via La Loggia n. 2.
Permesso di costruire in deroga ex articolo 14 D.P.R. 380/2001 e articolo 5 commi
9-14 Legge 106/2011. Approvazione intervento in deroga"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
201506686/020, presentata dalla Giunta Comunale in data 9 dicembre 2015, avente
per oggetto:

"Cambio d'uso con opere di n. 9 monocamere da uso ricettivo ad uso residenziale
per complessivi metri quadrati 442,00 in immobile sito in via La Loggia n. 2.
Permesso di costruire in deroga ex articolo 14 D.P.R. 380/2001 e articolo 5 commi
9-14 Legge 106/2011. Approvazione intervento in deroga"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Comunico che in data 07/01/2016 la competente Commissione ha rimesso il
provvedimento in Aula.
L'Assessore intende illustrare questa proposta di deliberazione? (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). L'ha già illustrata.
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Penso che l'Assessore non si stupisca. Noi ci siamo astenuti e ci asterremo anche per
questa votazione e per quella successiva - lo sa l'Assessore, lo sa il Sindaco e lo sa
l'Aula - per la contrarietà politica del nostro Gruppo Consiliare e del partito che noi
rappresentiamo rispetto all'utilizzo della Legge n. 106.
Dopodiché, io ringrazio l'Assessore della precisione che ha ritenuto di dare
all'illustrazione dell'atto deliberativo precedente, e quindi, anche in questo caso, per
il rispetto all'Aula, gli richiederei analoga precisione, e non ho dubbio che vi sarà
anche per questo atto e anche per quello successivo (così mi risparmio un
intervento).
Dopodiché, però, mi si consenta, Assessore, io non ho dubbi sul fatto che la
procedura che è stata seguita sia corretta dal punto di vista normativo e legislativo,
non l'ho mai messo in discussione, né in questa sede né in altre, però le ho chiesto
quale fosse l'interesse pubblico e mi permetto di dire che, perlomeno riguardo la
proposta di deliberazione precedente, almeno a mio giudizio - me ne assumo la
responsabilità -, non ha dato una risposta alla mia domanda, ma immagino perché
anche lei abbia delle difficoltà a ravvedere una funzione pubblica.
Dopodiché, convengo con lei - ma questo proprio per dare un senso di equilibrio a
questo mio intervento - che questa tipologia di modifica del Piano Regolatore
potrebbe anche non passare dal Consiglio, perché la modestia del contenuto, dal
punto di vista dell'edilizia privata - vedo il Dirigente, che saluto, oltre che la
Direttrice dell'Urbanistica -, è tale che credo che gli Uffici potrebbero risolvere
molto bene, come fanno normalmente, anzi, pressoché sempre la propria attività.
Però, ripeto, il problema è di carattere politico e riguarda il fatto che questo Paese
abbia ritenuto di adottare questo tipo di provvedimento, che va a snaturare il
concetto, non tanto di pianificazione urbanistica, quanto di norme urbanistiche.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per una sintetica illustrazione, all'Assessore Lo Russo.

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Con entusiasmo, Presidente. L'oggetto della proposta di deliberazione attiene a un
cambio di destinazione, come recita testualmente il titolo, da uso ricettivo a uso
residenziale di nove monocamere. Si tratta di un piano di un edificio sito in via La
Loggia, angolo corso Unione Sovietica, che, per ragioni di assenza di possibilità di
sviluppo imprenditoriale, il proprietario privato ha chiesto, in deroga al Piano
Regolatore, di poter sviluppare in via residenziale.
In questo caso parliamo di ben 442 metri quadrati, quindi una cosa - mi rendo conto -
decisamente più significativa rispetto ai 108 metri quadrati di prima; ad ogni modo,
la questione è in questi termini.
In Commissione abbiamo illustrato con dovizia di particolari gli elementi di carattere
edilizio. Sostanzialmente, di fatto, si tratta di un cambio di destinazione d'uso. Nelle
more che la forza politica nazionale evocata dal Consigliere Trombotto abbia la forza
di modificare la Legge in Parlamento, noi, come Enti Locali, siamo tenuti - come lei
ben sa - ad applicare la Legge e, conseguentemente, a questo comportamento di
norma tendiamo ad uniformarci.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola alla Consigliera Levi-Montalcini.

LEVI-MONTALCINI Piera
Anche io mi sono astenuta nella precedente votazione, mi asterrò in questa e voterò
invece in modo contrario nella prossima, dato che la giudico più impattante, poiché
secondo me il fatto di permettere l'utilizzo ipotizzato, che verrà illustrato
dall'Assessore secondo quanto ha già esposto in Commissione, sarà un vulnus al
paesaggio e allo sviluppo della città.
Anche io, come il Consigliere Trombotto, trovo che l'utilizzo di questo strumento
non sia corretto o, come minimo, non sia stato discusso abbastanza in Commissione
per definire quando e come adottarlo. Inoltre, chiederei all'Assessore di smetterla
con questa ironia sui metri quadrati, perché, anche se fosse un solo metro quadrato,
se è una deroga a quello che oggi è Legge, cioè a quello che prescrive il Piano
Regolatore, e viene chiesto al Consiglio Comunale di approvare o meno un operato
di spettanza degli Uffici, questo va fatto, fosse anche un metro quadrato, non ha
importanza. Sinceramente trovo sbagliata questa ironia dell'Assessore.
Oltretutto la Città di Torino ha adottato la pratica di far votare queste proposte di
deliberazione al Consiglio Comunale per scaricare gli Uffici da una responsabilità,
almeno così è stato detto all'inizio. Se non è così chiedo per favore all'Assessore di
chiarire, perché questo era stato detto all'inizio del primo utilizzo della Legge 106.
Per cui, se è così, a maggior ragione il nostro voto ha un valore.
In ogni caso vorrei far notare che un nostro voto ci porta a essere corresponsabili di
quello che viene approvato e, quindi, pagheremo in prima persona se questo atto
lederà i diritti di qualcuno.
Quindi, quando ci chiedete di votare un provvedimento, per favore, il massimo
rispetto, perché stiamo ottemperando a una richiesta che ci viene fatta, a un obbligo
che abbiamo in quanto Consiglieri Comunali, ma di cui portiamo le conseguenze se
l'atto è sbagliato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione:
Presenti 26, astenuti 4, favorevoli 22.
La proposta di deliberazione è approvata.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 26, astenuti 4, favorevoli 22.
L'immediata eseguibilità è concessa.
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