Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201501784/002, presentata in data 27 aprile 2015, avente per oggetto: "Interventi edilizi negli istituti scolastici torinesi" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessora Pellerino. PELLERINO Mariagrazia (Assessora) Al di là del titolo con cui l'interpellanza è stata posta all'Ordine del Giorno, in realtà l'interpellanza si riferisce alla sicurezza degli istituti scolastici di istruzione secondaria presenti sul territorio torinese. Nel \"considerato\", inoltre, si fa riferimento a tutto il patrimonio edilizio scolastico provinciale, alle deliberazioni che sono state assunte dalla ex Provincia, in vista della nascita della Città Metropolitana (quindi, deliberazioni che si riferiscono all'ultima parte del 2014), e deliberazioni che ovviamente io, assolutamente, non conosco, perché provengono da un'altra Istituzione. Le deliberazioni (sempre secondo quello che apprendo leggendo l'interpellanza) fanno riferimento a ordini di priorità rispetto alla programmazione degli interventi. Mi ero, quindi, permessa di far presente al Consigliere interpellante, nonché al Presidente del Consiglio Comunale, la nostra totale incompetenza istituzionale a rispondere a questa interpellanza, proprio perché si riferisce ad un patrimonio immobiliare scolastico che afferisce ad un Ente diverso, cioè la Città Metropolitana, così come, del resto, correttamente, il Consigliere interpellante indica nell'interpellanza. Infatti, secondo la Legge che disciplina la competenza rispettiva della Città Metropolitana e dei Comuni, in generale (naturalmente non solo per la Città di Torino), replicando del resto quello che era già il riparto di competenza precedente, gli istituti di istruzioni secondaria sono in capo alla Città Metropolitana, mentre quelli del ciclo dell'obbligo sono in capo alla Città. Quindi, mi ero permessa di segnalare che non avrei saputo fornire queste risposte, perché, ripeto, non ho conoscenza, né competenza istituzionale, per occuparmi di questa parte, che invece spetta alla Città Metropolitana. Credo che il Consigliere interpellante - Vicepresidente del Consiglio Comunale - possa utilmente interpellare la Città Metropolitana sul punto. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Assessora, forse io sono il Consigliere che presenta più interpellanze in quest'Aula, per cui le posso assicurare che quando un'interpellanza non rientra nelle specifiche competenze del Comune, quasi tutti gli altri Assessori si adoperano comunque per raccogliere qualche informazione sull'argomento sollevato dall'interpellanza. Ad esempio, il Vicesindaco, che si occupa di politiche sociali, in questi casi, manda una richiesta di informazioni alla Direzione Generale della Sanità, la Sanità risponde ed il Vicesindaco viene in Aula per rispondere anche su materie che non sono di sua strettissima competenza, perché riguardano il comparto socio-assistenziale e sanitario. Nella mia interpellanza chiedo se la Giunta sia al corrente che ci sono dei problemi in questo settore, anche perché immagino che leggiate i giornali. E comunque mi sarei almeno aspettato che l'Assessora Pellerino ed i suoi Uffici chiedessero qualche nota informativa alla Città Metropolitana, magari attraverso i Colleghi di maggioranza, non dico di partito. Anche perché nell'interpella chiedo: \"se la Giunta Comunale è al corrente della situazione descritta in narrativa\", perché abbiamo numerosi interventi che sono concepiti come inderogabili, sui quali non vi sono i fondi, però abbiamo funzionari della Provincia che rischiano una condanna perché non sono riusciti a mettere a posto la situazione. Capisco che questo argomento non rientri nelle specifiche competenze dell'Assessora Pellerino, ma se la Giunta Comunale è al corrente di questa situazione disastrosa, creata dalla Legge Delrio sulla Provincia, questa è una risposta alla quale... o comunque questa interpellanza era un'indicazione: perché non vi informate anche della sicurezza delle scuole presenti in questa città? Inoltre, \"se la Giunta Comunale intende attivarsi tramite l'Ente competente per avere delucidazioni in merito allo stato attuale della vicenda ed in quali tempistiche intende farlo\", visto che comunque il Sindaco e la Giunta sono responsabili della sicurezza e anche della vita dei cittadini di questa città. È chiaro che io non sto dicendo che la delega all'edilizia scolastica sia dell'Assessora Pellerino; sto solo dicendo che all'interno delle deleghe dell'Assessora Pellerino ci dovrebbe essere un'attinenza con quello che rischia di capitare nelle nostre scuole. Del resto, spesso e volentieri, il Consiglio Comunale presenta proposte di mozione o di ordine del giorno su qualunque argomento, nei confronti delle quali l'Assessora, in teoria, dovrebbe farsi carico di portare avanti le battaglie in nome del Consiglio Comunale. \"Se la Giunta Comunale ritiene necessario monitorare lo stato dell'arte degli edifici scolastici e se intende valutare opportune soluzioni relative alle vicende riportate dagli organi di stampa\"; infatti, solo due giorni fa sul giornale c'era un'altra dichiarazione di un magistrato che dice che ci sono 10 scuole veramente a rischio per i nostri ragazzi. \"In quali tempistiche la Giunta Comunale intende intervenire a salvaguardia dei frequentatori degli edifici e del patrimonio immobiliare stesso\"; su questo punto poteva dirmi che non siete voi che potete chiudere una scuola perché non è agibile. \"In quali modi il Sindaco del Comune di Torino intende intervenire in qualità di Presidente della Città Metropolitana per far fronte alle responsabilità etiche e legali legate all'edilizia scolastica\"; su questi due punti, Assessora, potevo accettare la sua risposta, ma non sui primi quattro. Sui primi quattro punti sto chiedendo se lei, Assessora, quindi la Giunta, perché è un organo collegiale, potevate quantomeno, alla luce di questa interpellanza, dire: \"Siamo al corrente che in queste scuole ci sono delle criticità, siamo al corrente che gli interventi verranno fatti o non fatti\"; lei mi dice che non è una sua delega precipua, ma, tra l'altro, come Consiglieri non siamo titolati a interpellare un altro Ente, ma spesso e volentieri facendo le richieste ai nostri Assessori cerchiamo di fare in modo che la Città si interessi presso quell'Ente affinché arrivino delle risposte. Il fatto che lei non lo abbia fatto, a me dispiace perché le riconosco un'onestà intellettuale, l'ho vista più volte anche intervenire presso altri Enti su temi che non erano per forza di sua competenza, ma che potevano riguardare il comparto di cui lei si occupa. Mi sembra un lavarsene le mani utilizzando freddamente i criteri delle deleghe e delle competenze che uno ha o meno. Di sicuro non fa una bella figura in Aula a dire che, non essendo una delega assolutamente sua, non richiede alla Città Metropolitana di darle delle risposte attraverso delle note che lei poteva leggere in Aula, come fanno tutti i suoi Colleghi; le ho fatto l'esempio della Vicesindaco: la scorsa settimana si parlava di sanità e la Vicesindaco Tisi avrebbe potuto dire che non si occupa di questo tema e quindi poteva tranquillamente non scrivere al Direttore Generale della Sanità. Capisco che sia una risposta in punta di diritto formalissima, però da una persona con la sua storia politica mi aspettavo quantomeno un interessamento scrivendo attraverso chi ha la delega da questo punto di vista in Città Metropolitana e dire: \"Scusate, rispetto alle domande che fa il Vicepresidente Magliano, avete la possibilità di darmi delle informative?\". Qui lo dico per amor di verbale e vado alla conclusione, mi scuso, Presidente, se mi sono dilungato, ma noi abbiamo funzionari e dirigenti in Provincia che non hanno le risorse e rischiano di beccarsi un'accusa penale perché non hanno fatto quell'attività. Alla fine della fiera, e spesso qui lo vediamo, il cittadino torinese, i genitori torinesi con i figli all'interno di quelle scuole non fanno differenza tra Città Metropolitana e Comune e ce li troviamo regolarmente qui sotto. Allora chiedere un'informativa e riportarla in Aula dicendo: \"Vi leggo quello che mi è stato dato dalla Città Metropolitana\" non mi sembrava un lavoro così oneroso da fare. Sul quinto e sesto punto ammetto che è più una questione politica che lei poteva decidere di fare o non fare, per quanto riguarda le risposte fornitemi dal primo al quarto punto dell'interpellanza, Presidente, non sono assolutamente soddisfatto, perché con un po' di buonsenso e con un po' di voglia si poteva tranquillamente portare in quest'Aula una risposta che raccontava lo stato disastroso dell'edilizia delle nostre scuole. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola all'Assessora Pellerino. PELLERINO Mariagrazia (Assessora) Consigliere Magliano, lei conosce profondamente le Istituzioni e mi meraviglio di questi argomenti che, se mi permette, sono politicamente strumentali o strumentalmente politici, nel senso che lei conosce molto bene quali sono i confini di competenza tra Istituzioni, così come lei stesso ha detto, non mi sono mai trincerata in questo mio ruolo di componente della Giunta qualora da lei, come da altri suoi Colleghi, provenissero richieste di informazioni su attività di altri Enti che, in qualche modo, lambissero le mie deleghe e non mi sono mai chiamata fuori causa ed ho sempre assunto le necessarie informazioni. Le potrei citare, ad esempio, il tema delle barriere architettoniche negli atenei torinesi, che non rientra certamente nelle mie deleghe, ma qui c'è una differenza sostanziale, non stiamo parlando di un altro Ente qualsiasi, ma di un riparto di competenze delle Istituzioni democratiche rappresentative territoriali, quelli che in diritto amministrativo si chiamano Enti Locali, la competenza dei Comuni e la competenza delle Città Metropolitane. Non capisco come un raffinato conoscitore delle Istituzioni come lei, Vicepresidente - uso il suo stesso approccio -, non abbia pensato invece di andare a richiedere, non lei come Vicepresidente del Consiglio Comunale, ma all'interno delle vostre rappresentanze politiche, ma anche all'interno, come sa molto meglio di me, del Consiglio della Città Metropolitana, che è un organo nominato in secondo grado, dove esistono rappresentanti del Consiglio Comunale della Città di Torino. Ritengo quindi che se c'era qualcuno che nell'interesse della cittadinanza avesse il dovere o il potere di interpellare gli organi competenti era proprio un esponente del Consiglio Comunale, proprio perché i rappresentanti del Consiglio Comunale della Città di Torino siedono all'interno della Città Metropolitana e alcuni di essi hanno anche delle specifiche deleghe, in particolare per quanto riguarda l'istruzione; diversamente, invece, il caso in cui si tratti di altri soggetti, di altri Enti con competenze diverse, su cui ci siamo sempre preoccupati di avere le necessarie informazioni. Quando lei, Vicepresidente, fa riferimento a deliberazioni della Giunta Provinciale e ad atti amministrativi - qui stiamo parlando di atti amministrativi programmatori di un altro Ente -, non vedo come possa fornire questa risposta perché va rivolta, come dicevo, attraverso le rappresentanze del Consiglio Comunale all'interno del Consiglio della Città Metropolitana ai soggetti adeguati. Altrimenti potrei venire qui a sciorinarle quello che so, anche perché ovviamente cerchiamo di lavorare insieme tra Enti, ma il mio dire non sarebbe assistito da quella precisione di informazioni, anche perché queste deliberazioni, per quanto ne sappiamo, potrebbero essere state superate da altri atti programmatori, ma non ho non solo la competenza, ma neppure potrei da un punto di vista proprio del rispetto dell'altra Istituzione darle delle risposte che la soddisfino, perché correremmo sempre il rischio di avere risposte non aggiornate, parziali e quindi, per questo, non soddisfacenti. Se lei, attraverso le Istituzioni, che sono invece competenti per materia, ma che sono anche quelle che possono dare le risposte, farà questo tipo di approfondimento attraverso le sedi istituzionali che lei ha a disposizione e cioè i rappresentanti del Consiglio Comunale all'interno della Città Metropolitana, potremmo organizzare una discussione da cui non mi sottrarrò, ma non posso certamente andare a disquisire di atti amministrativi che competono, ripeto, ad un'altra Amministrazione dello Stato, a cui sono state assegnate specifiche competenze, perché non ho né gli elementi di informazione né gli aggiornamenti necessari, mentre il Consiglio Comunale della Città ha i canali istituzionali per raggiungere il Consiglio Metropolitano. PORCINO Giovanni (Presidente) L'interpellanza è discussa. |