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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Giugno 2015 ore 10,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2015-01784
"INTERVENTI EDILIZI NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI TORINESI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 27 APRILE 2015.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201501784/002, presentata in data
27 aprile 2015, avente per oggetto:

"Interventi edilizi negli istituti scolastici torinesi"

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessora Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessora)
Al di là del titolo con cui l'interpellanza è stata posta all'Ordine del Giorno, in realtà
l'interpellanza si riferisce alla sicurezza degli istituti scolastici di istruzione secondaria
presenti sul territorio torinese. Nel \"considerato\", inoltre, si fa riferimento a tutto il
patrimonio edilizio scolastico provinciale, alle deliberazioni che sono state assunte dalla
ex Provincia, in vista della nascita della Città Metropolitana (quindi, deliberazioni che si
riferiscono all'ultima parte del 2014), e deliberazioni che ovviamente io, assolutamente,
non conosco, perché provengono da un'altra Istituzione.
Le deliberazioni (sempre secondo quello che apprendo leggendo l'interpellanza) fanno
riferimento a ordini di priorità rispetto alla programmazione degli interventi.
Mi ero, quindi, permessa di far presente al Consigliere interpellante, nonché al
Presidente del Consiglio Comunale, la nostra totale incompetenza istituzionale a
rispondere a questa interpellanza, proprio perché si riferisce ad un patrimonio
immobiliare scolastico che afferisce ad un Ente diverso, cioè la Città Metropolitana,
così come, del resto, correttamente, il Consigliere interpellante indica nell'interpellanza.
Infatti, secondo la Legge che disciplina la competenza rispettiva della Città
Metropolitana e dei Comuni, in generale (naturalmente non solo per la Città di Torino),
replicando del resto quello che era già il riparto di competenza precedente, gli istituti di
istruzioni secondaria sono in capo alla Città Metropolitana, mentre quelli del ciclo
dell'obbligo sono in capo alla Città.
Quindi, mi ero permessa di segnalare che non avrei saputo fornire queste risposte,
perché, ripeto, non ho conoscenza, né competenza istituzionale, per occuparmi di questa
parte, che invece spetta alla Città Metropolitana.
Credo che il Consigliere interpellante - Vicepresidente del Consiglio Comunale - possa
utilmente interpellare la Città Metropolitana sul punto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Assessora, forse io sono il Consigliere che presenta più interpellanze in quest'Aula, per
cui le posso assicurare che quando un'interpellanza non rientra nelle specifiche
competenze del Comune, quasi tutti gli altri Assessori si adoperano comunque per
raccogliere qualche informazione sull'argomento sollevato dall'interpellanza.
Ad esempio, il Vicesindaco, che si occupa di politiche sociali, in questi casi, manda una
richiesta di informazioni alla Direzione Generale della Sanità, la Sanità risponde ed il
Vicesindaco viene in Aula per rispondere anche su materie che non sono di sua
strettissima competenza, perché riguardano il comparto socio-assistenziale e sanitario.
Nella mia interpellanza chiedo se la Giunta sia al corrente che ci sono dei problemi in
questo settore, anche perché immagino che leggiate i giornali. E comunque mi sarei
almeno aspettato che l'Assessora Pellerino ed i suoi Uffici chiedessero qualche nota
informativa alla Città Metropolitana, magari attraverso i Colleghi di maggioranza, non
dico di partito.
Anche perché nell'interpella chiedo: \"se la Giunta Comunale è al corrente della
situazione descritta in narrativa\", perché abbiamo numerosi interventi che sono
concepiti come inderogabili, sui quali non vi sono i fondi, però abbiamo funzionari della
Provincia che rischiano una condanna perché non sono riusciti a mettere a posto la
situazione.
Capisco che questo argomento non rientri nelle specifiche competenze dell'Assessora
Pellerino, ma se la Giunta Comunale è al corrente di questa situazione disastrosa, creata
dalla Legge Delrio sulla Provincia, questa è una risposta alla quale... o comunque questa
interpellanza era un'indicazione: perché non vi informate anche della sicurezza delle
scuole presenti in questa città?
Inoltre, \"se la Giunta Comunale intende attivarsi tramite l'Ente competente per avere
delucidazioni in merito allo stato attuale della vicenda ed in quali tempistiche intende
farlo\", visto che comunque il Sindaco e la Giunta sono responsabili della sicurezza e
anche della vita dei cittadini di questa città.
È chiaro che io non sto dicendo che la delega all'edilizia scolastica sia dell'Assessora
Pellerino; sto solo dicendo che all'interno delle deleghe dell'Assessora Pellerino ci
dovrebbe essere un'attinenza con quello che rischia di capitare nelle nostre scuole. Del
resto, spesso e volentieri, il Consiglio Comunale presenta proposte di mozione o di
ordine del giorno su qualunque argomento, nei confronti delle quali l'Assessora, in
teoria, dovrebbe farsi carico di portare avanti le battaglie in nome del Consiglio
Comunale.
\"Se la Giunta Comunale ritiene necessario monitorare lo stato dell'arte degli edifici
scolastici e se intende valutare opportune soluzioni relative alle vicende riportate dagli
organi di stampa\"; infatti, solo due giorni fa sul giornale c'era un'altra dichiarazione di
un magistrato che dice che ci sono 10 scuole veramente a rischio per i nostri ragazzi.
\"In quali tempistiche la Giunta Comunale intende intervenire a salvaguardia dei
frequentatori degli edifici e del patrimonio immobiliare stesso\"; su questo punto poteva
dirmi che non siete voi che potete chiudere una scuola perché non è agibile.
\"In quali modi il Sindaco del Comune di Torino intende intervenire in qualità di
Presidente della Città Metropolitana per far fronte alle responsabilità etiche e legali
legate all'edilizia scolastica\"; su questi due punti, Assessora, potevo accettare la sua
risposta, ma non sui primi quattro.
Sui primi quattro punti sto chiedendo se lei, Assessora, quindi la Giunta, perché è un
organo collegiale, potevate quantomeno, alla luce di questa interpellanza, dire: \"Siamo
al corrente che in queste scuole ci sono delle criticità, siamo al corrente che gli
interventi verranno fatti o non fatti\"; lei mi dice che non è una sua delega precipua, ma,
tra l'altro, come Consiglieri non siamo titolati a interpellare un altro Ente, ma spesso e
volentieri facendo le richieste ai nostri Assessori cerchiamo di fare in modo che la Città
si interessi presso quell'Ente affinché arrivino delle risposte.
Il fatto che lei non lo abbia fatto, a me dispiace perché le riconosco un'onestà
intellettuale, l'ho vista più volte anche intervenire presso altri Enti su temi che non
erano per forza di sua competenza, ma che potevano riguardare il comparto di cui lei si
occupa.
Mi sembra un lavarsene le mani utilizzando freddamente i criteri delle deleghe e delle
competenze che uno ha o meno. Di sicuro non fa una bella figura in Aula a dire che, non
essendo una delega assolutamente sua, non richiede alla Città Metropolitana di darle
delle risposte attraverso delle note che lei poteva leggere in Aula, come fanno tutti i suoi
Colleghi; le ho fatto l'esempio della Vicesindaco: la scorsa settimana si parlava di sanità
e la Vicesindaco Tisi avrebbe potuto dire che non si occupa di questo tema e quindi
poteva tranquillamente non scrivere al Direttore Generale della Sanità.
Capisco che sia una risposta in punta di diritto formalissima, però da una persona con la
sua storia politica mi aspettavo quantomeno un interessamento scrivendo attraverso chi
ha la delega da questo punto di vista in Città Metropolitana e dire: \"Scusate, rispetto alle
domande che fa il Vicepresidente Magliano, avete la possibilità di darmi delle
informative?\".
Qui lo dico per amor di verbale e vado alla conclusione, mi scuso, Presidente, se mi
sono dilungato, ma noi abbiamo funzionari e dirigenti in Provincia che non hanno le
risorse e rischiano di beccarsi un'accusa penale perché non hanno fatto quell'attività.
Alla fine della fiera, e spesso qui lo vediamo, il cittadino torinese, i genitori torinesi con
i figli all'interno di quelle scuole non fanno differenza tra Città Metropolitana e
Comune e ce li troviamo regolarmente qui sotto.
Allora chiedere un'informativa e riportarla in Aula dicendo: \"Vi leggo quello che mi è
stato dato dalla Città Metropolitana\" non mi sembrava un lavoro così oneroso da fare.
Sul quinto e sesto punto ammetto che è più una questione politica che lei poteva
decidere di fare o non fare, per quanto riguarda le risposte fornitemi dal primo al quarto
punto dell'interpellanza, Presidente, non sono assolutamente soddisfatto, perché con un
po' di buonsenso e con un po' di voglia si poteva tranquillamente portare in quest'Aula
una risposta che raccontava lo stato disastroso dell'edilizia delle nostre scuole.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola all'Assessora Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessora)
Consigliere Magliano, lei conosce profondamente le Istituzioni e mi meraviglio di
questi argomenti che, se mi permette, sono politicamente strumentali o strumentalmente
politici, nel senso che lei conosce molto bene quali sono i confini di competenza tra
Istituzioni, così come lei stesso ha detto, non mi sono mai trincerata in questo mio ruolo
di componente della Giunta qualora da lei, come da altri suoi Colleghi, provenissero
richieste di informazioni su attività di altri Enti che, in qualche modo, lambissero le mie
deleghe e non mi sono mai chiamata fuori causa ed ho sempre assunto le necessarie
informazioni.
Le potrei citare, ad esempio, il tema delle barriere architettoniche negli atenei torinesi,
che non rientra certamente nelle mie deleghe, ma qui c'è una differenza sostanziale, non
stiamo parlando di un altro Ente qualsiasi, ma di un riparto di competenze delle
Istituzioni democratiche rappresentative territoriali, quelli che in diritto amministrativo
si chiamano Enti Locali, la competenza dei Comuni e la competenza delle Città
Metropolitane.
Non capisco come un raffinato conoscitore delle Istituzioni come lei, Vicepresidente -
uso il suo stesso approccio -, non abbia pensato invece di andare a richiedere, non lei
come Vicepresidente del Consiglio Comunale, ma all'interno delle vostre
rappresentanze politiche, ma anche all'interno, come sa molto meglio di me, del
Consiglio della Città Metropolitana, che è un organo nominato in secondo grado, dove
esistono rappresentanti del Consiglio Comunale della Città di Torino.
Ritengo quindi che se c'era qualcuno che nell'interesse della cittadinanza avesse il
dovere o il potere di interpellare gli organi competenti era proprio un esponente del
Consiglio Comunale, proprio perché i rappresentanti del Consiglio Comunale della Città
di Torino siedono all'interno della Città Metropolitana e alcuni di essi hanno anche
delle specifiche deleghe, in particolare per quanto riguarda l'istruzione; diversamente,
invece, il caso in cui si tratti di altri soggetti, di altri Enti con competenze diverse, su cui
ci siamo sempre preoccupati di avere le necessarie informazioni.
Quando lei, Vicepresidente, fa riferimento a deliberazioni della Giunta Provinciale e ad
atti amministrativi - qui stiamo parlando di atti amministrativi programmatori di un altro
Ente -, non vedo come possa fornire questa risposta perché va rivolta, come dicevo,
attraverso le rappresentanze del Consiglio Comunale all'interno del Consiglio della
Città Metropolitana ai soggetti adeguati. Altrimenti potrei venire qui a sciorinarle quello
che so, anche perché ovviamente cerchiamo di lavorare insieme tra Enti, ma il mio dire
non sarebbe assistito da quella precisione di informazioni, anche perché queste
deliberazioni, per quanto ne sappiamo, potrebbero essere state superate da altri atti
programmatori, ma non ho non solo la competenza, ma neppure potrei da un punto di
vista proprio del rispetto dell'altra Istituzione darle delle risposte che la soddisfino,
perché correremmo sempre il rischio di avere risposte non aggiornate, parziali e quindi,
per questo, non soddisfacenti.
Se lei, attraverso le Istituzioni, che sono invece competenti per materia, ma che sono
anche quelle che possono dare le risposte, farà questo tipo di approfondimento
attraverso le sedi istituzionali che lei ha a disposizione e cioè i rappresentanti del
Consiglio Comunale all'interno della Città Metropolitana, potremmo organizzare una
discussione da cui non mi sottrarrò, ma non posso certamente andare a disquisire di atti
amministrativi che competono, ripeto, ad un'altra Amministrazione dello Stato, a cui
sono state assegnate specifiche competenze, perché non ho né gli elementi di
informazione né gli aggiornamenti necessari, mentre il Consiglio Comunale della Città
ha i canali istituzionali per raggiungere il Consiglio Metropolitano.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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