Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201501749/002, presentata in data 23 aprile 2015, avente per oggetto: "No a nuove tasse sui passeggeri dell'aeroporto di Caselle" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Questa mozione nasce circa tre mesi fa, quando è stato pubblicato un documento dell'ANCI, che affrontava il problema, peraltro importante, dei crediti finanziari e dei buchi di Bilancio delle ex Province, ora Città Metropolitane. Sostanzialmente, tra tutta una lunga serie di proposte, proponeva l'istituzione di una tassa indicativamente di 2,00 Euro su ciascun biglietto aereo per gli aeroporti che si trovassero nel territorio delle Città Metropolitane e quindi ex Province dei capoluoghi. Ora, capiamo la necessità di mantenere le Città Metropolitane e di sanarne il Bilancio e questo può anche essere condivisibile, anche se forse bisognerebbe riflettere una volta per tutte sull'utilità di questi Enti di livello intermedio, però crediamo non sia accettabile per mantenere l'Ente caricare la spesa sui viaggi aerei, in particolare con modalità di questo genere che si applicano in maniera distorta, nel senso che non tutti gli aeroporti sono sottoposti a questa misura, per cui l'aeroporto di Torino Caselle sarebbe sottoposto a questa tassa come l'aeroporto di Milano Linate, però ad esempio gli aeroporti di Cuneo Levaldigi, di Milano Malpensa e di Bergamo, citando i tre che sono concorrenti diretti di Torino Caselle, non sarebbero sottoposti a questa tassa. Inoltre, se 2,00 Euro possono sembrare pochi, segnalo che parliamo, in particolare, per il margine di sviluppo del traffico essenzialmente di voli low cost, quindi di voli i cui biglietti costano 20,00-30,00-40,00 Euro, quindi voli su cui anche solo 2,00 Euro di tassa rappresentano tra il 5 e il 10%, per cui tutt'altro che trascurabile. Magari un passeggero può anche dire che paga 2,00 Euro in più, vengono assorbiti nel costo del biglietto e non se ne accorge nemmeno, però per la compagnia aerea che deve scegliere se aprire un volo per una qualunque destinazione europea da Torino Caselle o da Milano Malpensa questi 2,00 Euro fanno una grossa differenza per quello che può incassare, perché poi si moltiplicano per tutti i biglietti venduti. Quindi l'introduzione di questa tassa, sostanzialmente, rappresenterebbe un ulteriore colpo sulla competitività di Torino Caselle, che già sappiamo è molto difficile, perché per tutta una serie di errori politici del passato non è mai riuscito a diventare un significativo attrattore del traffico low cost, quindi adesso, dato che il traffico low cost è il principale modo di collegamento sia nazionale che internazionale, almeno per chi viaggia non per affari ma per turismo, rimane indietro ed è nelle classifiche di traffico molto più in basso di quello che dovrebbe essere, in funzione delle dimensioni e delle aspirazioni della Città di Torino, costringendo tante persone di Torino e provincia ad andare a volare da Bergamo, Malpensa, o da altri aeroporti. Noi crediamo che sia opportuno che il Consiglio Comunale di Torino difenda il suo aeroporto e le sue prospettive di sviluppo, quindi dica gentilmente al Governo di andare a prendere questi soldi da un'altra parte e di non intervenire con questa ulteriore tassa sui biglietti aerei dell'aeroporto di Torino Caselle. Oltretutto, se lo dovessero fare, almeno che lo facessero su tutti i voli aerei d'Italia, così non creerebbero squilibri e distorsioni della competizione, invece di farla semplicemente sugli aeroporti delle Città Metropolitane. PORCINO Giovanni (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: Presenti 27, astenuti 2, favorevoli 8, contrari 17. La proposta di mozione è respinta. |