Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc. 201502671/002, presentata in data 17 giugno 2015, avente per oggetto: "Ipotesi di convenzionamento per la costruzione di un servizio igienico nel parco Di Vittorio. Conferma o smentita?" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) L'interpellanza è molto semplice. Con la Circoscrizione 9, abbiamo affrontato da tempo, anche questo piccolo, ma importante e sentito, problema, raccogliendo la necessità espressa da parte dei numerosi cittadini del territorio. Nel 2013, abbiamo provveduto al posizionamento di un bagno pubblico nel parco Di Vittorio, che ne era privo. È un parco molto frequentato, per cui era molto sentita questa esigenza da parte della cittadinanza. In particolare, il bagno di viale Monti, realizzato successivamente, è formato da due locali separati, uno ordinario ed uno attrezzato per i portatori di disabilità. Tuttavia, abbiamo dovuto registrare che, dopo appena 15 giorni dall'apertura, il bagno è stato gravemente vandalizzato ed ha dovuto essere chiuso all'uso pubblico, con le conseguenti pressioni dei cittadini, che hanno anche effettuato una raccolta firme affinché il servizio venisse riaperto. Ci tengo a precisare che è un intervento straordinario che, come Servizio Centrale, abbiamo realizzato ancorché la competenza diretta fosse della Circoscrizione 9, ma, a fronte di difficoltà economiche della stessa, abbiamo voluto, valutandone positivamente l'intervento, provvedere direttamente; quindi, la manutenzione e la cura dello stesso servizio è in capo alla Circoscrizione. Recentemente, la Circoscrizione ci ha scritto di non essere in grado di poterlo gestire direttamente ed è per questo motivo che l'ipotesi prospettata dal Consigliere è particolarmente praticabile ed interessante; abbiamo voluto caldeggiarla anche ricordando alla stessa che il Regolamento del Verde, in particolare all'articolo n. 6, prevede la facoltà per l'Amministrazione di affidare a persone fisiche o giuridiche la manutenzione di piccole aree a verde pubblico, nonché la gestione dei servizi ad esse collegati (e qui, naturalmente, rientra la fattispecie). Il Regolamento per la disciplina dei contratti del Comune di Torino all'articolo n. 30 prevede che: "La Città può stipulare accordi di collaborazione con soggetti privati (…) indirizzati al perseguimento di interessi pubblici"; anche in questo caso questa esigenza è verificata ed è per questo motivo che una possibile soluzione individuata con la Circoscrizione 9 ed illustrata nei mesi scorsi al Servizio Verde potrebbe essere quella di rispondere positivamente alla proposta di gestione del bagno pubblico presentata dal proprietario e dall'affittuario di un chiosco sito in una posizione non tanto distante dai servizi igienici. Il proprietario ed il gestore del chiosco hanno interesse a gestirlo, utilizzandolo in maniera non esclusiva (cioè garantendo l'utilizzo pubblico di entrambi i locali costituenti il bagno), facendosi carico della pulizia, della manutenzione ordinaria e della custodia (apertura e chiusura in orari stabiliti), in quanto il chiosco, non essendo dotato di servizio igienico, così ne avrebbe la disponibilità. Dal canto suo, in tal modo la Città potrebbe fornire il servizio alla cittadinanza durante il periodo di maggiore frequentazione senza dover sostenere la spesa, che, come dicevo, la Circoscrizione 9 ci ha comunicato oggi di non essere in grado di sostenere. La Circoscrizione, il 18 giugno, ha comunicato che, finalmente, è pervenuta una formale richiesta di gestione del bagno pubblico, alla quale è stata allegata una bozza di convenzione, che è stata elaborata secondo i criteri a cui facevo riferimento prima e che, quindi, nei prossimi giorni consentirà di procedere velocemente alla sottoscrizione di un'apposita convenzione. Noi realizziamo spesso questo tipo di convenzioni e, quindi, abbiamo dato tutta la disponibilità alla Circoscrizione 9 in termini di supporto, qualora questa lo richiedesse o fosse necessario intervenire. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Ringrazio l'Assessore per le risposte fornite e per la ricostruzione che ha fatto della vicenda. Avendo avuto un'esperienza non breve di Presidente di Circoscrizione, comprendo il senso della richiesta che proviene da parte del territorio nel cercare di risolvere un problema e nell'offrire un servizio alla cittadinanza. Però la ratio dell'interpellanza è data dal fatto (e credo che l'Assessore convenga con le parole che andrò a formulare, come qualunque persona di buonsenso) che la procedura che viene seguita è del tutto corretta. Mi spiego meglio: non è ovviamente in discussione la procedura così come viene seguita dall'Amministrazione Comunale o da quella Circoscrizionale, ma, viste le voci (perché tali sono e come tali io le presento) che comunque vi sono sul territorio, il riferimento è al soggetto privato, nel senso che parrebbe - è d'obbligo utilizzare il condizionale - che, in un recente passato, il soggetto privato non abbia proceduto a rinnovare la licenza per l'attività commerciale e che, forse, questo fosse dovuto al fatto che la struttura, per come mi è stata descritta (io non ho verificato personalmente, ma non ho motivi per non credere a ciò che mi è stato descritto), risultava essere priva di servizi igienici e, di conseguenza, questo tipo di disponibilità da parte del soggetto privato fosse legata al poter continuare a svolgere l'attività commerciale. La domanda che mi pongo e che poniamo presentando l'interpellanza è se, in qualche modo, l'Amministrazione, nello svolgere la propria scelta e quindi nello svolgere un servizio verso la cittadinanza, non vada anche a favorire un'attività privata. Dopodiché, se questo avviene nei termini corretti, non vi è alcun problema ed alcuna discussione, però l'importante è che anche questi aspetti siano stati verificati compiutamente. Se poi sono voci non fondate, meglio, ma, qualora trovassero un loro fondamento, visto che comunque la scelta non avviene sulla base di una forma seppur semplice di tipo concorsuale, ma attraverso un'assegnazione diretta sulla base, come diceva l'Assessore, del combinato disposto dell'articolo n. 6 del Regolamento del Verde e dell'articolo n. 30 del Regolamento dei Contratti della Città di Torino, è bene che, nel momento in cui procede, l'Amministrazione - sia quella Comunale, che quella Circoscrizionale - lo faccia avendo una completa cognizione della situazione e sapendo che vi è, per l'appunto, un totale rispetto dei Regolamenti in essere da parte di tutti i soggetti in campo, in modo da fugare quelle eventuali ombre o quegli eventuali dubbi che invece parrebbero esservi, secondo le informazioni che stanno circolando proprio nell'ambito del luogo in trattazione. Per questi motivi, chiederei (ma non ho alcun dubbio) che, da parte dell'Assessore, vi siano un'attenzione ed una disponibilità sufficienti affinché vengano fatte anche queste verifiche, che chiaramente sono più di carattere commerciale (quindi competono all'Assessore al Commercio più che all'Assessore all'Ambiente). Pur dichiarandomi, da un lato, soddisfatto delle risposte date dall'Assessore all'Ambiente per la parte di sua competenza, chiederei che l'interpellanza venga comunque trattata ancora in III più VI Commissione (qualora sia possibile) ed in tempi celeri, in considerazione del fatto che non vorrei che, poi, la discussione avvenga quando la convenzione sarà già stata sottoscritta. PORCINO Giovanni (Presidente) L'interpellanza è discussa per l'Aula, ma l'argomento è rinviato in Commissione per approfondimenti. |