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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Maggio 2015 ore 10,00
Paragrafo n. 11
INTERPELLANZA 2015-02141
(QUESTION TIME) "BICICLETTE CONTROMANO, FACCIAMO CHIAREZZA!" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE BERTHIER IN DATA 18 MAGGIO 2015.
Interventi

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza (question time) n. mecc.
201502141/002, presentata in data 18 maggio 2015, avente per oggetto:

"Biciclette contromano, facciamo chiarezza!"

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Berthier.

BERTHIER Ferdinando
Voglio sperare che l'Assessora Tedesco, che risponde al posto dell'Assessore
Lubatti, non abbia solo da sciorinarmi una serie di dati sulle contravvenzioni, perché
vorrei guardare al futuro e non al passato.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Il Consigliere Berthier ha posto un tema importante, perché in effetti, ultimamente, in
città i ciclisti girano in modo un po' anomalo. Speriamo che l'Assessora Tedesco
faccia chiarezza e ci dia garanzia anche per il futuro.
La parola, per la risposta, all'Assessora Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessora)
Io non darò nessun dato su nessuna multa, perché dirò solamente con esattezza quella
che è la previsione del Codice della Strada. Nessuna norma vigente, al momento,
consente ai conducenti di biciclette o di velocipedi (come li definisce il Codice) di
derogare da quello che è previsto dall'articolo 143 del Codice della Strada.
Cioè, i veicoli sprovvisti di motore devono essere tenuti il più vicino possibile al
margine destro della carreggiata. Non è consentito neanche di procedere impegnando
la carreggiata in senso contrario (contromano) rispetto a quanto stabilito dalla
segnaletica verticale.
Anche l'articolo 182 del Codice della Strada, che è espressamente dedicato alla
circolazione dei velocipedi, non contiene alcuna previsione diversa. L'unica cosa che
potrebbe derogare da questo (sono notizie assunte recentemente) è il DDL n. 1638,
che porta una delega al Governo per la riforma del nuovo Codice della Strada, e che
in questo momento è in esame presso il Senato della Repubblica, ma è una proposta,
che prevede una modifica dell'articolo 182 del Codice della Strada, con
l'introduzione, eventuale, della possibilità della circolazione in contromano dei
velocipedi.
Si tratta solamente di una proposta, per cui non possiamo conoscere quale sarà l'esito
al termine dell'iter legislativo. Quindi, al momento non è prevista la possibilità di
andare contromano.
Per quanto riguarda la possibilità di numerare le biciclette ToBike, neanche questo
aspetto è contemplato dagli articoli 68 e 79 del Codice della Strada, né dagli articoli
223, 224, 225 del Regolamento di esecuzione. Però, la Città di Torino ha previsto
una forma di riconoscimento delle biciclette ToBike, che sono numerate sin dalle
origini della messa in funzione del servizio Bike sharing, per ragioni anche
organizzative dell'impresa appaltatrice. Quindi, è un mezzo riconoscibile e
riconducibile all'identità del conduttore, a fronte ovviamente di un suo utilizzo
regolare.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Berthier.

BERTHIER Ferdinando
Ringrazio l'Assessora Tedesco per non avermi sciorinato i dati relativi alle multe, ma
a questo punto mi viene il sospetto che le multe non esistano, perché non c'è nessun
tipo di controllo. Basterebbe avere qualche Vigile nei punti strategici, come le zone
centrali.
L'altra settimana ho avuto un incidente, poi sono stato interpellato dal Comandante
della Stradale, che mi ha chiesto se l'incidente di via Milano era il mio; questo vuol
dire che ci sono incidenti tutti i giorni, perché non era il mio, era un altro incidente
avvenuto in via Milano, dove una bicicletta si è scontrata con un'automobile, il
ciclista ha inveito contro l'automobilista, che ha chiamato la Stradale e via dicendo.
Al di là di tutto questo, c'è una responsabilità grave da parte dell'Assessore Lubatti,
perché avevamo visto (a mezzo stampa) l'Assessore percorrere contromano corso Re
Umberto, in occasione di una manifestazione. Già allora chiesi all'Assessore Lubatti
di smentire il suo comportamento; anzi, forse sarebbe stato esemplare sanzionarlo.
Il problema è che c'è il sospetto che qualche ciclista, abusando della lacuna
istituzionale o dell'esempio offerto da qualcun altro, vada in contromano
sistematicamente; cioè la Polizia Stradale ha il sospetto che ci siano alcuni ciclisti
che, sistematicamente, creano l'incidente. Quello che è successo a me è avvenuto
esattamente così; io non ho colpito il ciclista, ma il ciclista, dopo avermi insultato, ha
dato un calcio alla portiera della mia macchina.
Al di là di questo, chiedo all'Assessora Tedesco che, primo, ci siano dei Vigili
soprattutto nelle vie principali, come ad esempio via XX Settembre; davanti al
Comune mi sembra che, spesso e volentieri, i ciclisti vadano contromano; un
Consigliere della maggioranza è stato investito sotto i portici di via Sacchi e non ha
fatto denuncia, anche perché questi signori non sono assicurati.
Quindi, il servizio ToBike dovrebbe prevedere, per chiunque abbia accesso alle
biciclette ToBike, un'assicurazione obbligatoria (5 Euro all'anno), non facoltativa,
altrimenti gli automobilisti sono "cornuti e mazziati"; inoltre, se il ciclista dovesse
riportare danni maggiori, l'automobilista si rovina anche la vita.
Secondo, che ci siano dei controlli. Capisco che un Vigile Urbano non possa
rincorrere il ciclista indisciplinato, perché fanno delle cose di cui, a mio avviso, sono
consapevoli di essere in errore.
Uno può essere mandato "in quel posto" tutti i giorni. A me è successo lo stesso
martedì, dopo il calcio alla macchina: una fanciulla, sul controviale di corso Vittorio,
mi ha mandato "in quel posto"; e poi anche una signora anziana, che girava a zig-zag
in corso Galileo Ferraris, mi ha mandato "in quel posto".
Evidentemente, c'è una comunicazione sbagliata. Quindi, chiedo anche che venga
comunicato a mezzo stampa (al di là del fatto che ci sia una proposta di Legge al
vaglio del Parlamento) che è assolutamente proibito andare contromano.
È un impegno che io pretendo, che pretende qualsiasi automobilista; penso che
ognuno di noi che percorrere le strade cittadine incorra, almeno una volta alla
settimana, in questo tipo di situazioni, che sono molto pericolose sia per il ciclista,
ma anche per l'automobilista. Vorrei avere una risposta di impegno. (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Quindi, l'impegno non me lo date.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Consigliere Berthier, le ho concesso più tempo perché ho visto che aveva delle
argomentazioni importanti. Credo che la questione posta dal Consigliere Berthier
vada approfondita, al di là delle risposte dell'Assessora Tedesco, che mi sono
sembrate pertinenti, relative al Codice della Strada, che ovviamente non è scritto né
dall'Assessora, né dalla Città di Torino, ma da altre Istituzioni.
Ringrazio il Consigliere Berthier per aver posto il problema e ringrazio l'Assessora
per la risposta. Speriamo che si faccia un ulteriore approfondimento rispetto alle
questioni discusse. Riferiremo le richieste del Consigliere Berthier all'Assessore
Lubatti.
L'interpellanza è discussa.

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