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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Novembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2014-04353
"METROPOLITANA A RIVOLI: CHI PAGHER? I PROGETTI E COSA COSTRUIREMO?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 29 SETTEMBRE 2014.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza. mecc. 201404353/002, presentata in data
29 settembre 2014, avente per oggetto:

"Metropolitana a Rivoli: chi pagherà i progetti e cosa costruiremo?"

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Il tema Rivoli è un tema particolarmente discusso in queste ore, perché connesso
all'approvazione, da parte prima della Camera e poi del Senato, dello "Sblocca Italia",
decreto nel quale vi è l'indicazione delle risorse necessarie per la costruzione di questa
tratta, che per la Città di Torino risulta essere particolarmente strategica, in quanto ci
mette nelle condizioni di rispondere, in maniera puntuale e al massimo dell'efficienza
possibile, ad una domanda di trasporto che nell'area Ovest è particolarmente presente, e
lo denotano i carichi della Metropolitana a partire da Fermi e l'utilizzo del parcheggio di
interscambio di Fermi, che attualmente è in esercizio.
Il costo della progettazione definitiva del prolungamento ad ovest della Linea 1 è di
circa 4 milioni di Euro - metterò poi a disposizione del Consigliere una nota a firma
dell'Amministratore unico, il dottor Guiati di Infra.To - ed è contenuto nel Piano
finanziario complessivo dell'opera.
L'ammontare di tali affidamenti è, però, stimato soltanto in 1,5 milioni di Euro, perché
Infra.To avrà l'onere e l'onore di costruire tutta la parte di progettazione con
professionalità interne, fino all'utilizzo di professionalità soltanto esterne per alcune
attività, penso ad esempio alle indagini idrogeologiche, piuttosto che alle valutazioni di
impatto ambientale, che non sono nelle corde delle professionalità presenti in Infra.To.
Quindi, il costo complessivo è di 4,5 milioni, ma il cash da mettere a disposizione per
consulenze esterne sarà di 1,5 milioni di Euro.
A tale riguardo, è previsto un primo finanziamento statale dell'opera, che è di 100
milioni di Euro per l'anno 2015, che coprirà anche le suddette spese della progettazione
definitiva.
Siamo in attesa dell'approvazione della Legge di Stabilità, che ci darà la possibilità di
avere la copertura totale dell'intervento, che si aggira intorno ai 304 milioni di Euro - al
contrario di quanto riportato giornalisticamente, che era 340 milioni di Euro, la cifra
esatta è 304 milioni di Euro -, nella quale sono inclusi ovviamente la progettazione, la
realizzazione della tratta, il materiale rotabile e il parcheggio di interscambio a Cascine
Vica, oggetto di discussione, già in queste ore, del Consiglio Comunale di Rivoli - come
saprà il Consigliere Bertola -, che si sta interrogando, dal punto di vista urbanistico, di
come inserire questa rivoluzione della mobilità per i loro cittadini.
Il progetto definitivo verrà poi sviluppato sulla base del progetto preliminare, che
prevede, nella tratta compresa tra Collegno e Cascine Vica, la realizzazione di un tunnel
lungo 3,4 chilometri lungo via De Amicis, fino all'incrocio con corso Pastrengo, per poi
sottopassare la ferrovia Torino-Modane e portarsi sotto corso Francia, fino alla frazione
di Cascine Vica nel Comune di Rivoli, in corrispondenza dell'intersezione con la
Tangenziale Est.
Il progetto prevede la realizzazione di quattro stazioni - Certosa, Collegno Centro,
Leumann e Cascine Vica, che sarà quella di assestamento -, cinque pozzi di ventilazione
e un parcheggio multipiano di interscambio con le vetture private provenienti dall'area
Ovest, in particolare, immagino, dalla tangenziale.
La stazione di Certosa sarà, invece, la stazione di interscambio con quella ferroviaria di
Collegno, perché ovviamente abbiamo immaginato un interscambio forte anche con il
Servizio Ferroviario Metropolitano che collega la Val di Susa, e per tale motivo parte
dell'edificio verrà realizzato in superficie.
Quando tutta la tratta sarà a regime, verrà garantita l'attuale frequenza dei treni, ossia un
passaggio ogni 130 secondi, così come è il massimo previsto dalla normativa.
Il progetto prevede proprio la possibilità di incrementare la frequenza con un passaggio
ogni 69 secondi nella tratta Fermi-Bengasi, perché il Consigliere sa che il limite
massimo di frequenza è derivante dall'infrastruttura esistente, in particolare da tutto il
sistema di segnalamento.
Tali valutazioni, al pari del riordino sulla rete superficiale del Sistema Ferroviario,
saranno oggetto di una successiva valutazione trasportistica, che mette in campo tutti i
soggetti interessati: Trenitalia, GTT e l'Agenzia della Mobilità.
Ovviamente, appena verrà concluso il percorso dell'approvazione, dello "Sblocca Italia"
- che oggi è ancora un Decreto approvato alla Camera, non ancora al Senato - e della
Legge di Stabilità, sarà opportuno fare gli opportuni approfondimenti, magari prima di
tutto in sede di Commissione, poi si potrà tornare in Aula con una discussione
complessiva per capire anche come interagire rispetto a questa azione, che comunque è
un'azione particolarmente preziosa per la Città e per tutta la città metropolitana.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Questa interpellanza è stata presentata quando erano cominciate ad uscire notizie di
stampa in merito, e devo dire che poi la situazione si è ancora evoluta diverse volte
rispetto a quanto scritto nell'interpellanza. Per cui fa piacere sapere che comunque è
previsto questo finanziamento, perché era circolata anche la voce che poi era saltato.
Quindi, nel caso poi vadano in porto tutti questi provvedimenti legislativi, sono
contento del fatto che sia ancora previsto il finanziamento completo dell'opera da parte
del Governo, perché ad un certo punto sembrava che il Governo se lo fosse rimangiato.
Quindi, intanto colgo con piacere questa conferma, sperando che sia una conferma
definitiva.
Volevo sollevare due punti specifici con l'interpellanza: il primo è relativo alla parte
finanziaria. Cioè, adesso ho capito che, sostanzialmente, il costo cash da tirare fuori per
fare il progetto è 1,5 milioni di Euro; a me risulta che il Governo darà i soldi nel
momento in cui noi saremo in grado di consegnare, entro aprile - non so se la data sia
ancora aprile o quando sarà -, il progetto definitivo. Quindi, qualcuno deve anticipare
questo milione e mezzo di Euro. Vorrei sapere chi anticipa questo milione e mezzo di
Euro, se Infra.To abbia le risorse sue per farlo, se glielo diamo noi o il Comune di
Rivoli. Vorrei capire questi soldi chi li anticipa e vorrei essere sicuro che ci siano,
banalmente, perché non vorrei che poi succedesse che non troviamo i soldi - questo
milione e mezzo - per fare il progetto e perdiamo i soldi. Sarebbe molto stupido, ma
vorrei essere sicuro che non succeda una cosa del genere.
La seconda domanda che avevo, invece, era relativa proprio alla parte di progetto
infrastruttura, intanto relativamente a questo interscambio con la stazione ferroviaria di
Collegno, perché la stazione di Certosa - se è dove era prevista nel progetto
preliminare -, in realtà, è a diverse centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di
Collegno, per cui si era parlato di spostare la stazione ferroviaria, piuttosto che di
costruire un collegamento. Insomma, visto dall'alto, rischiamo di perdere un po'
un'occasione se facciamo la stazione della Metropolitana a 5-10 minuti a piedi dalla
stazione ferroviaria, perché quello sarebbe il classico punto dove si deve interscambiare
tra chi arriva con il treno dalla Valle di Susa, da fuori, e chi deve andare nelle zone
servite dalla Metropolitana più capillarmente, senza che chi arriva con il treno debba
andare fino a Porta Susa o a Porta Nuova, per poi tornare indietro. Quindi, è opportuno
che lì ci sia un interscambio comodo e non un interscambio che preveda 10 minuti a
piedi.
Vorrei capire se nel progetto sia previsto lo spostamento della stazione ferroviaria, se sia
previsto un collegamento, perché altrimenti forse sarebbe stato più logico andare a fare
la stazione di Certosa, o comunque l'equivalente, proprio vicino alla stazione
ferroviaria, invece che lì in mezzo al nulla. Capisco che in mezzo al nulla sia positivo
per futuri investimenti immobiliari di chi possiede le aree circostanti, però forse per la
pianificazione dei trasporti dell'area metropolitana non è la posizione migliore per la
stazione. Per cui, vorrei capire questo aspetto del collegamento ferroviario.
L'altro aspetto per cui vorrei esprimere una preoccupazione è che la Metropolitana
attualmente è già non dico a pieno carico, ma nelle ore di punta si fa fatica ad entrarci,
specialmente nel tratto a ovest, dal confine di Collegno fino a XVIII Dicembre. Quindi,
è positiva l'idea di caricarci sopra anche tutta una nuova quantità significativa -
speriamo - di persone che arrivano da Rivoli (che è vero che in parte sono già le persone
che vanno con la macchina a prendere la Metropolitana a Fermi, ma in gran parte
sarebbe invece nuova utenza che sottrarremo all'auto, fortunatamente), però c'è il
rischio che poi la Metropolitana, così come è costruita, piccola com'è, non sia in grado
di sopportare il carico ulteriore che gli stiamo mettendo sopra.
Per questo, io vorrei capire intanto se ci sia uno studio sull'aumento dell'utenza previsto
- ricordando che anche le previsioni originali sono state superate ampiamente -, e poi se
questo studio si ribalti sulla portata della Metropolitana, nel senso che sono lieto di
sentire che è previsto anche l'acquisto di nuovi treni, perché chiaramente altrimenti non
sarebbe possibile mantenere le frequenze, però vorrei capire se ci sono dei dati un po'
più precisi sulle stime dell'aumento di utenza e sul fatto che non ci troveremo poi ad
avere una Metropolitana prolungata fino a Rivoli, ma totalmente inutilizzabile nel tratto
torinese perché le vetture sono già strapiene quando arrivano a Fermi. Per cui, per una
volta, facendo l'interesse non troppo della Metropolitana, ma dei cittadini nostri
torinesi, vorrei essere sicuro che la Metropolitana resti utilizzabile anche nel tratto
torinese e non diventi soltanto un mezzo per trasportare le persone dalla cintura Ovest
verso il centro. Quindi, vorrei avere rassicurazioni su questo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per una precisazione, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Sul milione e mezzo di Euro, Infra.To ha dichiarato di essere in grado ad oggi di iniziare
la progettazione e farsi carico dei costi di progettazione, che, ricordo, sono costi di
anticipazione, perché il Piano finanziario complessivo dell'opera prevede, ovviamente,
anche i costi di anticipazione.
Abbiamo un'interlocuzione aperta con il Sindaco di Rivoli e il Sindaco di Collegno,
proprio per capire se entro la fine dell'anno invece loro debbano - come faremo anche
noi - verificare una modifica, in fase di assestamento del Bilancio, per eventuali risorse.
Fino ad oggi direi che Infra.To ci ha garantito di essere in grado di dare copertura a
questi costi. Questo per rispondere puntualmente alla prima domanda.
Sulla seconda domanda voglio segnalare che abbiamo aperto un'interlocuzione con il
Comune di Collegno e il Comune di Rivoli per questo tema dell'interscambio. Non
appena avremo l'approvazione del Decreto "Sblocca Italia", potrebbe essere utile
vederci in sede di Commissione per fare un approfondimento sul progetto e sul delicato
tema dell'interscambio con SFM, così potremo parlare di certezze e non più soltanto di
ipotesi, perché, dal punto di vista delle valutazioni, condivido totalmente l'idea
trasportistica descritta dal Consigliere Bertola.
Voglio segnalare, però, che rispetto ai temi di capacità è in corso un'analisi dei flussi,
anche per comprendere quali sono le prospettive, per non andare poi in difficoltà su
quello che ha descritto il Consigliere Bertola. Ad oggi, però, l'aumento e quella che ho
citato come la predisposizione delle infrastrutture, in particolare del segnalamento che ci
metterà nelle condizioni di abbattere ancora le frequenze, sono esattamente la risposta
alle preoccupazioni del Consigliere Bertola. Cioè, comprendendo perfettamente la
prospettiva di un aumento dei carichi, e anche di un momento importante, volendo
garantire la stessa capacità di esercizio alla fine e la fruibilità per l'utente finale, nella
fase di progettazione si è ritenuto opportuno di portarci già avanti per poter erogare un
servizio più importante, più pesante, capace così di arrivare a rispondere puntualmente a
quelle che sono le esigenze.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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