Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201404336/002, presentata in data 26 settembre 2014, avente per oggetto: "Sentenza n. 01456/14 TAR e contratto GTT" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Ringrazio il Presidente per aver rimandato temporaneamente questa interpellanza; mi mancava una precisazione da parte dell'Ufficio legale, che è puntualmente arrivata. La sentenza del TAR Piemonte del 28 agosto, che è oggetto dell'interpellanza, ha respinto il ricorso presentato da alcune associazioni di disabili per l'annullamento delle modifiche apportate dal Regolamento Comunale del servizio del trasporto destinato alle persone disabili, più comunemente conosciuto da noi come "buoni taxi". La stessa sentenza - qui c'è un passaggio particolarmente delicato che ci tengo a sottolineare - ha dichiarato, inoltre, illegittimo il contratto stipulato il 5 ottobre 2010 tra il Comune di Torino e GTT, per l'affidamento del servizio di gestione integrata dei trasporti disabili scolastici/assistenziali, nella parte in cui non prevede, a carico della società concessionaria, l'obbligo di dare attuazione ad un programma pluriennale di investimenti per la mobilità dei disabili. Viene precisato dagli Uffici legali che tale contratto era già scaduto il 31 agosto 2012 termine naturale del contratto (quindi, non stiamo parlando del "contrattone" di servizio che lega l'Azienda all'Agenzia per la Mobilità Metropolitana, con la quale viene erogato quotidianamente il servizio), e che GTT non è attualmente il gestore del servizio in oggetto che è stato ora affidato ad un gestore privato. Tale contratto, non essendo più in vigore, non è quindi suscettibile di avere ulteriori effetti. Andiamo, invece, al programma degli investimenti. Il programma pluriennale degli investimenti in favore della mobilità dei disabili che attengono al trasporto è realizzato da GTT, in quanto affidatario del servizio di Trasporto Pubblico Locale (il "contrattone" al quale facevo riferimento prima). Gli investimenti, tuttavia, non possono essere finanziati interamente con fondi propri del concessionario, né interamente con fondi propri dell'Ente Locale, ma secondo i principi della normativa regionale in materia di trasporto, con il fondo regionale dei trasporti, a cui accedono secondo la Legge Regionale n. 1/2000 (il famoso fondo nazionale trasporti) gli oneri relativi agli investimenti per il rinnovo e il potenziamento del materiale rotabile. Questo è il capitolo che può essere utilizzato. Il piano di adeguamento dei mezzi, come pure l'acquisto dei nuovi mezzi a norma, sono stati e sono quindi realizzati nell'ambito dei programmi regionali di finanziamento degli investimenti. GTT, quale gestore del servizio di trasporto pubblico, con propri oneri e con proprie risorse, ha cofinanziato gli investimenti, ma in alcuni casi ha sostenuto interamente gli oneri per l'accessibilità ai mezzi. Segnalo l'ultimo acquisto degli Irisbus, che è avvenuto quasi interamente con fondi GTT. Occorre, inoltre, aggiornare i dati circa l'accessibilità dei mezzi pubblici, visto e considerato che è un tema sul quale ci sono investimenti costanti. Per fortuna, il nostro parco mezzi e il combinato disposto tra le infrastrutture e il parco mezzi dà dei risultati in questo tipo di investimenti e il risultato è ovviamente l'aumento della percentuale di accessibilità. Il combinato disposto da questi elementi è dato dagli autobus con pianale ribassato per la salita e la discesa delle persone in carrozzina; la percentuale sull'intera flotta è dell'86%; l'annuncio esterno di linee installato sul 61% dei veicoli; l'86% dei veicoli ha gli indicatori di linea realizzati in modo specifico per ipovedenti, quindi ad elevata leggibilità; il 59% ha anche l'annuncio interno di prossima fermata. Questi risultati sono stati possibili soprattutto attraverso l'acquisto negli ultimi cinque anni di 333 veicoli nuovi e totalmente accessibili, con una spesa diretta a carico di GTT pari a 32,6 milioni di Euro. Il secondo elemento: i tram. La percentuale di tram accessibili, ossia con pianale ribassato, è del 51%. Il 62% dei tram ha l'annuncio interno di prossima fermata, mentre gli indicatori di linea per ipovedenti ad alta leggibilità sono installati sul 26% dei veicoli (vetture 6000 sulla Linea 4 e la Linea 10). Le fermate attrezzate con rampe per l'accesso ai disabili sono l'80 del totale, circa 2.200 a Torino. Arriviamo all'ultimo punto oggetto dell'interpellanza. In riferimento all'obbligo del Comune di Torino di programmare gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, ai sensi di quanto prescritto dall'articolo n. 24, al nono comma della Legge n. 104/92, è da evidenziare che l'Amministrazione Comunale, che, per inciso, ha recentemente individuato nel Direttore Generale la figura del disability manager, ha in programma la predisposizione di un PEBA, il piano dell'eliminazione delle barriere architettoniche, esattamente come previsto da quell'articolo che ho citato. Questo strumento pianificatorio, dal quale dovranno discendere le dovute programmazioni della sua attuazione e l'individuazione delle necessarie risorse economiche, prevederà nel suo sviluppo anche una collaborazione con il gestore della mobilità urbana per integrare, nell'analisi dello spazio pubblico, il sistema del Trasporto Pubblico Locale. Ovviamente, questa disposizione è oggetto di un'imminente deliberazione, che sarà proposta al Consiglio Comunale. Mi scuso con la Presidenza e con il Consigliere interpellante per la lunghezza della risposta, ma, visto e considerato il contenuto, mi sembrava opportuno dare tutti gli elementi per l'approfondimento della questione richiesta. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore per la risposta. Di fatto, quindi, il ricorso fatto al TAR andava su un contratto che non era più vigente al momento del ricorso, quindi noi, oltre alla sensibilità legata al tema della disabilità, recepiamo questa sentenza che dice che quella parte di contratto è nulla, ma quel contratto in questo momento non è più vigente. Avendo snocciolato i dati così velocemente, Assessore, era un po' difficile starle dietro, quindi se può fornirmi la nota, mi fa un piacere. Evidenziamo due cose. Adesso, non so se sia legato alla sua presenza o meno, ma l'attività che venne fatta di rinnovo dei mezzi, quelli su gomma, ci porta a dire che ci attestiamo su delle percentuali soddisfacenti; sono i mezzi su rotaia che, invece, sono su percentuali decisamente più basse. Volevo capire come quel pezzo di contratto che era previsto nel contratto precedente sia stato trasposto in quello che lei ha definito "contrattone", perché è un contratto di tutti i servizi. Mi pare che lei abbia diviso tra quello che viene fatto come trasporto accessibile per scuola e assistenza, che - mi corregga se sbaglio - è il progetto Tundo, cioè è quell'attività che è stata smembrata e gestita in quel modo. Volevo capire se quella norma e quel pezzo di contratto che era definito nullo nel vecchio contratto siano stati riportati, e in che modo, nel nuovo contrattone di servizio con GTT. Onde evitare che la domanda venga concepita provocatoriamente, mi spiego meglio: se oggi uno facesse ricorso al TAR, su questa tipologia di contratto e non su quello vecchio, la sentenza sarebbe la stessa, perché all'interno del nuovo contrattone sono previsti l'investimento e l'accessibilità completa dei nostri mezzi? Cioè, è andata bene all'Amministrazione perché il contratto era scaduto? Oppure nel nuovo contratto di servizio sono inserite quelle norme lì? Se sono inserite quelle norme lì, siamo a posto, nel senso che sono inserite quelle attenzioni. Questa è l'unica cosa che non ho colto. Se poi l'Assessore mi dà la nota, almeno sui dati evito poi di dire sciocchezze. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, io non la voglio mandare in Commissione, perché so che le associazioni si sono già incontrate con la Giunta e stanno già cercando delle soluzioni. L'unica mia preoccupazione, Presidente, era se quel pezzo mancante per cui arriva la sentenza, invece, è previsto dal nuovo contratto, quindi non siamo passibili di altro contratto, e se l'Assessore poteva fornirmi tutti i documenti. Per il resto, sono soddisfatto. PORCINO Giovanni (Presidente) L'Assessore le farà pervenire la nota. L'interpellanza è discussa. |