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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Novembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2014-04062
"SALE GIOCO E RISPETTO DELLE NORME REGOLAMENTARI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 10 SETTEMBRE 2014.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201404062/002, presentata in data
10 settembre 2014, avente per oggetto:

"Sale gioco e rispetto delle norme regolamentari"

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Ringrazio il Consigliere Magliano per il momento di riflessione su questo problema, che
è stato oggetto di discussione ormai più volte in sede di interpellanza, ma anche in sede
di approfondimento nelle diverse Commissioni.
L'occasione è sempre gradita per affrontare un tema che, sicuramente, è all'ordine del
giorno non solo in questa sede istituzionale, ma anche nell'opinione pubblica. Quindi,
colgo l'occasione per ribadire alcuni concetti e per delimitare bene quali siano i confini
di responsabilità tra noi ed altri soggetti.
Le sale gioco, quelle che vengono normalmente denominate "sale gioco", rispondono a
due articoli di Legge del Testo Unico di Pubblica Sicurezza e, in maniera particolare,
all'articolo n. 86 e all'articolo n. 88 del TULPS.
La Città è competente per le sale gioco - poi, vediamo di definire meglio che cosa si
intende per "sale gioco" - relative all'articolo n. 86, che sono quelle con apparecchiature
flipper, calcio balilla, videogiochi non collegati, delle quali risponde la Città con il
Regolamento e sono quelle sale di cui noi abbiamo notizia, che sottostanno alle norme
regolamentari da lei giustamente richiamate nella sua interpellanza (quindi, i metri di
distanza da luoghi sensibili, eccetera) e sono anche quelle delle quali abbiamo anche
qualche dato. In maniera particolare, all'Area Commercio risultano sul nostro territorio
71 sale giochi di cui all'articolo n. 86... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ci
sono anche le macchinette, ma sono di altro genere. Quelle di cui all'articolo n. 88 sono
le cosiddette VLT, videolottery, e sono quelle sulle quali la Città, purtroppo, non ha
alcuna competenza, comprese quelle regolamentari delle quali non si tiene conto.
Sono delle sale gioco autorizzate dalla Questura e sulle quali, ripeto, non abbiamo
notizie, perché nulla passa attraverso la Città rispetto a queste sale gioco.
Nell'ultimo biennio non vi sono stati abusi che abbiano comportato l'adozione di
provvedimenti di sospensione o revoca delle licenze ai sensi dell'articolo n. 10 del
TULPS.
Relativamente ai controlli, nel corso del 2014 sono state controllate complessivamente
n. 20 sale gioco e n. 373 apparecchi presenti in esercizi pubblici, bar, eccetera. I
controlli sono stati 20, a cura della Polizia Municipale, che, ovviamente, come è
obbligo, ha segnalato immediatamente agli organi competenti, in maniera particolare...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non ho la specifica, perché leggo
testualmente la nota a cura del Comando di Polizia Municipale: "Nel corso del 2014
sono state controllate complessivamente n. 20 sale gioco e n. 373 apparecchi presenti in
esercizi pubblici, bar, eccetera". Per apparecchi adesso non sono in grado di...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Credo di no. Ci saranno anche quelle
macchinette, immagino. Se gli uffici della Polizia Municipale hanno questa specifica,
gliela posso fare avere. Deduco che ci siano anche gli apparecchi elettronici, non quelli
VLT, però io adesso non ho la specifica relativa al tipo di macchinette.
Un'altra domanda che pone l'interpellanza è se ci sia interlocuzione con la Questura.
L'interlocuzione con la Questura c'è, c'è stata e ci sarà. Aggiungo che gli Uffici stanno
lavorando per un'ordinanza di limitazione degli orari. Sarà un'ordinanza a firma del
Sindaco e, quando avremo finito il percorso che si fa normalmente in questi casi, cioè
preparazione dell'atto e confronto con le parti interessate - siamo nella fase del
confronto -, sottoporremo al Sindaco il documento e faremo un'ordinanza di limitazione
degli orari.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Cerco di sintetizzare, poi lei mi dica se ho
compreso bene. L'articolo n. 86 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza si riferisce a
quelli che possiamo definire i videogiochi di una volta, cioè il calcio balilla, il biliardino
e il videogioco non collegato (che penso siano quelli non collegati alla rete, ma i vecchi
videogiochi ai quali anch'io giocavo). Di questi, ne abbiamo 71, quindi possiamo dire
che abbiamo 71 realtà su Torino che hanno questa tipologia di gioco.
Non sappiamo, però, in quanti di questi 71 locali vi siano anche le videolottery previste
dall'articolo n. 88. Quindi, non sappiamo se, all'interno di questi locali, vi siano anche
queste tipologie di macchinette, perché noi dobbiamo monitorare solo quelle che fanno
riferimento all'articolo n. 86, come ha detto lei. Quelle che fanno riferimento
all'articolo n. 88 rispondono ad una normativa della Questura. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Non abbiamo numeri. Lo dico anche collegandomi all'altro dato che
lei ha fornito: 20 controlli, 373 apparecchi.
Comunque, se a Torino ci sono ancora 373 flipper, videogiochi, o calcio balilla, forse è
un po' eccessivo, nel senso che sono tanti. Penso che i nostri Vigili - lo deduco dalla sua
risposta -, invece, siano andati anche a controllare le videolottery, quelle a cui si
riferisce l'articolo n. 88; lo immagino, perché dalla risposta non si capisce se abbiano
controllato anche quelle che stanno sotto l'articolo n. 88, la cui autorizzazione viene
data dalla Questura. Non credo però che i Vigili siano andati a controllare se i biliardini
o i flipper fossero a norma o meno, o se la pallina, piuttosto che la stecca, potevano
essere oggetti contundenti, ma penso siano andati a fare quell'attività lì.
Se è così, io mi chiedo: come facciamo a non avere contezza del numero di esercenti a
cui si riferisce l'articolo n. 88, se poi, però, mandiamo i nostri Vigili a controllarli?
Delle due l'una: o noi controlliamo solo i biliardini, o c'è una convenzione che dice che
noi mandiamo i nostri Vigili a controllare per conto della Polizia, della Guardia di
Finanza, o delle altre Forze dell'Ordine. Anche perché, comunque, dal punto di vista dei
danni che stanno creando queste macchinette, il Sindaco è il responsabile della
sicurezza, infatti il tema della ludopatia è gestito in un Tavolo con più soggetti.
Questo tema coinvolge, appunto, anche il Commercio, perché sappiamo che, spesso e
volentieri, come sa bene l'Assessore, nei bar ci sono macchinette di quel tipo, che
stanno sotto l'articolo n. 88. Io conosco bar dove ci sono i videopoker, altrimenti non ho
capito che differenza c'è tra un videopoker, quello dove costantemente...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora non è chiara la differenza, Assessore.

MANGONE Domenico (Assessore)
Non è semplice, Consigliere.
Le VLT, che sono quelle autorizzate dal Questore, ovviamente possono ospitare tutto,
perché nel grande ci sta il piccolo, mentre nel piccolo non ci sta il grande.
Le macchinette che si vedono nei tabacchini, o nei bar, eccetera, sono autorizzate da
noi. Le VLT sono proprio sale gioco (ormai se ne vedono tante, forse troppe) e locali
destinati a quello.
Io non ci sono mai entrato, però credo che ci siano solo macchinette di quel tipo lì
dentro e sono quelle autorizzate dal Questore.
È chiara la differenza? Lei è andato avanti nelle sue riflessioni, io non sono in grado
però di dirle se nei 20... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È chiaro, va bene.

MAGLIANO Silvio
Presidente, se è così, ha ragione l'Assessore, però allora noi avremo tutta una serie di
problemi. Faccio un esempio banalissimo: di fronte ad una chiesa, luogo di culto, o
vicino ad una scuola vi è un bar, al quale voi avete dato una concessione per aprire
come bar e che, quindi, può stare sotto i 200 metri di distanza dalla scuola o dal luogo di
culto; se, però, quel bar ha riempito di VLT una saletta accanto ha, di fatto, superato il
nostro Regolamento, che dice che le nostre VLT devono stare a 200 metri (50 metri,
invece, per il Regolamento nazionale della Questura) da quei luoghi. Significa che se io
prima avevo un bar e adesso ho riempito il locale a fianco di macchinette, non sto
rispettando il Regolamento, perché sono due attività commerciali diverse.
Quindi, se noi andassimo a monitorare una serie di bar, che in un secondo momento
hanno aperto una sala solo dedicata alle macchinette, noi, di fatto, a questi bar non
avremmo dovuto concedere quel tipo di autorizzazione, perché il bar può stare dentro i
200 metri, le VLT e le macchinette tipo slot machine non possono starci.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).

MANGONE Domenico (Assessore)
Consigliere, mi sta confondendo, nel senso che l'articolo n. 86 fa riferimento a una
fattispecie, mentre l'articolo n. 88 fa riferimento a una fattispecie completamente
diversa.
L'articolo n. 86 si riferisce a quelle, come dicevo, autorizzate da noi, che si vedono nei
bar. Però, è evidente che, se il bar è collocato in una posizione per cui non rientra nei
Regolamenti della Città di Torino, non può avere l'autorizzazione ad avere quelle
macchinette e resta soltanto bar.
Dopodiché, se a fianco al bar viene autorizzato dalla Questura un articolo n. 88, è un
problema che noi non possiamo affrontare, perché la recente giurisprudenza anche della
Corte Costituzionale ha, di fatto, ribadito le competenze tra l'Ente Locale e lo Stato.
Quindi, su quella materia, l'Ente Città di Torino e i Comuni non hanno alcuna
competenza e non possono incidere.
La sentenza, che abbiamo già discusso in Commissione, non ha di fatto, sul punto,
cambiato alcunché.
Noi abbiamo un solo precedente sul quale ci stiamo muovendo, come le dicevo prima,
come Città di Torino, che è quello che ha resistito davanti ai magistrati amministrativi,
che è quello di Rivoli. Noi ci stiamo muovendo su quella scia. Probabilmente, faremo
anche un ulteriore passo in avanti rispetto a quello, perché stiamo verificando una serie
di condizioni. Però, devono essere tenute assolutamente separate.
Le macchinette che autorizziamo noi rispondono al nostro Regolamento (quindi, i metri,
eccetera), le VLT, che sono un'altra cosa, perché sono collegate con vincite diverse,
eccetera... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È chiaro? Perché la materia è
abbastanza complicata.

MAGLIANO Silvio
Va bene, il concetto l'ho capito e ringrazio della risposta. Tra l'altro, come Gruppo
Nuovo Centrodestra, abbiamo presentato una mozione che parte dalla sentenza su Rivoli
e ci auguriamo che la Città vada in quella direzione.
Quindi, per capire se poi farò bene il mio mestiere di Consigliere, se dovessi trovare una
macchinetta, secondo l'articolo n. 86, a meno di 200 metri, non ci poteva stare e non
potevamo autorizzarla; se dovessi trovarne una secondo l'articolo n. 88, invece, è
perché hanno chiesto al Questore. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Perfetto,
ripartirò con il mio tour di controllo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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