Cittą di Torino

Consiglio Comunale

Cittą di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Novembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 38
MOZIONE 2014-04980
(MOZIONE N. 65/2014) "CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA A PAUL RUSESABAGINA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MAGLIANO ED ALTRI IN DATA 27 OTTOBRE 2014.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della proposta di mozione n. mecc. 201404980/002, presentata dai
Consiglieri Magliano, Porcino, Levi, Greco Lucchina, Furnari, Liardo, Muzzarelli,
Genisio, Onofri, Cervetti, Marrone, Ambrogio, Scanderebech, Bertola, Ricca, Centillo,
Altamura, Carbonero, Levi-Montalcini, Trombotto, Ventura, Nomis, Cassiani, Carretta,
Tronzano, D'Amico, Curto, Dell'Utri, Paolino e Alunno in data 27 ottobre 2014, avente
per oggetto:

"Conferimento cittadinanza onoraria a Paul Rusesabagina".

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Chiedo ai Consiglieri un minuto di attenzione. Io sono il primo firmatario di questa
proposta di mozione, ma le firme che sono apposte in calce a questa richiesta di
cittadinanza onoraria, mi pare che rappresentino la condivisione di quest'Aula rispetto a
questa figura.
La sua storia è raccontata nel testo. Secondo me, uno degli aspetti più belli di questo
conferimento è che Paul Rusesabagina è l'uomo che salvò 1268 persone, non guardando
in faccia se fossero Hutu, come lui, o Tutsi, come sua moglie.
Da quella vicenda nacque un film, che tanti di noi hanno visto. Mi piace pensare che
una figura come questa, che io definisco lo "Schindler" del Ruanda, possa essere - come
tanti altri, da Walesa in poi, che questa Città ha voluto onorare con la cittadinanza
onoraria - annoverato tra i nostri cittadini onorari.
Nel caso il voto sia positivo, mi auguro che possiate esserci tutti nel momento in cui
consegneremo questo riconoscimento a un uomo che è stato testimone di un massacro di
quasi un milione di persone, indipendentemente dall'etnia, rischiando tutta la sua vita,
affinché almeno 1268 di essi non perdessero la vita a causa di un'ideologia che
dell'etnia ne faceva un progetto di potere.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)