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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Novembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 36
ORDINE DEL GIORNO 2014-04833
(ODG N. 17/2014) "FONDI, WELFARE ED EXTRA LEA" PRESENTATA DALLE CONSIGLIERE CENTILLO E GENISIO IN DATA 21 OTTOBRE 2014.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di ordine del giorno n. mecc.
201404833/002, presentata in data 21 ottobre 2014, avente per oggetto:

"Fondi, welfare ed extra LEA"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Questa proposta di ordine del giorno è in Aula ai sensi dell'articolo 93.
La parola al Consigliere Centillo.

CENTILLO Maria Lucia
Anche a seguito di un'importante ed articolata Commissione, che abbiamo svolto in
congiunta con la Commissione Diritti e Pari Opportunità - dove abbiamo audito, oltre al
Vicesindaco e gli Uffici, anche le rappresentanze sociali del volontariato, del sindacato
e tutto il mondo che fa riferimento al welfare -, abbiamo deciso, insieme al Consigliere
Genisio - l'abbiamo firmato come Presidenti di Commissione - di chiedere l'articolo 93.
La richiesta è nata dal coinvolgimento di tutte le associazioni: si ha una grandissima
preoccupazione relativamente ai fondi per il welfare e per gli extra LEA, viste alcune
deliberazioni che la precedente Giunta Regionale aveva approvato, deliberazioni che
riguardano diverse aree dell'assistenza domiciliare, della psichiatria e della continuità
socioassistenziale.
Noi versiamo già in condizioni drammatiche sul fronte del Bilancio, sappiamo che la
situazione potrebbe essere più grave di quella che avevamo in mente quando abbiamo
votato il Bilancio Preventivo; a tutto ciò si aggiunge la situazione molto, molto grave
della Regione Piemonte, che però, rispetto a queste deliberazioni, su alcune delle quali
la Città ha presentato ricorso insieme ad altri Comuni, ad altri Enti gestori, ad
associazioni sia di gestori che di cittadini, noi pensiamo che sia bene invitare l'attuale
Giunta Regionale a revocare questi atti deliberativi assunti dalla precedente Giunta,
garantendo la copertura finanziaria per il mantenimento dei servizi già in essere.
Poiché queste deliberazioni erano state approvate senza alcuna concertazione, mentre su
questi temi la storia delle diverse Amministrazioni che si sono succedute in Regione ha
sempre previsto la discussione con i soggetti interessati, con i Comuni - e devo dire che
l'ANCI Regionale ha mandato più volte anche comunicazione alla Giunta Regionale,
affinché si revocassero queste deliberazioni -, con questo ordine del giorno, insieme alla
revoca di questi atti, noi chiediamo di convocare con urgenza un Tavolo congiunto
Regione e territorio per l'applicazione dei LEA, sapendo che, se ci sono delle difficoltà
economiche, come sempre, i Comuni si prenderanno la responsabilità, ma almeno la
situazione deve essere concordata.
Se, invece, queste deliberazioni dovessero rimanere così come sono - poi nelle prossime
settimane ci saranno la richiesta di sospensiva al TAR per una delle deliberazioni e la
discussione in Consiglio di Stato per l'altra deliberazione -, rischiamo di trovarci in una
spiacevole situazione nei confronti della Regione.
Io credo che questo conflitto istituzionale non faccia bene a nessuno. Capiamo le ragioni
di tutti e le difficoltà di tutti, ma, proprio perché partiamo dai problemi e dai bisogni dei
cittadini e dalle difficoltà che riguardano tutte le Amministrazioni, noi pensiamo che
non sia la via giudiziaria quella da percorrere, ma la via politica. Quindi, con questo atto
chiediamo di fare la richiesta, affinché ci possano essere queste revoche e,
immediatamente, la possibilità di discutere nel merito per individuare insieme le strade
da percorrere, affinché i pazienti e i loro familiari, e i Comuni stessi che devono farsi
carico dei costi aggiuntivi, non siano messi in difficoltà.
Ancora una parola per dire che, dietro a queste scelte, oltre al problema dei servizi dati
ai cittadini, e quindi delle risposte da dare ai cittadini, si aprono anche dei problemi di
carattere occupazionale, perché, oltre ai costi che ricadono sui cittadini e sul Comune, ci
saranno dei costi sugli operatori che rimarranno e verosimilmente, se le deliberazioni
verranno confermate, cioè non verranno ritirate, ci potrebbero essere dei tagli
all'occupazione, e io credo che il Piemonte non abbia bisogno anche di questi problemi.
Per cui rivolgo un appello accorato affinché la Giunta Regionale ascolti questa
situazione, che parte dal basso e che noi abbiamo voluto raccogliere, per trovare una
soluzione politica e non giuridica a questa condizione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Questo atto dimostra l'immobilismo totale di una Giunta Regionale, che in questi
cinque mesi tutto ha fatto tranne che pensare a lavorare.
Sorrido amaramente, perché, quello che ho sentito dire tutte le volte dal Consigliere
Centillo, invocando che la Regione avrebbe dovuto fare di più e che, se avessero
governato loro, avrebbero agito immediatamente e sarebbero corsi ai ripari, oggi si
tramuta in una proposta di mozione che chiede speranzosa al suo Presidente, che oggi
va a Roma con il cappello in mano a chiedere che gli diano qualche Euro per chiudere i
bilanci regionali, di reintegrare dei fondi. Fondi che non ci saranno, perché sapete
perfettamente qual è la situazione del bilancio Regionale, sapete perfettamente che
Renzi ha tagliato ulteriormente verso le Regioni. E tutto quello che sapete fare, anziché
opporvi e mandare il vostro Presidente con il cappello in mano, è fare delle mozioncine
che non porteranno assolutamente a nulla.
Questa è la dimostrazione dell'incapacità di saper superare situazioni difficili, perché
questi atti lo dimostrano. Io, invece, cambierei un po': anziché impegnare la Giunta,
chiederei al Consiglio Regionale di fare qualcosa; dato che avete così tanti Consiglieri
regionali, potete dirgli di attivarsi, di fare qualcosa, di portare un progetto che possa
trasformarsi in Legge.
Questo perché siete la dimostrazione - ma ormai il vostro Presidente del Consiglio tutti i
giorni ne dà esempio - che questo è fumo e fumo rimarrà, perché questa proposta di
mozione non porterà assolutamente a niente. Anzi, probabilmente si dovrà ancora
tagliare ulteriormente entro la fine dell'anno. Quindi, sì, volendo questo atto si può
anche votare, sapendo però che tanto non servirà assolutamente a nulla.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Genisio.

GENISIO Domenica
Consigliere Ricca, la ringrazio se la vota. Visto che non serve a nulla, una firma non si
nega a nessuno, quindi la può votare tranquillamente.
Al di là del fatto che sappiamo che il Presidente della Regione non va con il cappello in
mano, va semplicemente a Roma, come tutti i Presidenti delle Regioni, a cercare di
risolvere dei problemi che ha riscontrato essere più pesanti di quanto immaginava nel
momento dell'insediamento.
Io non polemizzo, perché non è neanche il caso di polemizzare su questi argomenti, a
fronte degli indirizzi di questo ordine del giorno, che non è una mozione, è un atto di
indirizzo alla Giunta, che, come vede, dimostra la serietà di questa maggioranza
consiliare, che tiene conto dell'interesse dei cittadini e produce gli stessi atti e affronta
le situazioni sulla non autosufficienza, sia con una Giunta di centrodestra, che con una
Giunta di centrosinistra.
Anziché mettere in evidenza la nostra coerenza a ragionare, a sollecitare tutti, a non
scaricare sul sociale, quindi sugli Enti Locali, quello che è di titolarità della Sanità,
quindi della Regione, io mi stupisco che lei lo contesti in questo modo.
Non me lo sarei mai aspettato, perché qui si parla di appropriatezza di risposte, non di
soldi dati in più o in meno, ma di appropriatezza di risposte ai cittadini di qualsiasi
colore e di qualsiasi parte d'Italia.
Lei c'era quel giorno in Commissione e ha sentito tutti i nostri argomenti, per cui io
credo che sia un atto dovuto e anche molto coraggioso da parte di questa maggioranza.
È firmata solo dal Presidente Centillo e dalla sottoscritta, perché avevamo convenuto di
farlo come Commissione. In Commissione c'erano maggioranza e minoranza, che
hanno convenuto sulla necessità di ricordare ai nostri Amministratori, a livello
regionale, ma anche nazionale, perché questo atto finirà a Roma sicuramente a
corollario di tutta un'impostazione che richiama l'attenzione sull'applicazione dei LEA,
che sono Legge dello Stato, Legge fatta dalla vostra maggioranza di governo allora, che
era una Legge intelligente ed opportuna, perché non venga smantellato il principio.
La persona non autosufficiente non è una persona da assistere dai servizi sociali degli
Enti Locali, ma una persona che necessita dell'intervento e delle risposte appropriate
dalla Regione e dallo Stato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Io comprendo tutte le ragioni e le motivazioni di chi ha presentato la proposta di ordine
del giorno e le condivido, però mi asterrò. Mi asterrò per una semplice ragione, che ha
già accennato il Consigliere Ricca, ovviamente in modo completamente differente,
perché questo ordine del giorno potevamo tranquillamente farlo negli stessi termini,
quando c'era la Giunta Cota. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ovviamente.
Possiamo ripeterlo anche adesso, però non posso non considerare che si tratta di una
proposta di ordine del giorno presentata e promossa dallo stesso partito di cui è
l'Assessore alla Sanità. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Capisco. È chiaro che
uno potrebbe dire che forse basterebbe parlarsi di più, oppure semplicemente vi sono
delle condizioni ostative che chiunque di noi fosse al posto di Saitta, non potrebbe che
fare diversamente, probabilmente. Potrebbe fare sicuramente meglio, ma così
radicalmente in modo diverso, come noi chiediamo, probabilmente no.
Per cui, mi astengo semplicemente perché quello che io mi aspetto sono risposte
dall'Assessore, ma soprattutto anche dalla maggioranza e dai partiti di maggioranza che
governano la Regione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di ordine del
giorno:
presenti 21, astenuti 1, favorevoli 20.
La proposta di ordine del giorno è approvata.

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