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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Novembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 25

Comunicazioni del Sindaco su: "procedure applicate relative all’appalto riguardante la Torino-Ceres e l’aggiudicazione ad una associazione di imprese formata da Itinera".
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per le comunicazioni, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Mi scuso con il Presidente e l'Aula per i minuti di ritardo.
L'Amministrazione della Città di Torino è stata coinvolta, devo essere sincero, sin
dall'inizio sul tema del tunnel di corso Grosseto, in particolare sul collegamento della
Torino-Ceres con il nodo di Porta Susa - per meglio definirlo -, perché non sfugge a
nessuno, e sono qui a riconfermarla, l'importanza dell'infrastruttura della quale stiamo
parlando, sia da un punto di vista trasportistico, che da un punto di vista urbanistico.
Mi limiterò all'illustrazione della rilevanza della parte trasportistica, perché è evidente
l'importanza di costruire le condizioni per interconnettere l'Aeroporto di Torino Caselle
non solo con il nodo di Porta Susa, inteso come il collegamento della nostra città con
l'intera nazione (e, se posso dire, andando addirittura oltre i nostri confini con i
collegamenti dell'Alta Velocità), ma con la possibilità di interscambiare a Porta Susa
con il Servizio Ferroviario Metropolitano, che di fatto oggi è una realtà che collega
direttamente 91 Comuni del Piemonte, andando ben oltre quelli che sono i confini della
Città Metropolitana. Infatti, il Servizio Ferroviario Metropolitano ha un collegamento,
ad esempio, con Bra, quindi oltre i confini dell'esistente Città Metropolitana, e, di fatto,
costruisce le condizioni per una piena fruibilità ed un pieno sviluppo dell'Aeroporto e di
tutto il territorio che viene servito dallo stesso, in quanto potenzialmente crea le
condizioni per raggiungere l'Aeroporto da tutto il Piemonte, senza l'utilizzo dell'auto
privata.
Nell'attesa che questa infrastruttura diventi realtà, la Città sta mettendo in campo anche
altre azioni per meglio connettere l'Aeroporto. L'ultima azione è quella
dell'ampliamento del servizio di Car sharing sola andata con l'Aeroporto, che è stato
inaugurato nelle scorse ore; come Agenzia per la Mobilità stiamo lavorando con il
gestore del servizio di trasporto pubblico per aumentare l'offerta di servizio dal centro
della città all'Aeroporto, quindi con la collaborazione tra Sadem e SAGAT, che è una
collaborazione positiva.
Voglio testimoniarvi ancora l'ultimo appuntamento che c'è stato tra Sadem e SAGAT,
nel corso del quale sono state concordate alcune azioni di co-marketing per - anche in
questo caso - aumentare l'offerta di trasporto pubblico di collegamento con l'Aeroporto.
Venendo nello specifico delle comunicazioni, come è stato chiesto dal Consigliere, è
evidente - ho volutamente premesso queste informazioni prima di arrivare al dunque -
che la Città di Torino guarda con grande attenzione quello che sta succedendo nell'Ente
Regione Piemonte e, in particolare, nella stazione appaltante di quest'opera, cioè SCR, e
lo fa sostanzialmente su due elementi.
Il primo è perché quest'Aula ha discusso una deliberazione, che, alla fine, è stata
accompagnata da un ordine del giorno, proposto da alcuni Consiglieri (se non ricordo
male, dal Consigliere Liardo), in cui si argomentano le preoccupazioni che sottostanno
all'approvazione di quell'ordine del giorno, che impegna la Giunta a monitorare la
progettazione… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Era una mozione di
accompagnamento - chiedo scusa, Consigliere -, che impegna la Giunta a monitorare la
costruzione di un progetto esecutivo per la parte superficiale che tenga conto dei flussi e
delle necessità della viabilità dell'intera zona.
Semplicisticamente i giornali, nelle ultime ore, hanno tradotto questo principio di natura
territoriale nella costruzione di un tunnel di collegamento tra l'asse Ferrara-Grosseto.
Mi permetto di dire che in quella discussione ed anche nella mozione i contenuti sono
un po' più ambiziosi, cioè c'è sicuramente il tema del tunnel - e confermo la volontà
dell'Amministrazione di perseguire in tutte le sedi la costruzione di quel tunnel -, ma
c'è anche un richiamo alla necessità di inserire quell'opera dentro un insieme di
esigenze che ha quel territorio. Anche tutto l'insieme della sistemazione superficiale
deve essere volta a rendere la piena fruibilità dell'area al cittadino finale - che avrà dei
disagi durante la fase di cantierizzazione -, affinché possa guardare a quell'opera (che,
come ho detto, è un'opera a servizio dell'intero Piemonte, se non dell'intera nazione)
non soltanto cubandone i disagi nella fase di cantiere, ma anche immaginando le
ricadute positive per i singoli cittadini di corso Grosseto.
L'attenzione dell'Amministrazione è molto alta affinché quanto auspicato all'interno
della mozione diventi realtà. Ho interlocuzioni ormai quasi quotidiane con i
rappresentanti di SCR e con l'Assessore Balocco, che, devo testimoniare, ha raccolto ed
ha fatto proprie le richieste della Città; voglio però testimoniare con grande trasparenza
che anche l'Assessore Bonino aveva dimostrato in tutte le sedi grande attenzione a
quella che era questa esigenza della Città. Non c'è mai stato un atteggiamento sordo
anche da parte della precedente Giunta Regionale rispetto a questa priorità, che, se
ricorderete, avevamo inserito come una delle condizioni perché la deliberazione potesse
procedere.
Personalmente mi ero fatto garante nei confronti del Consiglio Comunale chiedendo
allo stesso l'approvazione di quella deliberazione, che, tecnicamente, è una
deliberazione che - se non ricordo male - concedeva il suolo per la realizzazione
dell'opera, ma dandone una prospettiva più politica di esigenze della nostra città rispetto
alla realizzazione di quell'opera.
Il secondo elemento sul quale la Città pone il massimo dell'attenzione è la procedura
con la quale questa infrastruttura verrà realizzata. Il Consiglio Comunale sa, perché è
notizia pubblica, che, dopo la conclusione della prima fase di gara, non è ancora stato
incaricato il vincitore della gara della progettazione esecutiva, fase nella quale
intendiamo inserirci per realizzare tutte le questioni che ho detto fino ad ora. Di fatto,
non è ancora stato incaricato il soggetto vincitore della realizzazione del progetto
esecutivo, proprio perché credo che i secondi o i terzi (non li conosco volutamente, nel
senso che non mi occupo direttamente di questo tema) abbiano proposto un ricorso
davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, che sulla parte della sospensiva mi
dicono si pronuncerà il 5 novembre.
Su questo devo interrompermi, perché è evidente che, prima di tutto, attendiamo di
capire che cosa succederà dopo la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale,
sottolineando che in nessuna sede ed in nessuna battuta la Città di Torino è stata
direttamente o indirettamente interessata nella fase di elaborazione delle proposte in
fase di gara. Segnalo che la Città non ha neanche un rappresentante nella Commissione
di gara, giusto per dare anche la percezione della terzietà della Città, che guarda da
attore protagonista questo procedimento, ma che non ha avuto in alcuna maniera (credo,
correttamente per scelta della Giunta precedente) una possibilità di azione diretta, se
non quella di una pressione costante e continua sul fatto che trovino una soluzione tutte
le condizioni che abbiamo messo per le esigenze del nostro territorio.
So perfettamente, e vengo al merito della questione, che il tema "tunnel sì, tunnel no" è
dibattuto e che vi sono pareri legittimamente differenti. Continuo ad avere la percezione
che la soluzione migliore, dal punto di vista della viabilità superficiale, potrà essere
costruita nella fase di progetto esecutivo, se prevediamo la realizzazione di quel tunnel.
Mi è stata preannunciata la mia audizione nella Commissione Trasporti della Regione
Piemonte e, esattamente in linea con quella mozione di accompagnamento alla
deliberazione, andrò a dire che l'Amministrazione Comunale persegue quell'obiettivo e
lo fa in tutte le sedi possibili.
Vi chiedo scusa se sono stato un po' lungo nella risposta, ma considerate che, da un
punto di vista strettamente procedurale, come Amministrazione non ci resta che
osservare quello che accadrà il 5 novembre e quello che succederà immediatamente
dopo.
L'informazione che voglio dare al Consiglio Comunale è che, se il 5 novembre il TAR
deciderà di non concedere la sospensiva (e, quindi, la procedura ripartirà e SCR
incaricherà formalmente alla progettazione esecutiva il soggetto esecutore e vincitore
della gara), la Città di Torino è pronta a chiedere immediatamente - ed anche
formalmente - a SCR di inserire nella progettazione esecutiva la realizzazione del tunnel
ed al CIPE (che è l'Ente che va ad approvare e che ha approvato in passato il progetto)
un'interpretazione sul fatto che, secondo noi, quell'opera non comporta una variante
strutturale del progetto e quindi una variazione del progetto ed una riapprovazione da
parte del CIPE. Secondo i nostri tecnici e secondo una valutazione che la Città ha fatto,
si configurerebbe come un'opera aggiuntiva nell'area già interesse di cantiere e, sulla
base del Codice degli Appalti, questo non prevederebbe una variazione del progetto ed
una riapprovazione da parte del CIPE.
Nello specifico di questo punto ci sono varie scuole di pensiero. Alla fine,
l'interpretazione autentica la dà il Ministero, in particolare la struttura tecnica di
missione del Ministero presieduta e guidata dall'ingegnere Ercole Incalza (con il quale
ho avuto una piacevole chiacchierata nelle scorse settimane), che, informato sul tema,
mi ha chiesto di attendere la fine della procedura del Tribunale Amministrativo per
capire insieme come proseguire. È evidente però che l'interlocutore ufficiale, anche in
quella fase, risulta essere SCR e a loro continueremo a riferirci.
Limitatamente a quello che era il nostro ruolo nella procedura (oggetto specifico della
richiesta di comunicazioni), spero di aver dato qualche informazione utile al Consiglio
Comunale e, ovviamente, rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Apriamo la discussione sulla richiesta di comunicazioni. Ricordo i tempi di intervento:
cinque minuti un Consigliere per Gruppo e tre minuti tutti gli altri.
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Ringrazio l'Assessore Lubatti, che non mi sembra si sia risparmiato nella risposta;
avrebbe potuto trincerarsi semplicemente dietro un: "Attendiamo il 5 novembre" e,
invece, ha provato ad articolare il ragionamento in maniera complessiva, pur
considerando che la data del 5 novembre è sicuramente uno spartiacque.
Penso che si dovrebbe parlare molto di questo argomento e dovrebbe farlo la politica di
questo territorio, perché intorno a SCR stanno succedendo cose particolari, le voglio
definire così. È particolare perché, per esempio, l'Agenzia Torino 2006, ad anni di
distanza e oramai in liquidazione, dovrebbe chiarirci, da stazione appaltante, chi erano i
responsabili dei procedimenti di alcune opere olimpiche affidate alla "Rosso
Costruzioni" e di lì alla Ital Costruzioni, società di un noto 'ndranghetista - ci risiamo -
di nome D'Agostino; vorrei capire per quale ragione, invece, negli ultimi mesi
l'Agenzia Torino 2006 ha assunto del personale al solo scopo di metterlo in mobilità e
che, poi, è stato puntualmente assunto da SCR.
SCR è una società regionale, ma è chiaro che questo fatto riguarda fortemente anche il
Comune di Torino, perché tutte queste vicende le viviamo a braccetto fra Ente
Regionale ed Ente Comunale.
Arriviamo a questo punto all'ultima vicenda, quella che riguarda la Torino-Ceres, opera
- lo dobbiamo dire - di particolare significato, anche perché rappresenta uno degli ultimi
investimenti a disposizione degli Enti Locali piemontesi; i 160 milioni di Euro stanziati
dalla Regione Piemonte sono una cifra molto significativa rispetto alle disponibilità di
Bilancio in questo momento e, di conseguenza, anche lì sorprendono alcune scelte.
Credo che il Segretario Regionale del Partito Democratico, Davide Gariglio, abbia
sottolineato la scelta di lasciare come stazione appaltante SCR, di fatto non permettendo
neanche un parziale recupero dell'IVA; Assessore, avremmo potuto fare una scelta
differente.
Non capisco perché costruiamo partecipate, controllate, Enti strumentali come Infra.To,
e poi non li utilizziamo. Infra.To nasce esattamente per quello, per cui non si capisce
quale sarebbe la vocazione di una struttura simile.
Arriviamo alla questione delle procedure di gara; devo dire che sono stupito, senza
parole. In questo Ente discutiamo di frequente delle gare sui servizi e di come le gare
sui servizi spesso e volentieri finiscano per ferire le persone, cioè i lavoratori e le
lavoratrici che, storicamente, svolgevano quei servizi e che, spesso, si vedono espulsi da
quei servizi, perché si dice che il mercato è il mercato e che è difficile sottrarsi alla
logica del massimo ribasso. Noi proviamo spesso ad intraprendere con i dirigenti una
prova muscolare per fargli capire che bisognerebbe contemplare anche altre esigenze;
non solo quelle di economicità, ma quelle di progetto.
Penso alla discussione, solo un anno fa, sul tema delle mense scolastiche o sul tema
delle pulizie delle nostre aule, ma anche delle scuole del torinese, e poi si scopre che,
invece, per la realizzazione di un'opera pubblica così importante si esce fuori dalla
logica del massimo ribasso o, meglio, si affida alla variabile prezzo un valore così
infimo, il 20% del punteggio totale. Si dà valore al progetto. Detto così, sarebbe
straordinario, magari lo potessimo fare per tutto il resto.
Peccato che bisogna dire che si tagliano fuori le migliorie. In questo caso le migliorie,
ma penso che ne parlerà in maniera più compiuta di me il Consigliere Liardo, che è un
autoctono e quindi conosce bene l'esigenza di collegamento di quelle aree (mi sembra
giusto riconoscerglielo), sono un'opera strategica per la Città di Torino. Non è casuale.
Poi, ovviamente, c'è tutto il tema dei costi dell'opera.
Assessore, la Legge dice con precisione…

PORCINO Giovanni (Presidente)
Chiedo ai Consiglieri di fare silenzio.
Prosegua il suo intervento, Consigliere Curto.

CURTO Michele
È vero che la normativa dice che bisogna avere fondata ragione per proporre la propria
richiesta di sospensiva al TAR e normalmente per fondata ragione si ritiene quella di
essere stati esclusi dalla procedura di evidenza pubblica. È anche vero che fatico a non
definire fondate ragioni quelle degli Enti Pubblici che pretendono procedure trasparenti,
la difesa dell'interesse pubblico e degli Enti Locali e l'economicità delle opere.
Per questa ragione, un minuto dopo che si sarà pronunciato il Tribunale Amministrativo
Regionale (io sono ottimista, ma poi i Tribunali sono i Tribunali e le sentenze vanno
riconosciute ed accettate per quelle che sono, perché sapranno gettare luce su quei fatti),
chiedo che la Giunta ed il Sindaco aprano un'interlocuzione con la Regione Piemonte
per mettere su altri binari il progetto della Torino-Ceres, perché così proprio non ci
siamo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Intanto, vorrei lanciare un appello all'Aula, perché i toni ironici che userò adesso non
sono rivolti né ai Consiglieri di minoranza, né, soprattutto, di maggioranza, in quanto la
mozione di accompagnamento, presentata da me e sottoscritta dal Consigliere Carretta,
fu votata all'unanimità sia dalla maggioranza che dalla minoranza.
Nessuno se ne abbia a male, ma, quando - tre anni fa - ho sentito parlare di quest'opera,
pensavo di essere a "Scherzi a parte"; quando mi hanno detto i termini dell'opera ed il
fatto che non consideravano eventualmente la realizzazione di un tunnel veicolare su
corso Grosseto-corso Ferrara, ho pensato che mi stessero prendendo in giro. Non
riuscivo a capirne le ragioni.
Proprio per rimanere nei termini di "Scherzi a parte", vorrei ricordare che questa opera
nasce - lo sa benissimo anche l'Assessore - per un dislivello sbagliato in corso Principe
Oddone e si poteva benissimo evitare.
Per carità, è brutto e non piace a nessuno il sovrappasso di corso Grosseto;
consideriamo anche che quella zona, come viabilità… Consigliere Alunno, se vuole
intervenire poi avrà la possibilità di farlo, ma non parli mentre intervengono gli altri. È
una questione di educazione, le chiedo solo questo.
Come dicevo, per rimanere in tema di "Scherzi a parte", quell'opera nasce da un livello
sbagliato, dettato anche un po' dai comitati di allora di corso Principe Oddone e, quindi,
ci troviamo di fronte alla realizzazione di un'opera che si poteva evitare. Adesso si farà,
ben venga, ma manterrà, come minimo, per 10 anni sotto scacco gli abitanti di quella
zona, perché non ci sono vie di fuga o vie parallele, quindi ci sarà un grande caos.
Ovviamente, dopo che ci sarà questo sacrificio da parte dei cittadini, poi ci troveremo di
fronte ad una grande opera: no e il dramma è proprio questo, perché, se non si realizzerà
il tunnel veicolare corso Grosseto-corso Ferrara che colleghi… Vi dico solo le vie, ma
non sono viuzze; era stato realizzato negli anni Settanta dal Sindaco Porcellana, ma
pensate a come negli anni è cresciuto il traffico veicolare. Qui ci troviamo di fronte a
corso Potenza, che non saprebbe dove sfociare, a via Borgaro, a corso Lombardia, a via
Stradella su un versante e, poi, a via Venaria, a via Stampini ed a via Lanzo sull'altro
versante. Immaginare una mega rotonda è una follia, Assessore.
Non bisogna neanche andare tanto distante, 400 metri, dieci minuti, ed in piazza Derna
vi renderete conto che ci sono solo corso Giulio Cesare e via Botticelli - non ci sono
tutte le vie che ho appena elencato - ed è un inferno dantesco. Provate ad andare alle ore
18.00 o 19.00 o al mattino presto e ve ne renderete conto.
A questo punto, quest'opera, che in qualche modo potrebbe avere questo bell'impatto
per non avere quella bruttura che è il cavalcavia, porterebbe ad un inferno perenne,
perché, dopo 10 anni di sacrifici (sappiamo come vanno le opere, poi magari non si
trovano più i soldi per rifare la parte in superficie con tutti gli annessi), vi accorgerete
che, alla fine, la montagna non ha partorito il topolino - magari -, ma l'ennesima
disgrazia. Sarebbe anche peggio del sottopasso di Porta Palazzo (che, perlomeno, uno lo
evita, non ci passa, perché si ha la possibilità di non passarci) e di quello che è finito in
corso Spezia nel parcheggio.
In questo caso, saremmo di fronte ad una situazione peggiore. Io oso dire - lo faccio in
tempi non sospetti - che è peggio della TAV, perché con la TAV si buca una montagna,
c'è la copertura, mentre quello sarà un disagio perenne. Non mi riferisco ai cittadini di
quella zona (tra l'altro, io non abito neanche lì vicino, perché qualcuno potrebbe fare
qualche battuta), ma a tutti, perché, da un lato, da quelle zone proviene (dall'uscita della
tangenziale di Caselle) tutta la parte bassa delle Valli di Lanzo per poi considerare
anche tutta la zona del Canavese.
Dall'altra parte, a parte tutte le vie che ho elencato, ci sarebbe praticamente l'interesse
come c'è oggi, perché è stato calcolato che c'è un passaggio veicolare di circa 10.000
vetture al giorno, che da quella direzione andrebbero verso lo Stadio, all'Auchan con
tutte le gallerie dei negozi, Leclerc, Venaria. La zona di Venaria viene collegata
direttamente da lì, non ci sono altre vie se non si viene dalla zona Sud. Perciò, quello è
un fulcro fondamentale.
Termino con un ultimo passaggio. Interpellando i cittadini della zona, perché ormai c'è
una disinformazione da parte dei cittadini che è veramente disarmante...

PORCINO Giovanni (Presidente)
Concluda, Consigliere.

LIARDO Enzo
Sì, concludo Presidente, però è importante. Interpellando i cittadini della zona, qualcuno
di quelli un po' più politicizzati mi ha detto: "Non ci prendere in giro, stai facendo
dell'allarmismo propagandistico". Io dico: "Benissimo, datemi nome e cognome e poi ci
risentiremo".
Onestamente, non voglio fare il Presidente di qualche comitato, dico solo che io non
sono contro le opere, il mio partito non è contro le opere, ma è per lo sviluppo. Non
siamo quelli del no, però vorremmo perlomeno che le opere avessero delle ricadute
positive sui cittadini.
Attraverso l'Assessore in Regione cercherò di essere in qualche modo portavoce per
cercare di realizzare quest'opera. Pazienza per i disagi, ma che sia un'opera...

PORCINO Giovanni (Presidente)
Consigliere Liardo, la ringrazio. Era importante e non l'ho interrotta. Per le prossime
volte le chiedo di attenersi ai tempi, altrimenti sarò costretto a toglierle la parola.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Correttamente l'Assessore ricordava che la Città non ha un protagonismo diretto in
questa vicenda, però altrettanto correttamente si ricordava che, in realtà, sono poi i
cittadini del territorio torinese, che noi ci troviamo ad amministrare, il soggetto
principale destinatario e quindi non è protagonista, ma è il principale destinatario di
tutte le ricadute, positive o negative.
Io mi sento di dover intervenire, anche perché, ricordando quel dibattito che ci fu per
quella parte che fu di nostra competenza di votazione della Variante, penso che tutti noi
dobbiamo oggi rendere atto al Consigliere Liardo - ai tempi Vicecapogruppo, ora
Capogruppo - il fatto di aver posto una questione di grande attenzione alle ripercussioni
sul territorio.
Voglio ricordarlo oggi, non solo per ringraziarlo, ma perché mi ha preoccupato la
risposta che agli organi di stampa ha mandato SCR rispettivamente a questa vicenda,
perché nel giustificarsi rispetto al rifiuto dell'altra offerta di lavoro pubblico, nel
richiamare con motivazione specifica il fatto che la loro proposta avrebbe stravolto il
progetto originario, andando invece perfettamente ad esaudire quello che era l'indirizzo
che ha espresso questo Consiglio Comunale, a me in realtà solleva delle grandi
preoccupazioni sugli sviluppi futuri di quest'opera.
Quindi, quello che chiedo a lei, Assessore, è che, in quanto esponente
dell'Amministrazione Comunale, pur senza avendo degli ambiti di intervento diretto -
forse, questo la rafforza in questa vicenda - si ponga nei confronti di SCR con una
grande vigilanza rispetto all'esecuzione e all'attuazione di questo indirizzo che noi
abbiamo espresso, perché, se SCR formalizza in una lettera indirizzata ai media
praticamente il rifiuto di questo indirizzo, allora io qui, da amministratore comunale, mi
preoccupo e di gran lunga.
Assessore, non abbia questo timore, perché io posso testimoniare che in Regione, su
stimolo peraltro del PD, la vicenda, nonostante ci sia un procedimento amministrativo
in corso, è stata ampiamente approfondita in sede di Commissione, peraltro competente,
non Commissione d'indagine o quant'altro.
Il Consigliere Curto ha ricordato degli elementi un po' particolari di SCR, come le
strane assunzioni fatte da "Torino 2006" e poi distaccate a SCR, e a questa bisogna
ricordare anche altre stranezze, come, per esempio, il concorso da Direttore Generale
che è stato bloccato in costanza di rinnovo del Consiglio Regionale e, dall'altra, anche il
fatto che, dalle indiscrezioni che sappiamo, ma che sono state confermate da SCR, su
questo lavoro pubblico in particolare e la composizione, la Commissione che doveva
poi esprimersi ha portato una peculiarità, cioè di non coinvolgere il Dirigente preposto
alle opere pubbliche, ma di coinvolgere il Direttore Amministrativo. Per chi non l'ha
letto, lo posso testimoniare dalla Commissione Regionale; SCR non ci ha saputo portare
altri casi analoghi di scelte di questo tipo, analoghi a quella che è stata fatta su
quest'opera.
Allora, io quello che chiedo è una grande vigilanza da parte dell'Amministrazione
Comunale, non per intromissione in procedure e vicende che ormai fanno capo
all'ambito del processuale, ma, alla luce di quelle che saranno le risultanze di quel
procedimento amministrativo, grande attenzione e grande vigilanza su quelli che
saranno gli esiti.
Il Consiglio Comunale ha detto che quest'opera va fatta in un certo modo tutelando
determinate esigenze urbanistiche, di viabilità e anche di commercio indirettamente
rispetto alle ricadute poi dei cantieri; bene, la Città deve vigilare su SCR, qualunque sia
il soggetto che vince (che sia confermato il vincitore attuale o che, invece, sia ribaltato
l'esito). La Città deve, comunque, senza entrare in quelle vicende, mantenere una
grande attenzione sull'indirizzo che il Consiglio Comunale ha dato, perché, poi, alla
fine, nel caso ci fosse una mancata attuazione di questo indirizzo, i cittadini infuriati non
se la vanno a prendere con SCR, ma, ovviamente, con l'Amministrazione Comunale,
inteso quale Ente di più immediata prossimità alla cittadinanza.
Quindi, è stata attivata una grande attenzione in sede di Consiglio Regionale (io non
sono intervenuto su questo, però mi fa piacere che sia stata ripresa da Colleghi della
Sala Rossa); a lei, Assessore, chiedo di mantenere davvero alta la vigilanza più su quelli
che sono gli intendimenti futuri di SCR che non sul procedimento in sede di
contenzioso rispetto all'assegnazione di procedura amministrativa.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Qui stiamo già parlando di un'opera che, in realtà, non dovrebbe esistere, nel senso che
per il collegamento ferroviario diretto dal centro città all'aeroporto negli ultimi 30 anni
sono stati spesi tra i 200 e i 300 milioni di Euro in tutta una serie di opere che, poi,
magari, dopo meno di 20 anni, vengono buttate via per farne un'altra. Questa è
l'ennesima puntata di questo spreco, quindi altri 180 milioni di Euro perché non si è
saputo programmare correttamente il tracciato delle ferrovie e del Passante ferroviario
all'interno della città.
Dopodiché, noi abbiamo contestato quest'opera fin dal principio per questo motivo e
perché, per quanto possa essere utile, sicuramente il rapporto tra i benefici che può
portare e il suo costo non è in questo momento tale da farla preferire a tante altre cose
che aspettano, come la fine del Passante ferroviario, la copertura, tutta una serie di altre
opere, compreso il prolungamento delle metropolitane e anche semplicemente un
investimento nel trasporto pubblico di superficie, nei tram e in altre cose più utili forse
per la città.
Quindi, sentire adesso tutte le vicende che sono emerse nell'ultimo mese, relative
all'assegnazione dell'appalto, e vedere i partiti che intervengono, che contestano l'uno o
l'altro, i modi in cui questo appalto viene giudicato, sentire del ricorso al TAR (si
parlava di assunzioni strane e di Commissioni aggiudicatrici con delle particolarità),
tutto quello che è stato detto dai Consiglieri che mi hanno preceduto, francamente ci
conferma la sensazione che noi abbiamo avuto fin dal principio, cioè che il primo
obiettivo di questo progetto fosse fare il progetto e far circolare una grande quantità di
denaro in una grande opera, piuttosto che la sua effettiva utilità o il fatto che questo
fosse veramente il modo migliore di spendere una cifra molto significativa di denaro
pubblico.
Per cui, a questo punto, ovviamente, noi speriamo che si possa ancora fermare
quest'opera, ma siamo chiaramente piuttosto avanti nell'iter e quindi speriamo
perlomeno che si possa ristabilire la legalità e che si possa garantire perlomeno la
correttezza di questo appalto, cosa su cui ovviamente si pronuncerà poi il Tribunale
Amministrativo. Speriamo che si possa anche andare ad approfondire se siano vere tutte
queste voci sui giri di persone, di assunzioni, eccetera, che si sono svolte attorno a
questa aggiudicazione e attorno a quest'opera, perché quello riportato dai giornali, per
quanto in maniera totalmente ipotetica, è ancora tutto da verificare, però è stato
veramente inquietante.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Il dibattito sulle comunicazioni è concluso.

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