Cittą di Torino

Consiglio Comunale

Cittą di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Febbraio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 37
ORDINE DEL GIORNO 2014-00757
(ODG N. 4/2014) "VIOLAZIONE DELLE NORME DI DIRITTO INTERNAZIONALE DA PARTE DELL'INDIA IN MERITO ALLA PRIVAZIONE DELLA LIBERTA' PERSONALE DEI FUCILIERI DI MARINA DEL BATTAGLIONE SAN MARCO, SALVATORE GIRONE E MASSIMILIANO LATORRE" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SCANDEREBECH ED ALTRI IN DATA 13 FEBBRAIO 2014. [Testo coordinato]
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di ordine del giorno n. mecc.
201400757/002, presentata dai Consiglieri Scanderebech, Viale, D'Amico, Marrone,
Ambrogio, Berthier e Liardo in data 13 febbraio 2014, avente per oggetto:

"Violazione delle norme di Diritto Internazionale da parte dell'India in merito alla
privazione della libertà personale dei fucilieri di Marina del Battaglione San Marco,
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Intervengo brevemente, solo perché è stato chiesto l'articolo n. 93.
Nelle prossime ore si esprimerà la Corte indiana, esprimerà il giudizio molto
probabilmente sui nostri marò, quindi si chiede che il Comune di Torino dia un
segnale. Quindi, si invita il Governo italiano, i Ministeri degli Esteri di tutti i Paesi
partner dell'Unione Europea, la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, il
Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America e le Nazioni Unite ad esprimere
un'azione congiunta, nei confronti dell'India, finalizzata all'attivazione dell'arbitrato
obbligatorio, ai sensi della Convenzione ONU sul Diritto del Mare per la soluzione
della controversia, nella quale sono stati coinvolti i nostri marò e quindi si chiede che
vi sia l'immediata liberazione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Io ringrazio il Consigliere Scanderebech per aver presentato questa proposta di
ordine del giorno, perché pone una questione sicuramente importante e di sensibilità.
Quanto questo potrà essere utile fra otto ore, quando la Corte si pronuncerà, perché il
fuso orario anticipa, è molto difficile dirlo.
Io sono contento che venga approvata questa proposta di ordine del giorno, peraltro
oggi che, come molti, siamo in sciopero della fame proprio per chiedere il rispetto
della legalità.
Volevo soltanto sottolineare un aspetto, poi lo pongo così, anche se non condivido
l'ultimo riferimento, ma l'ho anche firmato proprio per porre una questione. Al di là
della ricostruzione della vicenda, abbastanza meticolosa, su cui però faccio notare
che, essendo una questione internazionale, è molto complessa, il fatto che l'invito
faccia riferimento all'attivazione dell'arbitrato internazionale è un qualcosa di molto
complicato, perché gli arbitrati internazionali sono concessi con molta difficoltà,
sono molto lunghi nel tempo e, qualora si attivasse questa procedura, rischia di
dilatare moltissimo i tempi, non di favorirli.
Peraltro, l'arbitrato internazionale deve essere richiesto dagli imputati, e la difesa
degli imputati finora non ha chiesto alcun arbitrato internazionale, proprio perché la
questione è molto difficile.
L'unico esempio di arbitrato internazionale che recentemente è stato fatto è stato
quello della nave olandese di Greenpeace sequestrata dai Russi, ma lì è stato chiesto
innanzitutto perché si trattava di un'azione militare da parte dei Russi; in secondo
luogo, si trattava di una nave battente bandiera olandese ed è stato concesso proprio
perché riguardava l'abbordaggio ad una nave battente bandiera di un altro Paese.
Non solo, ma la questione russa si è risolta non grazie all'arbitrato, che sarebbe
ancora lì in alto mare, ma semplicemente perché il Governo di Putin ha concesso
un'amnistia, cioè in qualche modo ha liberato...
Quindi, io sono d'accordo a votare questa proposta di ordine del giorno.
Se il Consigliere Scanderebech fosse d'accordo, inviterei soltanto a togliere
"finalizzata all'attivazione dell'arbitrato", che non toglie nulla all'"invita", perché
l'"invita" rimane "il Governo italiano, i Ministri degli Esteri di tutti i Paesi parte
dell'UE, la Commissione Europea - peraltro la Commissione Europea ha modificato
la posizione -, il Parlamento Europeo, il Dipartimento degli Stati Uniti d'America e
le Nazioni Unite ad esperire un'azione congiunta nei confronti dell'India per la
soluzione della controversia, nella quale sono coinvolti i fucilieri di Marina e
l'immediata liberazione e il ritorno a casa dei militari".
Quindi, ci sta perfettamente come ordine del giorno ed evitiamo di andare a
pronunciarci su una roba molto tecnica e complicata, che la difesa dei nostri due
marò in questi anni non ha mai attivato. Ecco perché inviterei soltanto il Consigliere
ad accogliere questo emendamento e a modificare quella frase, che non sposta
assolutamente lo spirito dell'iniziativa e del dispositivo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì, Presidente, non c'è problema.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Va bene, l'emendamento viene recepito.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Io sono contento che si siano svegliate coscienze anche interne alla maggioranza sul
tema. Come avevo avuto modo di sottolineare, allorché avevo dato la mia adesione
all'iniziativa lanciata dai Radicali rispetto ad un segnale da lanciare sul caso dei
marò, non avevo potuto evitare di sottolineare come fosse comunque atipico che si
facesse una mobilitazione dal basso, promossa proprio da quella componente politica
che esprime al momento il Ministro competente per materia. Questo io non ho potuto
evitare di rilevarlo, perché è sinceramente un po' strano.
Però, per carità, è un bene che una tematica, che in realtà dovrebbe riguardare tutti
noi in quanto italiani, e non dividere tra destra e sinistra, abbia catalizzato
finalmente, pur dopo anni - ormai un anno -, un impegno attivo anche di esponenti
che al momento militano nella sinistra, anche se tra diavoli e acque sante.
Data l'importanza del tema, anche se l'ora ormai è un po' avanzata e l'attenzione
mediatica è inevitabilmente diminuita, volevo solo chiedere un intervento anche da
parte del Sindaco, perché io ricordo - perché bisogna comunque riconoscere ciò che è
giusto - il suo impegno sul tema in tempi che potremmo definire non sospetti, cioè
quando il problema si era manifestato tutto sommato da poco, ed era stato uno dei
pochi Comuni, amministrato dal centrosinistra, ad esporre uno striscione che,
insieme ad altri italiani trattenuti all'estero contro la loro volontà, citava e raffigurava
anche i nostri due marò. Per cui, secondo me, avrebbe una portata ancora più forte e
simbolica se anche il Sindaco dicesse la sua e anticipasse il suo voto da Consigliere
alla Sala Rossa.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Senza evocare il fatto personale, solo per una questione di correttezza, visto che è
stato citato il Ministro Bonino, con cui non ho rapporti ovviamente diretti, vorrei dire
che il Ministro Bonino ha ereditato una situazione molto complicata, che vede
peraltro protagonisti Staffan De Mistura, che è un mondo quasi autonomo, e il
Ministro della Difesa, con alcune mosse in passato non esattamente tra le più
corrette.
Peraltro, anche quando il Ministro Terzi voleva trattenere in Italia i due marò inviati
per un permesso e non restituirli al Governo Monti, e Monti invece decise di
mandarli, bisogna stare molto attenti perché sul piano internazionale certe figuracce
poi si pagano. La comunità internazionale, che noi invochiamo volere al nostro
fianco, poi invece, violando noi le regole, rischiamo di trovarcela contro.
Quindi, ricordando che i due marò si sono consegnati, non sono stati arrestati, si sono
consegnati loro, dal momento in cui la nave tornò indietro - e fu probabilmente un
errore, per certi versi, ma non possiamo farci nulla -, oggi, purtroppo, la questione è
molto più complessa dal punto di vista diplomatico e il Ministro Bonino ha preso in
mano finalmente la questione, dal punto di vista giuridico, e adesso auspichiamo che
domani la Corte indiana definisca davvero le regole, l'imputazione e i tempi del
processo, che è quello che noi ci aspettiamo, perché non è che qualcuno possa
pensare che noi mandiamo un Corpo di spedizione in India per liberare i marò, senza
pensare poi che l'India ci restituisca magari la pariglia.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Sindaco.

SINDACO
Naturalmente io mi associo, come ho fatto già altre volte, con assoluta convinzione
alla sollecitazione che da parte di ogni forza politica è venuta, sia in questo
Consiglio, sia in tante altre sedi in Italia, ad un'iniziativa forte e incisiva sia del
nostro Paese, sia della comunità internazionale, a partire dall'Unione Europea,
perché si arrivi alla liberazione dei due marò. Su questo io non ho il minimo dubbio.
E unisco anch'io il mio auspicio che nelle prossime ore si possano determinare
condizioni che rendano più facile arrivare ad una soluzione che possa vedere
rientrare in Italia e restituire alle proprie famiglie e alla propria vita i nostri due
ufficiali.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Ricordo che è stato recepito un emendamento, quindi è stato eliminato "finalizzato
all'attivazione dell'arbitrato obbligatorio, ai sensi della convenzione ONU del Diritto
del Mare".
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di ordine
del giorno così emendata:
presenti 33, astenuti 1, favorevoli 32.
La proposta di ordine del giorno è approvata.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)