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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Febbraio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2014-00242
"SALVIAMO IL PATRIMONIO DELL'ASSOCIASSION PIEMONTEISA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 20 GENNAIO 2014.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201400242/002, presentata in
data 20 gennaio 2014, avente per oggetto:

"Salviamo il patrimonio dell'Associassion Piemonteisa"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
L'interpellanza in oggetto, sostanzialmente, chiede se effettivamente l'ATC abbia
sfrattato l'Associazione e, in tal caso, quali siano i tempi per l'esecuzione dello
sfratto e le intenzioni di ATC a proposito del futuro utilizzo dell'attuale sede
dell'Associazione; inoltre, chiede se l'Amministrazione abbia intenzione di
intervenire per agevolare la prosecuzione dell'attività dell'Associazione, compreso il
corteo storico di San Giovanni, o comunque per garantire un'adeguata conservazione
dei beni.
In riferimento alla parte patrimoniale di parte Comunale - e per questo è stato
necessario attingere alle informazioni dell'ATC -, in realtà, rilevo che l'alloggio in
questione fu trasferito all'ASL 3 di Torino, ora ASL TO1 unificata, con
determinazione del 2001 n. 399 della Regione Piemonte, emanata ai sensi
dell'articolo n. 502, cioè della cosiddetta "patrimonializzazione" delle ASL di allora.
Il provvedimento di allora stabiliva che il trasferimento avesse valenza a far data dal
1° gennaio 1995, pertanto la gestione passò all'Amministrazione dell'ATC, come
gestione condominiale dell'Amministrazione, e all'ASL come proprietà del
fabbricato.
Al riguardo, l'ATC, con una nota, ci ha risposto dicendo che ovviamente la propria
competenza è riferita ad una attività di mandataria per la gestione amministrativo-
contrattuale dell'immobile e naturalmente non sono afferenti alla loro competenza
l'utilizzo dell'immobile, decisioni strategiche e quant'altro, essendo loro gestori
amministratori.
Come stavamo dicendo prima, il locale di via Vanchiglia n. 6, di circa 500 metri
quadrati, ha subito nel corso del tempo alcuni passaggi di proprietà e dal 1995 è di
proprietà della ASL TO1.
Tutto ciò, ovviamente, ha modificato le forme contrattuali di gestione, con redditività
via via decrescenti, con conseguenze che l'ATC naturalmente ha avuto necessità di
far fronte a spese manutentive onerose, a fronte anche dei minori entrate, a cui si
aggiunge la morosità per mancato versamento dei canoni - dice la nota dell'ATC -
della stessa Associassion, ad oggi, per circa 50.000 Euro.
Al di là del debito, ovviamente, l'ATC riferisce che è necessario ricollocare
l'Associassion Piemonteisa, perché il contratto è di locazione e lo spazio necessita di
interventi e lavori di sicurezza sugli impianti elettrici e sulla struttura, che non
consentono il permanere al suo interno di attività e persone.
Pertanto, l'ATC dispone di un titolo esecutivo verso l'Associazione che
consentirebbe di pervenire allo sfratto per morosità già nel prossimo accesso
dell'Ufficiale Giudiziario, previsto per il 26 febbraio.
Tuttavia, l'ATC è consapevole dell'importanza culturale e storica e, proprio per
questo, fino ad oggi non ha ancora disposto uno sfratto vero e proprio, cercando
naturalmente di evitare l'aggravarsi della morosità.
Infine, l'ATC smentisce il fatto di avere intenzioni proprie sul futuro utilizzo della
sede, ma darà esecuzione a quelle che sono le volontà della proprietà del fabbricato.
Quindi, in sintesi: morosità; di fatto, già gli accessi dell'ufficiale giudiziario per
sfratto per morosità; non la possibilità di mantenere la collocazione dell'immobile
con la destinazione attuale ad uso associativo. Pertanto, la Città su questo, per quanto
di competenza - ma non è solo di competenza del sottoscritto -, cercherà di valutare
se sia possibile addivenire ad una sistemazione differente.
Tuttavia, se comunque l'ATC segnalasse l'esistenza di una morosità consistente,
questo potrebbe costituire un problema anche per la ricerca di soluzioni diverse da
quella attualmente occupata, con la conseguente impossibilità di intervenire sulla
soluzione del problema.
Naturalmente, comunicherò all'Assessore Braccialarghe la necessità di affrontare il
tema sul piano culturale, e non solo patrimoniale; su quella parte mi riservo di
argomentare e di rispondere successivamente.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Bisognerà argomentare anche sulla seconda parte, nel senso che chiaramente questa è
un'Associazione che in questi decenni ha rilanciato la cultura piemontese, l'ha
salvata dalla scomparsa e ha costituito un fondo di valore veramente inestimabile
sulla cultura piemontese, consistente essenzialmente di libri, di materiale, eccetera,
che, tra l'altro, sono oggetto degli accessi continui di studiosi non solo nostri, ma che
vengono da tutto il mondo per studiare la cultura piemontese.
Quindi, al di là dell'aspetto patrimoniale - che comunque è importante - e anche
dell'auspicio che l'Associazione possa continuare ad operare, però il problema di
fondo, per la Città e per tutte le istituzioni locali, è come fare in modo che questo
patrimonio, accumulato negli anni, non vada perduto.
Quindi, ringrazio molto per le spiegazioni sulla parte patrimoniale, adesso ho un
quadro più chiaro della situazione; peraltro, mi conferma che lo sfratto è abbastanza
imminente, quindi il pericolo che nello sfratto il materiale lì dentro accumulato vada
perduto è assolutamente imminente.
Prima di arrivare allo sfratto, o in contemporanea con lo sfratto, se la Città tenesse
veramente a questo materiale, si dovrebbe trovare il modo perlomeno di conservarlo,
quindi di trovare un posto sicuro dove metterlo, fare in modo che non vada disperso e
che non comincino magari a sparire dei pezzi. Questo, naturalmente, in accordo con
l'Associazione e con chi la gestisce, ma penso che loro saranno più che disponibili a
gestire una situazione di questo genere.
Quindi, forse su questo varrebbe la pena di rimandare la questione in V
Commissione per discutere gli aspetti culturali. A me interessa, però, che la Città si
spenda, se non altro, per trovare un deposito provvisorio del materiale e poi per
capire cosa succede, perché comunque il corteo storico di San Giovanni, che
storicamente è stato inventato addirittura e poi realizzato per quarant'anni da questa
Associazione, è un altro elemento importante che dovremmo trovare il modo di
preservare.
Tra l'altro, so che loro hanno chiesto un'audizione, credo in V Commissione, sin
dall'inizio della tornata amministrativa e in tre anni ancora non si è trovato un attimo
per parlare di questa situazione. Quindi, forse sarebbe il caso di rimandare la
questione in V Commissione per poter dedicare un po' di tempo anche a questa
situazione e per capire se la Città possa contribuire, perlomeno, ad evitare la
dispersione di questo patrimonio.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Nell'interpellanza mi risultava difficile comprendere il materiale, perché qui si parla
di patrimonio culturale più che di materiale... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Peraltro, credo che il materiale sia di proprietà della stessa
Associazione, quindi credo che non vada perduto e me lo auguro.
Comunque, confido che questa parte dell'aspetto culturale venga affrontata, quindi la
mandiamo in V Commissione per questa porzione di sua domanda, sulla
prosecuzione dell'attività e sulle eventuali iniziative che durante l'anno vengono
svolte con l'Amministrazione.
Quindi, l'interpellanza è discussa per l'Aula, ma la mandiamo in V Commissione per
un approfondimento di questa parte, richiamando anche il fatto che ogni anno la Città
ricorda con due associazioni, forse, non solo una, le attività legate a Gianduia, quindi
mi auguro che le tradizioni non vengano perdute, anzi, che vengano confermate
anche per questa Associazione tutte le disponibilità a coinvolgerla per le nostre feste
cittadine.

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