Interventi |
FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201400242/002, presentata in data 20 gennaio 2014, avente per oggetto: "Salviamo il patrimonio dell'Associassion Piemonteisa" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) L'interpellanza in oggetto, sostanzialmente, chiede se effettivamente l'ATC abbia sfrattato l'Associazione e, in tal caso, quali siano i tempi per l'esecuzione dello sfratto e le intenzioni di ATC a proposito del futuro utilizzo dell'attuale sede dell'Associazione; inoltre, chiede se l'Amministrazione abbia intenzione di intervenire per agevolare la prosecuzione dell'attività dell'Associazione, compreso il corteo storico di San Giovanni, o comunque per garantire un'adeguata conservazione dei beni. In riferimento alla parte patrimoniale di parte Comunale - e per questo è stato necessario attingere alle informazioni dell'ATC -, in realtà, rilevo che l'alloggio in questione fu trasferito all'ASL 3 di Torino, ora ASL TO1 unificata, con determinazione del 2001 n. 399 della Regione Piemonte, emanata ai sensi dell'articolo n. 502, cioè della cosiddetta "patrimonializzazione" delle ASL di allora. Il provvedimento di allora stabiliva che il trasferimento avesse valenza a far data dal 1° gennaio 1995, pertanto la gestione passò all'Amministrazione dell'ATC, come gestione condominiale dell'Amministrazione, e all'ASL come proprietà del fabbricato. Al riguardo, l'ATC, con una nota, ci ha risposto dicendo che ovviamente la propria competenza è riferita ad una attività di mandataria per la gestione amministrativo- contrattuale dell'immobile e naturalmente non sono afferenti alla loro competenza l'utilizzo dell'immobile, decisioni strategiche e quant'altro, essendo loro gestori amministratori. Come stavamo dicendo prima, il locale di via Vanchiglia n. 6, di circa 500 metri quadrati, ha subito nel corso del tempo alcuni passaggi di proprietà e dal 1995 è di proprietà della ASL TO1. Tutto ciò, ovviamente, ha modificato le forme contrattuali di gestione, con redditività via via decrescenti, con conseguenze che l'ATC naturalmente ha avuto necessità di far fronte a spese manutentive onerose, a fronte anche dei minori entrate, a cui si aggiunge la morosità per mancato versamento dei canoni - dice la nota dell'ATC - della stessa Associassion, ad oggi, per circa 50.000 Euro. Al di là del debito, ovviamente, l'ATC riferisce che è necessario ricollocare l'Associassion Piemonteisa, perché il contratto è di locazione e lo spazio necessita di interventi e lavori di sicurezza sugli impianti elettrici e sulla struttura, che non consentono il permanere al suo interno di attività e persone. Pertanto, l'ATC dispone di un titolo esecutivo verso l'Associazione che consentirebbe di pervenire allo sfratto per morosità già nel prossimo accesso dell'Ufficiale Giudiziario, previsto per il 26 febbraio. Tuttavia, l'ATC è consapevole dell'importanza culturale e storica e, proprio per questo, fino ad oggi non ha ancora disposto uno sfratto vero e proprio, cercando naturalmente di evitare l'aggravarsi della morosità. Infine, l'ATC smentisce il fatto di avere intenzioni proprie sul futuro utilizzo della sede, ma darà esecuzione a quelle che sono le volontà della proprietà del fabbricato. Quindi, in sintesi: morosità; di fatto, già gli accessi dell'ufficiale giudiziario per sfratto per morosità; non la possibilità di mantenere la collocazione dell'immobile con la destinazione attuale ad uso associativo. Pertanto, la Città su questo, per quanto di competenza - ma non è solo di competenza del sottoscritto -, cercherà di valutare se sia possibile addivenire ad una sistemazione differente. Tuttavia, se comunque l'ATC segnalasse l'esistenza di una morosità consistente, questo potrebbe costituire un problema anche per la ricerca di soluzioni diverse da quella attualmente occupata, con la conseguente impossibilità di intervenire sulla soluzione del problema. Naturalmente, comunicherò all'Assessore Braccialarghe la necessità di affrontare il tema sul piano culturale, e non solo patrimoniale; su quella parte mi riservo di argomentare e di rispondere successivamente. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Bisognerà argomentare anche sulla seconda parte, nel senso che chiaramente questa è un'Associazione che in questi decenni ha rilanciato la cultura piemontese, l'ha salvata dalla scomparsa e ha costituito un fondo di valore veramente inestimabile sulla cultura piemontese, consistente essenzialmente di libri, di materiale, eccetera, che, tra l'altro, sono oggetto degli accessi continui di studiosi non solo nostri, ma che vengono da tutto il mondo per studiare la cultura piemontese. Quindi, al di là dell'aspetto patrimoniale - che comunque è importante - e anche dell'auspicio che l'Associazione possa continuare ad operare, però il problema di fondo, per la Città e per tutte le istituzioni locali, è come fare in modo che questo patrimonio, accumulato negli anni, non vada perduto. Quindi, ringrazio molto per le spiegazioni sulla parte patrimoniale, adesso ho un quadro più chiaro della situazione; peraltro, mi conferma che lo sfratto è abbastanza imminente, quindi il pericolo che nello sfratto il materiale lì dentro accumulato vada perduto è assolutamente imminente. Prima di arrivare allo sfratto, o in contemporanea con lo sfratto, se la Città tenesse veramente a questo materiale, si dovrebbe trovare il modo perlomeno di conservarlo, quindi di trovare un posto sicuro dove metterlo, fare in modo che non vada disperso e che non comincino magari a sparire dei pezzi. Questo, naturalmente, in accordo con l'Associazione e con chi la gestisce, ma penso che loro saranno più che disponibili a gestire una situazione di questo genere. Quindi, forse su questo varrebbe la pena di rimandare la questione in V Commissione per discutere gli aspetti culturali. A me interessa, però, che la Città si spenda, se non altro, per trovare un deposito provvisorio del materiale e poi per capire cosa succede, perché comunque il corteo storico di San Giovanni, che storicamente è stato inventato addirittura e poi realizzato per quarant'anni da questa Associazione, è un altro elemento importante che dovremmo trovare il modo di preservare. Tra l'altro, so che loro hanno chiesto un'audizione, credo in V Commissione, sin dall'inizio della tornata amministrativa e in tre anni ancora non si è trovato un attimo per parlare di questa situazione. Quindi, forse sarebbe il caso di rimandare la questione in V Commissione per poter dedicare un po' di tempo anche a questa situazione e per capire se la Città possa contribuire, perlomeno, ad evitare la dispersione di questo patrimonio. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Nell'interpellanza mi risultava difficile comprendere il materiale, perché qui si parla di patrimonio culturale più che di materiale... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Peraltro, credo che il materiale sia di proprietà della stessa Associazione, quindi credo che non vada perduto e me lo auguro. Comunque, confido che questa parte dell'aspetto culturale venga affrontata, quindi la mandiamo in V Commissione per questa porzione di sua domanda, sulla prosecuzione dell'attività e sulle eventuali iniziative che durante l'anno vengono svolte con l'Amministrazione. Quindi, l'interpellanza è discussa per l'Aula, ma la mandiamo in V Commissione per un approfondimento di questa parte, richiamando anche il fatto che ogni anno la Città ricorda con due associazioni, forse, non solo una, le attività legate a Gianduia, quindi mi auguro che le tradizioni non vengano perdute, anzi, che vengano confermate anche per questa Associazione tutte le disponibilità a coinvolgerla per le nostre feste cittadine. |