| Interventi |
| IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Come i Consiglieri ricorderanno abbiamo approvato nel Consiglio del 2 agosto la bozza di atto costitutivo e di statuto per trasformare il Comitato Promotore delle Universiadi in Comitato Organizzatore. Dopo l'approvazione della delibera in Consiglio Comunale in data 6 agosto, l’Università degli studi di Torino Politecnico e l’Università degli studi del Piemonte Orientale hanno rappresentato la loro impossibilità a entrare in questo momento nella compagine del Comitato Organizzatore rivalutando poi questa ipotesi in futuro, hanno anche motivato questa scelta con una lettera. Chiaramente per effetto di questa decisione la delibera approvata al 2 agosto non è conforme con la delibera che poi è stata portata alla stipula dell'atto, in quell'occasione, come Comune Torino noi abbiamo messo una clausola importante nel riferire che noi avremmo firmato soltanto a condizione che il Consiglio Comunale tramite una nuova approvazione in Consiglio stesso approvi queste modifiche statutarie, per cui in sintesi praticamente non ci sono più elencate le Università tra i soggetti che faranno parte del Comitato Organizzatore promotore. Questa modifica, come ho detto prima, è vincolante quindi riportiamo la votazione in Aula ed è chiaramente anche un atto indifferibile e urgente anche perché, senza questa chiusura formale della validità dell'atto firmato in data 8 o 9 agosto non si può proseguire con l’organizzazione dei giochi delle Universiadi del 2025. Grazie, Presidente. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Allora innanzitutto una piccola precisazione, il Maria Adelaide è proprietà della Città della Salute, cioè società che gestisce il patrimonio dell’ex ASL e che è governata dalla Regione Piemonte, cioè governata dall’area politica che penso sia rappresentata anche dal Consigliere Petrarulo, quindi la decisione di mettere a disposizione la Maria Adelaide come sede per i giochi Universiadi del 2025 è partita dalla Regione Piemonte e poi progettata anche, accolta favorevolmente dall'Università di Torino che, come ricordo ha anche inserito su nostra sollecitazione nel progetto stesso un presidio sanitario di prossimità, quindi se noi vogliamo fare una discussione sul progetto in sé, mi sembra l'abbiamo già fatta più volte, per quanto riguarda la lettera che le Università hanno inviato e per cui hanno deciso di non entrare adesso nel Comitato Organizzatore, io ne leggerei uno stralcio perché è molto importante: “Consapevoli (preso dalla lettera dell'Università ai Consiglieri Comunali), consapevoli del valore dell'evento per la comunità sportiva universitaria internazionale per le sue ricadute sul sistema universitario piemontese rimaniamo disponibili a rivalutare l’adesione al Comitato Organizzatore in un successivo momento con la contribuzione prevista in sede di candidatura qualora venisse garantita anche con modelli di finanziamento diversi da quelli ad oggi ipotizzati in seno al comitato promotore, la costruzione dei villaggi per gli atleti”, in sintesi noi, come ha detto bene il Consigliere Chessa, abbiamo avuto la garanzia del Governo sulla parte di spesa corrente per l’organizzazione dell'evento e adesso stiamo aspettando la conferma della parte relativa agli investimenti, questo chiaramente farà, come dire, permetterà anche e nelle more dello Statuto di rientrare nel Comitato Organizzatore qualora le Università trovino queste garanzie sufficienti, giusto per chiarire tutta la questione. Grazie, Presidente. |