Interventi |
SACCO Alberto (Assessore) Sì, buongiorno. Buongiorno, Consigliera Tisi. Il tema è quello dei buoni viaggio per i taxi, un tema ampiamente dibattuto e sulle categorie che hanno... avrebbero diritto a questi buoni viaggio che, ricordo, sono dei buoni che danno diritto fino ad un 50% di rimborso e con un massimo di 20 euro di rimborso per ciascun viaggio. Allora, partiamo dalla normativa, che diceva che bisognava... quindi il Decreto-Legge 19 maggio 2020, convertito con modificazioni della Legge del 17 luglio 2020, quindi parliamo di un anno fa…, quello che è stato detto è praticamente di aiutare la concessione in favore delle persone fisicamente impedite o comunque a mobilità ridotta, con patologie accertate, anche se accompagnate o appartenenti a nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid- 19 in stato di bisogno, residenti del Comune di Torino…, di un buono viaggio pari al 50% della spesa sostenuta e comunque in misura non superiore ad euro 20, quello che vi dicevo prima. Ci hanno trasferito a novembre la somma di un milione e mezzo, e però qui, scusate un “però”, hanno demandato a ciascun Comune la possibilità di individuare i beneficiari e il relativo contributo, privilegiando i nuclei familiari di soggetti non già assegnatari di altre misure di sostegno pubblico. Al fine della concreta fruizione del contributo, bisognava andare ad individuare i beneficiari, nonché definire le modalità di riconoscimento del diritto al beneficio, ecco. Qui noi abbiamo avuto, come avrete letto dai giornali, qualche… - noi, direi tutte le città italiane - perché la norma era sicuramente una norma meritevole, interessante che era stata fatta per cercare di aiutare in un momento così difficile, sia i fruitori che i taxi; purtroppo, le categorie erano un po’... così, un po’ di complicata definizione, quindi abbiamo fatto più e più incontri con le varie associazioni dei taxi ed è intervenuto anche... ci ha aiutato anche il Segretario Generale, che ha cercato anche lui di determinare le categorie, in maniera che non ci fossero problemi. In tale contesto si è convenuto che la categoria delle persone fisicamente impedite e con patologie accertate comprendesse necessariamente la categoria delle persone a mobilità ridotta, e potesse essere meglio e più agevolmente individuata attraverso la valutazione effettuata dall’INPS in merito alla limitazione della capacità lavorativa della persona, determinata secondo le tabelle delle percentuali di invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti approvate col Decreto Ministeriale del 5 febbraio ’92. Nell’occorso, per stabilire un criterio oggettivo, si è ritenuto che una certificazione della limitazione della capacità lavorativa di una persona pari o superiore al 65% fosse idonea ad assicurare il rispetto della norma. Tale scelta è stata dettata anche dall’opportunità di non assumere l’onere di valutare caso per caso l’impedimento accertato, cioè di sottoporre ad un sindacato meramente amministrativo la corrispondenza tra le patologie di volta in volta accertate e la sussistenza o meno dell’impedimento fisico. Abbiamo scelto questa strada per cercare di rendere più semplice la procedura. Si è peraltro poi ritenuto, sempre sulla base della letteratura scientifica, che si potesse presumere che le persone che hanno raggiunto i 75 anni di età, atteso che per dette persone può essere generalmente riconosciuta la presenza di uno stato di decadimento fisico, che in molti casi è caratterizzato… dipendente da altri, far rientrare anche queste persone. Si precisa che non sono stati stabiliti criteri di priorità, essendo il possesso di qualsiasi requisito previsto dalla delibera sufficiente ad ottenere l’assegnazione del codice per la funzione dei trasporti agevolati e che l’unica limitazione alla fruizione è data dalla sussistenza di disponibilità residua del budget assegnato alla Città. Quindi, stante quanto sopra, non si è ritenuta necessaria una condivisione di programmazione con le associazioni di rappresentanza dei disabili, per queste ragioni che sono state frutto di una serie piuttosto lunga di pensieri e di ragionamenti con le associazioni, col Segretario Generale e con gli Uffici del Commercio. Grazie. |