Interventi |
TISI Elide Sì, grazie, Presidente. Mah, il motivo, per il quale ho depositato quest’interpellanza, è proprio, in particolare, con riferimento a quest’ultima considerazione che ha fatto l’Assessore, che ringrazio, naturalmente, per l’illustrazione e per la risposta. È evidente che questa è una misura assolutamente apprezzabile che è venuta incontro, in tutto il nostro Paese, alle situazioni di fragilità e di necessità di trasporti di persone, appunto, o con limitazioni nella deambulazione o persone malate anche a seguito della condizione pandemica. L’elemento che mi ha lasciato molto perplessa è stato per l’appunto leggere all’interno della delibera dell’Assessore… intanto, mi permetta Assessore, una mancanza di concertazione rispetto ad altri comparti di questa Città, che più specificatamente seguono il tema dei trasporti di persone fragili e penso sia all’Assessorato alle Politiche Sociali, ma anche all’Assessorato ai Trasporti, perché l’Assessora Maria Lapietra so che ha costantemente aperto…, poi sull’utilizzo e sui risultati non è questa la sede nella quale entrare, ma c’è sicuramente un Tavolo costituito proprio con le organizzazioni che si occupano di trasporti e facilitazioni alle persone con limitazioni, disabilità o quant’altro. Dicevo, quindi, il cogliere all’interno della delibera che il confronto e la concertazione sono stati direi prevalentemente con le associazioni di taxisti fondamentalmente, mentre invece è mancata per la definizione delle priorità dei beneficiari, quindi chi avrebbero dovuto essere i beneficiari, qualunque forma di concertazione invece con le organizzazioni che li rappresentano o quantomeno con il Tavolo costituito presso la Città che, in qualche modo, fa anche da elemento di correlazione tra le varie misure presenti. Quindi personalmente, visto che questa misura - come altre che sono state fatte nel corso di questo anno e mezzo di pandemia, penso al Fondo per la Solidarietà Alimentare, ma più recentemente anche il Fondo per il Sostegno all’Abitare - lascia molto spazio ai Comuni e alla scelta dei Comuni, io credo che però questo spazio non possa prescindere da degli indirizzi che vengono anche dalle Leggi nazionali, ad esempio il Codice del Terzo Settore, che dà indicazioni molto chiare rispetto alla concertazione e alla definizione di percorsi condivisi. Per cui io non mi posso ritenere soddisfatta di questa risposta, quantomeno penso che sia stata insufficiente come modalità di concertazione. Spero che ci sarà nel futuro occasione, anche in relazione a queste nuove misure, di operare in modo diverso rispetto alle scelte che sono state fatte in questo caso; le chiedo la cortesia di lasciarmi la nota che ha letto e naturalmente la possibilità di - compatibilmente coi tempi di lavoro di questo Consiglio Comunale - di ritornare su questo e sugli altri temi che vedono una discrezionalità molto ampia dei Comuni, che spero che non facciano in modo autoreferenziale delle scelte senza coinvolgere i beneficiari. Grazie. |