Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Rimaniamo sempre con gli stessi soggetti, quindi trattiamo l’interpellanza n. mecc. 202100330, che ha come titolo: “Pedonalizzazioni in Borgo Dora: La Via Crucis continua.” FERRERO Viviana (Vicepresidente) E’ stata presentata dal Consigliere Petrarulo in data 28 giugno 2021 a cui risponde puntualmente l’Assessora Maria Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) Il Consigliere mi ha posto molti quesiti, quindi cercherò di leggerli uno a uno e di rispondere. Allora, nel primo quesito mi chiede: “Se la posa delle rastrelliere in via Borgo Dora e via San Simone e delle fioriere negli altri accessi del Borgo, abbia tenuto conto del Piano di sicurezza relativo al mercato del Sabato e del Gran Balon”. La posa di elementi di arrendo nell’area di Borgo Dora è stata oggetto di progettazione e approvazione degli elaborati progettuali, ai sensi dell’articolo 7 del Codice della Strada, con riferimento al tema di istituzione di aree pedonali. La concessione di aree per lo svolgimento di attività commerciali tiene conto dello stato dei luoghi e l’accessibilità a dette aree è con redazione da parte del proponente di un dettagliato Piano di sicurezza. Al punto 2) mi chiede: “Se eventualmente il suddetto Piano di sicurezza del mercato, sia stato variato e corretto in conseguenza della posa delle rastrelliere… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Mi scusi, perfetto, prosegua. Non appariva in video. LAPIETRA Maria (Assessora) … avvenuta il 25 giugno 2020 e delle fioriere alla fine di luglio scorso”. Allora, il Piano di sicurezza è redatto e sottoscritto dal professionista incaricato e, come prevede la normativa vigente, soggetto ad adeguamento e aggiornamento al mutare delle condizioni dello stato dei luoghi in termini di accessibilità e gestione dell’emergenza. Mi viene anche chiesto: “Se in mancanza di tale adeguamento, i due mercati possano essere ritenuti sicuri”. Mah, come le ho detto prima, il Piano di sicurezza è stato adeguato, quindi non risultano assunti provvedimenti da parte delle autorità competenti in ordine alla sicurezza delle manifestazioni programmate nell’area di Borgo Dora. Al punto 4) mi si chiede: “I motivi che hanno determinato la posa di tali rastrelliere in modo da bloccare la via più breve e veloce verso il cuore del Borgo pedonalizzato”. La posa di rastrelliere è contemplata nel progetto di pedonalizzazione ed è rappresentata negli allegati di approvazione degli atti, delibere e ordinanze di viabilità. La localizzazione segue i criteri di protezione degli ambiti territoriali soggetti a regime di limitazione della viabilità, nel rispetto dell’accessibilità dei residenti, delle attività commerciali, dei mezzi di soccorso e di tutti gli aventi diritto esplicitati negli atti. “Perché le rastrelliere siano state posizionate in maniera parallela alla sede viaria in posizione centrale e non si siano usate a tale scopo fioriere come invece avviene per la seconda pedonalizzazione, fioriere oltretutto più facilmente rimovibili in caso di emergenza a differenza delle rastrelliere fissate nel suolo”. Allora, a questo punto rispondo al Consigliere che la seconda pedonalizzazione è nata come sperimentazione di nuove aree pedonali, secondo quanto previsto nella deliberazione di Giunta, citata in una premessa dell’interpellanza, pertanto, le fioriere rappresentano elementi di arredo facilmente ricollocabili con costi contenuti per testare le modifiche viabili prima di programmare interventi infrastrutturali. Al punto 6) mi viene chiesto: “Perché sia stato disatteso il progetto originale della prima pedonalizzazione che poneva al primo posto, in modo irrinunciabile, il rifacimento del manto stradale con ripristino dell’acciottolato, la non chiusura di via San Simone e la discussione su come chiudere via Borgo Dora con una semi-pedonalizzazione dell’area?”. Come ho anticipato già negli altri punti, gli interventi infrastrutturali a favore delle pedonalizzazioni vengono testati con sperimentazioni dinamiche, come nel caso di Borgo Dora dove si è provveduto a modifiche ed integrazioni dell’area pedonale inizialmente proposte, accogliendo in parte e vagliando osservazioni e proposte che si manifestano durante la sperimentazione stessa, tipo via Andreis: la corsia per i mezzi di emergenza, il Canale Molassi, via Lanino e tutte le altre modifiche che sono state apportate. “Perché, in questi ultimi mesi, l’unico dato certo è il fatto che il progetto complessivo della pedonalizzazione è continuamente e, a tratti, inspiegabilmente variato: da via Andreis, prima, il cui doppio senso di marcia era prioritario e assolutamente irrinunciabile, a via Andreis, dopo, completamente chiusa, a via Andreis, adesso, aperta ad un solo senso di marcia; da via San Simone aperta e poi bloccata a metà; dal Canale dei Molassi unica via di transito completamente spalancata al traffico veicolare al Canale dei Molassi chiuso a metà; da via Mameli chiusa a via Mameli aperta a metà”. Allora, le modifiche apportate alle auto dell’area pedonale sono frutto della flessibilità e della sperimentazione che ha come principio ispiratore la condivisione massima possibile delle scelte adottate in funzione dell’obiettivo prefissato di ampliare le aree a fruizione pedonale e nel contempo ottimizzare significativamente gli interventi strutturali con impegni di spesa sostenibili. All’ultimo punto mi viene chiesto: “Perché considerato il senso di insicurezza per i problemi citati e non risolti che non hanno causato gravi problemi solo per puro caso, ma che continua a essere proprio di residenti e commercianti, ci si è affrettati a rendere definitiva la sperimentazione della pedonalizzazione del Borgo, lasciando sperimentale per sei mesi solo il tratto di via Mameli, quando sarebbe stato meglio prorogare la sperimentazione su tutto il Borgo per affrontare finalmente tutte le problematiche irrisolte?”. Delle due l’una però, Consigliere. Allora, o mi dice che cambiamo in continuazione o mi dice che abbiamo preso una decisione. Allora, dopo tante sperimentazioni, sono state prese delle decisioni; un nodo ancora non è risolto e quindi la pedonalizzazione definitiva di via Mameli è stata rinviata ad un ulteriore periodo di sperimentazione a seguito della necessità di una valutazione approfondita dell’area adiacente il plesso scolastico Maria Teresa, scarsamente dotato di aree esterne fruibili e oggetto di progettazione nell’ambito del programma di realizzazione di strade car-free e quindi scolastiche, come introdotte nei recenti aggiornamenti delle norme del Codice della Strada. Quindi, a breve faremo dei sopralluoghi, proprio per decidere come e se riaprire tale tratto. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, ringrazio l’Assessora Maria Lapietra e ora tocca a lei, Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele Grazie, Assessora. Sembra proprio il “Gioco dell’Oca”, veramente. Guardi, abbiamo parlato prima di piazza Antonicelli, che è stato molto più semplice perché quella è solamente una via, via del Carmine, e quindi chiude ad un certo punto. Il (incomprensibile) di Borgo Dora parte da lontano, vista l’interpellanza molto specifica e molto circostanziata; sicuramente lei ha capito che non faccio come quelli che dicono: “Sono bravo, l’ho fatta da solo”, qualcuno mi ha dato dei suggerimenti, dati, naturalmente, da atti ufficiali che venivano dalla Circoscrizione 7, che - naturalmente, anche qui non si capisce la Circoscrizione 7, ma non per dire a trazione PD, non è perché sia del PD - dice una cosa, ma poi quando sei sul posto con i commercianti, certe volte, arrivano quegli aggiustamenti, quelle cose che poc’anzi lei stava dicendo, Presidente. Sa, lei… Assessore, perché lei, quando mi parla… io quando parlo delle rastrelliere, cioè io veramente mi pongo da cittadino non da Consigliere Comunale e vedo e dico: “Ma possibile che queste rastrelliere rimangono a bloccare una via, quella di corso Giulio Cesare in testa, quando potevano stare sui lati e quando sicuramente un’ambulanza o qualsiasi altra cosa non può più passare di là”, cioè quello non è pedonalizzare, quello è fare un obbrobrio perché, secondo me, mettere cinque-sei archetti con le biciclette lì…, li mettevi sui lati e noi avevamo sempre quella che è la mobilità, quella per la quale sicuramente anche a me piace che sia fatta in quell’ottica. Le altre vie che le ho detto poc’anzi…, ma io mi perdo perché fra via Andreis, via San Simone, cioè lì sembra un po’ il dedalo delle vie che si aprono, si chiudono: da una parte diventa a senso unico, poi a doppio senso, poi viene chiusa; in piazzetta Borgo Dora non si può parcheggiare, ma poi si parcheggia, ma sarebbe utile parcheggiare perché ad alcuni serve anche per i locali vicini; i locali vicini sono chiusi (incomprensibile)…, cioè in parole povere lì io veramente ci sono stato e ho visto i combattimenti, proprio combattimenti perché poi fra le varie fazioni; tra, non i favorevoli, tra chi non vuole capire e chi invece dà dei suggerimenti, sembra di essere in una lotta intestina tra due fazioni, anziché andare a portare un qualcosa che è un miglioramento per tutta quella che è una bellissima area. Cioè, è un’area in cui ci sono dei locali storici, è un’area in cui il Gran Balon, il Balon, è veramente un fiore all’occhiello, per quello che ci invidiano ma non solamente a Torino, io penso in tutt’Italia; e invece noi ci andiamo a limitare con delle pedonalizzazioni e con dei tratti di via che sono veramente altisonanti. Io, certe volte, prima pensavo - forse, le do quindi un incipit -, nel senso, molte volte dicevo: “Attaccano sempre l’Assessore Lapietra per tutto quanto”, ma sto capendo che certe volte, come fanno in molte altre attività, la portano fuori strada; perché, vede, la Circoscrizione 1 la porta fuori strada su piazza Antonicelli, e infatti lei giustamente dice: “Io mi fido della Circoscrizione 1”; la Circoscrizione 7 l’ha portata fuori strada, con il suo Presidente naturalmente, per quello che riguarda la pedonalizzazione. Quindi, adesso non voglio fare una requie, nel senso, positiva, per lunga vita all’Assessore Lapietra, però certe volte ha ragione lei, perché, se qualcuno che mi deve consigliare, mi consiglia in maniera distorta, non può un Assessore poi dire: “Allora, io la Circoscrizione 1 non la considero”, ma fanno una Commissione aperta e piazza Antonicelli la accettano; la Circoscrizione 7 fa le Commissioni, accetta e dice: “Pedonalizziamo”; cioè trovarsi nel mezzo e poi per fortuna che c’è il Consigliere Comunale Petrarulo che certe volte dice: “A me non interessa la 7, la 1, la 8, la 5 né se sia di destra né se sia di sinistra” - sono di sinistra naturalmente -, però mi interessa che i cittadini e i commercianti, quando poi intervengono e dicono: “Ma guarda che io questo non l’ho detto, io questo non l’ho fatto”, è logico che però - come dice lei giustamente - poi chi si prende la responsabilità deve farlo. Ecco perché questa Sala Rossa, questo Consiglio Comunale ha un’importanza non di poco conto, non perché lei risponde giustamente con grande dovizia, e la ringrazio di questo e poi le chiedo anche copia della sua risposta, ma perché con la sua dovizia di risposta ha fatto capire quello che io dicevo da tanto tempo: chi fa cosa e perché? Se le Circoscrizioni dicono una cosa, il Comune poi va dietro, poi abbiamo i commercianti che vengono contro, alla fin fine troppe persone che mettono il becco su qualcosa che poi, alla fine, non diventa quello che volevano i cittadini. Ecco perché alcuni di questi cittadini, che cito, Ivano e Daniela, che lei conosce benissimo anche, hanno fatto una battaglia non contro di lei, ma per quello che è stato fatto su quella zona perché lei ha ascoltato quello che ha detto la Circoscrizione; lei giustamente poi ha fatto delle modifiche. Io, naturalmente, come Consigliere Comunale, che non devo rendere conto a nessuno, né di uno né degli altri, ho detto: “Qua è un obbrobrio per certe cose” e quindi va rivista, va (incomprensibile) la sperimentazione, va rivista; naturalmente non toccherà a lei, toccherà a chi arriverà dopo, al candidato Sindaco che succederà dopo, che quindi dovrà poi andare a controllare. Quindi, la ringrazio, le chiedo copia e che dire? (Incomprensibile), veramente siamo arrivati molto oltre la frutta, forse al dessert. Grazie, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Consigliere Petrarulo. |