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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Luglio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2021-19328
CAMBIO DI DESTINAZIONE D'USO DA ATTIVITA' COMMERCIALE A RESIDENZA DI UNITA' IMMOBILIARE AL PIANO TERRENO DEL FABBRICATO SITO IN STRADA ANTICA DELLA VENARIA 4. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO 5, COMMI 9-14, DEL D.L. 70/2011, CONVERTITO IN L. 106/2011 E ARTICOLO 14 D.P.R. 380/2001. APPROVAZIONE DEROGA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo con il successivo punto del nostro Ordine dei Lavori, la deliberazione
meccanografico n. 202119328:

“Cambio di destinazione d'uso da attività commerciale a residenza di unità immobiliare
al piano terreno del fabbricato sito in strada Antica della Venaria 4. Permesso di
costruire in deroga ex articolo 5, commi 9-14, del D.L. 70/2011, convertito in Legge
106/2011 e articolo 14 D.P.R. 380/2001. Approvazione deroga.”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio la parola all'Assessore Iaria per l'illustrazione del provvedimento, prego.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Questo è il più piccolo intervento dei quattro presentati, ma è molto
interessante proprio perché dà l'idea di come una possibilità di andare in deroga al Piano
Regolatore possa aiutare una piccola trasformazione. Questo immobile commerciale è
sito all'interno di una Zona Urbana di Trasformazione che non si è mai trasformata nelle
Zone Urbane di Trasformazione, se non si attuano attraverso PEC la trasformazione
complessiva non sono possibili cambi di destinazione d'uso. In questo caso appunto,
questa piccola bottega commerciare abbandonata da più di dieci anni di 36 metri quadri
non aveva la possibilità di trasformarsi in residenza, cosa che chiede con lo strumento in
deroga e uno strumento in deroga chiede ulteriormente di ampliare questa residenza con
altri 62 metri quadri del locale pertinenziale a uso magazzino, dico questo perché
quando si parla, appunto, dell’utilizzo degli strumenti in deroga bisogna anche leggerli
legandoli alla nostra proposta tecnica di revisione del Piano Regolatore che devo dire è
molto più complessa e meno terra-terra di quello che magari io anche non so sono uscito
a rappresentare per esempio, dà molta possibilità di avere flessibilità, flessibilità in tutte
le destinazioni d'uso anche, magari quelle dove c'è un'area vista produttiva per
raccogliere nuovi tipi di, diciamo, di funzioni produttive e anche innovative, mi riferisco
tipo, all'agricoltura senza terra o altro, quindi quando noi facciamo un discorso legato
alla critica di questi interventi come spot e avulsi da un contesto, un dibattito sulla
trasformazioni urbanistiche della Torino futura, Torino futura non come lista eh, sto
parlando della Torino del futuro, anzi meglio, bisogna, diciamo, approcciarsi leggendo
tutto quello che abbiamo scritto nella corposa proposta, revisione della proposta tecnica
di Piano Regolatore. Diciamo, non ho molto altro da dire su questo argomento, però è
molto chiaro come questo ambito che è molto complesso va affrontato sicuramente con
anche il rispetto di quello che sono normativa sovraordinate perché citare esempi di
altre Regioni a me fa molto piacere, posso anche essere d'accordo, ma non siamo in
questo ambito legislativo, noi non governiamo la Regione, ma non è una scusa ogni
Ente territoriale ha diritto di legiferare o di fare i suoi provvedimenti, quindi non è
questo il caso. L'unico aspetto che mi confondo un pochettino, prima mi sembra di
essere stato accusato come Giunta di essere un mero esecutore di requisiti tecnici per
approvare queste leggi e poi si cita una delibera di un'altra Città dove fanno un, diciamo,
una proposta di strumenti decisionali per strumenti in deroga con un punteggio, quindi
bisogna decidersi se si vuole avere un'indicazione politica nelle trasformazioni, allora si
devono valutare caso per caso, se si vuole essere semplicemente esecutore di una
delibera tecnica a questo punto si fa una delibera tecnica con un punteggio e a quel
punto, diciamo dal punto vista del dibattito politico intorno alle trasformazione in
deroga, chiaramente questo viene leggermente sminuito. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Apriamo la discussione. Prego, Vicepresidente Ferrero.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Iaria. Io volevo solo puntualizzare alcune cose
sulla divergenza che c'è stata adesso tra l'Assessore Iaria e il Consigliere ex Presidente
della Commissione Urbanistica Carretto che in realtà c'è una posizione di mezzo tra le
due cose che sono state dette. Intanto, io vorrei richiamare in Aula Legge 16 regionale
che era stata oggetto di grandissimo dibattito, che sembrava che tutti si stracciano le
vesti per questo tipo di legge che doveva essere comunque modificata e che poi di fatto
non lo è mai stata e questo è un aspetto di cui non possiamo non tenere conto, ma non
siamo noi che la dobbiamo modificare, ma di fatto poi siamo andati a seguito di quello
che faceva la Regione. Sul discorso delle 106, noi internamente avevamo stabilito dei
punteggi proprio per cercare di darci un indirizzo politico che tenesse conto di una serie
di parametri soprattutto ambientalisti che in qualche modo ci dessero garanzia che
queste 106 avevano quelle caratteristiche per poter riconvertire un determinato
immobile. Ora, sicuramente queste ultime variazioni sono aspetti minimi rispetto a
quello che abbiamo votato negli anni, alcune cose lo dobbiamo dire, le abbiamo votate
per il bilancio e questa è una cosa che a tutti è dispiaciuto votare e non posso non
ammetterlo ed è anche vero, però, che probabilmente qualsiasi Amministrazione con il
deficit che ha questa Amministrazione si sarebbe trovata a fare delle scelte
probabilmente molto, molto simili. Quindi adesso, oggi io, come dico, confermo il mio
voto a queste richieste dell'Assessore Iaria che sono delle piccolissime variazioni che
vanno a incidere, come abbiamo visto prima, su, di nuovo piccoli interventi su quello
che è la riqualificazione di aree industriali dismesse, ma noi ne abbiamo tantissime di
aree industriali e la frammentazione sul territorio era sicuramente legata ad un periodo
storico e adesso ci deve essere un ripensamento sulla variazione, appunto, sul nuovo
Piano Regolatore di, invece, una ricomposizione di questa frammentazione, quindi non
ritengo che siano delle variazioni scomposte, anzi, forse ricompongono in parte un
tessuto. Detto questo, come dico ci siamo stracciate le vesti sulla questione della Legge
16 e poi, però di fatto tutte le forze politiche, perché me lo ricordo, anche la pressione
con l'Assessore Ricca insomma, della Regione Piemonte, però poi di fatto è rimasto
tutto all'interno della Sala. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Procediamo con gli interventi. Prego, Carretto.

CARRETTO Damiano
Ma allora per fare due precisazioni, allora, il primo tema che riguarda esattamente
questa fattispecie di questa delibera è che c'era un motivo se nella revisione del Piano
Regolatore avevamo l'intenzione di rivedere le Zone Urbane di Trasformazione proprio
perché ci sono tantissime Zone Urbane di Trasformazione che non si sono mai
sviluppate e che avrebbero dovuto essere riordinate, avrebbero dovute essere modifica
te in modo che il disegno di quelle aree fosse reso compatibile con alcuni tipi di
interventi, ma questo andava fatto nella revisione del Piano Regolatore senza doversi
affidare ai Decreti Sviluppo e quindi alle deroghe del Piano Regolatore, la revisione del
Piano Regolatore nel nostro intendimento era proprio questo, cioè quindi andare a
prendere tutte quelle aree che per un motivo o per un altro nella Città avevano delle
previsioni urbanistiche, precisione urbanistiche figlie di un altro periodo storico, un
altro momento storico, anche un altro momento economico, previsioni che non
essendosi realizzate andavano di fatto a bloccare quelle aree e questa era la ratio sulla
revisione generale del Piano Regolatore, poi si è deciso che la revisione delle ZUT era
un qualcosa di troppo oneroso, troppo impegnativo, senza possibilità di risorse, ricordo
abbiamo chiesto per tre anni qualche risorsa per fare sta benedetta variazione generale
del Piano Regolatore, non ci sono mai state date, per fortuna è arrivato l’Assessore Iaria
e magicamente qualche soldo è spuntato e gliene do atto, però c'era un disegno a monte
e questo era appunto il risolvere le situazioni che portano oggi a dover presentare delle
106 e questo è il primo tema. Secondo tema, faccio sommessamente notare che ho fatto
un esempio di un'altra Regione per far notare che forse la Città di Torino avrebbe potuto
quantomeno intavolare una discussione con i Comuni piemontesi, con la Giunta
Regionale in modo da spingere la Giunta Regionale a produrre degli atti perché mi
viene in mente sulle Universiadi l’interlocuzione con la Regione c'è stata, quindi quando
si vuole con la Regione ci si parla, si spinge la Regione a fare delle azioni, non in questo
caso, evidentemente le Universiadi sono più utili della 106 o meglio non si voleva,
magari, rischiare di rinunciare agli extra oneri della 106 che ci sta, in effetti hanno
salvato il bilancio più di una volta, mi auguro che prima o poi questo ragionamento a
livello regionale venga fatto anche perché veramente la 106 viene applicata in ogni
Comune in maniera diversa, voi forse non lo sapete, ma progetti approvati in un
Comune, magari non sono approvati in un altro, ricorsi vinti in un Comune non sono
vinti in un altro, è un mondo un po' veramente lasciato allo sbando e l'esempio dei
punteggi, quindi delle matrici per indicare la fattibilità o non la fattibilità di un
intervento in realtà, caro Assessore, sono quelle la politica perché definire i punteggi,
definire le priorità, definire quali interventi hanno punteggi maggiori e quali hanno
punteggi minori, consumi suolo, non lo fai è una scelta politica, ti do 0 come punti,
trasformi da produttiva a commerciale non ti do punti e vai avanti così, sono
semplicemente indirizzi che però dovevano avere a monte una legge regionale che te lo
consentisse. È ovvio che sto parlando di un altro mondo e sto parlando di un mondo
ideale, ci sono Regioni che per fortuna in quel mondiale ci stanno, quindi era solo per
far notare che appunto l’indirizzo politico esiste e la valutazione caso per caso, diciamo,
che fa spesso scendere nella discrezionalità politica, nell’oggi sì, domani no, per cui un
intervento che magari oggi approvi domani non la approvi più perché cambia la
situazione e credo che sia anche un, così una situazione poco chiara per i privati e per
gli investitori stessi, per cui o sanno di avere davanti un’Amministrazione che ti
approva tutto e allora sono tranquilli, ma se hanno davanti un’Amministrazione che
utilizza la propria discrezionalità politica caso per caso, progetto per progetto,
ovviamente un privato magari, preferisce andare da un’altra parte perché magari sa di
avere una Giunta più interessata a determinati tipi interventi, per cui l’intervento magari
lo fai a Grugliasco e non lo fai a Torino, mi viene in mente. Quindi, faccio solo notare
queste cose, ma so che più che altro è un pourparler in questa sede perché l’intervento è
quello che è, però, diciamo che quando vengono fatte alcune affermazioni, diciamo, che
chiamano un pochettino di precisazioni perché, appunto sono argomenti tecnici,
argomenti per cui abbiamo discusso, ragionato per cinque anni e diciamo affermazioni
che distorcono certi processi politici, sono un attimino, così, richiedono delle
precisazioni. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi da parte dei Consiglieri, o delle Consigliere?
Non rilevo richieste di intervento, allora possiamo procedere con le dichiarazioni di
voto. Anche in questo caso non ci sono richieste di intervento e possiamo procedere con
la votazione della deliberazione. Prego, Consiglieri e Consigliere votare.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Procedo con il chiudere la votazione.
Favorevoli 20, contrari 0, astenuti 1. Il Consiglio comunale quindi approva la
deliberazione.
Abbiamo finito con le deliberazioni dell'Assessore Iaria.
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