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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Luglio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2021-19241
CAMBIO D'USO CON OPERE DI UN COMPLESSO DI EDIFICI A DESTINAZIONE PRODUTTIVA, SITI IN VIA RAVINA 36 E VIA CARCANO 26, PER LA REALIZZAZIONE DI N. 21 UNITA' IMMOBILIARI A DESTINAZIONE RESIDENZIALE E UNA UNITA' IMMOBILIARE A DESTINAZIONE TERZIARIA (UFFICIO). PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO 5, COMMI 9-14, DEL D.L. 70/2011, CONVERTITO IN L. 106/2011 E ARTICOLO 14 D.P.R. 380/2001. APPROVAZIONE DEROGA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo con il punto n. 8 del nostro Ordine dei Lavori, la deliberazione
meccanografico n. 202119241:

“Cambio d'uso con opere di un complesso di edifici a destinazione produttiva, siti in
via Ravina 36 e via Carcano 26, per la realizzazione di n. 21 unità immobiliari
a destinazione residenziale e una unità immobiliare a destinazione terziaria (ufficio).
Permesso di costruire in deroga ex articolo 5, commi 9-14, del D.L. 70/2011, convertito
in Legge 106/2011 e articolo 14 D.P.R. 380/2001. Approvazione deroga.”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio la parola all'Assessore Iaria per l'illustrazione del provvedimento, prego.

IARIA Antonino (Assessore)
Sì. Grazie, Presidente. Il titolo è abbastanza esplicativo, qui si tratta appunto di un
Decreto Sviluppo, un Decreto 106 che trasforma questi edifici degli anni ’70 a
destinazione produttiva in 21 unità immobiliari residenziali e una unità che rimane a
destinazione terziaria. La superficie in questione esistente è di 1.400 metri quadri, la
realizzazione invece si attesterà con una piccola riduzione di 27 metri quadri. Questo
Decreto Sviluppo oltre a razionalizzare, diciamo, gli edifici che da molto tempo,
appunto, sono inutilizzati e dismessi a una stima per quanto riguarda il costo di
costruzione oneri e urbanizzazione di 92.000 euro più 71.000 euro di contributo di
valorizzazione legata all'attuazione del Decreto Sviluppo. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Iaria. Apriamo adesso la discussione nel merito del
provvedimento. Non rilevo richieste di intervento, quindi procediamo con le
dichiarazioni di voto. Prego, Capogruppo Artesio, ha cinque minuti.

ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. Utilizzerò questi cinque minuti per un unico ragionamento a valere
sui tre atti deliberativi, quello in votazione in questo momento e i due che seguiranno.
Come ho già avuto modo, non da sola, di riferire in II Commissione la settimana scorsa,
questi singoli atti possono anche essere considerati ragionevoli, fosse anche necessari
nella valutazione del caso per caso e della volta per volta, possono però essere, come a
noi sembra, significativi di un indirizzo, di un orientamento di uno stato delle cose che
non può essere dal nostro punto di vista convincente, qual è il tema? Il tema è quello del
cambiamento di destinazione d'uso da edifici produttivi a edifici residenziali, Percorso
che può anche essere ammissibile all'interno di un progetto di insediamento artigianale
o commerciale che preveda anche attività di laboratorio insieme a quelle di residenza,
ma che viceversa, se così considerato, sembra essere semplicemente un adattamento o
meglio una presa d'atto ad una condizione che ha certamente un riflesso urbanistico, ma
ha sostanzialmente una ragione di carattere economico e sociale, vale a dire il rischio di
una progressiva riduzione quando non abbandono di attività produttive in specie di
piccole e medie dimensioni di attività produttive, in particolare di piccole e medie
attività produttive collocate all'interno dei quartieri periferici che quindi concorrono con
il loro abbandono e la loro riconversione a desertificare delle zone che invece tutti
quanti diciamo, e credo convintamente, di voler rivitalizzare e di voler riqualificare. Ora
è del tutto evidente che io non ho ragione di discutere la fondatezza delle osservazioni
che l'Assessore ha reso in II Commissione rispetto al fatto che quei luoghi, quelle
attività erano dismesse e abbandonate da molti anni e che le condizioni dell’intorno non
rendevano possibile analizzare e potenziare ulteriori investimenti di carattere produttivo,
questa però è una presa d'atto che è compatibile con un'analisi di tipo amministrativo
degli uffici, non è accettabile dal punto di vista della valutazione di tipo politico se non
sono resi esplicite le iniziative, gli sforzi e i tentativi effettuati. L’Assessore ha riferito
che certo non può essere questa Giunta rimproverata di non voler potenziare le attività
produttive e ha citato la variante strutturale al Piano Regolatore Generale, per parte mia
posso solo ricordare che quando durante la discussione del luglio scorso chiesi, appunto,
nell'ambito della discussione sulla variante strutturale, quali fossero gli investimenti in
ambito produttivo, mi sono sentita rispondere che li avrei trovati in altre
programmazioni. Quindi è evidente che i tre interventi che seguono sono di piccola
dimensione, li richiamo esclusivamente per questa riflessione di carattere generale e per
queste ragioni non parteciperà al voto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con le dichiarazioni di voto, prego Vicepresidente Ferrero.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie, Presidente. Io volevo sono richiamare un concetto che questa
Amministrazione comunque ha espresso perché la variazione del sistema urbanistico
della Città rispetto agli impianti produttivi è un dato di fatto perché sicuramente Torino
aveva una sua vocazione che in qualche modo per quello che riguarda proprio il piccolo
lavoro anche nei cortili, è una vocazione molto forte che faceva comunque struttura di
quello che era l'impianto poi industriale, no, anche la piccola componentistica. Detto
questo, volevo richiamare, per l'Assessore se mi ascolta, il discorso della memoria dei
luoghi che era un argomento che abbiamo trattato in quest'Aula ed è un piccolo tassello
di archeologia industriale che significa che ogni volta che un edificio sarà riconvertito o
demolito nella nuova, diciamo, ristrutturazione dovrà esserci una parete visibile in cui ci
sia, appunto, il nome e la storia dell'edificio che c'era prima. Perché questo? Perché la
storia industriale rappresenta la storia di questa Città e in qualche modo il benessere di
cui noi siamo in qualche modo un poco anche consapevoli, si è realizzato in queste
fabbriche e quindi era molto importante che fosse mantenuta, quindi la mia
dichiarazione di voto, io voterò queste variazioni, questi cambi di destinazioni d'uso,
però volevo richiamare, appunto, alla puntualità dell’attuazione, appunto, di mozioni di
impegno che erano state realizzate e che realizzavano, appunto, un articolato di
narrazione della Città anche attraverso la sua storia industriale. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Presidente Malanca in merito a? Dichiarazioni di voto in dissenso?
Procediamo con le dichiarazioni di voto. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Posso? Grazie, buongiorno a tutti e tutte. Ma allora che questo tipo di interventi vada al
di fuori di una programmazione urbanistica della Città è ormai noto, come le 106 o le
Leggi 16, vanno in base alle richieste dei privati e le richieste di privati di fatto sono
abbastanza, spesso, avulse da un disegno generale della Città, ma sono spesso figlie di
quadri economici, di appunto margini di profitto, di calcoli per cui gli interventi che
vengono proposti alla Città sono figli non di un qualche disegno urbanistico, una
qualche idea di Città, ma di fatto basati su un calcolo di un profitto. Purtroppo in questa
Amministrazione non si è fatto nulla in questo senso, era stata approvata una mozione,
la mia mozione a inizio mandato che dava degli indirizzi in merito all’approvazione
della 106, questa mozione avrebbe dovuto portare alla revisione delle quattro delibere di
indirizzo approvate della vecchia consiliatura, dalla vecchia Giunta sull'applicazione
della 106, in realtà le delibere di indirizzo ufficiali con cui si applicano le 106 sono
ancora quelle di Lo Russo, dell'Assessore Lo Russo, non sono mai state cambiate, c'è
sempre stato qualcosa di più urgente, qualcosa di più importante, queste delibere né
l'Assessore Montanari né l’Assessori Iaria l'hanno mai, mai corrette, quindi di fatto al di
là di una mozione approvata da questo Consiglio che però non viene quasi mai rispettata
se posso permettermi, questa Città non ha ancora e non cambierà, le norme di
interpretazione della 106 perché ricordiamo che la 106 prevedeva la possibilità che le
Regioni legiferassero in merito alla 106, tante Regioni l’hanno fatto e la Regione
Piemonte non l’ha mai fatto né con le Giunte di Centrosinistra e né con la Giunta di
Centrodestra, la Città di Torino si era dotata di proprie delibere interpretative della 106
e queste sono rimaste. Questo lo lascio a verbale per chi non sapesse quali sono poi gli
indirizzi che seguono gli Uffici, gli Uffici seguono gli indirizzi non di una mozione del
Consiglio Comunale, seguono gli indirizzi delle delibere vigenti, così mi risulta. Detto
questo, il vizio di approvare le 106, le leggi 16 sui desiderata dei privati è rimasto e
probabilmente rimarrà anche alla prossima consiliatura. Il Piano Regolatore, la Variante
generale del Piano Regolatore, lo sappiamo tutti, è una Variante che in realtà
rappresenta una piccola parte di quello che era il nostro, ai tempi intendimento, si è
ridotta a un aggiornamento di norme e ha di fatto un riordino delle categorie dal punto
di vista del ZUT e quindi del riordino delle ZUT, della reimpostazione delle ZUT, della
riprogrammazione della Zona Urbane di Trasformazione nulla è stato fatto, è stato tolto
qualche indirizzo su alcune aree, sull’edificazione per salvaguardare un po' di suolo ma
perché mi sono ricordato io, io ho fatto comunque degli emendamenti che hanno
permesso questo tipo di azione, ma in realtà sul disegno della Città credo che si potesse
fare molto di più e l’ennesima 106 seppur residenziale, non commerciale, ma credo che
ne arriveranno, magari, delle altre commerciali, è un po' sintomatico. Detto questo,
vorrei richiamare quanto detto dalla Consigliera Ferrero, in tema di archeologia
industriale, io faccio un piccolo inciso, oggi avevo presentato una richiesta di
comunicazioni perché stanno abbattendo i fabbricati dell’ex Lancia, i fabbricati storici
dell’ex Lancia…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CARRETTO Damiano
Certo. Che non si sa, non lo so, se erano autorizzate queste demolizioni, all'interno di
quei fabbricati volevo solo segnalare che c'era una targa, anzi una lapide
commemorativa dei dipendenti caduti per la resistenza, di questa lapide si è persa
traccia, probabilmente sarà da qualche parte, ma avevo semplicemente chiesto dove
fosse finita questa lapide, non mi è stato risposto, mi verrà risposto probabilmente…
farò un'interpellanza a risposta scritta. Detto questo…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CARRETTO Damiano
… siccome la delibera rappresenta l'ennesimo, appunto, intervento al di fuori di un
disegno di Città io non parteciperò al voto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono ulteriori dichiarazioni di voto? Allora se non ci sono ulteriori dichiarazioni di
voto possiamo procedere con la votazione della deliberazione. Prego, Consiglieri e
Consigliere votate.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Procedo con il chiudere la votazione.
Favorevoli 20, contrari 0, astenuti 1, quindi il Consiglio Comunale approva la
deliberazione.
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