Interventi |
LEON Francesca Paola (Assessora) Buongiorno, Presidente. Buongiorno Consigliere e Consiglieri. Qui rispondo alla richiesta di comunicazioni riguardo l’esclusione di una persona disabile da uno specifico progetto di Servizio Civile in capo alle biblioteche. Esprimo stupore per l’episodio occorso, per il quale ho chiesto ovviamente una relazione agli Uffici competenti, che sono gli Uffici Comunali competenti in merito all’organizzazione e ai bandi per il Servizio Civile e le Biblioteche Civiche. Sono stupita perché le Biblioteche Civiche Torinesi, organizzate in un sistema bibliotecario, sono servizi di prossimità inclusivi ed accessibili con un’offerta che comunque è molto attenta alle diverse tipologie di disabilità. Nel corso degli anni sono stati inseriti giovani con diverse disabilità nei progetti di Servizio Civile Universale, nei percorsi di volontariato civico e nei tirocini, e da circa sei mesi nell’organico delle Biblioteche Civiche Torinesi è stata inserita una non vedente e a breve verrà accolta una tirocinante ipovedente con la prospettiva di una possibile futura stabilizzazione. Per i percorsi di tirocinio e di volontariato civico viene rivolta una specifica attenzione alle singole differenti disabilità - motoria, visiva, uditiva, cognitiva - vengono definiti percorsi mirati insieme agli eventuali educatori coinvolti e, quando possibile o necessario, anche con le famiglie e i Servizi Sociali. I progetti di Servizio Civile Universale possono anche prevedere nel relativo bando la riserva dei posti a giovani con basso reddito, bassa scolarità e disabilità. In ogni caso, nell’istruire la procedura di selezione per il Servizio Civile Universale, il Servizio Comunale competente - che cura gli atti della procedura - individua requisiti di ammissione e criteri di selezione che garantiscano la massima partecipazione possibile dei potenziali candidati, condividendoli con il Servizio Biblioteche e gli altri Servizi della Città. Quando si inseriscono riserve di posti, si tiene altresì conto di tutti gli elementi di garanzia da soddisfare, sia in termini di accessibilità delle sedi e delle postazioni di lavoro, sia, nel caso di disabilità cognitiva, dell’affiancamento per l’inserimento in biblioteca del o della disabile per le attività da svolgere. Nel caso specifico, per le ragioni sopra descritte, il bando del progetto “Facciamo conoscenza” non prevedeva la riserva dei posti, e aveva ad oggetto le seguenti attività: gestione di operazione di prestito e restituzione documenti; nuove iscrizioni; prenotazione; operazioni di back office; riordino e ricollocazione dei libri; organizzazione di attività culturali per favorire l’aggiornamento e la formazione di nuove competenze; partecipazione alla realizzazione di iniziative finalizzate a diffondere la conoscenza del patrimonio documentario e delle risorse digitali; lettura ad alta voce e organizzazione di attività di promozione della lettura per le diverse fasce di età. Trattandosi di attività che non avrebbero consentito alla candidata di svolgere in serenità e armonia il periodo del Servizio Civile, i Commissari hanno ritenuto non opportuno l’inserimento della candidata nel percorso progettuale scelto a garanzia e tutela delle sue aspettative e possibilità. Sul punto si ritiene doveroso rappresentare che, nel massimo rispetto della candidata, la famiglia della stessa è stata venerdì scorso incontrata dal Responsabile del Servizio Civile che ha spiegato e approfondito le ragioni dell’esclusione e ha fornito ulteriori elementi di orientamento per i bandi futuri. Sono state infatti fornite le informazioni relative a due progetti scelti dal Servizio Civile fra quelli presentati dai diversi Servizi della Città e che verranno pubblicati prossimamente, i cui bando sarà calibrato per l’inserimento di persone con disabilità. È stato altresì avviato un percorso di orientamento con la famiglia finalizzato anche a progetti di inserimento lavorativo, oltre a quelli specifici di Servizio Civile. È in atto un’interlocuzione con gli Enti capofila, Tavolo Enti Servizio Civile, che gestiscono i programmi di Servizio Civile per affrontare in maniera più organica la necessità di incremento di posti dedicati alle giovani e ai giovani con minori opportunità. Contestualmente, sarà aperto un confronto con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale incardinato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di rappresentare la necessità di prevedere maggiori risorse per poter attivare più efficacemente il filone nella progettualità di Servizio Civile rivolto alle giovani e ai giovani con minori opportunità, che prevede strumenti adeguati quali il tutoraggio e l’accompagnamento finalizzato all’integrazione nella comunità. |