Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Credo che dobbiamo essere tutti riconoscenti nei confronti di questa famiglia che ha reso pubblico, attraverso comunicati ai media, la situazione nella quale si è ritrovata a vivere la propria figlia. È evidente e persino superfluo sottolineare come il Servizio Civile sia certamente un’opportunità formativa per i giovani, ma sia altrettanto un elemento, che dobbiamo apprezzare, di generosità e di disponibilità dei giovani nei confronti del loro contesto urbano e della società nella quale vivono. Ora, su questa questione, che è stata già all’attenzione - e ne ho chiesto conto in una Commissione Consiliare specifica - del Disability Manager, altre formazioni politiche hanno segnalato in via pubblica l’ipotetica sussistenza di una “vacanza legislativa”, vale a dire nella norma nazionale non sarebbero indicate in modo puntuale le modalità con le quali consentire la piena accessibilità e anche quelle con le quali prevedere percorsi di accompagnamento e di inserimento dedicati. Non si chiede qui di avere ranghi diversi per la valutazione delle disponibilità, dei talenti, della volontà di partecipare a progetti, si chiede di riconoscere le differenze individuali e di saperle accogliere nelle loro risorse. Da questo punto di vista, quindi, chi ha mosso un’obiezione di carattere nazionale incrocia l’osservazione che adesso l’Assessora ha svolto, rispetto alla lettera inviata al Dipartimento; per parte nostra, però, una questione da governare l’abbiamo individuata, nel senso che, se la Legge è insufficiente, nulla vieta però ai soggetti gestori di procedere in una modalità più inclusiva rispetto a quanto normativamente prescritto. Quindi io accolgo con piacere il fatto che si siano convocati al Tavolo di Coordinamento degli Enti del Servizio Civile Universale per individuare le modalità più opportune affinché i bandi, avanzati dai diversi soggetti, che sappiamo essere in gran parte non istituzionali, prevedano esattamente l’inserimento e anche le modalità di accompagnamento e di valutazione. Nello stesso tempo mi dispiace che l’Amministrazione Comunale si sia trovata ad incrociare questa situazione e a viverla come un aspetto inedito rispetto alla propria attenzione; evidentemente, nel tempo, si sono allentate le preoccupazioni e anche le misure volte ad evitare ogni principio di esclusione, ed è bene quindi che il tema venga rinominato all’interno della programmazione complessiva e soprattutto venga gestito nella direzione della più ampia accoglienza di queste volontà e di queste capacità di queste giovani e di questi giovani. L’altra osservazione, per la quale dobbiamo essere grati al caso che evidentemente ha prodotto una sofferenza e una fatica agli interessati, ma contemporaneamente li ha motivati a prendere su di sé, sulla propria situazione, una responsabilità pubblica, è comunicare pubblicamente un tema che è di interesse generale. La questione su cui mi soffermo è esattamente quella dell’inserimento lavorativo: molti colleghi in questa stessa Sala hanno ripetutamente sottolineato la richiesta nei confronti dell’Amministrazione del rispetto della normativa sull’inserimento lavorativo e noi sappiamo anche che probabilmente, dal punto di vista statistico, nell’andamento dei tempi, questa norma è stata successivamente rispettata. Ma c’è anche la necessità, non solo di confermare un impegno, che, o è prima degli Enti Pubblici oppure è difficile poi pretenderlo nei confronti dei soggetti e degli imprenditori privati; lo abbiamo detto tante volte: se la normativa non è prima praticata con grande volontà dagli Enti Pubblici, l’interlocuzione, anche con altri, tenuti al rispetto della norma, rischia di essere troppo debole. Quindi, dicevo, non solo mantenere l’attenzione nel rispetto dell’applicazione della norma, ma anche verificare come la norma viene distintamente applicata, al di là delle consuetudini; cioè, come è possibile avere dei percorsi di inserimento lavorativo che tengano in considerazione i talenti di tutte e di tutti e quindi sia possibile inserire sia le persone che hanno una disabilità sensoriale e altre capacità... ARTESIO Eleonora ... sia altre persone che hanno altri problemi di deficit, ma certamente altrettante risorse e altrettanti talenti. Grazie. |