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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Luglio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 13

Comunicazioni della Sindaca su “Istanza partecipazione servizio civile volontario”.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Credo che dobbiamo essere tutti riconoscenti nei confronti di questa famiglia
che ha reso pubblico, attraverso comunicati ai media, la situazione nella quale si è
ritrovata a vivere la propria figlia. È evidente e persino superfluo sottolineare come il
Servizio Civile sia certamente un’opportunità formativa per i giovani, ma sia altrettanto
un elemento, che dobbiamo apprezzare, di generosità e di disponibilità dei giovani nei
confronti del loro contesto urbano e della società nella quale vivono. Ora, su questa
questione, che è stata già all’attenzione - e ne ho chiesto conto in una Commissione
Consiliare specifica - del Disability Manager, altre formazioni politiche hanno segnalato
in via pubblica l’ipotetica sussistenza di una “vacanza legislativa”, vale a dire nella
norma nazionale non sarebbero indicate in modo puntuale le modalità con le quali
consentire la piena accessibilità e anche quelle con le quali prevedere percorsi di
accompagnamento e di inserimento dedicati. Non si chiede qui di avere ranghi diversi
per la valutazione delle disponibilità, dei talenti, della volontà di partecipare a progetti,
si chiede di riconoscere le differenze individuali e di saperle accogliere nelle loro
risorse.
Da questo punto di vista, quindi, chi ha mosso un’obiezione di carattere nazionale
incrocia l’osservazione che adesso l’Assessora ha svolto, rispetto alla lettera inviata al
Dipartimento; per parte nostra, però, una questione da governare l’abbiamo individuata,
nel senso che, se la Legge è insufficiente, nulla vieta però ai soggetti gestori di
procedere in una modalità più inclusiva rispetto a quanto normativamente prescritto.
Quindi io accolgo con piacere il fatto che si siano convocati al Tavolo di
Coordinamento degli Enti del Servizio Civile Universale per individuare le modalità più
opportune affinché i bandi, avanzati dai diversi soggetti, che sappiamo essere in gran
parte non istituzionali, prevedano esattamente l’inserimento e anche le modalità di
accompagnamento e di valutazione. Nello stesso tempo mi dispiace che
l’Amministrazione Comunale si sia trovata ad incrociare questa situazione e a viverla
come un aspetto inedito rispetto alla propria attenzione; evidentemente, nel tempo, si
sono allentate le preoccupazioni e anche le misure volte ad evitare ogni principio di
esclusione, ed è bene quindi che il tema venga rinominato all’interno della
programmazione complessiva e soprattutto venga gestito nella direzione della più ampia
accoglienza di queste volontà e di queste capacità di queste giovani e di questi giovani.
L’altra osservazione, per la quale dobbiamo essere grati al caso che evidentemente ha
prodotto una sofferenza e una fatica agli interessati, ma contemporaneamente li ha
motivati a prendere su di sé, sulla propria situazione, una responsabilità pubblica, è
comunicare pubblicamente un tema che è di interesse generale. La questione su cui mi
soffermo è esattamente quella dell’inserimento lavorativo: molti colleghi in questa
stessa Sala hanno ripetutamente sottolineato la richiesta nei confronti
dell’Amministrazione del rispetto della normativa sull’inserimento lavorativo e noi
sappiamo anche che probabilmente, dal punto di vista statistico, nell’andamento dei
tempi, questa norma è stata successivamente rispettata. Ma c’è anche la necessità, non
solo di confermare un impegno, che, o è prima degli Enti Pubblici oppure è difficile poi
pretenderlo nei confronti dei soggetti e degli imprenditori privati; lo abbiamo detto tante
volte: se la normativa non è prima praticata con grande volontà dagli Enti Pubblici,
l’interlocuzione, anche con altri, tenuti al rispetto della norma, rischia di essere troppo
debole. Quindi, dicevo, non solo mantenere l’attenzione nel rispetto dell’applicazione
della norma, ma anche verificare come la norma viene distintamente applicata, al di là
delle consuetudini; cioè, come è possibile avere dei percorsi di inserimento lavorativo
che tengano in considerazione i talenti di tutte e di tutti e quindi sia possibile inserire sia
le persone che hanno una disabilità sensoriale e altre capacità...

ARTESIO Eleonora
... sia altre persone che hanno altri problemi di deficit, ma certamente altrettante risorse
e altrettanti talenti. Grazie.

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