Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passiamo a quella successiva. Vedo che sta entrando in Aula l'Assessore Iaria e verifico la presenza della Consigliera Artesio. Si tratta della meccanografico n. 202100282: “Il Giardino boscoso del Buon Pastore” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 20 maggio del 2021 proprio dalla Consigliera Artesio. Passo quindi la parola… No, non ce l'ho ancora, riprovi a strisciare. Perfetto, allora le passo subito la parola, vedrà sul monitor apparire i minuti. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, nella risposta che adesso andrò a leggere in alcuni tratti, che poi consegnerò alla Consigliera Artesio, mi preme subito sottolineare che la porzione delle aree verdi ex Buon Pastore non è oggetto della dismissione patrimoniale della proposta di vendita andata all'asta, quindi è un'area che da Piano Regolatore era ed è legata a un recupero come area verde pubblica e che si inserisce nelle possibilità che si hanno quando viene proposta una deroga al Piano Regolatore di lavorare sulle aree limitrofe per poter proporre degli interventi che vanno a valorizzare ulteriormente l'interesse pubblico per la deroga al Piano Regolatore. Quindi da questo punto di vista nel bando era specificato che chiunque avesse partecipato all’asta, si fosse aggiudicato il bene, poteva proporre una deroga al Piano Regolatore attraverso questo Decreto Sviluppo limitato ad alcune categorie, alcune destinazioni urbanistiche. Gli aggiudicatari provvisori dell'area si sono avvalsi di questa possibilità e hanno proposto chiaramente una deroga alla 106, che nella possibilità di recuperare il giardino si inserisce tutta una possibilità appunto di valutare questo progetto nell'ottica di recuperare questo spazio come verde pubblico. Questa rivalutazione dello spazio riguarda anche chiaramente il censimento delle arre verdi, diciamo un progetto per aumentarne e recuperarne la qualità esistente di queste aree verdi e chiaramente un progetto di accessibilità di quest'area per i cittadini torinesi. Ricordo che questo giardino è per lo più sconosciuto ai cittadini torinesi e potrebbe diventare una risorsa molto importante dal punto di vista di disegno urbano e anche di fruibilità della zona. Chiaramente questo aspetto può sicuramente avvalorare il discorso di interesse del pubblico sulla proposta che è venuta appunto delineandosi. Chiaramente tutte le proposte, come tutti i 106, vengono valutate, sia appunto sotto il profilo politico e, come ho già detto più volte, di interesse pubblico, ma anche chiaramente come valutazioni tecniche sulla fattibilità degli interventi stessi. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, Assessore Iaria. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Molto interessante la specificazione svolta in questa occasione da parte dell'Assessore, nel senso che il compendio relativo al Giardino non ha fatto parte del procedimento di asta pubblica per alienazione di patrimonio IPAB, ma presumibilmente, laddove la Giunta intenderà presentare al Consiglio l'ipotesi di 106, potrà fare parte della valutazione di interesse generale pubblico per il quale sia ammissibile una applicazione del 106. Relativamente a questo aspetto l'Assessore sa quali sono le mie opinioni, nel senso che mi pare, dal punto di vista della procedura, che formalmente è ineccepibile, mi pare dal punto di vista della valutazione politica invece discutibile la possibilità di alienare del patrimonio da destinarsi a finalità socio- assistenziali, seppure con gestioni di terzi, seppure con cessioni pluriennali, rispetto a una deroga che consenta altri tipi di utilizzo e in questo specifico caso con un interesse pubblico che si rileva non nel contesto del procedimento relativo alla IPAB, ma nella estensione relativa alle parti limitrofe, come peraltro previsto e stabilito dalle norme. Quindi non introduco alcun ragionamento rispetto all'applicazione delle norme, introducono un ragionamento di opportunità e di valutazione politica e poi anche - e questo lo faremo col collega dell'Assessore Iaria che ha la delega al Bilancio - di destinazione delle risorse che sono state introitate dall'alienazione di un patrimonio IPAB. A maggior ragione, però, in considerazione della valutazione che è stata svolta rispetto alla qualità di questo patrimonio naturale particolarmente ristretto all'interno di una zona centrale che invece di naturale ha ancora pochissimo, è fortemente urbanizzata, fortemente attraversata da ogni sistema di mobilità, a maggior ragione proprio questa caratteristica renderà particolarmente interessante e attenta la valutazione che si dovrà fare rispetto alla proposta di riqualificazione che a grandi linee è stata avanzata a titolo esclusivamente preliminare e informativo, senza alcun vincolo formale, in una II Commissione Consiliare, perché non si tratta di un giardino a lungo incolto che possa essere riconvertito a un generale uso pubblico e a eventuali attrezzature funzionali all'uso pubblico, ma si tratta di un giardino molto particolare, tant'è che la mia interpellanza si intitola “Il Giardino boscoso”, nel quale nel tempo e proprio per questa capacità della natura di costruire dei propri spazi e delle proprie mutazioni all'interno di un contesto potenzialmente offensivo, ma dal quale invece si è difesa con questa lunga fase di segregazione e di chiusura che è diventata anche evidentemente salvaguardia, in questo particolare giardino si sono consolidate, si sono sviluppate determinate specie arboree di grandissimo interesse, alcune di tipo locale, altre addirittura di una vegetazione cui non siamo abituati nel patrimonio del verde pubblico della Città di Torino o del patrimonio del verde della Città di Torino, altri ancora, in particolare quelle che producono bacche, che sono state addirittura utilizzate e sono potenzialmente utilizzabili per diversi fini di carattere alimentare. Quindi c'è tutto un elemento di tutela di questo inaspettato patrimonio che ci viene consegnato non per merito degli interventi umani, ma per merito di uno sviluppo naturale e forse gli interventi umani che si possono richiamare come valore sono stati quelli di non essere stati invadenti in direzione di quel tipo di spazio, quindi questo particolare patrimonio che comincia ad essere apprezzato anche al di fuori della cinta del Buon Pastore, dovrebbe meritare un approfondimento tecnico-scientifico da parte dell'Amministrazione, certamente con gli strumenti classici dei nostri uffici, ma anche forse con delle consulenze, degli approfondimenti di carattere più puntuale, proprio per evitare che questo che sembra essere una certa rarità nel contesto torinese, diventi un giardino attrezzato apprezzabile, ma un giardino come altri, come altri in altri luoghi. Dato che siamo a livello dello scambio epistolare, l'Assessore mi farà avere una relazione e se lo desidera io potrei farle avere una relazione dei primi visitatori. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora la ringrazio, Consigliera Artesio. |