Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Grazie all’Assessore per le risposte. Chiederei poi la gentilezza di farmi avere la risposta scritta, se crede facendomela avere o via mail successivamente. Dunque, io riscontro, Assessore Iaria, che lei deve rispondere in parte su materie che governa come deleghe e in parte, invece, in supplenza dell’Assessora alla Cultura. Lei sa che io ho già posto due atti su questo tema e, insomma, lei anche fa una professione tecnica come la mia, si renderà conto che biblioteca Carluccio è chiusa dal 2015, lei mi ha detto che le proiezioni sono quelle, se tutto va bene, di poterla riaprire nel 2022. Allora, io credo che un’Amministrazione, una Città non può permettersi dei tempi che non sono commisurabili a nessuna delle attività produttive, culturali, sociali: sette anni per aprire una biblioteca non sono proprio un tempo compatibile. Tra l’altro, è un problema che avete ereditate, quindi non voglio dire… era dal 2015 che era chiusa, ma avere un mandato intero in cui non si riesce a risolvere il problema…, onestamente non stiamo parlando di fare la seconda linea della Metropolitana, peraltro io chiedevo anche di quale fosse la stima dei costi e lei non me l’ha data questa stima - la ringrazierò se avrà la gentilezza poi di volermi dare -, ma non credo stiamo parlando di centinaia di migliaia… sì, forse qualche cifra intorno a quella cifra, ecco, ma non stiamo parlando di milionate di euro, stiamo rifacendo una copertura di un edificio che ha avuto degli ammaloramenti, da come mi ha spiegato, ci sono state delle infiltrazioni, ma non credo che dal giugno 2020, quando è stata finita la bonifica, si arrivi a oggi, giugno 2021, in cui ancora non abbiamo una proiezione e siamo ancora in fase di gara, insomma, davvero non sono più tempi compatibili, perché eravamo già in ritardo prima. Quindi, questo è proprio per dare, così, una suggestione del fatto che la Città non può non avere dei tempi che sono quelli che normalmente si trovano in qualsiasi altra condizione di lavoro o di mercato, se ha a cura quelli che sono dei servizi, tra l’altro di prossimità, che si sono resi maggiormente necessari dopo la fase pandemica che abbiamo vissuto. Insisto ancora nel dire una cosa: abbiamo avuto un lungo periodo di chiusura, ma perché non se n’è approfittato per accelerare questi lavori, per poter andare avanti, per poter fare tutte le indagini e le progettazioni del caso? Poi, sulle parti che non sono di sua competenza, però mi permetto di sottolineare che alcune risposte, tipo quella del Bibliobus d’accordo, benissimo, ci saranno anche delle fermate suppletive, però sono sempre dei servizi ausiliari, non possono sostituire il significato che una biblioteca civica riveste per il suo quartiere, per il quadrante su cui insiste. E anche in questo, quindi, la riapertura in via sperimentale di alcune biblioteche civiche - lei ne ha citate 4, ma sono 18 ad organico -, se uno va… io mi sono preso la briga di andare a vedere cosa succede a Bologna, cosa succede a Milano, cosa succede a Firenze, a Roma, sono tutte aperte da tempo. Noi qui invece abbiamo attivato a maggio, in grande ritardo, un servizio che andava, in via sperimentale, a valutare alcune possibilità di usufruire di quegli spazi. Ma perché non si può pensare, come succede in quelle Città che citavo, previo appuntamento, di usufruire delle sale di studio, delle sale per l’accesso diretto agli scaffali per la consultazione e il prestito dei libri? Cioè, qui si tratta di dire: dopo un’emergenza come quella che abbiamo vissuto, bisogna far vedere che la Città resiliente è quella che sa dare risposte veloci, per riattivare quel tessuto sociale, culturale, di presidio che rivestono le biblioteche. Allora, in questo mi spiace constatare che siamo, ahimè, indietro rispetto ad altre realtà, forse vale la pena di puntare con più coraggio al fatto che quei servizi offerti, proprio perché, tra l’altro, in zone in cui è maggiormente necessario recuperare quella possibilità di dare, diciamo, in maniera equa servizi a tutti, anche solo banalmente avere l’accesso a internet, per gli studenti che vogliono studiare e che magari a casa non ce l’hanno, si poteva provare ad avere un po’ più di coraggio e ad implementare con più urgenza questo tipo di servizio. Quindi, io chiederei gentilmente se mi fa avere copia scritta della risposta, se potrà farmi avere - ovviamente via mail è più che sufficiente - un’idea sull’importo lavori che sono stati valutati, che sono alla base dell’aggiudicazione di cui lei ha accennato, e per il resto purtroppo non ho avuto delle risposte così esaustive dal punto di vista di quello che… cioè, per carità, esaustive dal punto di vista delle risposte, ma non così soddisfacenti, ritengo, per quelli che sono i servizi che dovrebbero essere erogati dal sistema bibliotecario civico. Grazie. |