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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2021-00245
SCHIUMA NEL PO: QUALI MOTIVI E QUALI SOLUZIONI?
Interventi
LAPIETRA Maria (Assessora)
Perfetto. Mi viene chiesto: “Se si abbia conferma dell’origine ‘non naturale’ delle
schiume”, quindi lungo il nostro fiume Po. Quindi, chiedendo ad ARPA mi hanno
risposto che sulle basi delle analisi chimiche effettuate, a seguito degli interventi
realizzati nei precedenti monitoraggi eseguiti in maniera disgiunta nel tratto fluviale di
competenza, si può affermare che la presenza di tensioattivi di natura antropica a bassa
concentrazione è ubiquitaria sui vasti tratti dell’asta fluviale e che in presenza di punti di
maggior aerazione, tipo salti, rapide e affioramenti di rocce si formano delle bolle
costituenti poi per aggregazione delle schiume in superficie che si esauriscono nel giro
di poche decine di metri. Localmente è stata osservata la presenza di schiuma ascrivibile
anche a fenomeni di origini naturali, ma al momento l'ipotesi maggiormente plausibile
attribuisce a tale fenomeno un ruolo residuale. Mi viene anche richiesto: “Se
l’osservazione del fenomeno sopra sinteticamente descritto sia proseguita anche nelle
ultime settimane e con quali modalità”. Per quanto riguarda i tecnici di ARPA, la
situazione è stata monitorata intensificando i sopralluoghi lungo i tratti fluviali dove si
ipotizza la presenza delle principali sorgenti di contaminazione e in corrispondenza dei
tratti interessati ed esposti dai cittadini. I tecnici ARPA sono intervenuti operando dei
controlli puntuali che hanno poi dato luogo a notizie dirette al segnalante e pubblicate
sul sito istituzionale. Al punto numero 3) mi viene chiesto: “Se vi siano aggiornamenti
da riferire in merito alla soluzione della questione attraverso ‘interventi tecnologici
mirati al momento in fase di studio’”. Gli esiti delle analisi effettuate nella prima
campagna di monitoraggio dedicata alla specifica problematica sono al momento ancora
parziali ed è pertanto prematuro ipotizzare interventi tecnologici mirati che, in ogni caso
non competono all’ARPA, che si rende comunque disponibile per le valutazioni del
caso. Al momento le azioni di contrasto del fenomeno da parte del Dipartimento ARPA
non possono essere di natura strutturale, ma solo finalizzate ad interrompere gli
eventuali scarichi non a norma direttamente tramite segnalazione all'Autorità
Giudiziaria o attraverso il coinvolgimento degli Enti Amministrativi competenti.
All’'ultimo punto mi viene chiesto: “A quale punto sia il lavoro congiunto tra Civica
Amministrazione e ARPA in merito al ‘piano di monitoraggio del livello di
inquinamento, con lo scopo di risolvere un problema che in ogni caso si trova a monte
del tratto torinese del fiume’ e quindi i risultati raggiunti”. Un gruppo di lavoro interno
ad ARPA ha elaborato un piano di campionamento costituito da una quarantina di punti
di misura dislocati lungo le aste fluviali direttamente o potenzialmente interessate dal
fenomeno. Quindi: 13 sul fiume Po; uno sull’asta fluviale Banna; uno Tepice; uno su
Riotorto; 4 Chisola; 14 sul Sangone; 1 sul piccolo riaffluente del Sangone; 2 su Dora
Riparia; uno su Stura di Lanzo. Il Piano di campionamento è stato definito con
l’obiettivo di fornire un quadro di insieme della presenza di sostanze riconducibile al
fenomeno sia nelle zone in cui il fenomeno si è manifestato con ricorrenza, sia in
corrispondenza di elementi puntuali di pressione ambientale, quindi depuratori, grossi
complessi industriali. Le operazioni di campionamento sono state realizzate in una
prima campagna in simultanea sui 38 punti di misura nella giornata del 5 maggio
scorso, impegnando sette squadre di tecnici prelevatori. Le analisi di laboratorio
parzialmente ancora in corso si sono concentrate sui seguenti parametri tensioattivi:
nitrati, nitriti, COD, metalli e FANS. Sulla base dei risultati derivanti da questa prima
campagna sarà possibile ottimizzare la rete di monitoraggio definita e indicare la
frequenza per le prossime campagne di prelievo oltre ad individuare i punti di maggiore
criticità. Grazie.

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