Interventi |
IARIA Antonino (Assessore) Sì, grazie Presidente. Allora come abbiamo già, diciamo, trattato questo argomento in Commissione vorrei ribadire due punti fondamentali. Le Universiadi e la scelte dei luoghi dove poi verranno insediati gli studentati pubblici sono frutto di un lavoro di squadra, un lavoro di squadra che tra l'altro è anche molto diciamo legato allo spirito sportivo delle Universiadi stesse, lavoro di squadra e la squadra è composta dalla Città di Torino le due Università Politecnico e Università di Torino EDISU Regione Piemonte e CUSI che è il proponente appunto delle dell'Universiadi che sono state assegnate a Torino. In questa squadra si sono valutate tutta una serie di problematiche per poter portare a casa il risultato, la prima è chiaramente legare la possibilità degli interventi al budget che le Olimpiadi avranno dal punto di vista economico. La seconda, non sono in ordine di importanza, comunque la seconda invece è legata al fatto che la verità, diciamo, delle Universiadi è legata all'aumento di 1.900 di posti letto pubblici all'interno della Città, una delle clausole anche era legata al fatto che questi studentati fossero vicini a delle sedi universitarie infatti tutte le proposte hanno questa caratteristica. Noi come Città di Torino abbiamo posto più aree, le prime discussioni per la scelta appunto dei possibili studentati, valutandole anche con la possibilità di poter effettuare i lavori nei tempi che sono molto stretti perché le Olimpiadi saranno nel 2025, ma gli studentati/villaggio per le Universiadi, per gli atleti devono essere pronti nel 2024, quindi abbiamo dei tempi strettissimi per portare a casa questo risultato. Le aree che abbiamo, diciamo, visionato come possibilità per l'atterraggio di questi studentati sono state molteplici, la Città come detto ne ha proposte molte ma tutte però avevano la caratteristica che per i tempi di esecuzione non potevano essere certi come costruzione per l'evento stesso, la scelta del Prato Parella ha sì un consumo di suolo bisogna chiaramente evidenziarlo ammetterlo, lo abbiamo già ammesso in più occasioni, ma tutto il Prato ha una superficie di 11.000 metri quadri, ad oggi secondo appunto il progetto di massima che proprio è un progetto che ci ha permesso di identificare il diciamo l’ipotesi di costruzione di questi studentati occuperà circa solo 2.000 metri quadri per impronte di edificato e forse altri 500 metri quadri di passaggi pedonali o altre attività, ma è ancora un progetto di massima quindi si può lavorare ancora nel progetto per ridurre ulteriormente il consumo di suolo. Volevo solo ribadire che però il prato non sarà consumato perché rimarranno 6.500 metri quadri di giardino pubblico che potrà essere veramente riportato a, diciamo, un verde pubblico di notevole qualità. Gli spazi tra i fabbricati sono assoggettati all'uso pubblico e quindi abbiamo anche un'esternalità positiva per quanto riguarda il discorso dei servizi che atterreranno in quella zona che non sono solo studentato, ma anche aule studio, anche due palestre che possono anche essere usate in convenzione con la Città, insomma tutta una strumentalità che nel budget e nella valutazione del progetto complessivo possono e devono essere evidenziate. È chiaro che come ho già detto io rispetto, a prescindere che siamo in vista della scadenza amministrativa rispetto e cercherò di rispettare la valutazione del Consiglio Comunale e stiamo anche cercando di valutare altre proposte che devono chiaramente stare però nel budget che abbiamo a disposizione come progetto. Grazie. IARIA Antonino (Assessore) In merito ad alcune specificazioni perché… IARIA Antonino (Assessore) Sì. |