Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con il punto n. 13 del nostro Ordine dei Lavori, l'ordine del giorno meccanografico n. 202114972 presentata dal Presidente Giovara e sottoscritta da altri Capigruppo e Consiglieri che ha come oggetto: “Solidarietà al Museo di Antropologia Criminale ‘Cesare Lombroso’” SICARI Francesco (Presidente) Lascio la parola al Presidente Giovara per l'illustrazione del provvedimento. Prego. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Mi sentite? Grazie. Innanzitutto io volevo ringraziare l'ispiratore di questo documento che è il Consigliere di Circoscrizione Iuri Bossuto e il documento è stato illustrato magistralmente dalla Capogruppo Eleonora Artesio in Commissione qualche giorno fa, io la ringrazio per questo e ringrazio anche i sottoscrittori del documento che sono vari e che sono trasversali. Tra cui qui davanti a me il Capogruppo Magliano. Allora, questo atto nasce da l'idea di contrastare un fraintendimento abbastanza pesante rispetto a che cosa sia il nostro Museo dedicato a Lombroso e il Senatore Saverio De Bonis come dice nella premessa al nostro ordine del giorno ha rilasciato delle dichiarazioni molto pericolose che vanno ad impattare sia sulla diffusione della verità scientifica rispetto a quello che è avvenuto e a quello che si espone all'interno del Museo Lombroso e sia rispetto appunto alle conseguenze rispetto al nostro tessuto culturale, l'impatto che può avere sui lavoratori del Museo e su una istituzione tra le più importanti di quelle che abbiamo. Il fraintendimento è basato sul fatto che si confonde la memoria storica e la narrazione di una ricerca che è stata poi anche riconvertita e, per stessa ammissione di Lombroso, riconsiderata da un punto di vista scientifico con il racconto di questa storia, un po' come se si chiedesse di abolire il Museo dedicato, che c’è ad Auschwitz perché si tratta di razzismo e invece si tratta esattamente del contrario, cioè del ricordo di un momento atroce, in questo caso molto di meno perché si trattava come succede spesso di ricerca scientifica che poi trova altre strade e viene smentita come succede spesso e speriamo che succeda ancora alla ricerca scientifica, fa proprio parte del suo procedimento, è come se si cercasse di abolire un momento triste della storia semplicemente chiudendo un Museo, ma la cosa più grave è che dietro a questo c'è una strumentalizzazione politica enorme portata avanti da gruppi monarchici e che fanno della storia, del procedimento scientifico in generale strame, cioè la raccontano e diffondono idee pericolosissime per i cittadini. Io per questo ringrazio di nuovo tutti i sottoscrittori, ma principalmente di nuovo e il Consigliere Iuri Bossuto e ringrazio il Direttore del Museo Lombroso per la battaglia che sta facendo in questo momento e pare che proprio oggi il Senatore De Bonis volesse fare il suo show spettacolare nella nostra Città, ma probabilmente non abbiamo avuto notizia dai media, per fortuna questa cosa è stata sventata, ma lo sapremo fra qualche ora. Per non dimenticare nessuno ricordo che il documento è stato firmato anche dal Consigliere Fornari, dalla Consigliera Carlevaris che è anche intervenuta in Commissione, la ringrazio e ha anche integrato con un suo intervento il documento, dalla Vicepresidente Ferrero, dal Consigliere Napolitano e dalla Consigliera Parlacino che ringrazio, oltre che dal Capogruppo Magliano. Grazie Presidente, per quanto mi riguarda ho terminato. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo con gli interventi, ho la Capogruppo Artesio, ne facoltà per cinque minuti, prego. ARTESIO Eleonora Grazie, Presidente. Poche osservazioni per integrare la ottima sintesi del Presidente di V Commissione, Consigliere Giovara. La intenzione di proporre all'Aula una discussione e una posizione su questo tema deriva da due motivazioni. La prima motivazione, è stato ricordato, è quello di esprimere solidarietà ai coordinatori scientifici, agli operatori del Museo, un Museo del sistema universitario, un Museo particolarmente apprezzato e visitato, un Museo che va conservato con consecutivi investimenti. Solidarietà obbligata rispetto al fatto che dopo le esternazioni che sono state ricordate, la realtà museale è stata oggetto delle classiche esternazioni da testiera e non solo. La seconda ragione riguarda la necessità che sembrava davvero non obbligata perché si dava per scontato la comprensione e la sensibilità culturale, la necessità, dicevo, di rifare il punto, il punto in questa Città rispetto al valore e alla comprensione che si dà dei percorsi museali e del loro ruolo di ricostruzione storica. Come credo non sia necessario ribadire sappiamo che i musei non sono il luogo della cristallizzazione delle verità temporanee, tantomeno lo sono i musei che riprendono e documentano i percorsi scientifici. La Scienza per sua definizione procede per l’espressione di tesi avendo il dovere di ricercare, prima che la conferma delle tesi stesse, la confutazione delle tesi e questo è l'essenza dei provvedimenti scientifici e dei percorsi di ricerca scientifica, quello di esprimere dati di relativi traguardi raggiunti, dove il relativo è legato all'evoluzione costante, solo dopo aver cercato tutte le possibili confutazioni ed è quindi evidente che si ricostruisce e si conserva anche un percorso che muovendo da tesi, ha visto le stesse tesi confutate, respinte e modificate. E questo è il lavoro di ricerca della scienza e della scoperta da parte dell'umanità, diversamente potremmo giudicare espressioni di carattere etico- morale che attengono a convinzioni, appartenenze, orientamenti religiosi, o diversamente, potremmo apprezzare o meno l'interpretazione di carattere letterario. Se discutessimo dell’origine dei comportamenti degli uomini sotto un piano letterario, potremmo fare riferimento al “Il fu Mattia Pascal” e a Pirandello che faceva muovere gli uomini con un lanternino che dava loro la possibilità di conoscere il bene e il male, il buio e il chiaro e di orientarsi con il proprio libero arbitrio dentro a questo processo decisionale. Se parliamo di scienza, la scienza indaga le motivazioni e le ragioni dei comportamenti delle persone e lo fa, come dicevo, avendo rifiutato un'analisi antropometrica, ma avendo anche attraverso quell’analisi introdotto degli elementi che appartengono alla nostra cultura giuridica e alla nostra cultura clinica, perché oggi riconosciamo come condizioni legati ad esempio al disagio mentale, come condizioni legate a determinanti ambientali, orientino i comportamenti purtroppo anche i comportamenti aggressivi e come queste valutazioni attengono al nostro codice di procedura, attengono ai nostri doveri di cura. Abbiamo quindi introdotto negli anni, anche grazie a quelle teorie confutate, la tematica che ci fa comprendere come i comportamenti abbiano molte origini, ciascuna delle quali vada analizzata e studiata, sia per giudicare, sia per mitigare i giudizi e questo, chi meglio di me, avendo studiato la dottrina del diritto potrebbe spiegarlo ed approfondirlo. Quindi è un ragionamento che ci appartiene sul profilo scientifico, che credo fosse necessario riprendere e ribadire in questo momento particolarmente acuto di una contrapposizione che periodicamente si ripropone e credo che la Città di Torino bene faccia con questa testimonianza a conservare un proprio patrimonio, a valorizzarlo nel modo con il quale ne abbiamo discusso e affiancare il costante lavoro della ricerca scientifica. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Procediamo adesso con il Capogruppo Magliano ne ha facoltà per cinque minuti. Prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente. Ma io ringrazio i colleghi per aver posto all’attenzione dell’Aula questo atto, noi avevamo già come Gruppo consiliare condannato l’intervento da parte di questo parlamentare, Saverio De Bonis, che forse non si è reso conto di che cosa stava dicendo, non si è reso conto forse essendo arrivato lui stesso al minimo di posizionamento politico, ricordo che è stato espulso dal Movimento 5 Stelle, Gruppo parlamentare adesso condannato anche in appello perché ha preso fondi che non gli spettavano essendosi dichiarato giovane imprenditore, imprenditore giovane non era, questo per contestualizzare il personaggio e forse ha rischiato di rinverdire lui, essendo di Matera, le tesi di Lombroso, essendo una persona condannata, quindi la macchietta nella macchietta per cui lo dico con grande forza, già una volta in quest’Aula si è provato a fare politica nella scorsa Consiliatura su questo Museo, bene hanno fatto i colleghi a fare questo atto che mettesse, con grande nettezza, in chiaro come sono oggettivamente le cose come invece dovremmo pensare, questo è emerso anche in Commissione, come valorizzare perché il tema del patrimonio museale di questa Città, per cui ben venga che anche su questo si sia trovato una unanimità di consenso perché quando qualcuno pensa sulla nostra storia, sulla storia torinese, sulla storia giuridica di questa Città che è stata famosa nel nostro territorio nazionale per le sue competenze, io penso al positivismo giuridico, ai tanti grandi Professori universitari che ci hanno anche dato lustro all’interno del mondo della Giurisprudenza italiana, penso che su questo dovremmo pensare, anzi come riposizionare e ridare vigore a quel tipo il Museo ben sapendo - e questo invece sì lo dico a monito - che già oggi in tanti tavoli e in tante riviste specialistiche si ricomincia a parlare una cosa che abbiamo una volta discusso anche con la collega Artesio di giustizia predittiva, cioè l’idea dell’utilizzo della telecamera perché possa capire dai tratti di una persona la predisposizione. Ecco, che questo Museo ci sia, ci serve per fare in modo che quelle teorie non tornino nel dibattito pubblico e su questo forse vale la pena poi in seguito farne un approfondimento perché proprio la presenza di questo Museo e come poi Lombroso ha di fatto riconosciuto come errate, come sbagliate, come errore le sue tesi ci serva da monito soprattutto per chi arrivando da una cultura politica come la mia, la cristiano democratica non può accettare che non vi sia il libero arbitrio che evidentemente supera ogni tipo di connotazione morfologica, etnica e legata all’aspetto biologico della persona per cui ringrazio veramente i colleghi per aver voluto anche in questo caso, come nell’atto precedente, dare un segnale di grande unità e grandi forze però iniziamo a riflettere come poter sviluppare ancora di più questo tipo di Museo e che sia di monito ad altri che ogni tanto provano a farsi un po’ di campagna elettorale sulla nostra storia che noi invece difendiamo con orgoglio. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi? Non ricevo richieste di intervento e allora possiamo procedere con la votazione del provvedimento. Prego Consiglieri votate. Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Procedo con il chiudere la votazione. Favorevoli 31, con la Consigliera Azzarà i favorevoli diventano 32, i contrari sono zero, gli astenuti zero. Il Consiglio Comunale quindi approva l’ordine del giorno. |