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DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Posso? Grazie, Presidente. La situazione sanitaria legata alla pandemia Covid-19 ha causato numerosissime assenze tra il personale dei Servizi Educativi durante questo anno scolastico difficilmente prevedibili e soprattutto quantificabili a priori. Motivo di questo aumento di assenze è senza dubbio la pandemia stessa, sono state 80 da inizio anno scolastico le insegnanti di scuola dell’infanzia assenti in quanto ammalate di Covid. A tali ragioni di assenza si sommano quelle per quarantena, i congedi Covid per figli in quarantena, più i permessi per vari motivi. Inoltre, si sono dovute esentare dal servizio cinque insegnanti cosiddette “fragili” sostituite sin dall’inizio dell’anno. Infine, il personale si è dovuto assentare anche per provvedere alle vaccinazioni e in molti casi per attendersi il concludersi di effetti collaterali alla vaccinazione stessa. Tutto questo, per dare un’idea della dimensione, ha portato ad oggi ad aumento medio di assenze per insegnante del 22% in più rispetto al periodo pre-Covid. Com’è noto, negli anni prima della pandemia, un aiuto a fronteggiare le assenze brevi ed improvvise era costituito da un’organizzazione interna ad ogni scuola che prevedeva lo spostamento di personale tra sezioni o l’abbinamento di gruppi di bambini di sezioni diverse senza produrre riduzioni del servizio alle famiglie. Durante il corrente anno scolastico il protocollo di sicurezza Covid-19 con il sistema delle bolle, del tracciamento e della non interscambiabilità di gruppi di bambini tra sezioni e di adulti tra bolloni composti da due o tre sezioni, non ha reso possibile l’utilizzo di tale flessibilità interna. Per sopperire a tale situazione si è provveduto fin dall’inizio dell’anno scolastico a un potenziamento dell’organico con l’assegnazione di ulteriori 37 unità di personale nelle scuole, di cui una proprio alla scuola dell’infanzia di corso Moncalieri. A fronte di ogni assenza anche per pochi giorni è stata avviata la chiamata per i supplenti, sia utilizzando la vigente graduatoria per le assunzioni a tempo indeterminato, che l’elenco delle persone disponibili a chiamata, il cosiddetto “elenco di messa a disposizione”. Com’è noto anche le scuole dell’infanzia statali hanno dovuto ricorrere a numerose chiamate e ciò ha determinato una sproporzione tra persone con i titoli disponibili e le necessità delle varie scuole, anche per la riluttanza di alcuni ad accettare incarichi per pochi giorni e per timore del Covid. Proprio in relazione a questa difficoltà e a riprova che si è trattato di una circostanza non locale della Città di Torino, ma nazionale, il Governo Centrale ha autorizzato i Comuni ad utilizzare anche personale inserito nelle graduatorie per il nido di infanzia, se provvisto del titolo. In aggiunta, Torino ha provveduto a sostenere le scuole anche con personale con titolo per i nidi di infanzia assegnando compiti di affiancamento senza responsabilità educativa della sezione. Per questo motivo, il 29 ottobre 2020, nonostante l’aggravarsi della situazione sanitaria, si è organizzato, in collaborazione con Risorse Umane, con tutte le precauzioni di sicurezza, una selezione per Educatori a tempo determinato che ha permesso di utilizzare una nuova graduatoria con 302 candidati. Nonostante tutti questi provvedimenti si sono verificati i casi in cui non sono state reperite persone da incaricare, in queste limitate occorrenze, soprattutto quando all’assenza Covid si aggiungevano assenze contemporanee per diversi motivi, non si è potuto che limitare l’orario di servizio. Si consideri, inoltre, che in accordo con le Organizzazioni Sindacali si è convenuto che solo il primo giorno di assenza della collega o del collega venisse coperta con il prolungamento dell’orario dell’insegnante presente. Inoltre, l’affidamento a soggetti esterni del servizio di post-scuola, dalle 16.30 alle 17.30, sia nelle scuole che nei nidi, ha contribuito anche a far fronte alle sostituzioni di assenze brevi, in quanto in caso di necessità tale servizio è stato anticipato alle 15.30, rendendo possibile con un limitato ricorso alle ore di straordinario delle insegnanti di ruolo, pari a un’ora, non diminuire l’orario del servizio per bambini e famiglie. Bisogna, inoltre, ricordare che nel corrente anno scolastico l’organico di scuole e nidi ha visto un rafforzamento di 96 unità a tempo indeterminato da settembre ad aprile; 35 insegnanti a settembre 2020; 46 insegnanti e 15 educatrici tra marzo e aprile 2021. Ciò nonostante, la spesa per i supplenti è aumentata del 21% rispetto al pre-Covid a conferma dello straordinario impegno a favorire il personale necessario al funzionamento dei servizi. In conclusione, non si può non riconoscere che in questa situazione eccezionale da parte dell’Amministrazione ogni risorsa reperibile sia stata messa a disposizione della continuità dei servizi compresa anche la copertura dell’intero orario con il post-scuola e post-nido che non tutte le Città hanno saputo garantire. Torino è considerata “Città virtuosa” da questo punto di vista, avendo anche garantito la continuità degli alunni più fragili in “zona rossa”. Sottolineo, infine, che le occasionali interruzioni di cui sono, ovviamente, molto dispiaciuta sono state dovute all’impossibilità di reperire personale da assegnare ai servizi per sopperire alle assenze brevi. Grazie. |