Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passiamo a trattare l’interpellanza n. mecc. 202100254, in cui verifico la presenza sia della Consigliera Artesio che dell’Assessora Di Martino. Per cui, procedo alla lettura: “Il Comune garantisce il regolare funzionamento dei Servizi Educativi?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dalla Consigliera Artesio in data 11 maggio del 2021. Do subito la parola per i cinque minuti assegnati, che compaiono peraltro a monitor, all’Assessora Di Martino. Prego. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Aspetti, si deve segnare. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Posso? Grazie, Presidente. La situazione sanitaria legata alla pandemia Covid-19 ha causato numerosissime assenze tra il personale dei Servizi Educativi durante questo anno scolastico difficilmente prevedibili e soprattutto quantificabili a priori. Motivo di questo aumento di assenze è senza dubbio la pandemia stessa, sono state 80 da inizio anno scolastico le insegnanti di scuola dell’infanzia assenti in quanto ammalate di Covid. A tali ragioni di assenza si sommano quelle per quarantena, i congedi Covid per figli in quarantena, più i permessi per vari motivi. Inoltre, si sono dovute esentare dal servizio cinque insegnanti cosiddette “fragili” sostituite sin dall’inizio dell’anno. Infine, il personale si è dovuto assentare anche per provvedere alle vaccinazioni e in molti casi per attendersi il concludersi di effetti collaterali alla vaccinazione stessa. Tutto questo, per dare un’idea della dimensione, ha portato ad oggi ad aumento medio di assenze per insegnante del 22% in più rispetto al periodo pre-Covid. Com’è noto, negli anni prima della pandemia, un aiuto a fronteggiare le assenze brevi ed improvvise era costituito da un’organizzazione interna ad ogni scuola che prevedeva lo spostamento di personale tra sezioni o l’abbinamento di gruppi di bambini di sezioni diverse senza produrre riduzioni del servizio alle famiglie. Durante il corrente anno scolastico il protocollo di sicurezza Covid-19 con il sistema delle bolle, del tracciamento e della non interscambiabilità di gruppi di bambini tra sezioni e di adulti tra bolloni composti da due o tre sezioni, non ha reso possibile l’utilizzo di tale flessibilità interna. Per sopperire a tale situazione si è provveduto fin dall’inizio dell’anno scolastico a un potenziamento dell’organico con l’assegnazione di ulteriori 37 unità di personale nelle scuole, di cui una proprio alla scuola dell’infanzia di corso Moncalieri. A fronte di ogni assenza anche per pochi giorni è stata avviata la chiamata per i supplenti, sia utilizzando la vigente graduatoria per le assunzioni a tempo indeterminato, che l’elenco delle persone disponibili a chiamata, il cosiddetto “elenco di messa a disposizione”. Com’è noto anche le scuole dell’infanzia statali hanno dovuto ricorrere a numerose chiamate e ciò ha determinato una sproporzione tra persone con i titoli disponibili e le necessità delle varie scuole, anche per la riluttanza di alcuni ad accettare incarichi per pochi giorni e per timore del Covid. Proprio in relazione a questa difficoltà e a riprova che si è trattato di una circostanza non locale della Città di Torino, ma nazionale, il Governo Centrale ha autorizzato i Comuni ad utilizzare anche personale inserito nelle graduatorie per il nido di infanzia, se provvisto del titolo. In aggiunta, Torino ha provveduto a sostenere le scuole anche con personale con titolo per i nidi di infanzia assegnando compiti di affiancamento senza responsabilità educativa della sezione. Per questo motivo, il 29 ottobre 2020, nonostante l’aggravarsi della situazione sanitaria, si è organizzato, in collaborazione con Risorse Umane, con tutte le precauzioni di sicurezza, una selezione per Educatori a tempo determinato che ha permesso di utilizzare una nuova graduatoria con 302 candidati. Nonostante tutti questi provvedimenti si sono verificati i casi in cui non sono state reperite persone da incaricare, in queste limitate occorrenze, soprattutto quando all’assenza Covid si aggiungevano assenze contemporanee per diversi motivi, non si è potuto che limitare l’orario di servizio. Si consideri, inoltre, che in accordo con le Organizzazioni Sindacali si è convenuto che solo il primo giorno di assenza della collega o del collega venisse coperta con il prolungamento dell’orario dell’insegnante presente. Inoltre, l’affidamento a soggetti esterni del servizio di post-scuola, dalle 16.30 alle 17.30, sia nelle scuole che nei nidi, ha contribuito anche a far fronte alle sostituzioni di assenze brevi, in quanto in caso di necessità tale servizio è stato anticipato alle 15.30, rendendo possibile con un limitato ricorso alle ore di straordinario delle insegnanti di ruolo, pari a un’ora, non diminuire l’orario del servizio per bambini e famiglie. Bisogna, inoltre, ricordare che nel corrente anno scolastico l’organico di scuole e nidi ha visto un rafforzamento di 96 unità a tempo indeterminato da settembre ad aprile; 35 insegnanti a settembre 2020; 46 insegnanti e 15 educatrici tra marzo e aprile 2021. Ciò nonostante, la spesa per i supplenti è aumentata del 21% rispetto al pre-Covid a conferma dello straordinario impegno a favorire il personale necessario al funzionamento dei servizi. In conclusione, non si può non riconoscere che in questa situazione eccezionale da parte dell’Amministrazione ogni risorsa reperibile sia stata messa a disposizione della continuità dei servizi compresa anche la copertura dell’intero orario con il post-scuola e post-nido che non tutte le Città hanno saputo garantire. Torino è considerata “Città virtuosa” da questo punto di vista, avendo anche garantito la continuità degli alunni più fragili in “zona rossa”. Sottolineo, infine, che le occasionali interruzioni di cui sono, ovviamente, molto dispiaciuta sono state dovute all’impossibilità di reperire personale da assegnare ai servizi per sopperire alle assenze brevi. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Di Martino. Passo la parola alla Consigliera Artesio e, come dico, vedete a monitor l’orario, quindi non vi devo neanche dare altre indicazioni. Prego. ARTESIO Eleonora Grazie. Se si fosse trattato di una situazione particolare ed eccezionale in un periodo straordinario come questo, io non avrei presentato questa interpellanza. Ho presentato questa interpellanza perché la questione puntuale che riguarda questa scuola per l’infanzia, rappresenta un esempio di una scelta strutturale che è in essere e che peraltro è anche stata dichiarata in atti formali dell’Amministrazione. La scelta strutturale è quella di non intervenire con chiamate da graduatorie a tempo determinato per sostituire le supplenze brevi o di pochi giorni e peraltro io ricordo che, quando si sono assunti e dibattuti i documenti relativi al sistema formativo integrato e poi successivamente alla determinazione delle piante organiche ragionando sul fabbisogno di personale, che questo Consiglio ha votato come allegato al Documento Unico di Programmazione, un criterio dichiarato era stato quello di prevedere che il 5% delle assenze dal servizio fosse fisiologico e in quanto tale sostenibile all’interno della redistribuzione delle risorse proprie di ciascun plesso scolastico. È su questo tema che io ho voluto sollevare l’attenzione a partire da un caso specifico, avrei potuto, evidentemente, polemizzare, ma francamente ho dismesso la convinzione che possa servire rappresentare gli elementi di contraddizione. Il 20 ottobre del 2020, l’Assessora e la Sindaca in tutte le reti unificate e nonché nelle conferenze stampa dichiaravano le assunzioni che sono state qui ricordate, non parlo di quelle a tempo indeterminato, perché quelli sono gli stessi numeri che circolano da tre anni in questo Consiglio. Quindi ormai sappiamo che stiamo sempre parlando di 35 unità, 40 unità e così via, ma parlo dell’annuncio fornito relativamente alla volontà dell’Amministrazione di arrivare a circa 400 assunzioni a tempo determinato tra assistenti educativi e personale insegnante o educatore. Un genitore che non segua l’evoluzione dei servizi e che si affidi alla comunicazione pubblica certamente non può capire la differenza tra l’annuncio dato dalla politica e quello che succede nella realtà quotidiana delle scuole dei propri figli. E questa realtà quotidiana io l’ho voluta sottolineare perché riguarda e coinvolge in modo particolare le donne e le donne lavoratrici; se come è accaduto in questa scuola per l’infanzia i genitori vengono informati di dover ritirare anticipatamente i figli per un’emergenza occorsa all’insegnante di sezione e nessuno poteva intervenire in sostituzione di quell’insegnante di sezione, proprio per i ragionamenti dell’organizzazione a bolle prima fatti e quindi, presumibilmente, e umanamente comprendono una condizione di emergenza, ma se poi la ripresa annunciata delle attività scolastiche anziché essere nel giorno del lunedì viene prorogata e quindi l’attività di sezione non riprende, perché gli insegnanti assegnati a quella sezione sono legittimamente e doverosamente, per la salvaguardia della comunità intera, impegnati nelle verifiche delle condizioni sanitarie e la scuola al proprio interno, magari anche per le piccole dimensioni, non riesce a costruire quello scambio e quel supporto reciproco tra docenti che è stato usato fino a questo momento per coprire le assenze brevi, ecco, che le conseguenze, oltre ad essere un elemento di disorientamento per i bambini, per i bimbi piccoli, ma anche… è un elemento pesante, faticoso di organizzazione familiare che credo lei quanto me comprenda e su cui abbia sensibilità. Quindi, questa interpellanza, che peraltro non ha il merito di aver sollevato il caso specifico perché è stato segnalato su Specchio dei tempi, sui giornali, quindi è un fatto che è diventato già pubblico. Questa interpellanza non aveva l’intenzione soltanto di sottolineare una specificità, ma di far riflettere a questo punto gli amministratori che verranno sulla capacità di sostenere questa percentuale di assenze non coperte strutturalmente non coperte, perché ritenute fisiologiche. Certo, saranno tempi normali, ma comunque è un segnale che volevo lanciare. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ringrazio la Consigliera Artesio. |