Interventi |
UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, la Consigliera Artesio ha presentato un’interpellanza sulle Ecoisole Smart e problematiche che ne deriverebbero, in particolare riferimento ai quartieri Barriera di Milano e San Salvario. Richiesta relazione ad AMIAT, l’azienda ha riferito che dal 2019 è stata avviata la sperimentazione delle Ecoisole in area di corso Traiano. In quell’area, di sistema porta a porta condominiale, appariva difficilmente realizzabile a causa della forte verticalizzazione dell’abitato, elevata densità abitativa, che avrebbe portato a congestionare le pertinenze condominiali con un numero troppo elevato di contenitori, peraltro incompatibile con gli spazi esterni in fase di esposizione. Il modello ha permesso di raggiungere percentuali di raccolta differenziata, addirittura migliori rispetto al porta a porta tradizionale, grazie alla risposta positiva da parte della maggioranza dei cittadini all’uso del sistema di identificazione attraverso tessere personalizzate. Si è pertanto deciso, insieme alla Città, di estendere il modello anche su altre aree dove il porta a porta risultava di complessa implementazione per questioni demografiche e urbanistiche, esempio: Spine, San Secondo, San Salvario, eccetera. I risultati sulla seconda area attivata, quella delle Spine, sono stati in linea con quelli ottenuti nell’area di corso Traiano; il sistema, infatti, tramite il controllo delle tessere, permette di individuare i comportamenti scorretti e intervenire per sensibilizzare puntualmente le utenze, come già è avvenuto per diverse utenze non domestiche. Un altro punto a favore del sistema, al di là di questo sistema di raccolta, è la minore invasività, data dal fatto che le attrezzature non sono collocate nei cortili e gli utenti non si accollano i costi dell’esposizione su strada del successivo ritiro. Per questi motivi si è decisa l’estensione del modello in tutte le altre aree dove attualmente c’è ancora la vecchia raccolta di tipo stradale con percentuali di differenziata largamente inferiori alla media cittadina e soprattutto agli obiettivi di legge. Per quanto riguarda gli aspetti sociali delle aree coinvolte, AMIAT conduce rilievi territoriali puntuali, intervistando le utenze non domestiche, per individuare le singole produzioni di rifiuto e visionando le utenze domestiche per reperire i riferimenti degli amministratori. A valle dei sopralluoghi vengono coinvolte le Circoscrizioni per spiegare i loro progetti, ascoltare i dubbi e apportare eventualmente correttivi alla progettazione. AMIAT, inoltre, partecipa, ovunque invitata, alle Commissioni Ambiente e di Circoscrizione; in particolare, con la Circoscrizione 6 si sono tenuti appositi incontri per condividere uno specifico Piano comunicativo e per discutere il tema delle utenze abusive; il problema è presente anche in altre aree e provoca sicuramente disagi, ma è importante sottolineare che si tratta di una minoranza di soggetti e che invece la maggior parte delle persone risponde in modo corretto e positivo al progetto. AMIAT è ovviamente disposta, qualora la Città lo ritenga opportuno, a fornire tessere intestate, invece, che al singolo utente, all’unità abitativa o all’amministratore di condominio, per limitare il fenomeno dell’abbandono da parte delle utenze sommerse, fermo restando che potrebbe essere un’occasione per sanare proprio qualche situazione, risolvendo il problema a monte. AMIAT si è data, inoltre, disponibile a ritardare il blocco delle Ecoisole più problematiche da questo punto di vista, in modo da permettere di regolarizzare il più possibile le situazioni. In Barriera di Milano, inoltre, verranno introdotti dei fori sui cassonetti di vetro, plastica e indifferenziato, proprio per intercettare il rifiuto minuto, prodotto da abitanti di passaggio, presenti soprattutto in area mercatale o nei pressi di bar e ritrovi serali, consentendo così di integrare la rete dei cestini stradali; questi contenitori vengono usati in diverse città italiane ed estere e, dopo alcune difficoltà iniziali, la risposta dei cittadini risulta ovunque buona, anche quella delle persone anziane, che peraltro già prima dovevano aprire lo sportello oppure premere il pedale per conferire i rifiuti. Per quanto riguarda le persone con disabilità, AMIAT cerca di venire incontro alle persone che scrivono, sia posizionando i cassonetti lato marciapiede, in modo da ridurre l’altezza, sia cambiando l’isola di riferimento quando la persona preferisca conferire altrove. Nella consapevolezza però che si tratta di un tema di primaria importanza, AMIAT ha sollevato la questione al fornitore per individuare soluzioni adeguate; un’agevolazione potrebbe arrivare dai nuovi contenitori più bassi di 20 centimetri che il fornitore introdurrà sul mercato a fine 2021, inizio 2022 e di cui AMIAT ha richiesto un prototipo in consegna nelle prossime settimane. L’Area Qualità del territorio - Igiene Urbana e Ciclo Rifiuti, a completamento di quanto relazionato, ha proposto di ipotizzare un sistema che preveda un controllo incrociato fra le utenze catastali, TARI, gas ed elettriche, utili a far emergere eventuali utenze sommerse e la reale consistenza della presenza sul territorio. Mi permetto di aggiungere anche una nota un po’ più politica; appunto, come citava la risposta all’interpellanza, ci siamo incontrati più volte anche con la Presidente di Circoscrizione, proprio perché sappiamo delle difficoltà di alcune aree della Circoscrizione 6 e per cercare di trovare insieme delle soluzioni anche a livello comunicativo, coinvolgendo anche le comunità di riferimento locali, insieme all’Assessore Giusta. |