Interventi |
PETRARULO Raffaele Il titolo è già un programma, Pirandello insegna, no? “Così è se vi pare”, messo appositamente, anche perché sembra proprio di essere in una (incomprensibile) Pirandelliana proprio, in cui i servizi sembrerebbe che ci siano e non ci siano, funzionino e non funzionino, li usiamo e non li usiamo, sono aperti e forse sono chiusi, li puliamo oggi, ma domani forse no. È logico che alcuni che abbiamo citato, ad esempio quello che è costato… io dico “la Cattedrale nel Deserto”, i grandi servizi che ci sono in piazza Crispi, che adesso sono… che sarebbero funzionanti, ma sono sempre chiusi, ma non so se sono funzionanti e per chi, hanno un costo non di poco conto e andavano naturalmente in funzione di quella che era l’area mercatale di quel grande spreco che c’è oggi, che è quella tettoia inesistente con due banchi alla settimana che vanno a fare il mercato, ma che serve per parcheggio pubblico naturalmente, questo è il quantum. Già l’ha detto l’Assessore Sacco, naturalmente, ancora ci sono i cartelli che dicono questo. Per quello che riguarda questi servizi pubblici, secondo me, Assessore Unia, sembra una questione di poco conto, ma con quello che sta avvenendo in varie parti di Torino, considerato anche il discorso sociologico in cui la gente è anche più anziana e poi ci sono - scusi il termine, vorrei dire una parola, ma poi mi censura la Presidente - io direi… le dico l’iniziale, gli “m.” che ci sono in Barriera, che naturalmente vicino ai bidoni fanno di tutto e di più. Allora, occorre naturalmente, siccome occorre… occorreva, che non era sbagliato, quello dei Vespasiani, che c’erano ed erano non in misura indifferente, in una misura in cui potessero naturalmente andare a… non dico ad agevolare, ma a far sì che tutti questi “m.” che ci sono sulla Barriera e non solo in Barriera, ma anche in altre zone della città di Torino, non avessero la giustificazione che non ci sono dei servizi pubblici per poter andare a fare i loro bisogni, okay? Questo che significa? Perché dico questo? Perché sembra una stupidaggine per chi ci ascolta, ma bambini, donne - una di questa è Stefania e la citiamo anche - che esce di casa e deve vedere vicino al bidone qualcuno che ha qualcosa che mostra, non è una bella visione per quello che è la città. Non è questo, quindi la pianificazione, soprattutto nelle aree verdi, iniziamo con le aree verdi, le aree verdi, piazza Bottesini, che è l’area a monte, quella lì più piccola, è veicolata e vincolata naturalmente, per fortuna, al mercato, perché nelle altre ore avevano trovato di tutto e di più all’interno, quindi anche la Polizia era intervenuta. Quello che concordo con lei, Assessore Unia, su questo concordo, è che posizionare dei servizi pubblici al chiuso, perché il Vespasiano è un po’ diverso, è solo per gli uomini, quindi andrebbe a penalizzare un po’ le donne per quel lato lì, cioè al chiuso che cosa succede? Che poi viene oggetto spesso e volentieri di zona di spaccio, spaccio da parte di alcuni che lo usano come base di questo e quindi diventa non più utilizzabile e quindi anche questo diventa diverso. Cosa fare e come fare? Beh, di sicuro nelle aree verdi ci dovrebbero essere i servizi pubblici, sicuramente questa dovrebbe essere una delle cose canoniche che, quando viene fatto un parco o un giardino, quello sia fondamentale per quello che è l’innesco; poi dopo, se debbo essere sincero, la parte di quelli che sono autopulenti chiusi sono bellissimi, sono un po’ restio di tanta gente di poter utilizzare quelli, però naturalmente non entro nel merito, quello lo lasciamo fare a chi è di competenza. Questa interpellanza, se si ricorda, partiva proprio dalla mozione che con la mia collega, la Consigliera Scanderebech, avevamo fatto per quello che riguardava i bagni chimici che erano per i tassisti all’interno di tutto quello che era la città, quindi per poter far sì che avessero un servizio che potessero usare, quelli che poi, in via sussidiaria, fu fatto con GTT al capolinea, dove erano chiusi, anche se i bagni chimici non sono il non plus ultra. Quello che sarebbe da fare, ma non è stato fatto da diversi anni, da decenni, secondo me, è proprio una pianificazione di quella che è la struttura di tutto quello che è il tessuto cittadino, quella di venire incontro alla popolazione, venire incontro a quelli che sono anche…, cioè, la fruizione di queste aree, che sono aree verdi, che sono aree di gioco, che sono aree trafficate anche, però io mi fermerei…, se avessimo già solo sulle aree verdi, che Torino è una delle città con più verde d’Europa, quindi avremmo una copertura quasi totale di tutta la città, noi avremmo fatto già un lavoro eccezionale. È logico che programmare non è facile, oggi siamo qui a criticare, non a programmare, che AMIAT dice di pulire due volte al giorno tutti i wc; io le dico la verità: su uno in particolare, mi (incomprensibile) citarlo, corso Novara angolo via Lombardore… PETRARULO Raffaele Due volte al giorno non ci passa AMIAT, lo dico perché quello sono sicuro perché lo vedo, quindi su quello, lo diciamo a verbale, secondo me, quando mi prendo una responsabilità…, mi dica quante volte va e che in giorni e in che orari, perché già sul cimitero abbiamo avuto a che dire con Giusta che c’era lo sfalcio delle foglie, su questo sono sicuro, ce l’ho di fronte all’ufficio, quindi ne sono sicuro. Per altro, niente, grazie della risposta, naturalmente approfondire non servirebbe granché, perché tanto l’approfondimento su questo significa solamente andare ancora più in basso e andare più in basso poi forse toccheremmo il fondo. Grazie, Presidente. |