Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Quindi, passiamo all’interpellanza n. mecc. 202100237, in cui, appunto, abbiamo come titolo: “Servizi igienici pubblici: pulizia, ‘Così è se vi pare’?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dai Consiglieri Petrarulo e Scanderebech in data 3 maggio del 2021. Ci sono diversi allegati fotografici. Do la parola all’Assessore Unia per la puntuale risposta. UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Il Consigliere Petrarulo ha presentato, appunto, interpellanza sulle condizioni e le manutenzioni dei servizi igienici. Richiesta relazione ad AMIAT, l’azienda ha dapprima ricordato che il contratto di servizio che regola i rapporti con la Città di Torino prevede che AMIAT fornisca i servizi di apertura e chiusura, pulizia e piccola manutenzione per i servizi igienici pubblici cittadini, con esclusione di quelli dei grandi parchi urbani, quali ad esempio il Parco del Valentino, gestiti in logica di full service dal Settore Verde Pubblico, e di quelli autopulenti a pagamento, gestiti dalla società che li ha installati. AMIAT si occupa, quindi, di: 48 servizi igienici aperti, tipo Vespasiani, per i quali è prevista una pulizia giornaliera, domenica esclusa; 37 servizi igienici chiusi posizionati in aree mercatali, per i quali nei giorni di mercato e in molti casi anche domenica e festivi, nel periodo maggio-ottobre, è prevista l’apertura verso le 8.00 e la chiusura verso le 20.00, con due interventi di pulizia al giorno; 20 servizi igienici chiusi, in parte anche accessibili a persone disabili, per i quali nei giorni feriali, e in qualche caso dei giorni festivi, è prevista l’apertura verso le 8.00 la chiusura verso le 20.00 e due interventi di pulizia al giorno. Per quanto riguarda le strutture chiuse al pubblico da svariati mesi, citate appunto nell’interpellanza, AMIAT ricorda che, per quanto riguarda corso Novara angolo via Bologna, la struttura è chiusa in attesa di demolizione, in quanto costituirebbe un impedimento ai lavori SMAT di prossima esecuzione. AMIAT sta, quindi, provvedendo a formulare apposito preventivo di spesa per la demolizione. Per quanto riguarda piazza Crispi, in realtà la struttura, pur in precarie condizioni dal punto di vista estetico e manutentivo, è tuttora aperta e, per quanto possibile, viene regolarmente pulita. Stante la situazione, la Città ha più volte ipotizzato la sua chiusura e conseguente demolizione, ma al momento non è stato loro richiesto alcun intervento risolutivo. L’Area Qualità del Territorio, a completamento della nota di AMIAT, ha riferito che per quanto attiene le strutture chiuse è in itinere un processo di demolizione, a seguito di problematiche strutturali che ne minano la sicurezza statica. L’Area Verde, per quanto di competenza, ha riferito che sul territorio cittadino sono presenti tipologie differenti di servizi igienici in capo a differenti soggetti, sia sotto l’aspetto della realizzazione e installazione, sia sotto l’aspetto della manutenzione ordinaria, operazione in cui ricade l’attività prevalente della pulizia, ad esempio i wc a servizio di aree sportive, di aree verdi, mercatali, eccetera. Diversi sono, quindi, i soggetti incaricati per svolgere la pulizia dei servizi igienici, ciascuno con programmazioni differenti: per quanto riguarda l’Area Verde, appunto, sono in carico ai loro Uffici Tecnici i servizi igienici presenti nei grandi parchi, ossia nei parchi definiti “a manutenzione in full service”, dove il Verde Pubblico svolge, mediante imprese appaltatrici, sia attività di sfalcio erba, sia attività di raccolta rifiuti, pulizia, disinfezione dei wc e di aree gioco e aree cani. A titolo di esempio, si citano i principali parchi ricadenti in queste tipologie di manutenzione: il Valentino, il parco Carrara, il Ruffini, il Cavalieri Vittorio Veneto, Sempione e Colletta. In tali parchi di norma viene eseguito un intervento di pulizia e disinfezione ogni giorno della settimana nella fascia oraria del mattino, in particolare nel periodo estivo, dal 1° aprile al 30 settembre, caratterizzato da maggior frequenza degli utenti; nel periodo invernale tale frequenza viene assicurata per i parchi con maggior utenza, come il Carrara, mentre per i parchi meno frequentati gli interventi sono svolti a giorni alterni. All’interno del Parco del Valentino i servizi igienici vengono puliti due volte al giorno e a inizio e fine mattinata, in concomitanza col turno della cooperativa che si occupa della manutenzione. L’annoso problema dei servizi igienici nei parchi rimane irrisolto ormai da una ventina d’anni per motivi prettamente sanitari, manutentivi e legati a frequenti atti vandalici. Per tali motivi non è ancora stato previsto di riattivare i servizi igienici chiusi; gli ultimi realizzati con le manutenzioni straordinarie di parco Di Vittorio e Valentino sono stati gravemente danneggiati mediante atti vandalici pochi giorni dopo la loro apertura, pertanto, si propone per il futuro un appalto mirato alla realizzazione di un servizio igienico standard, possibilmente replicabile prefabbricato, com’era stato fatto per i chioschi e le edicole (incomprensibile) negli anni Ottanta del secolo scorso. L’Ufficio Qualità Spazi Urbani e Arredo Urbano, per quanto di competenza, ha riferito che i bagni pubblici esistenti sono stati censiti molto tempo fa, nel 2006, e alcuni nel frattempo sono stati rimossi perché in pessimo stato, o spostati per lavori di sistemazione delle aree circostanti. Nel 2006 era stato ipotizzato un incremento degli stessi, valutando anche le necessità di migliorie legate all’accessibilità dei servizi igienici per donne e disabili. Comunque tutta la documentazione è accessibile al link che darò ovviamente in copia al Consigliere che ha presentato l’interpellanza. Tale Piano non è purtroppo stato finanziato, per cui gli ultimi… gli elementi posizionati sono quelli automatici autopulenti, posizionati nel numero di 10 nel centro storico e 10 nelle varie circoscrizioni. Autopulenti con la gestione da parte di DECO. Nel frattempo sono stati aggiunti alcuni servizi igienici in aree mercatali riqualificate, come ad esempio piazza Nizza e piazza Bottesini, e ne sono stati realizzati altri da GTT in prossimità dei capolinea dei bus, però con accesso esclusivo riservato al loro personale. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Unia. La parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele Il titolo è già un programma, Pirandello insegna, no? “Così è se vi pare”, messo appositamente, anche perché sembra proprio di essere in una (incomprensibile) Pirandelliana proprio, in cui i servizi sembrerebbe che ci siano e non ci siano, funzionino e non funzionino, li usiamo e non li usiamo, sono aperti e forse sono chiusi, li puliamo oggi, ma domani forse no. È logico che alcuni che abbiamo citato, ad esempio quello che è costato… io dico “la Cattedrale nel Deserto”, i grandi servizi che ci sono in piazza Crispi, che adesso sono… che sarebbero funzionanti, ma sono sempre chiusi, ma non so se sono funzionanti e per chi, hanno un costo non di poco conto e andavano naturalmente in funzione di quella che era l’area mercatale di quel grande spreco che c’è oggi, che è quella tettoia inesistente con due banchi alla settimana che vanno a fare il mercato, ma che serve per parcheggio pubblico naturalmente, questo è il quantum. Già l’ha detto l’Assessore Sacco, naturalmente, ancora ci sono i cartelli che dicono questo. Per quello che riguarda questi servizi pubblici, secondo me, Assessore Unia, sembra una questione di poco conto, ma con quello che sta avvenendo in varie parti di Torino, considerato anche il discorso sociologico in cui la gente è anche più anziana e poi ci sono - scusi il termine, vorrei dire una parola, ma poi mi censura la Presidente - io direi… le dico l’iniziale, gli “m.” che ci sono in Barriera, che naturalmente vicino ai bidoni fanno di tutto e di più. Allora, occorre naturalmente, siccome occorre… occorreva, che non era sbagliato, quello dei Vespasiani, che c’erano ed erano non in misura indifferente, in una misura in cui potessero naturalmente andare a… non dico ad agevolare, ma a far sì che tutti questi “m.” che ci sono sulla Barriera e non solo in Barriera, ma anche in altre zone della città di Torino, non avessero la giustificazione che non ci sono dei servizi pubblici per poter andare a fare i loro bisogni, okay? Questo che significa? Perché dico questo? Perché sembra una stupidaggine per chi ci ascolta, ma bambini, donne - una di questa è Stefania e la citiamo anche - che esce di casa e deve vedere vicino al bidone qualcuno che ha qualcosa che mostra, non è una bella visione per quello che è la città. Non è questo, quindi la pianificazione, soprattutto nelle aree verdi, iniziamo con le aree verdi, le aree verdi, piazza Bottesini, che è l’area a monte, quella lì più piccola, è veicolata e vincolata naturalmente, per fortuna, al mercato, perché nelle altre ore avevano trovato di tutto e di più all’interno, quindi anche la Polizia era intervenuta. Quello che concordo con lei, Assessore Unia, su questo concordo, è che posizionare dei servizi pubblici al chiuso, perché il Vespasiano è un po’ diverso, è solo per gli uomini, quindi andrebbe a penalizzare un po’ le donne per quel lato lì, cioè al chiuso che cosa succede? Che poi viene oggetto spesso e volentieri di zona di spaccio, spaccio da parte di alcuni che lo usano come base di questo e quindi diventa non più utilizzabile e quindi anche questo diventa diverso. Cosa fare e come fare? Beh, di sicuro nelle aree verdi ci dovrebbero essere i servizi pubblici, sicuramente questa dovrebbe essere una delle cose canoniche che, quando viene fatto un parco o un giardino, quello sia fondamentale per quello che è l’innesco; poi dopo, se debbo essere sincero, la parte di quelli che sono autopulenti chiusi sono bellissimi, sono un po’ restio di tanta gente di poter utilizzare quelli, però naturalmente non entro nel merito, quello lo lasciamo fare a chi è di competenza. Questa interpellanza, se si ricorda, partiva proprio dalla mozione che con la mia collega, la Consigliera Scanderebech, avevamo fatto per quello che riguardava i bagni chimici che erano per i tassisti all’interno di tutto quello che era la città, quindi per poter far sì che avessero un servizio che potessero usare, quelli che poi, in via sussidiaria, fu fatto con GTT al capolinea, dove erano chiusi, anche se i bagni chimici non sono il non plus ultra. Quello che sarebbe da fare, ma non è stato fatto da diversi anni, da decenni, secondo me, è proprio una pianificazione di quella che è la struttura di tutto quello che è il tessuto cittadino, quella di venire incontro alla popolazione, venire incontro a quelli che sono anche…, cioè, la fruizione di queste aree, che sono aree verdi, che sono aree di gioco, che sono aree trafficate anche, però io mi fermerei…, se avessimo già solo sulle aree verdi, che Torino è una delle città con più verde d’Europa, quindi avremmo una copertura quasi totale di tutta la città, noi avremmo fatto già un lavoro eccezionale. È logico che programmare non è facile, oggi siamo qui a criticare, non a programmare, che AMIAT dice di pulire due volte al giorno tutti i wc; io le dico la verità: su uno in particolare, mi (incomprensibile) citarlo, corso Novara angolo via Lombardore… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda. PETRARULO Raffaele Due volte al giorno non ci passa AMIAT, lo dico perché quello sono sicuro perché lo vedo, quindi su quello, lo diciamo a verbale, secondo me, quando mi prendo una responsabilità…, mi dica quante volte va e che in giorni e in che orari, perché già sul cimitero abbiamo avuto a che dire con Giusta che c’era lo sfalcio delle foglie, su questo sono sicuro, ce l’ho di fronte all’ufficio, quindi ne sono sicuro. Per altro, niente, grazie della risposta, naturalmente approfondire non servirebbe granché, perché tanto l’approfondimento su questo significa solamente andare ancora più in basso e andare più in basso poi forse toccheremmo il fondo. Grazie, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie Consigliere Petrarulo. Vi contingento solo un po’ i tempi, perché poi quella successiva è sempre sua. |