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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 31 Maggio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2021-00215
RINVII, COMUNICATI STAMPA, IPOTESI, MA ''LA POSA DELLA PRIMA PIETRA''? DELLA LINEA 2 DELLA METROPOLITANA PER QUANDO E' PREVISTA? ?
Interventi
PETRARULO Raffaele
Sono anche io emozionato, quindi non riuscivo più a sapere qual era il pulsante giusto.
Ci mancherebbe, Presidente.
No, io sinceramente… oggi rientriamo, quindi avevo finito con Lapietra, mi pare, le
ultime in presenza, e ritorno con Lapietra, sembra quasi che sia un destino non riuscire
mai a concludere qualcosa. Però, vedendola con la mascherina con la “M” della
Metropolitana, pensavo, ho detto: “Vuoi vedere che forse questa volta abbiamo… non
dico il coniglio nel cappello, ma l’asso nella manica per poter uscire fuori o riuscire ad
avere quello che tutti noi auspichiamo da tanti anni?”. Purtroppo, purtroppo, facendo
mente locale e partendo dal fondo, i lavori inizieranno nel 2023, vedendo tutti i vari
passaggi, e Torino Nord, Barriera di Milano, quindi tutto quello che ne concerta, perché
poi la tratta presso il Politecnico è stata aggiuntiva anche per invogliare meglio chi deve
poi partecipare a questo appalto integrato. Però, io lo dico e nell’interpellanza l’avevo
segnato, ma la storia parte da lontano, perché, cioè, è possibile che qua in Italia, Torino
compresa, perché poi io non voglio sempre sparare come qualcuno spara sulla povera
Assessora Lapietra, ma è dal 2008 che siamo partiti: nel 2008 parte la delibera 649 per il
Piano del tracciato della Linea 2; 2009: il Consiglio approva la Variante 200, c’ero
anch’io, mi pare che c’era anche Magliano, quindi l’abbiamo approvato insieme;
29/09/2009, la Giunta Comunale dà l’inizio del preliminare sul primo tratto, 2009 sto
parlando, lo dico per chi ci ascolta, se no sembra…; 2010 la Commissione Urbanistica
approva la delibera riguardante…, 2012 c’è il Masterplan; ’14 la Giunta… Cioè,
andiamo avanti ancora con altre cose, poi 2015 c’è l’elaborazione, nel 2016 viene
pubblicata la gara internazionale; nel che ’17 l’affidamento alla società Systra
dell’appalto; nel ’18 vi è l’individuazione del tracciato definitivo. 11 anni per trovare il
tracciato definitivo, quindi qui non è colpa di Lapietra, ma 11 anni, poi ha preso
l’ultimo pezzo. Dal ’18 abbiamo altri cinque anni per posare la prima pietra.
È un discorso che va a 360 gradi, ma siamo in un’Aula Consiliare torinese, quindi, che è
importante, che è la quarta città d’Italia, naturalmente, e è anche importante far capire
che così non può funzionare, ma né a livello locale, né a livello regionale, né a livello
nazionale. Se per fare un’opera, fra virgolette, di qualche chilometro, perché il primo
che abbiamo fatto era Rebaudengo verso Vanchiglia, ma per arrivare fino a Porta Nuova
occorreranno, dal 2022, penso, altri sette-otto anni, quindi ci saranno i lavori al 2030, a
prescindere che chi era bambino forse arriverà già che è anziano, sicuramente, ma chi è
anziano non lo vedrà più e quindi qualcuno veramente rimarrà quello (incomprensibile)
della chimera.
Ecco, io penso e credo che quando c’è l’interesse… - questo l’ho visto da Consigliere
Provinciale, ed è successo, Assessora Lapietra, per quello che riguarda la Linea 1 - che
sulla Linea 1 c’è stato un interesse maggiore, le stazioni sono partite, a parte, io dico, la
boutade delle due stazioni di 10 anni, Bengasi e Lingotto, anche qui non è solamente
colpa sua, è colpa del Governo anche del PD che c’era prima e quindi è colpa anche sua
che poi è venuta dopo, ma le colpe non è che si danno tanto per dare, è per fare nomi,
perché se no poi, quando uno critica Petrarulo, deve dire perché lo critica, quando io
dico qualcosa per qualcun altro dico chi era quello che non ha fatto quello che doveva
fare a suo tempo. Però la tratta verso Collegno è partita, la tratta verso Rivoli è partita e
arriverà in anticipo naturalmente su tutto quello che è l’asse Nord, che è quello in
sofferenza, quello in cui tutti vanno quando c’è la campagna elettorale per poter
prendere i voti, ma son tutti quelli che poi alla fine su quella tratta naturalmente non
vanno a fare nulla, perché quella tratta, cara Vicepresidente Ferrero, è una tratta che
potrebbe portare beneficio a tutto quello che è l’hinterland dell’insicurezza, a tutto
quello che è il degrado di quella zona, tutto quello che tutti i partiti (incomprensibile) si
stanno battendo a parole, ma non hanno fatto nulla di concreto, né chi era al governo
prima, né chi era al governo poi, né chi arriverà dopo al governo, perché questo è un
problema, cioè è facile fare i comunicati, è facile fare le interpellanze. Io faccio
interpellanze perché io non sono al governo, cioè io, Petrarulo, io quando ero… prima,
l’ho detto, adesso è logico che c’è un governo tecnico diversamente, ma anche su adesso
non mi interessa, occorre che su quello ci sia una presa di posizione immediata. Cioè, io
non capisco, in altri Paesi, quando parliamo del Giappone, il Giappone veramente è a
anni luce. Ma non solo in Giappone, ma anche solamente andando in Spagna, andando
in Francia, andando in qualsiasi altro Paese dell’Italia, anche in Polonia, ma le
metropolitane le fanno in tre-quattro anni, cinque! Ma è possibile che qui occorrono
20 anni per vedere l’inizio di un qualcosa?! Allora, e qui se veramente diventi
Consigliere, diventi cittadino e quando hai gli incontri veramente non sai più cosa dire,
diventi veramente quello che certe volte dice: “Ma che cosa state a fare lì?”. Hanno
ragione i cittadini, ma che cosa stiamo a fare qui? Ma tutti, eh, me compreso, perché poi
alla fine votare questi atti in cui io c’ero, stiamo parlando di 11 anni fa, e essere ancora
qui a dire: “Nel 2023 parte”, naturalmente con i tempi tecnici che ci sono degli appalti e
dei bandi, cioè, io dico, ma chi è a Roma o chi deve governare a livello europeo, ma
possibile che negli altri Stati riescono a fare quello che qui non riusciamo a fare? Ecco
perché…

PETRARULO Raffaele
Chiudo, Presidente. Questa interpellanza era voluta e lei ha dato delle indicazioni, che
anche poi chiedo se gentilmente me le può dare via email come è suo carattere e sua
gentilezza, anche perché denota quello che è un iter che in Italia, solo in Italia - a Torino
anche, ma parlo di tutto quanto - succede, qualsiasi colore politico arrivi. Questa è la
vergogna della politica, naturalmente, a livello nazionale, regionale, cittadino, che su
un’opera del genere è ancora qui a tentennare e dal 2008 al 2023, sono 15 anni, poi,
diciamo, come diceva qualcuno: “Parte la prima pietra”, ecco, guardate, veramente,
sono basito, ma anche vergognato.

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