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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 31 Maggio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 22
INTERPELLANZA 2021-00250
QUALE FUTURO PER VILLA GLICINI, LA SCHERMA A TORINO E I SUOI LAVORATORI. [Interpellanza generale]
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso procediamo con i nostri lavori e siamo in discussione con l’interpellanza
generale, n. mecc. 202100250, che ha come oggetto:

“Quale futuro per Villa Glicini, la scherma a Torino e i suoi lavoratori”

SICARI Francesco (Presidente)
È stata presentata dalla Consigliera Grippo. L’Assessore Finardi è collegato tramite la
Sala virtuale, in quanto, a differenza dei Consiglieri Comunali, i quali negli ultimi
giorni hanno avuto modo di avere l’anticipo della convocazione durante la seduta di
venerdì, è stato nuovamente sospeso il Rendiconto e quindi abbiamo inserito durante
questo lunedì la discussione di questa interpellanza e quindi per questo lunedì è stato
concesso all’Assessore Finardi, causa altri impegni, di potersi collegare solo per poter
portare avanti la discussione dell’interpellanza generale. Quindi, attiviamo l’Assessore
Finardi in modo che possa intervenire. Procediamo adesso con l’intervento
dell’Assessore Finardi, dovremmo aver risolto i problemi, prego.

FINARDI Roberto (Assessore)
Posso parlare? Mi stanno sentendo tutti?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, sì, la sentiamo.

FINARDI Roberto (Assessore)
Okay. Grazie, Presidente. Buongiorno. Allora, per esporre i contenuti della risposta
ritengo opportuno procedere, appunto, sulla base dell’interpellanza fine delle sue
premesse, per il momento che esse richiedono delle doverose e opportune precisazioni.
Non è infatti esatto che il Comune abbia formalizzato la data di riconsegna
dell’impianto al 31 luglio prossimo, questa è la data fino alla quale il Comune ha
ritenuto possibile dopo la pubblicazione della sentenza, ricordo, dopo la pubblicazione
di una sentenza di consentire al Club di Scherma di continuare ad utilizzare l’impianto
per permettere agli utenti dello stesso di terminare la loro stagione sportiva consueta, a
fronte dell’impegno formale del Club di restituire spontaneamente l’immobile a tale
data. Quanto alla lettera anche citata nelle premesse dell’interpellanza della Federazione
Italiana Scherma, quest’ultima con il cui firmatario ho avuto peraltro successivamente
occasione di trattare il tema, esprime viva soddisfazione per una circostanza che in
realtà non si è mai verificata (audio disturbato) al nuovo Presidente di Federazione
Italiana Scherma, dal momento che la Città e gli atenei torinesi non hanno intrapreso
alcun progetto unitario per la creazione di un centro sportivo polivalente. Ancora, né lo
scrivente né gli Uffici hanno mai ipotizzato una riconsegna dell’immobile a fine del
2021 che sarebbe equivalso praticamente ad eludere, in modo evidentemente illegittimo,
le sentenze dei Giudici amministrativi. Quanto al tentativo, questo sì auspicato di
favorire un passaggio di consegna più rapido possibile fra l’ex concessionario
(incomprensibile), ma la risposta esauriente e complessiva su questa vicenda occorre
che si ponga a quanto veramente avvenuto fin dall’origine, in modo che tutti possano
farsi un’idea chiara su questa vicenda. Con la deliberazione di Giunta comunale
approvata nel marzo del 2019, il 5 marzo, se non mi sbaglio, del 2019, la Città di Torino
dichiarava la sopravvenuta cessazione della validità e degli effetti della concessione
stipulata nel 2005 con il Club di Scherma avente ad oggetto: “Villa Glicini e la
decadenza del predetto Ente concessionario a far data dal 31 dicembre 2016”, all’esito
di attività di verifica documentale della rendicontazione delle opere realizzate con un
finanziamento regionale del 2011 che aveva giustificato, era un provvedimento di
proroga della concessione al 31 dicembre del ’21, quindi 10 anni in più, la Città
proprietaria evidenziava come non allo specifico finanziamento a cui era stata associata
la proroga il Club aveva concorso, ma ad altro di diversa tipologia e di inferiore importo
così che tempo strettamente necessario per l’ammortamento degli interventi manutentivi
straordinari doveva contenersi in tempi diversi da quelli concordati, limitandosi appunto
al 31 dicembre 2016, in altri termini il Club aveva chiesto la proroga della concessione
indicando di poter fruire di un mutuo decennale per una serie di opere e invece
all’insaputa del Comune era ricorso ad un finanziamento regionale diverso ed inferiore,
realizzando opere di importo inferiore che non giustificava i 10 anni di proroga
inizialmente accordati, proroga della concessione veniva pertanto con la predetta
deliberazione rettificata e contenuta al termine del 31 dicembre 2016. Un ulteriore
utilizzo previsto per la durata breve interinare fino al 31 agosto 2019 avrebbe solo
consentito al concessionario di organizzare il rilascio e di poter allestire un bando per
mettere in piedi una nuova concessione, se nonché a causa delle decisioni assunte dal
Club di Scherma il periodo di ulteriore utilizzo del bene non è stato né interinare e
nemmeno breve, L’ex Concessionario infatti non provvide al rilascio del bene in
ottemperanza alla deliberazione della Giunta, avendo immediatamente impugnato la
deliberazione di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte con
sentenza del 6 maggio 2020 il predetto Giudice rigettava ricorso confermando in
conseguenza la scadenza della concessione definita dalla deliberazione impugnata, alle
richieste di dar corso al rilascio dell’immobile secondo l’incisione dei Giudici
Amministrativi, il Club di Scherma opponeva un nuovo rifiuto correndo in appello al
Consiglio di Stato con il fine di ottenere l’annullamento della sentenza di 1° grado, nelle
more della decisione di vendita col Decreto pubblicato il 1° giugno del 2020 il
Consiglio di Stato sospendeva la sentenza del TAR Piemonte facendo seguito con una
sentenza di merito pubblicata il 21 gennaio del 2021 ad un nuovo rigetto del ricorso al
Club di Scherma, confermando per tali vie in modo definitivo le ragioni
dell’Amministrazione Comunale e di in particolare intervenuto a scadenza alla data del
31 dicembre 2016. Nell’insieme conseguito che l’Amministrazione che avrebbe potuto
e dovuto procedere alla nuova assegnazione mediante una nuova procedura di evidenza
pubblica entro un tempo previsto dalla deliberazione del 5 marzo 2019 in un massimo di
6 mesi, il citato provvedimento si è già detto che prevedeva il rilascio al 31 agosto
del ’19, ha assistito per la resistenza del Club ad aderire a una richiesta della Città al
successivo indebito utilizzo del bene alla data della decisione di merito per oltre
22 mesi. Non voglio poi qui dettagliare il modo di atteggiarsi del Club
(incomprensibile) nei confronti del Comune, è stato fatto segno di querele raggiunto da
ulteriori contenziosi e soprattutto indicato anche mediante i mezzi di diffusione come
persecutore del Club e adesso ostile in modo preconcetto, quando invece il Comune non
ha fatto altro che tutelare i suoi interessi che mi pare siano stati anche riconosciuti come
legittimi in due gradi di giudizio: Tribunale Regionale Amministrativo e Consiglio di
Stato. Ma nonostante tutto, con una nota del febbraio del 2021 la Città, comunque
tenendo conto che le decisioni relative all’immobile non conteneva minori effetti
sull’ex concessionario, ma coinvolgevano famiglie ed utenti che utilizzavano in quel
momento la struttura, comunicava al Club la necessita del rilascio in attenzione della
sentenza citata preavvisando che con successiva comunicazione sarebbe stata indicata la
data di necessaria restituzione, comunque non a meno di un mese dalla stessa,
richiedendo nel contempo che alla Città fosse comunque corrisposto quanto dovuto per
le utenze e i corrispettivi di utilizzo. Rispetto della volontà dell’Amministrazione di
accordare, nonostante tutto quanto descritto ed in termini già indicati, un ragionevole
tempo per riorganizzare le riconsegne e il rilascio della struttura, la risposta del Club di
Scherma è stata l’alimentazione, di nuovo, ulteriori contenziosi in sede civile e penale
contro la Città e i suoi funzionari, in relazione alla quantificazione degli importi nel
frattempo dovuto. Ci tengo a precisare che è un contenzioso tuttora pendente e dinnanzi
ai Giudici e che pertanto verrà definito dalle relative decisioni. La Città ha nel
frattempo, nel mese di aprile, avviato una serie di sopraluoghi sull’immobile onde
effettuare la ricognizione delle stato e delle caratteristiche dello stesso, in vista del varo
della nuova concessione, non si può certo immaginare di concludere positivamente una
procedura nell’incertezza che la struttura venga rilasciata se non a mezzo di nuove liti
giudiziarie. Nonostante tutto sempre tenendo conto della salvaguardia dell’interesse
degli utenti e in particolare dei giovani, dei ragazzi che frequentano i corsi e le attività
di allenamento presso la struttura nell’ennesimo tentativo di addivenire via compositiva
all’adeguata programmazione delle attività volte alla ridestinazione dell’immobile, la
Città ha ancora una volta formulato una proposta collaborativa al concessionario.
Con una nota datata 3 maggio 2021, come si è detto in esordio di questa comunicazione,
la Città ha infatti comunicato la sua disponibilità a consentire l’impiego del bene sino al
31 luglio del 2021 alla condizione che però entro il 17 maggio fosse pervenuto un
formale atto di impegno e rilascio spontaneo alla predetta data di fine luglio, è evidente
che reciproco interesse ad una soluzione quale quella indicata, credo che possa andare
bene per tutti. Da una parte l’ex concessionario e in particolare i cittadini utilizzatori
della struttura avrebbero potuto contare sulla chiusura ordinaria della stagione, dall’altra
parte il conseguimento di un formale impegno avrebbe consentito alla Città di
programmare le sue attività in vista di un tempo certo di restituzione escludendo alla
radice i rischi di un nuovo contenzioso sul rilascio alla conseguente incertezza sui tempi
della sua effettività. Il 17 maggio scorso, entro quindi termini indicati dalla Città, il
Club Scherma ha scritto alla Città rappresentando le problematiche legate alla vicenda
pandemica e indicando che, a causa di questo, la chiusura della stagione sportiva si
protrarrà oltre il termine ordinario di luglio, ovvero al 31 ottobre o, come indicato in via
probabilistica in una nota che ci è pervenuta, alla fine del ’21. Il Club di Scherma,
chiedendo che si tenga conto di questa difficoltà, ha chiesto di essere ammesso a
utilizzare interinalmente la struttura per il tempo necessario all’espletamento della
procedura pubblica finalizzata alla nuova concessione. Non si può che apprezzare come
questa comunicazione sembri (incomprensibile) ad un rapporto obiettivamente diverso
da quello sperimentato fino ad oggi di cui ho già fatto, credo, sufficienti riferimenti,
occorre però per chiarezza fare a questo riguardo alcune puntualizzazioni per dare il
quadro della situazione che si presenta e degli indirizzi dati agli Uffici. Innanzitutto è
evidente che, in riferimento alle date della chiusura della stagione sportiva 2021, non
può essere recepito, nel senso di consentire l’utilizzo fino a quelle date dal momento che
la Città ha un preciso obbligo di dare corso, quanto prima possibile, ad una nuova
procedura di gara che dovrà essere allestita e pubblicata a seguito dell’approvazione
della delibera consiliare di esternalizzazione. In secondo luogo, la richiesta di utilizzare
l’immobile durante il periodo di espletamento della disciplina, se può corrispondere in
un clima collaborativo ripristinato che va ovviamente verificato, ad un interesse della
stessa Città, a favorire avvicendamenti non traumatici tutto ove possibile, non ha alcuna
relazione con la previsione della deliberazione del 2019, che invece viene citata dalla
nota. La previsione della deliberazione predetta, assunta nel marzo ’19 di consentire
l’utilizzo della struttura per il periodo di espletamento della procedura, faceva infatti
riferimento alla realtà dei fatti di quel periodo, la stessa delibera faceva riferimento ad
una consegna prevista alla data del 31 agosto 2019 e non può quindi, certo valere per la
situazione attuale. Infine, va detto che in ogni caso, come si è già accennato, la nuova
procedura deve avere corso senza ingiustificato ritardo, dovendosi dare coerenza alle
decisioni già assunte dagli organi della Città ed in corso di attuazione, non è infatti
esatto che non risulta avviata nessuna procedura per la futura assegnazione
dell’impianto, in realtà la deliberazione del Consiglio Comunale per la sua
esternalizzazione è già stata approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del
24 maggio. Quanto alla storia del Club, le criticità intervenute e che ho descritto, non
impediscono certamente e non l’ho mai fatto, di riconoscere il valore, il grande valore
dell’attività svolta negli anni dal Club, nonché l’importanza che sul piano della
promozione dello sport, del presidio sociale del territorio essa ha avuto e che anzi,
riaffermo qui, molto volentieri, il punto è che tutto questo non toglie che la scadenza di
una concessione occorre, secondo le norme vigenti, che il bene sia fatto oggetto di una
procedura di evidenza pubblica per la sua nuova concessione. Queste sono delle norme
vincolanti che l’Amministrazione non può eludere, neppure di fronte ad un soggetto che
ha una storia pregressa che può essere pure di prestigio e di valore. In definitiva, credo
di poter sintetizzare le risposte dovute nei seguenti punti: 1) nessun progetto che è in
collaborazione con il Centro Universitario Sportivo e/o atenei è stato avviato
dall’Amministrazione dal momento che essa intenda procedere con la pubblicazione di
una procedura e di evidenza pubblica per la nuova concessione nel complesso e a
riguardo, come già accennato e tempestivamente risposto in modo formale, io vi invito
sempre a fare accessi agli atti, ma evidentemente i miei inviti non vengono accolti, al
Presidente stesso della federazione (incomprensibile). L’esito della procedura ci
permetterà di verificare l’interesse per la sua gestione; eventualmente progetti diversi
potranno essere immaginati nel caso in cui l’interesse (incomprensibile) venga meno o
non sussista, ma la procedura di evidenza pubblica assicura… trasparente e ovviamente
coerente con le previsioni (audio disturbato).
Secondo punto, in quanto alla tutela dei lavoratori, addetti del Club, come risulta da
tutto quanto detto fin qui, l’Amministrazione ha fatto di tutto per comporre la questione
in modo collaborativo, tentando di ridurre almeno i disagi degli operatori.
Terzo punto, in quanto al destino del bene, occorre, innanzitutto, sottolineare che non si
tratta di uno sfratto, come viene scritto, ma secondo me inopportunamente, ma di una
dolorosa applicazione della normativa e di un’osservanza di una sentenza del Consiglio
di Stato. Quanto ai tempi è nostra intenzione procedere con la pubblicazione del nuovo
bando non appena possibile, cioè non appena approvata la delibera di esternalizzazione
già passata il 24 maggio e conclusi quelli che sono gli adempimenti preliminari
necessari. Vado a concludere con l’ultimo punto, per quello che attiene al rilascio della
struttura, è chiaro che in ogni caso la possibilità che il Club di Scherma utilizzi
interinalmente la stessa struttura durante la fase dell’espletamento della procedura di
gara, resta condizionata all’assunzione di formali, ripeto, formali e circostanziati
impegni che dovranno essere quanto prima sottoscritti, ovviamente, dal Club stesso, non
essendo possibile che la Città proceda senza essersi garantita (incomprensibile) un
ordinato avvicendamento delle gestioni. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Finardi. Procediamo con gli interventi. Tutti i Consiglieri hanno
facoltà di intervento per cinque minuti. Iniziamo con la Consigliera Grippo. Prego, ne
ha facoltà.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie Presidente. Ma se i contenuti fossero… dell’intervento dell’Assessore Finardi
fossero stati qualitativamente soddisfacenti non mi sarebbe più di tanto dispiaciuto il
fatto che intervenga in questa seduta utilizzando una modalità diversa da quella dei
Consiglieri e invece mi dispiace, ho fatto grande fatica a seguirlo se non riconoscendo
che preferisce, come sempre e come al solito, parlare di vicende giudiziarie che peraltro
per sua stessa ammissione si sono già concluse, piuttosto che di capacità politica e di
tutela nei confronti di coloro che al netto della vicenda giudiziaria sono ancora i
frequentatori e i lavoratori del Centro… del Club di Scherma a Torino. Anche io taccerò
dell’atteggiamento dell’Assessore perché, francamente, non intendo abbassarmi, come
invece lui ha fatto, a utilizzare dei toni che non sono consoni non soltanto al luogo dove
ci troviamo, ma anche al peso della vicenda in sé, preferisco commentare quelle che
sono le scelte, è tutto il giorno da quando sono arrivata che faccio domande
all’Amministrazione, avevo altre due interpellanze e che chiedo tempistiche e le
tempistiche di oggi, Presidente, sono tute “Il prima possibile”, sta finendo il mandato, il
prima possibile non si capisce a che cosa si riferisca. Certamente abbiamo compreso o
credo di aver compreso che la data del 31 luglio sarà derogabile solamente nella misura
in cui i concessionari si prenderanno un impegno formale per favorire
l’avvicendamento, io adesso questo lo auspico, naturalmente, Presidente, perché spero
che ci si faccia carico, comunque, delle difficoltà alle quali andranno incontro le 700
persone che a vario titolo ruotano intorno al Club di Scherma, tra cui 50 lavoratori,
alcuni dei quali hanno messo in campo delle progettualità che sono progettualità di
impronta sociale che hanno comunque contribuito a far conoscere il Club di Scherma
per quello che è, anche l’affetto che è stato dimostrato, nel momento in cui è emersa la
questione del contenzioso. Purtroppo, io l’ho già detto in altre occasioni e lo ribadisco,
non c’è nessun pronunciamento di tribunale che possa assolvere l’Assessore
dall’incapacità politica, non c’è nessun, il segreto istruttorio, su questioni che noi
chiediamo da settimane e settimane e oggi mi sento dire che poniamo una domanda in
ritardo perché la scorsa settimana è stata approvata la delibera, peccato che l’Assessore
sappia benissimo o se non lo sa glielo dico io, che le domande le abbiamo poste ben
prima che lui decidesse da un momento all’altro di portare in Aula la delibera, era
importante oggi sapere quando sarebbe stato messo a disposizione il bando di gara,
pubblicato il bando di gara, anche per essere certi di poter creare un percorso di
continuità rispetto alle attività e lo ripeto, di tipo sportivo, di tipo professionale che sono
svolte oggi nel Club, tempistiche non ne abbiamo, abbiamo una misura di enorme livore
da parte di un Amministratore pubblico che Dio non voglia, si metta sullo stesso piano
dei normali cittadini, altrimenti dove sta il bene comune. Io direi che, naturalmente, chi
si è fatto le proprie ragioni in tribunale difendeva sé, l’Assessore dovrebbe difenderci
tutti e quindi prioritariamente coloro che animano il Club di Scherma. Non farò più
commenti rispetto alle notizie del progetto che riguardava gli atenei, sono certa di non
essermelo inventato e credo neanche la Federazione Italiana Scherma se lo sia
inventato, che poi sia stato abbandonato dall’Amministrazione che preferisce un’altra
strada, è legittimo, a mio avviso c’era modo di dare degli elementi di maggiore certezza,
lo ripeto, non nell’interesse dell’attuale…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

GRIPPO Maria Grazia
Certo Presidente. Non nell’interesse dall’attuale concessionario o di quello che
eventualmente verrà, che credo l’Assessore non conosca, lo credo, dicevo, ma
nell’interesse comunque di tutti coloro, noi compresi, che hanno potuto conoscere e
apprezzare l’attività del Club di Scherma. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Procediamo con l’intervento del Presidente Chessa, prego ne ha facoltà.

CHESSA Marco
Grazie, Presidente. Ma è la terza volta che ci confrontiamo in Consiglio su questo tema
e devo dire che le risposte anche emerse oggi confermano quanto già detto in passato.
L’Amministrazione sta gestendo, ha gestito e gestirà la struttura con il rispetto delle
regole, delle sentenze e delle procedure ad evidenza pubblica.
Secondo punto, l’Amministrazione gestisce con rispetto degli utenti e la disciplina della
Scherma e anche oggi ha confermato che vorrà procedere in tal senso e oggi abbiamo
anche comunque confermato che l’Amministrazione ha rispetto di chi lavora dentro la
struttura. Credo che l’ultima parte della risposta dell’Assessore sia stata sicuramente di
grande impatto, anche notevole per certi punti di vista, in quanto ha aperto ad un rilascio
della struttura in armonia con la procedura di evidenza pubblica, garantendo la
continuità dell’attività nella struttura e soprattutto non lasciando la struttura senza alcun
concessionario, ovviamente, previo un accordo formale tra le parti, ma credo che sia
un’ulteriore conferma di come l’Amministrazione ha impostato la vicenda. Il tutto,
nonostante un clima che definire complicato, è un eufemismo. Quindi io ringrazio
l’Assessore, l’Assessorato e tutti gli Uffici coinvolti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Io non ho ulteriori richieste di intervento. Direi che allora possiamo dare
per conclusa la trattazione dell’interpellanza generale e procedere con i nostri lavori.
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