Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Avevamo preso l’impegno di iniziare, di dedicare un inizio di seduta al tema dell’Automotive, che è stato oggetto di un Consiglio aperto verso fine aprile, e quindi il primo punto che discutiamo oggi è il punto n. 8, che ha come oggetto un ordine del giorno, n. mecc. 202115385, e l’oggetto dell’atto è: “Sostegno e salvaguardia del settore dell’Automotive, prospettive di innovazione e previsioni per l’occupazione” SICARI Francesco (Presidente) È stato presentato dalla Capogruppo Artesio, su intento e condivisione di altri Consiglieri e Capigruppo della Sala Rossa. Darei, quindi, la parola alla Capogruppo Artesio per l’illustrazione, poi aprirei la discussione. Prego. ARTESIO Eleonora Grazie. Il Consiglio aperto del 28 aprile ci ha confermato e istituito in maniera più puntuale il grande peso che la questione dell’Automotive riveste per la nostra economia e per la nostra Città, per l’intero territorio piemontese, è un interesse che riguarda la storica competenza produttiva della nostra Città, ma anche il modo con il quale quella competenza si è qualificata e come ha innervato un ampio livello di settori produttivi tutto il distretto dell’Automotive. Voglio qui ricordare l’importanza che ci è stata sottolineata della componentistica che con 736 imprese impiega 60.000 addetti e per il 48% pratica collaborazioni con FCA che costituiscono tali collaborazioni il 41% del fatturato. Abbiamo quindi la responsabilità di accompagnare un’evoluzione di questa competenza produttiva del nostro territorio insieme alla preoccupazione oltre che economica, sociale delle conseguenze che possono derivare da un progressivo depauperamento di questa competenza sulla Città di Torino, in modo particolare dopo 14 anni di cassaintegrazione che ha interessato gli stabilimenti ex FIAT, ora FCA. Quali sono gli elementi di forza di questa nuova situazione? Sicuramente la riconversione in senso di compatibilità ambientale e in senso di sostenibilità dei consumi e dei comportamenti, vale a dire tutta la grande questione degli obiettivi europei di emissioni 0 nel 2050 già anticipati autonomamente da alcune nazioni come la Germania che al 2030 fissa la conclusione definitiva dei motori a scoppio. In questo quadro, quindi, c’è una fortissima necessità di accompagnare nella riconversione produttiva nella direzione giudicata socialmente sostenibile ed economicamente possibile e non è casuale, quindi, che la stessa FCA abbia annunciato di triplicare i veicoli o ibridi o elettrici in una direzione poderosa di 40.000 unità di nuove vetture, soltanto che in questa direzione quando abbiamo ascoltato il Consiglio del 28 aprile noi abbiamo sentito dire, per quello che riguarda gli stabilimenti torinesi, limitatamente alla produzione della nuova 500 elettrica e agli investimenti programmati per Ghibli e Levante in forma ibrida. Ora, quanto si coniuga questa previsione così significativa con quella che era stata la domanda prevalente nel dibattito pubblico di nuovi modelli e nuovi volumi per consentire il mantenimento dell’occupazione e la qualificazione di questo segmento produttivo, alla luce della fusione PSA e FCA e quindi alla luce del nuovo soggetto Stellantis quali sono gli elementi complessi presentati? Sicuramente il fatto che in questa fusione ci sono stati dei benefici, sicuramente PSA accede al mercato americano attraverso il rapporto con FCA, sicuramente il contesto PSA si avvale di una partecipazione statale, ma gli elementi di preoccupazione che potrebbero anche essere convertiti in risorsa riguardano i possibili aspetti di sovrapposizione, sovrapposizione sulla gamma di prodotti, quindi concorrenzialità, sovrapposizione sulle progettazioni, quindi di nuovo competizione concorrenzialità che riguarda non soltanto la parte degli addetti alla produzione, ma anche la parte degli addetti alla ricerca e alla progettazione. Voglio ricordare qui che negli Enti centrali sono impiegati 7.000 addetti, quindi con alte qualifiche e alte professionalità, il tema è: questa fusione che registra una sovrapposizione, produce una possibile attività di sinergia a valere su entrambi i soggetti e quindi su entrambi i territori o rischia di essere una situazione che sacrificherà il polo italiano e nella fattispecie quello torinese-piemontese? Vorrei fare riferimento ad una novità che è intercorsa nel dibattito tra il 28 aprile e oggi, una novità che riprende un tema che molti interlocutori di quella seduta ci hanno qui rappresentato, il futuro è nelle batterie, nella possibilità, nella produzione di batterie e nell’intera filiera delle batterie, proprio perché la conversione sui modelli nella direzione del consumo pulito della ricarica elettrica è quella prevalente. Se questo è il futuro, di pochissimi giorni è la notizia riportata dalle riviste di settore di un incontro avvenuto a Roma tra Elkann, Tavares e il Ministro proprio relativamente alla mobilità elettrica, mobilità elettrica per la quale verrebbero stanziate nel Recovery Fund 25 miliardi suddivisi tra il finanziamento all’attività di ricerca e di sostegno alla mobilità elettrica e quota parte di altri per la strutturazione delle ricariche, comprendendo in queste previsioni il rinnovo della flotta dei mezzi pubblici in versione ecologica e anche la previsione di un programma di stazioni pubbliche e di ricarica, quindi il tema batterie, fabbrica delle batterie diventa essenziale, in questo quadro diventa essenziale capire dove Stellantis collocherà questo filone produttivo perché noi sappiamo di una hub di cui c’è stato dato annuncio durante il dibattito del 28 aprile, ma un conto è l’hub, un conto è il vero e proprio distretto sulle batterie che ne accompagni tutti i momenti e tutti i livelli dal momento della ricerca della progettazione fino a quello dello smaltimento, quindi l’ipotesi di poter avanzare la candidatura della storica sede torinese per questa fabbrica di batterie che si coniuga con il fatto che la Città ha già interagito con quella imprenditoria per la messa a disposizione del terreno e degli investimenti in TNE, quindi una grossa dimensione di spazi, una porzione di Città che è stata impegnata nella direzione di sostenere la produzione, ma questo punto di vista quindi, dal punto di vista della possibile localizzazione, della necessità e dell’interesse economico, sociale, istituzionale di mantenere la produzione dell’auto a Torino, della scommessa che questa Città che ha investito sulla mobilità dolce può più di altre giocare di rendere compatibili i sistemi di mobilità tra di loro e di renderli compatibili con gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento, credo che questo sia il momento nel quale avanzare la candidatura della Città di Torino, accompagnare la relazione con i gruppi imprenditoriali, in modo particolare con Stellantis, sostenere così facendo l’intera filiera e quindi quel distretto dell’auto che tanta parte ha avuto nella storia della nostra Città, probabilmente abbiamo molto tardato nel considerare l’importanza di queste relazioni e di farne il perno anche del nostro dibattito istituzionale, si tratta di recuperare questo tempo e c’è questa coincidenza importante dell’incrocio con Recovery Fund ed i pronunciamenti fino a questo momento comunicati da parte del Governo, quindi credo che Città di Torino e Regione Piemonte possano ben procedere in questa direzione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono interventi da parte dei Consiglieri o delle Consigliere? Prego, Sindaca Appendino. APPENDINO Chiara (Sindaca) Io intervengo semplicemente per ringraziare la Capogruppo Artesio e i colleghi che hanno firmato questo atto, che mi sembra utile rispetto al percorso che è iniziato nel Consiglio aperto. Non ripeto le cose che ho detto in quella sede, perché sono intervenuta direttamente, ma sicuramente questo stimolo ci può aiutare. Non nascondo la mia preoccupazione per quanto stiamo cercando, ovviamente come Città, di far sentire la voce nei confronti del Governo rispetto a questo tema che poneva giustamente la Consigliera Artesio e cioè di come il PNRR potrà andare, le risorse evidentemente stanziate, a interagire su questa filiera che ricordiamo, riguarda Torino, ma riguarda ovviamente tutto il Paese perché noi ci preoccupiamo della nostra Città, ma evidentemente riguarda anche altre parti del nostro Paese. Nell’ambito del piano, come dire nella sua presentazione, in premessa, come credo ricordasse anche la Consigliera Artesio, c’è un riferimento molto generico all’Automotive, per quanto noi abbiamo potuto sapere ad oggi come Sindaci e ANCI che interloquiamo con il Governo sembra che, poi dovremmo capire bene queste risorse, buona parte delle risorse che verranno stanziate almeno per quanto riguarda le competenze poi dirette delle Città e le Città hanno competenza diretta in particolare sulla, come dire, l’elettrificazione, nel senso di costruire l’ecosistema affinché da quel punto di vista ad oggi noi siamo, ovviamente, in attesa della pubblicazione dell’ultimo documento che è stato anche già presentato alle Regioni, ma c’è stato in qualche modo fatto comprendere o anticipato che la gran parte delle risorse del Recovery Fund destinato agli Enti Locali saranno sostanzialmente messe a bando, questo significherà un’impostazione un po' diversa, forse, da quella che immaginavamo inizialmente, da come c’era stata raccontata nell’ambito del Governo precedente, questo significherà, dico questo perché significherà che gli Enti Locali con anche gli Enti sovraordinati e mi permetto di dire, i soggetti anche privati, soprattutto su cose specifiche, come ad esempio il tema dell’Automotive, l’elettrificazione, ma potrei fare tani esempi, dovranno essere capaci di fare rete e non essere, come dire, in un contesto di competizione che potrebbe non favorire, invece, la capacità come ecosistema e come comunità di attingere alle risorse. Io credo che sia un buono stimolo, penso che abbia fatto bene, ripeto, il Consiglio ad approvare un atto anche in seguito a quel Consiglio aperto dove le forze politiche non hanno potuto intervenire e potrebbe essere utile poi, vediamo anche con la Consigliera Artesio se fosse disponibile, alla luce anche di questo atto a procedere con gli altri soggetti che fanno parte, evidentemente, dell’ecosistema, penso alla Città, alla Regione, agli Atenei, ai Sindacati, alla Camera di Commercio, Unione Industriale, sono tutti coloro che comunque possono favorire la costruzione dell’ecosistema e possono favorire l’ottenimento poi anche delle risorse necessarie a iniziare un percorso di dialogo con il Governo, quindi da parte mia c’è, ovviamente, piena disponibilità e ringrazio per l’approvazione, immagino che avverrà all’unanimità, non voglio veramente sostituire, ma credo che sia concordata l’iniziativa, visto che è arrivata in Aula oggi, del Consiglio Comunale. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei Sindaca Appendino. Io non ho ulteriori richieste di intervento e quindi procederei con il mettere in votazione l’atto. Ricordo che la votazione e le successive votazioni verranno fatte mediante l’utilizzo del sistema e verrà acquisita in un secondo momento la votazione di chi in questo momento è collegato tramite la Sala virtuale, quindi mi riferisco al Presidente Giovara, il quale potrà comunicare utilizzando l’apposita chat, che è in lettura mia e del Vicesegretario Generale, così verrà acquisito il voto. Quindi, apro la votazione, prego Consiglieri e Consigliere votate. Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Procedo con il chiudere la votazione. Favorevoli 31, più il Presidente Giovara, che esprime voto favorevole in chat, quindi i favorevoli sono 32, i contrari sono 0 e gli astenuti 0. Il Consiglio Comunale, quindi, approva l’ordine del giorno. |