Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passiamo alla trattazione delle interpellanze, passiamo alla n. mecc. 202100239, verificando la presenza della Consigliera Patriarca, che vedo già in Aula, e anche dell’Assessore Pironti, che è già in Aula. Procedo quindi a darne lettura: “Fondi React EU per l’edilizia scolastica” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 3 aprile del 2021 dalla Consigliera Patriarca e do subito, per i cinque minuti assegnati, la parola all’Assessore Pironti. PIRONTI Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Ringrazio la Consigliera Patriarca, che mi dà anche modo di ricordare un po’ i passaggi su questa prima fase, di quanto stiamo affrontando sul tema del Recovery. Questo è il React, come giustamente si richiama nell’interpellanza, cioè quella prima fase di questi finanziamenti, che sono quelli più emergenziali, quelli che avranno anche la necessità di spesa in un periodo molto più contenuto. Dei famosi 70 milioni di euro, che sono stati riconosciuti alla nostra Città, la parte principale è stata affidata all’edilizia scolastica: ricordo, dei 70 milioni di euro, 25 milioni attribuiti a questa componente, quindi circa un terzo dello stanziato, che si esclude la parte del sociale, che era pre-attribuita, parliamo di circa il 40%, quindi è stata una priorità su questa prima fase del finanziamento. Rispondo puntualmente alle domande che la Consigliera Patriarca ci pone: la prima è quella se era prevista la condivisione con la Città Metropolitana. Questi fondi hanno l’obiettivo di supportare le scuole che incidono su tutto il territorio cittadino, quindi la collaborazione e la condivisione con la Città Metropolitana è stata ritenuta da noi necessaria e opportuna, non solo per una corretta copertura del territorio nelle sue diverse accezioni, ma anche per essere più efficaci e più consapevoli, nel rispetto delle scadenze e delle modalità di spesa. Il secondo punto, invece, richiama alla possibilità di un intervento, non solo sul Liceo Gioberti, ma anche sulla vicina Scuola Secondaria di primo grado Calvino. In realtà credo che giustamente la Consigliera Patriarca citi questo come uno degli esempi, perché le scuole che necessitano di questo tipo di intervento sono molte e non c’era l’ambizione, con questa prima tranche di fondi, di risolvere tutto il problema dell’emergenza dell’edilizia scolastica, ma si è cercato di seguire un criterio di equilibrata copertura del territorio, e qui l’abbiamo condiviso anche con l’incontro con le Circoscrizioni, quindi l’idea di presentare progetti che potessero incidere su tutte le zone della nostra città, e quindi l’utilizzo di due scuole nella stessa area avrebbe un po’ compromesso questo equilibrio che avevano dato come macro-criterio. Nel terzo punto la Consigliera chiede se sono state valutate anche altre scuole per il grado di ammaloramento. Mi permetto solo di ricordare che questa manovra - diverso sarà invece tutto ciò che avverrà con Next Generation EU - andava a intercettare un certo tipo di intervento specifico, principalmente concentrato sul tema dell’efficientamento energetico; quindi, il tema era progetti già in essere, quindi con una fase di progettazione avanzata, che potessero corrispondere a quel vincolo temporale, che è il principale vincolo, parlando del React. Il quarto punto è legato a se questo studio di fattibilità abbia coinvolto i dirigenti scolastici. Allora, questa fase del React è una fase di risposta emergenziale, quindi si è partiti da progetti in adeguato stato di avanzamento, per non compromettere la fattibilità e il rispetto dei tempi. Sono state, appunto, come dicevo prima, coinvolte le Circoscrizioni per quell’equilibrio territoriale. I dirigenti verranno coinvolti e sono stati coinvolti nella fase di esecuzione. In questo momento il coinvolgimento dei dirigenti è fondamentale per rendere efficaci ed effettivi gli interventi che abbiamo previsto, ma non in questa fase una pianificazione degli interventi. Diverso invece sarà il ruolo dei dirigenti, che saranno necessariamente coinvolti nel momento in cui l’azione sarà di impatto molto diverso e di finanziamenti molto diversi rispetto ai 25 milioni ad oggi allocati. Quindi, il coinvolgimento che giustamente la Consigliera richiama dei dirigenti, che sono quelli che poi hanno il polso effettivo delle situazioni effettive delle nostre scuole, sarà fondamentale nella fase in cui il Piano sarà molto più ampio e molto più strutturale e completerà non solo l’aspetto di efficientamento energetico, ma anche altre componenti: pensiamo alla digitalizzazione delle nostre strutture, alla messa a regime di tanti servizi che le nostre scuole oggi coprono sul territorio, anche oltre l’orario scolastico. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Pironti. La parola alla Consigliera Patriarca. PATRIARCA Lorenza Sì, ringrazio l’Assessore Pironti, anche se devo fare alcune precisazioni; giustamente non rientra nelle sue competenze conoscere bene le scuole. Appunto, io parto dalla domanda n. 2, dove devo fare una precisazione: non si tratta di due edifici diversi, ma dello stesso edificio che ospita due istituzioni diverse: una del Secondo Grado e una del Primo Grado, quindi la Scuola Media Calvino è ospite dello stesso edificio. Quindi io mi riferivo agli ambienti interni, perché immagino che, per quanto riguarda il cappotto termico, non si possa fare che coinvolgere entrambi, visto che l’edificio è unico, ecco. E mi riferivo invece agli ambienti interni proprio perché la prima domanda chiedeva se questa scelta di condividere le risorse con la Città Metropolitana, mentre noi siamo abituati ad una rigida suddivisione dei compiti rispetto all’impegno dell’edilizia scolastica su due Enti, Comune e Città Metropolitana, volevo, appunto, chiedere questo perché, appunto, io auspico in futuro, se si riuscirà, anche approfittando del fatto che la Sindaca di Torino è anche la Sindaca della Città Metropolitana, che si superi questa rigidità di competenze, perché se adesso questa può sembrare una sperequazione, nel senso che si fa una scelta di cinque scuole della Città, di competenza stretta della Città, e cinque scuole della Città Metropolitana, benché site nella Città Metropolitana, in sé questa è una sperequazione, perché gli edifici scolastici dell’Infanzia, Elementare e Secondaria di Primo Grado sono più di 300 sulla città, mentre le Scuole Secondarie Superiori, i plessi di Scuola Secondaria Superiore nella città sono meno di 40, quindi cinque e cinque non porta, come sembrerebbe, un’equità di distribuzione, ma una disparità. Ma, ripeto, questa mia domanda non era volta a dire: “Dobbiamo tornare ad un rigido richiamo alla competenza”, ma semmai il contrario. La domanda era - e ovviamente mi rivolgo anche all’Assessora Di Martino, a cui chiederò poi eventualmente, in sede di approfondimento, dopo l’interpellanza, visto che lei non c’è, un approfondimento in Commissione -, volevo sapere se questa era una scelta che prelude a una visione più ampia, cioè il Patrimonio edilizio della Città, non il Patrimonio edilizio di competenza della Città o della Città Metropolitana, perché questo è un modo, quando si hanno delle risorse, per sfruttarle meglio, perché è vero che le risorse sono dei cittadini di Torino. E quindi è anche una cosa positiva se si riesce a condividere… se si riuscisse in futuro a condividere anche l’utilizzo degli spazi, perché noi sappiamo che la Scuola Secondaria Superiore, per esempio, è aperta solo una parte della giornata, mentre le scuole del primo ciclo sono spesso occupate fino alle quattro e mezza/cinque del pomeriggio. Quindi, poter utilizzare delle aule speciali, o l’Aula Magna, o delle palestre, che sono di altre scuole, o viceversa il sabato le scuole del primo ciclo sono chiuse, e potremmo sicuramente condividere alcuni spazi delle scuole della Città con il sec… Quindi, era proprio una domanda che voleva sapere se era un obbligo o era una scelta e, a quel punto, in qualche modo, stimolare un indirizzo politico, che a me sembra quello verso cui dobbiamo andare, in una situazione di ristrettezza di risorse, come negli ultimi anni, che negli ultimi anni abbiamo verificato. Rispetto al coinvolgimento dei Presidi, io, appunto, ritengo che sia opportuno. Perché ho chiesto? Perché non si trattava solo dell’efficientamento, ma in sede di Commissione i tecnici ci hanno parlato anche di interventi che sarebbero andati oltre, avrebbero fatto delle migliorie interne, i bagni, le palestre, gli spazi riunioni, e per questo, appunto, la richiesta è, ovviamente: “Noi sappiamo quello che è più urgente” e quindi poteva essere utile. Mi rendo conto che in questa fase per voi la priorità era mandare avanti il progetto, perché se si deve concludere entro dicembre 2023, questo è domani, però, in qualche modo, il coinvolgimento dei diretti interessati io credo che sia sempre opportuno, ecco. Credo di avere finito. Sulla valutazione, appunto, dell’ammaloramento, lei mi ha detto che voi avete ragionato con altri criteri, che non erano certo quelli di andare dove c’erano situazioni di maggior difficoltà. Grazie. Allora chiederò l’approfondimento. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliera Patriarca. |