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MAGLIANO Silvio Dove vuole che vada? MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio l’Assessore. Chiedo all’Assessore se può già inviarmi anche già solo in chat la risposta perché ha letto oggettivamente molto veloce e volevo poi soffermarmi con attenzione sulle cose che ha testé detto in Aula, quindi lo ringrazio se riesce a farlo appena finita questa interpellanza. Mah, vede, Assessore, io sarò poi curioso…, ma penso che questa sia anche una curiosità sua quella di capire poi questi Patti di Collaborazione se alla fine di tutto garantiscono una qualità del servizio, una qualità delle infrastrutture, come è previsto dai Patti di Collaborazione. Su questo dovremmo essere anche molto onesti e molto sinceri tra di noi per capire se questi Patti, pur comprendendo il 2020… col Covid ha portato tutta una serie di distorsioni anche dei Patti di Collaborazione con i cittadini, però capire esattamente poi che cosa viene restituito alla Città e che cosa la Città deve fare all’interno di questi Patti di Collaborazione o con le Circoscrizioni. La mia interpellanza nasce perché alcuni professionisti, alcuni sportivi di questa tipologia di sport mi avevano posto, appunto, la domanda: “Ha ancora senso tenere quelle strutture, che non sono né strutture iper- professionali dal punto di vista dello skate o è meglio invece lasciare una piastra polifunzionale affinché anche chi si vuole avvicinare a questa tipologia di sport ed è agli inizi possa farlo con tranquillità, senza andare a intralciare attività sportive di più alto livello?”, perché oggettivamente possiamo definire quella piastra per come oggi è realizzata una via assolutamente intermedia, né troppo performante per chi questo sport lo fa a livello agonistico e né assolutamente di facile utilizzo per chi è alle prime armi. E da qui mi era arrivata la segnalazione anche da rappresentanti di questo sport per capire se l’Amministrazione aveva intenzione di manutenerlo come si deve, ed è corretto farlo anche dal punto di vista della sicurezza e quindi potenziandolo, proprio per farlo diventare in quella zona della città un punto di riferimento per chi utilizzi…, per chi fa questa tipologia di sport e la fa in maniera agonistica e non solo, oppure se da questo punto di vista invece rendere quella piastra una piastra polifunzionale, a quel punto utilizzabile da famiglie che sono alle prime armi con il pattinaggio. Capisco però che da questo punto di vista l’Amministrazione qualcosa intende farlo e da questo punto di vista continua a fare affidamento su questo Patto di Collaborazione; lo capisco e lo comprendo. Leggerò con attenzione quanto è presente nelle note sia del Verde... poi io, come sa, Assessore, ho questa fortuna che presento interpellanze proprio il giorno prima o il giorno dopo che qualcuno è passato a pulire, nel caso di AMIAT, o è passato a tagliare le piante nel caso della Divisione del Verde. Però ognuno ha queste sue fortune. Detto questo io non sono riuscito a cogliere fino in fondo quali sono le prospettive di questo impianto, se lo lasceremo in queste condizioni oppure se vorremo fare qualche investimento in più, anche alla luce del Patto di Collaborazione, proprio per renderlo ancora più fruibile. Come avrà letto nella nota, nel “Considerato che” io ho riportato anche tutta una serie di affermazioni, ad esempio, come trova, c’è un report di quello che è anche stato scritto dal punto di vista giornalistico dove viene detto: “Adesso il Parco è parzialmente utilizzabile”, spiega Alessio Nobile di UISP, che coordina le attività di educativa di strada nella zona da diversi anni, “Servirebbero strutture più resistenti nel tempo, per riuscire a ripopolarlo ed evitare la dispersione dei giovani verso altri Skate Park, tipo Parco Dora. Un tempo era molto più utilizzato, adesso sarebbe bello tornare a generare relazioni sane e positive tra le famiglie, coinvolgendo anche i genitori nelle attività dei ragazzi”. “Vorremmo un parco alla nostra portata, adatto per skate, monopattini, roller e BMX”, spiega Emanuel Poato di 23 anni, che ha partecipato attivamente alla stesura del progetto. “Era bello partecipare alle competizioni, qualche anno fa, vorremmo rifarlo. Dobbiamo però valutare le possibilità in base ai soldi a disposizione. L’asfalto andrebbe rifatto, è ruvido e cadendo ci facciamo male”. Per intervenire sull’area in modo completo servirebbero circa 200 mila euro, secondo una prima stima. Quindi i contributi di Co-City andranno incanalati verso lavori precisi e circoscritti”. Chiede anche di installare i pannelli mancanti nel perimetro del Parco, coinvolgendo dei writers per decorarli come già fatto in passato. Per ora non si conoscono le tempistiche. Ecco, questo è il quadro che emergeva ed è un quadro che emergeva al 13 luglio 2018. Io mi auguro che anche alla luce di quello che lei ha detto ci si renda tutti ben conto che non siamo riusciti a portare questo Skate Park all’altezza delle aspettative di ciò che i cittadini ci chiedevano. Quindi da questo punto di vista io mi auguro che l’attenzione della Circoscrizione, sua, Assessore, e anche di coloro che hanno sottoscritto il Patto di Collaborazione rimanga alta e si possa fare quanto prima, magari con la prossima Giunta, una scelta. Lo facciamo diventare uno Skate Park come è necessario che sia per essere all’altezza - arrivo, Presidente, ho concluso, l’ho vista apparire - delle aspettative di questi ragazzi o lasciamo questo ibrido? A quel punto si potrebbe pensare un’altra formulazione ancora. Detto questo io ho concluso e ringrazio, Presidente. |