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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Maggio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 28
MOZIONE 2021-08890
STRISCE?BLU?GRATUITE?IN?ZONA?ROSSA:?SE?NON?ORA?QUANDO?
Interventi
MENSIO Federico
Guardi Presidente, io ora intervengo su quanto già detto in parte durante la
Commissione, dove si sono trattati questi atti. Io concepisco lo spazio pubblico come
tale e, essendo uno spazio pubblico, quello spazio pubblico, se occupato, va, come dire,
occupato con un titolo, che è un titolo… in questo caso parliamo di un titolo di
parcheggio. Io capisco che le visioni sono, credo, diametralmente opposte tra gli
interventi che ho sentito prima e probabilmente anche non solo il mio, ma quello di
molti Consiglieri della Maggioranza. Da anni il mondo, diciamo, dell’Automotive è
cambiato, e non solo è cambiato il mondo dell’Automotive, ma è cambiato anche il
modo di usufruire della mobilità privata; sempre di più sono le persone che scelgono,
giustamente o non giustamente, quello di… il mondo dell’utilizzo del veicolo in
sharing, e non è questo quello che succede in Italia, questo succede in quasi tutti i Paesi
europei, soprattutto nelle grandi città. In più, nelle grandi Città, specialmente in quelle
europee, anzi, in particolare in quelle Europee, per non dire quasi solo in quelle
Europee, la scelta è sempre più verso una mobilità di tipo sostenibile, individuale e
dolce. Questa è la scelta che molte Amministrazioni Comunali, non solo italiane, stanno
facendo e Amministrazioni che tra l’altro, devo dire, tipo quelle francesi, hanno gli
stessi interessi che io ho sentito dire, anzi, hanno ancora più interessi, perché addirittura
in quel caso lo Stato è partecipe direttamente in alcune società produttrici di automobili.
Dire che noi dobbiamo continuare a favorire la mobilità individuale privata per aiutare
una società privata, visto che non possiamo dire che dobbiamo aiutare o sostenere una
società privata come il ToBike, ecco, io non vorrei sentire le stesse. Noi dobbiamo
tutelare sicuramente i posti di lavoro, dobbiamo aiutare queste società, in particolare
quella che ha sede, o meglio, che ha qualche impianto produttivo a Torino, perché la
sede ricordo che né quella legale, né quella economica sono più in Torino, e neanche in
Italia, tanto per dirne una, e dobbiamo cercare di aiutare queste a sostenere il lavoro da
una parte, ma soprattutto a capire in che direzione sta andando il mondo. Ora, dire che
sostituire l’auto a motore endotermico con un’auto elettrica, favorendo lo sviluppo
dell’auto elettrica, cambia il mondo dell’Automotive, non è del tutto vero, primo;
secondo, non è che il problema di alcuni ingorghi in città… a me viene sempre fatto da
persone che si occupano di ambiente in piazza Baldissera, se sostituiamo cento auto a
motore endotermico con cento auto elettriche, il problema si risolve, no, non si risolve,
rimane uguale. Aggiungo, peraltro, che non mi sembra che il Gruppo Stellantis in
questo momento, per parola del suo Presidente, abbia intenzione di puntare
sull’elettrico, e quindi, cioè, mi sembra abbastanza anacronistico quello che viene detto
a volte in questo consesso. Io ritengo che è giusto agevolare le forme di mobilità più
sostenibile rispetto al motore endotermico, il motore tradizionale, ma lo sharing è una di
queste modalità. Poi non è detto che uno che compra un’auto elettrica oggi compri un
modello italiano, anche perché di modelli italiani in questo momento prodotti ce n’è
uno, mentre le altre Case ne producono almeno due o tre, quindi anche su questo va
fatto un ragionamento. Ragionamento che quindi porta a dire, tra l’altro il sottoscritto,
che usufruisce, spesso e volentieri, utilizza una macchina elettrica, che è un
ragionamento che ha un senso fino ad un certo punto, perché la ratio anche del
pagamento delle strisce blu nelle zone centrali anche per i mezzi elettrici è quella del
principio di rotazione, perché non è che io, se vado col mezzo elettrico, ho più diritto di
un altro di occupare uno spazio perché è un mezzo elettrico, salvo fatto il fatto che dove
ci sono le colonnine per la ricarica già lo posso fare gratuitamente mettendola in
ricarica, non è che se utilizzo quello spazio a mio favore, a discapito di un altro che il
mezzo elettrico non ce l’ha, ho più diritto di stare di lui, perché, se vogliamo incentivare
la mobilità elettrica, sicuramente si possono fare eventualmente delle riduzioni
tariffarie, questo è un invito che si può fare, si può fare un ragionamento ad esempio
anche sui sistemi di ricarica, sull’omogeneizzare ad esempio la possibilità di ricaricare
in maniera più semplice i mezzi, ma sulla gratuità io non sono d’accordo, proprio per
quel motivo che ho detto prima, cioè se devo occupare uno spazio, lo devo occupare per
il tempo che mi serve; se io ho diritto ad occuparlo gratuitamente, so già che lo
occuperò… o perlomeno, tendenzialmente… (incomprensibile) tenerlo occupato molto
più tempo di quanto evidentemente serve a me e soprattutto ad un altro utente, perché se
no rischiamo di intasare…

MENSIO Federico
Sì, grazie…, di non dare spazio a chi ne ha veramente bisogno, intasando
sostanzialmente di nuovo il centro città, anzi, tutte le zone blu a favore di una mobilità
che, sì, è sostenibile o più sostenibile, ma che sempre occupa spazio. Grazie.

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