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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Maggio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 28
MOZIONE 2021-08890
STRISCE?BLU?GRATUITE?IN?ZONA?ROSSA:?SE?NON?ORA?QUANDO?
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Arriviamo al Punto n. 17, siamo alla mozione n. mecc. 202108890 del Capogruppo
Petrarulo:

“Strisce blu gratuite in zona rossa: se non ora, quando?”

SICARI Francesco (Presidente)
L’atto viene discusso congiuntamente con il Punto n. 18 della Vicecapogruppo
Scanderebech, mozione n. mecc. 202109454:

“Strisce blu gratuite per le auto elettriche”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio ora la parola ai proponenti per l’illustrazione dei provvedimenti. Prego,
Capogruppo Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
Sì, inizio, sarò brevissimo, anche per non portare via molto tempo, anche perché penso
che, senza fare… (incomprensibile), so già come andrà a finire la votazione, anche
perché spesso e volentieri in questi ultimi due anni, diciamo, di Covid, un anno e mezzo
di Covid, noi su questo abbiamo avuto sempre delle… non dico degli schiaffoni noi, ma
i cittadini non hanno mai avuto quello che era poi l’interesse vero e proprio di poter far
sì che ci sia veramente stata una voglia di non far sì che il Covid non passi anche sui
mezzi pubblici…, (incomprensibile) poi quindi un maggior utilizzo di quello che è il
mezzo privato o la ZTL, anche perché durante il periodo invernale, soprattutto durante i
periodi invernali, voi sapete meglio di me, o anche quello primaverile, le piogge e tutto
non permettevano a chi va sui monopattini o in bicicletta di poterne usufruire. Quindi,
quello che è l’“impegna” rimane, è logico che era una mozione questa, una mozione
depositata il 19 marzo 2021, siamo a due mesi dopo, ma, siccome oggi è tutto
imprevedibile quello che può succedere nel futuro, perché naturalmente stiamo… cioè,
quello che sta succedendo è importante, ci mancherebbe, però non è detto che non si
tornerà forse in zona rossa o si torni… perché qui tra mascherine che si tolgono e che si
mettono, vaccini che sono miracolosi o meno, c’è un po’ di tutto, quindi sinceramente
ritirarla sarebbe come dare uno schiaffo a un qualcosa che ci sia. Quindi, che sia l’Aula
poi a decidere, naturalmente, sapendo forse già quale sarà quindi il pensiero, perché ho
visto che in Commissione, sinceramente, quando si propone un qualcosa che è per
limitare, debellare o diminuire quello che è il discorso del Covid all’interno dei mezzi
pubblici, abbiamo avuto sempre abbastanza, quindi, delle torte in faccia, per non dire
altro, comunque… Quindi, questa mozione naturalmente viene lasciata e viene lasciata
naturalmente per l’interesse… adesso parlerà la Scanderebech per quello che riguarda il
discorso delle auto elettriche, che anche su quello sicuramente sarà molto interessante,
ma la parola alla mia collega, poi, Presidente, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Vicecapogruppo Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Grazie Presidente. Ma non ho capito come mai la discussione congiunta, dato che i temi
sono diversi, però solo per capirne poi il motivo. Con la mozione: “Strisce e blu
gratuite per le auto elettriche” si pone un tema importante, che è quello del ricambio
delle auto datate, del parco vetture datato della città di Torino. Come Amministrazione,
credo che ci voglia l’input nel far vedere che siamo adeguati ad accogliere più auto
elettriche possibili, più auto ibride possibili. Sbaglia la Sindaca a dire… dichiarare
pubblicamente nel Consiglio Comunale dell’Automotive che, come Città di Torino,
bisogna andare incontro ad una mobilità diversa, che non è quella dell’auto di proprietà.
La Città di Torino ha 18.000 dipendenti per quanto concerne FCA e vive grazie
all’Automotive da sempre, lo sappiamo. Quindi, più che mai dobbiamo incentivare
l’uso dell’automobile, ma che sia un uso dell’automobile non inquinante.
Molte Città si sono già adeguate, nel testo cito ad esempio Verona, piuttosto che
Arezzo, piuttosto che Napoli; non ho citato nel testo la Città, il Comune di Milano, che
recentemente, la scorsa settimana ha istituito e reso possibile ufficialmente sul suo sito
la gratuità intera, sull’intera città, non solo per le auto elettriche, come chiedo io, ma
anche per le auto ibride. Secondo me, la Città di Torino, così come la nostra città, ha dei
problemi per quanto concerne il numero dei posteggi a disposizione, un numero di
posteggi a disposizione che andrebbe modulato, con della creazione di posteggi
sotterranei, sia ben chiaro, perché è ovvio che ci vuole una linea di intervento sui
posteggi della Città, ma dobbiamo andare nella direzione di essere una Città
all’avanguardia, innovativa e Smart, una Città che vada incontro alle esigenze, non solo
dell’ambiente, ma anche dei cittadini. Quindi, tutelare quello che è l’acquisto dell’auto
elettrica, così come ha fatto la Regione Piemonte, ad esempio facendo dei bandi,
incentivando con altri incentivi che avverranno anche durante l’anno, è nella direzione
giusta. L’invito che faccio all’Aula è quello, quindi, di andare nella direzione di un voto
favorevole di quest’atto, per anche dare un bellissimo segnale a tutti coloro che hanno
speso dei soldi per l’acquisto di un’auto, ma soprattutto per dare un segnale a tutto
quell’indotto dell’Automotive che ci permette ancora, come dire, di farci chiamare
anche Torino, ossia sede dell’auto. Ho terminato, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con gli interventi. Ho il Presidente Mensio, prego ne ha facoltà per
cinque minuti.

MENSIO Federico
Guardi Presidente, io ora intervengo su quanto già detto in parte durante la
Commissione, dove si sono trattati questi atti. Io concepisco lo spazio pubblico come
tale e, essendo uno spazio pubblico, quello spazio pubblico, se occupato, va, come dire,
occupato con un titolo, che è un titolo… in questo caso parliamo di un titolo di
parcheggio. Io capisco che le visioni sono, credo, diametralmente opposte tra gli
interventi che ho sentito prima e probabilmente anche non solo il mio, ma quello di
molti Consiglieri della Maggioranza. Da anni il mondo, diciamo, dell’Automotive è
cambiato, e non solo è cambiato il mondo dell’Automotive, ma è cambiato anche il
modo di usufruire della mobilità privata; sempre di più sono le persone che scelgono,
giustamente o non giustamente, quello di… il mondo dell’utilizzo del veicolo in
sharing, e non è questo quello che succede in Italia, questo succede in quasi tutti i Paesi
europei, soprattutto nelle grandi città. In più, nelle grandi Città, specialmente in quelle
europee, anzi, in particolare in quelle Europee, per non dire quasi solo in quelle
Europee, la scelta è sempre più verso una mobilità di tipo sostenibile, individuale e
dolce. Questa è la scelta che molte Amministrazioni Comunali, non solo italiane, stanno
facendo e Amministrazioni che tra l’altro, devo dire, tipo quelle francesi, hanno gli
stessi interessi che io ho sentito dire, anzi, hanno ancora più interessi, perché addirittura
in quel caso lo Stato è partecipe direttamente in alcune società produttrici di automobili.
Dire che noi dobbiamo continuare a favorire la mobilità individuale privata per aiutare
una società privata, visto che non possiamo dire che dobbiamo aiutare o sostenere una
società privata come il ToBike, ecco, io non vorrei sentire le stesse. Noi dobbiamo
tutelare sicuramente i posti di lavoro, dobbiamo aiutare queste società, in particolare
quella che ha sede, o meglio, che ha qualche impianto produttivo a Torino, perché la
sede ricordo che né quella legale, né quella economica sono più in Torino, e neanche in
Italia, tanto per dirne una, e dobbiamo cercare di aiutare queste a sostenere il lavoro da
una parte, ma soprattutto a capire in che direzione sta andando il mondo. Ora, dire che
sostituire l’auto a motore endotermico con un’auto elettrica, favorendo lo sviluppo
dell’auto elettrica, cambia il mondo dell’Automotive, non è del tutto vero, primo;
secondo, non è che il problema di alcuni ingorghi in città… a me viene sempre fatto da
persone che si occupano di ambiente in piazza Baldissera, se sostituiamo cento auto a
motore endotermico con cento auto elettriche, il problema si risolve, no, non si risolve,
rimane uguale. Aggiungo, peraltro, che non mi sembra che il Gruppo Stellantis in
questo momento, per parola del suo Presidente, abbia intenzione di puntare
sull’elettrico, e quindi, cioè, mi sembra abbastanza anacronistico quello che viene detto
a volte in questo consesso. Io ritengo che è giusto agevolare le forme di mobilità più
sostenibile rispetto al motore endotermico, il motore tradizionale, ma lo sharing è una di
queste modalità. Poi non è detto che uno che compra un’auto elettrica oggi compri un
modello italiano, anche perché di modelli italiani in questo momento prodotti ce n’è
uno, mentre le altre Case ne producono almeno due o tre, quindi anche su questo va
fatto un ragionamento. Ragionamento che quindi porta a dire, tra l’altro il sottoscritto,
che usufruisce, spesso e volentieri, utilizza una macchina elettrica, che è un
ragionamento che ha un senso fino ad un certo punto, perché la ratio anche del
pagamento delle strisce blu nelle zone centrali anche per i mezzi elettrici è quella del
principio di rotazione, perché non è che io, se vado col mezzo elettrico, ho più diritto di
un altro di occupare uno spazio perché è un mezzo elettrico, salvo fatto il fatto che dove
ci sono le colonnine per la ricarica già lo posso fare gratuitamente mettendola in
ricarica, non è che se utilizzo quello spazio a mio favore, a discapito di un altro che il
mezzo elettrico non ce l’ha, ho più diritto di stare di lui, perché, se vogliamo incentivare
la mobilità elettrica, sicuramente si possono fare eventualmente delle riduzioni
tariffarie, questo è un invito che si può fare, si può fare un ragionamento ad esempio
anche sui sistemi di ricarica, sull’omogeneizzare ad esempio la possibilità di ricaricare
in maniera più semplice i mezzi, ma sulla gratuità io non sono d’accordo, proprio per
quel motivo che ho detto prima, cioè se devo occupare uno spazio, lo devo occupare per
il tempo che mi serve; se io ho diritto ad occuparlo gratuitamente, so già che lo
occuperò… o perlomeno, tendenzialmente… (incomprensibile) tenerlo occupato molto
più tempo di quanto evidentemente serve a me e soprattutto ad un altro utente, perché se
no rischiamo di intasare…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MENSIO Federico
Sì, grazie…, di non dare spazio a chi ne ha veramente bisogno, intasando
sostanzialmente di nuovo il centro città, anzi, tutte le zone blu a favore di una mobilità
che, sì, è sostenibile o più sostenibile, ma che sempre occupa spazio. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il Presidente Malanca, ha tre minuti a sua disposizione, prego.

MALANCA Roberto
La ringrazio, Presidente, cercherò di essere il più breve possibile. Intanto sono
abbastanza d’accordo con la Consigliera Scanderebech quando dice che sono due temi
diversi, perché in effetti vanno a colpire due tematiche, pur simili, ma comunque con
oggetti assolutamente diversi, anche con situazioni diverse: una vede le prospettive di
sviluppo di un certo tipo di mobilità, l’altra invece vede la contingenza dell’Emergenza
Covid, anche se il tema di fondo è sempre e comunque lo spazio pubblico e il diritto a
usufruirne. Io credo che - nei confronti del Consigliere Petrarulo - non sia giusto, da
parte sua, prendere per assunto quello che ha detto: “Abbiamo preso a schiaffoni”, no, è
bene che ci sia un confronto dialettico, è bene che il confronto dialettico avvenga
soprattutto in Commissione, dove c’è modo di approfondire le varie opinioni, di
approfondire i temi e di affrontarli per bene. Nello specifico, siamo di fronte a due
visioni diverse, cioè l’illusione che rendendo gratuita la sosta ce ne sia di più per tutti è
assolutamente fallace; rendendo gratuita la sosta a pagamento, in realtà significa
semplicemente che chi primo arriva, meglio alloggia e che occupa il posto per tutto il
giorno. La sosta blu fu messa non per far pagare gli automobilisti, ma semplicemente
come sistema, diciamo, coercitivo per aumentare la rotazione dei posti e far
parcheggiare più persone nello stesso posto nell’arco della giornata. Questo è
particolarmente utile nei confronti di zone dove c’è veramente un affollamento
esagerato, come per esempio in certi orari intorno agli ospedali, dove ci sono le visite,
dove c’è necessità di esami, di altre cose, e quindi avere uno spazio occupato tutto il
giorno da persone che sono arrivate lì solo perché sono arrivate prima è assolutamente
improduttivo, dannoso e nocivo per i cittadini. Il problema delle auto elettriche, è vero
quello che diceva il Presidente Mensio, ma io darei soltanto due cifre, cioè nel 2030
avremmo in tutto il mondo 230 milioni di auto elettriche, cioè si stima che più del 50%
del parco di auto in Italia sarà costituito da auto elettriche, e nel momento in cui noi
sostituiamo le 600 mila auto che ci sono a Torino in certe ore con 600 mila auto
elettriche, non abbiamo risolto il problema della sosta, quindi l’incentivo sulla sosta è
un incentivo sbagliato. Dove si deve dare un incentivo? Sulla creazione di
un’infrastruttura capillare, un’infrastruttura moderna e accessibile a tutti, sulla
disponibilità a risolvere quei piccoli problemi che hanno coloro che mettono l’auto in
carica e poi hanno necessità di trovare una sosta vicino a dove l’hanno caricata, sulla
possibilità di poter chiedere degli stalli di sosta elettrica vicino a casa o vicino alla
propria azienda. Quindi, questa è la vera scommessa. Lo sharing è evidente che è una
logica che andrà sempre più diffondendosi e sempre più giusta rispetto alla proprietà
privata e risolverà un sacco di problemi legati anche ai costi, ai costi che tutti dobbiamo
sostenere per le manutenzioni dei mezzi singoli e per l’assicurazione, per il bollo, per
tutti i piccoli “balzelli” cosiddetti, che vanno a colpire coloro che sono utilizzatori di un
mezzo, ahimè, così diffuso, spesso a volte anche inutilmente, da coloro che non sempre
ne hanno bisogno. Io la ringrazio, Presidente, del tempo che mi ha concesso e le rilascio
la parola grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Soltanto per chiarire, non è previsto… in merito alle richieste di intervento,
non è previsto alcun diritto di replica alla fine dei Consiglieri, quindi procediamo con
gli interventi. Adesso ho Curatella e poi Giovara. Prego, Curatella.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Io sono andato a controllare i dati dell’ACI del 2019 sul parco
autovetture in Piemonte: in Piemonte nel 2019 risultano immatricolate 2.938.000
autovetture. Di questi 2.938.000 autovetture al 2019, ben 1.374 vetture sono elettriche,
stiamo parlando dello 0,04%, stiamo parlando di un numero veramente ridicolo. Ora, è
vero, al 2030, se avremo 600 mila vetture all’incirca, quindi se resterà sempre quel
numero di 650 vetture ogni mille abitanti il dato statistico su Torino, se resterà vero al
2030, sì, nel 2030 ci sarà un problema di parcheggio, ma nel 2030, tra nove anni.
Un’Amministrazione, nel definire degli incentivi, così come è stato per tutti gli incentivi
del passato, ovvero l’incentivo non vuol dire “per sempre”, l’incentivo si può portare
avanti in parallelo con nelle definizioni di tempistiche, con la definizione di una durata,
come successe ad esempio per gli incentivi nel passato per i vari conti energia per il
fotovoltaico, ad esempio, per il conto termico, che avevano delle durate. Quindi,
un’Amministrazione lungimirante può dire… può fare un ragionamento di questo
genere, dal mio punto di vista, ed è qui che trovo positiva la mozione della Consigliera
Scanderebech, cioè dice che: “Guardate, ad oggi ci sono 1.374 vetture in tutto il
Piemonte, su 2.900.000 veicoli. Sappiamo che al 2030 ci sarà un incremento nel corso
degli anni, allora come Amministrazione, soprattutto tenendo conto del periodo,
soprattutto tenendo conto che Torino è tra le città più inquinate d’Europa, le ultime
classifiche la vedono come la terza città più inquinata d’Europa per l’emissione di NOX,
e in Commissione più volte Arpa, l’Assessore, i Consiglieri hanno sempre detto: “No,
l’emissione è dovuta ai veicoli”. Sappiamo anche che c’è un’indagine, che sta
indagando sia questa Amministrazione, sia le Amministrazioni precedenti, sia la
gestione regionale, quindi il Presidente della Regione e Assessore Ambiente. Allora si
può definire un periodo, tre anni, quattro anni, cinque anni, in cui l’Amministrazione
dice: “Per questo periodo, per favorire il cambio dei mezzi e quindi dare anche un
contributo dal punto di vista della riduzione delle emissioni in atmosfera, per
sostituzione del mezzo endotermico, diamo la possibilità di parcheggiare gratuitamente
nelle strisce blu fino al 1° gennaio del 2027, 1° gennaio del 2024, 1° gennaio del 2023,
due, tre anni, cinque anni, definire una durata. In questo modo da una parte si incentiva
il cambio tecnologico, quindi si permette di avere per la possibilità di parcheggiare,
quindi si crea un incentivo nelle persone, dall’altro si fa ben presente, come d’altra parte
succede anche per il bollo regionale, che per cinque anni è gratuito, poi dopo non lo è
più, a vita per alcune motorizzazioni o per altri tipi di incentivi su questo genere, come
Amministrazione potremmo fare allo stesso modo, definiamo una durata durante la
quale fare questo incentivo del parcheggio gratuito, comunicando ad oggi che, ad
esempio, 1° gennaio 2025 scadrà questo incentivo e quindi sarà necessario pagare
nuovamente la striscia blu. Secondo me è questo che deve fare un’Amministrazione che
vuole da una parte favorire, incentivare nuove tecnologie dal punto di vista anche della
mobilità elettrica, e dall’altra far presente che questo è un incentivo temporaneo, perché
comunque si vuole evitare che, nel momento in cui il numero di autoveicoli elettrici
andrà a superare la cifra attuale, che è veramente irrisoria, veramente stiamo parlando di
un numero di auto irrisorie attualmente in circolazione, ma nel momento in cui non sarà
più tale, a questo punto scadrà l’incentivo. Ma parliamo di questo, non parliamo come
se il 2030 fosse oggi perché se no a questo punto cambiamo completamente su tutto
quanto, ragioniamo già come se oggi ci fossero già delle cose che invece devono
arrivare. Quindi, da questo punto di vista credo che sia positivo l’atto della Consigliera
Scanderebech e debba essere visto in modalità prospettica e non limitandosi a bendarsi
gli occhi. E quindi credo che abbia fatto bene Milano e abbiano fatto bene altre Città
che abbiano previsto un periodo in cui c’è questo incentivo. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con gli interventi. Devo solo capire se la Consigliera
Scanderebech vuole intervenire nel merito della discussione, che è ancora sua facoltà.
Prego, intervenga nel merito della discussione e poi procediamo con gli ulteriori
interventi.

SCANDEREBECH Federica
Sì, ma grazie Presidente. In realtà sono stata anticipata dal collega Curatella, in quanto
ho presentato la mozione che mi vede prima firmataria e non sono intervenuta poi sul
tema né della mozione del collega Petrarulo e né di questa mozione. Volevo intervenire
sul tema del Consigliere Petrarulo della prima mozione, che è un tema diverso da quello
che stiamo trattando, dicendo che il mio voto sarà un voto favorevole e non ho
apprezzato il fatto che in Commissione si sia detto che il secondo lockdown sia stato un
lockdown ben diverso e dagli altri lockdown e quindi le strisce sono rimaste a
pagamento per questo motivo; sempre di Emergenza Sanitaria si trattava, sempre di
circolazione limitata si trattava e quindi nello stesso modo dovevamo agire.
Per quanto concerne il tema di questa mozione, in Commissione c’è stato un
lunghissimo dibattito e ringrazio la Commissione, perché è stato un dibattito costruttivo
e anche questo dibattito in Aula si sta di nuovo reputando assolutamente costruttivo.
Con questa mozione si voleva dare un input, che è quello, appunto, di prevedere degli
incentivi, incentivi che devono per forza essere a vita, infatti nel testo della mozione non
viene inserito che a vita sul comune di Torino le auto elettriche non debbano pagare,
benissimo si poteva fare, ad esempio, come si fa col bollo delle auto elettriche, che vi è
una gratuità solo per i primi, ad esempio, cinque anni; si poteva prevedere ugualmente
una tempistica, un periodo in cui si dava questa agevolazione e quindi il Comune si
faceva vedere attento alla tematica ambientale e anche alla tematica
dell’implementazione dell’uso delle auto elettriche. Questo è il significato della
mozione, che forse non tutti hanno colto e me ne dispiace molto, perché invece si reputa
nuovamente Milano molto più all’avanguardia rispetto a Torino e abbiamo perso una
grandissima occasione nei confronti di tanti cittadini, ma soprattutto dell’ambiente e
della mobilità elettrica. Grazie, Presidente, per avermi dato la parola.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo con gli interventi. Adesso ho il Presidente Giovara, ne ha facoltà per tre
minuti. Prego.

GIOVARA Massimo
Grazie, Presidente. Io ringrazio i Consiglieri che mi hanno preceduto per avere fornito
la loro posizione politica rispetto a un tema estremamente importante, su cui questa
Amministrazione ha lavorato per tutti questi anni, incontrando anche diverse reazioni
avverse, moltissime, ma questo è assolutamente normale quando si conduce una politica
progressista, di fronte a chi invece giustamente e legittimamente rappresenta una forza
politica o più forze politiche conservatrici. La storia ci insegna che spesso poi le forze
progressiste a loro volta anch’esse diventano conservatrici e nascono altre forze
progressiste, ma in questo momento stiamo assistendo, alla fine dei cinque anni, anche a
dichiarazioni da parte delle Minoranze - non quelli che mi hanno preceduto - che hanno
una cristallina posizione rispetto al tema delle automobili, e dell’inquinamento, ma altri
soggetti che hanno progressivamente cambiato idea nell’arco di questi cinque anni e
adesso si considerano green e hanno capito finalmente che questa è l’unica strada
sostenibile. Io ho appena letto un comunicato, anzi, delle linee guida che arriveranno in
Italia da parte dell’OCSE su quali sono le buone politiche e non potremo fare altro che
seguirle, esattamente come la Legge, se non vogliamo un aumento di temperature
pazzesco. So che questo esce un pochino, alle orecchie dei miei predecessori, dal tema,
ma secondo me invece non è così. Recentemente c’è stato un incontro - non voglio
annoiarvi troppo - sul tema del “Qual è il ruolo del dei gruppi culturali, degli Enti
culturali a Torino” e grandi esperti di questo tema, alcuni dei quali anche sono
espressione del nostro territorio, hanno detto che uno dei più grandi problemi della
politica cittadina è quello di non avere visioni a lungo termine, infatti anche questo è un
tema che ci è stato spesso rimproverato strumentalmente, ovviamente, a mio parere,
perché noi la visione a lungo termine ce l’avevamo, e lo dimostra la nostra posizione nei
confronti del tema dell’occupazione di spazio da parte delle automobili e del lavoro
grandissimo che ha fatto Maria Lapietra e il Presidente Lavolta (*) in questi anni, ma
credo un po’ tutti i Consiglieri - penso alle scuole Car free della Consigliera Albano -, e
dall’altra parte ci sono dei soggetti che giustamente rappresentano il vecchio, l’antico,
soggetti che non possono levarsi da sotto il mezzo automobilistico e che devono usarlo
comunque e sempre, ritenendo che questo sia un diritto legittimo; legittimo diritto è,
fino a che non ci scontriamo con i dati reali, che portano alla necessità di avviare misure
estremamente drastiche, senza stare a giocare su posizioni politiche. Noi la strada
l’abbiamo scelta, voi anche l’avete scelta; quando si voterà, i cittadini decideranno se
proseguire verso il miglioramento della qualità dell’aria e della occupazione di spazio
da mezzi che pesano tra i 500 e i 1.500 chili (SUV, eccetera, pur essendo elettrici, lo
spazio lo occupano)…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

GIOVARA Massimo
… e decideranno se stare dalla parte della posizione progressista che salverà il pianeta o
dalla parte di chi, invece, vuole conservare questo, portandoci probabilmente al baratro.
Grazie, Presidente.
(*) Si prende atto di successiva comunicazione di rettifica relativamente alle parole
“Presidente Lavolta” da sostituire con “Presidente Malanca”.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il Presidente Napolitano, ne facoltà per tre minuti, prego.

NAPOLITANO Vincenzo
Grazie, Presidente. Dunque, io intervengo intanto per dire che ho capito perfettamente
dove va a tendere la mozione in questione ed è molto pertinente l’esempio che ha fatto
la Consigliera Scanderebech sull’incentivo del bollo auto, perché quello, sì, è un
incentivo ed è un incentivo che non occupa suolo pubblico, ed è proprio questo il focus
del fatto che voteremo contrariamente, almeno, voterò contrariamente a questa mozione,
perché, come hanno benissimo ben spiegato i miei colleghi, il problema è che occupare
luogo pubblico lo si deve occupare con ciò che è meglio per i Comuni… cioè, per i
cittadini, scusate. Ho sentito usare molte argomentazioni, facendo veramente una
macedonia elettorale difficile da comprendere, specie quando arrivano da determinate
argomentazioni e arrivano da determinate forze politiche, è un po’ come mischiare la
nutella con le cozze, perché quando le forze politiche contrarie, che hanno costruito
comunque, un consenso sul “No ZTL”, parlano e citano ripetutamente Milano come
esempio, si dimenticano che Milano ha la ZTL più grande d’Italia, ma da un sacco di
anni, quindi determinate macchine non sarebbero mai arrivate a parcheggiare dove
devono parcheggiare, semplicemente perché non ci possono andare. Quindi, insomma,
si parla di visione, bisogna avere una visione a 360 gradi e vedere un po’ la completezza
delle cose, non solo il particolare che interessa in un determinato momento.
Ho sentito parlare di incentivo, cioè il sostenere l’industria dell’auto: noi abbiamo
un’industria dell’auto che oggi è in gran parte francese e proprio Parigi, che è una
capitale Europea, siccome probabilmente hanno capito che il suolo pubblico è pubblico
e non è solo di chi possiede un’automobile, ha deciso di abolire il 50% dei posti auto,
quindi stiamo parlando di 70 mila posti auto, mentre qua facciamo scoppiare le
rivoluzioni nelle Circoscrizioni per 120 posti auto e i Consiglieri di Circoscrizione
cavalcano ovviamente la protesta, perché siamo in un periodo elettorale, quindi fa
comodo, mantenendo nel presente il passato e non guardando al futuro, visto che si
parla tanto di divisione. Quindi, insomma, aggiungo questi elementi a questa
conversazione, a questo dibattito, che è stato - e sono d’accordo - detto interessante e
costruttivo, proprio per far riflettere che, insomma, il problema va visto solo in
determinati modi, e non è una questione di cifre di Bilancio il fatto che le auto elettriche
al momento siano poche, parlando di prospettive future, divisioni, analizzando dei dati
del 2019 eccetera, bisogna guardare il concetto del fatto che i parcheggi nelle città
Europee che hanno tra l’altro l’industria automobilistica da sostenere, vengono
dimezzate del 50%, mentre qua continuiamo a costruire consensi elettorali
semplicemente sul parcheggio della propria auto, e possibilmente anche sotto casa.
Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono interventi da parte dei Consiglieri? Non ci sono interventi, allora
possiamo procedere con il mettere in votazione entrambi gli atti.
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