Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Arriviamo al Punto n. 17, siamo alla mozione n. mecc. 202108890 del Capogruppo Petrarulo: “Strisce blu gratuite in zona rossa: se non ora, quando?” SICARI Francesco (Presidente) L’atto viene discusso congiuntamente con il Punto n. 18 della Vicecapogruppo Scanderebech, mozione n. mecc. 202109454: “Strisce blu gratuite per le auto elettriche” SICARI Francesco (Presidente) Lascio ora la parola ai proponenti per l’illustrazione dei provvedimenti. Prego, Capogruppo Petrarulo. PETRARULO Raffaele Sì, inizio, sarò brevissimo, anche per non portare via molto tempo, anche perché penso che, senza fare… (incomprensibile), so già come andrà a finire la votazione, anche perché spesso e volentieri in questi ultimi due anni, diciamo, di Covid, un anno e mezzo di Covid, noi su questo abbiamo avuto sempre delle… non dico degli schiaffoni noi, ma i cittadini non hanno mai avuto quello che era poi l’interesse vero e proprio di poter far sì che ci sia veramente stata una voglia di non far sì che il Covid non passi anche sui mezzi pubblici…, (incomprensibile) poi quindi un maggior utilizzo di quello che è il mezzo privato o la ZTL, anche perché durante il periodo invernale, soprattutto durante i periodi invernali, voi sapete meglio di me, o anche quello primaverile, le piogge e tutto non permettevano a chi va sui monopattini o in bicicletta di poterne usufruire. Quindi, quello che è l’“impegna” rimane, è logico che era una mozione questa, una mozione depositata il 19 marzo 2021, siamo a due mesi dopo, ma, siccome oggi è tutto imprevedibile quello che può succedere nel futuro, perché naturalmente stiamo… cioè, quello che sta succedendo è importante, ci mancherebbe, però non è detto che non si tornerà forse in zona rossa o si torni… perché qui tra mascherine che si tolgono e che si mettono, vaccini che sono miracolosi o meno, c’è un po’ di tutto, quindi sinceramente ritirarla sarebbe come dare uno schiaffo a un qualcosa che ci sia. Quindi, che sia l’Aula poi a decidere, naturalmente, sapendo forse già quale sarà quindi il pensiero, perché ho visto che in Commissione, sinceramente, quando si propone un qualcosa che è per limitare, debellare o diminuire quello che è il discorso del Covid all’interno dei mezzi pubblici, abbiamo avuto sempre abbastanza, quindi, delle torte in faccia, per non dire altro, comunque… Quindi, questa mozione naturalmente viene lasciata e viene lasciata naturalmente per l’interesse… adesso parlerà la Scanderebech per quello che riguarda il discorso delle auto elettriche, che anche su quello sicuramente sarà molto interessante, ma la parola alla mia collega, poi, Presidente, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Vicecapogruppo Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Grazie Presidente. Ma non ho capito come mai la discussione congiunta, dato che i temi sono diversi, però solo per capirne poi il motivo. Con la mozione: “Strisce e blu gratuite per le auto elettriche” si pone un tema importante, che è quello del ricambio delle auto datate, del parco vetture datato della città di Torino. Come Amministrazione, credo che ci voglia l’input nel far vedere che siamo adeguati ad accogliere più auto elettriche possibili, più auto ibride possibili. Sbaglia la Sindaca a dire… dichiarare pubblicamente nel Consiglio Comunale dell’Automotive che, come Città di Torino, bisogna andare incontro ad una mobilità diversa, che non è quella dell’auto di proprietà. La Città di Torino ha 18.000 dipendenti per quanto concerne FCA e vive grazie all’Automotive da sempre, lo sappiamo. Quindi, più che mai dobbiamo incentivare l’uso dell’automobile, ma che sia un uso dell’automobile non inquinante. Molte Città si sono già adeguate, nel testo cito ad esempio Verona, piuttosto che Arezzo, piuttosto che Napoli; non ho citato nel testo la Città, il Comune di Milano, che recentemente, la scorsa settimana ha istituito e reso possibile ufficialmente sul suo sito la gratuità intera, sull’intera città, non solo per le auto elettriche, come chiedo io, ma anche per le auto ibride. Secondo me, la Città di Torino, così come la nostra città, ha dei problemi per quanto concerne il numero dei posteggi a disposizione, un numero di posteggi a disposizione che andrebbe modulato, con della creazione di posteggi sotterranei, sia ben chiaro, perché è ovvio che ci vuole una linea di intervento sui posteggi della Città, ma dobbiamo andare nella direzione di essere una Città all’avanguardia, innovativa e Smart, una Città che vada incontro alle esigenze, non solo dell’ambiente, ma anche dei cittadini. Quindi, tutelare quello che è l’acquisto dell’auto elettrica, così come ha fatto la Regione Piemonte, ad esempio facendo dei bandi, incentivando con altri incentivi che avverranno anche durante l’anno, è nella direzione giusta. L’invito che faccio all’Aula è quello, quindi, di andare nella direzione di un voto favorevole di quest’atto, per anche dare un bellissimo segnale a tutti coloro che hanno speso dei soldi per l’acquisto di un’auto, ma soprattutto per dare un segnale a tutto quell’indotto dell’Automotive che ci permette ancora, come dire, di farci chiamare anche Torino, ossia sede dell’auto. Ho terminato, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con gli interventi. Ho il Presidente Mensio, prego ne ha facoltà per cinque minuti. MENSIO Federico Guardi Presidente, io ora intervengo su quanto già detto in parte durante la Commissione, dove si sono trattati questi atti. Io concepisco lo spazio pubblico come tale e, essendo uno spazio pubblico, quello spazio pubblico, se occupato, va, come dire, occupato con un titolo, che è un titolo… in questo caso parliamo di un titolo di parcheggio. Io capisco che le visioni sono, credo, diametralmente opposte tra gli interventi che ho sentito prima e probabilmente anche non solo il mio, ma quello di molti Consiglieri della Maggioranza. Da anni il mondo, diciamo, dell’Automotive è cambiato, e non solo è cambiato il mondo dell’Automotive, ma è cambiato anche il modo di usufruire della mobilità privata; sempre di più sono le persone che scelgono, giustamente o non giustamente, quello di… il mondo dell’utilizzo del veicolo in sharing, e non è questo quello che succede in Italia, questo succede in quasi tutti i Paesi europei, soprattutto nelle grandi città. In più, nelle grandi Città, specialmente in quelle europee, anzi, in particolare in quelle Europee, per non dire quasi solo in quelle Europee, la scelta è sempre più verso una mobilità di tipo sostenibile, individuale e dolce. Questa è la scelta che molte Amministrazioni Comunali, non solo italiane, stanno facendo e Amministrazioni che tra l’altro, devo dire, tipo quelle francesi, hanno gli stessi interessi che io ho sentito dire, anzi, hanno ancora più interessi, perché addirittura in quel caso lo Stato è partecipe direttamente in alcune società produttrici di automobili. Dire che noi dobbiamo continuare a favorire la mobilità individuale privata per aiutare una società privata, visto che non possiamo dire che dobbiamo aiutare o sostenere una società privata come il ToBike, ecco, io non vorrei sentire le stesse. Noi dobbiamo tutelare sicuramente i posti di lavoro, dobbiamo aiutare queste società, in particolare quella che ha sede, o meglio, che ha qualche impianto produttivo a Torino, perché la sede ricordo che né quella legale, né quella economica sono più in Torino, e neanche in Italia, tanto per dirne una, e dobbiamo cercare di aiutare queste a sostenere il lavoro da una parte, ma soprattutto a capire in che direzione sta andando il mondo. Ora, dire che sostituire l’auto a motore endotermico con un’auto elettrica, favorendo lo sviluppo dell’auto elettrica, cambia il mondo dell’Automotive, non è del tutto vero, primo; secondo, non è che il problema di alcuni ingorghi in città… a me viene sempre fatto da persone che si occupano di ambiente in piazza Baldissera, se sostituiamo cento auto a motore endotermico con cento auto elettriche, il problema si risolve, no, non si risolve, rimane uguale. Aggiungo, peraltro, che non mi sembra che il Gruppo Stellantis in questo momento, per parola del suo Presidente, abbia intenzione di puntare sull’elettrico, e quindi, cioè, mi sembra abbastanza anacronistico quello che viene detto a volte in questo consesso. Io ritengo che è giusto agevolare le forme di mobilità più sostenibile rispetto al motore endotermico, il motore tradizionale, ma lo sharing è una di queste modalità. Poi non è detto che uno che compra un’auto elettrica oggi compri un modello italiano, anche perché di modelli italiani in questo momento prodotti ce n’è uno, mentre le altre Case ne producono almeno due o tre, quindi anche su questo va fatto un ragionamento. Ragionamento che quindi porta a dire, tra l’altro il sottoscritto, che usufruisce, spesso e volentieri, utilizza una macchina elettrica, che è un ragionamento che ha un senso fino ad un certo punto, perché la ratio anche del pagamento delle strisce blu nelle zone centrali anche per i mezzi elettrici è quella del principio di rotazione, perché non è che io, se vado col mezzo elettrico, ho più diritto di un altro di occupare uno spazio perché è un mezzo elettrico, salvo fatto il fatto che dove ci sono le colonnine per la ricarica già lo posso fare gratuitamente mettendola in ricarica, non è che se utilizzo quello spazio a mio favore, a discapito di un altro che il mezzo elettrico non ce l’ha, ho più diritto di stare di lui, perché, se vogliamo incentivare la mobilità elettrica, sicuramente si possono fare eventualmente delle riduzioni tariffarie, questo è un invito che si può fare, si può fare un ragionamento ad esempio anche sui sistemi di ricarica, sull’omogeneizzare ad esempio la possibilità di ricaricare in maniera più semplice i mezzi, ma sulla gratuità io non sono d’accordo, proprio per quel motivo che ho detto prima, cioè se devo occupare uno spazio, lo devo occupare per il tempo che mi serve; se io ho diritto ad occuparlo gratuitamente, so già che lo occuperò… o perlomeno, tendenzialmente… (incomprensibile) tenerlo occupato molto più tempo di quanto evidentemente serve a me e soprattutto ad un altro utente, perché se no rischiamo di intasare… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MENSIO Federico Sì, grazie…, di non dare spazio a chi ne ha veramente bisogno, intasando sostanzialmente di nuovo il centro città, anzi, tutte le zone blu a favore di una mobilità che, sì, è sostenibile o più sostenibile, ma che sempre occupa spazio. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con il Presidente Malanca, ha tre minuti a sua disposizione, prego. MALANCA Roberto La ringrazio, Presidente, cercherò di essere il più breve possibile. Intanto sono abbastanza d’accordo con la Consigliera Scanderebech quando dice che sono due temi diversi, perché in effetti vanno a colpire due tematiche, pur simili, ma comunque con oggetti assolutamente diversi, anche con situazioni diverse: una vede le prospettive di sviluppo di un certo tipo di mobilità, l’altra invece vede la contingenza dell’Emergenza Covid, anche se il tema di fondo è sempre e comunque lo spazio pubblico e il diritto a usufruirne. Io credo che - nei confronti del Consigliere Petrarulo - non sia giusto, da parte sua, prendere per assunto quello che ha detto: “Abbiamo preso a schiaffoni”, no, è bene che ci sia un confronto dialettico, è bene che il confronto dialettico avvenga soprattutto in Commissione, dove c’è modo di approfondire le varie opinioni, di approfondire i temi e di affrontarli per bene. Nello specifico, siamo di fronte a due visioni diverse, cioè l’illusione che rendendo gratuita la sosta ce ne sia di più per tutti è assolutamente fallace; rendendo gratuita la sosta a pagamento, in realtà significa semplicemente che chi primo arriva, meglio alloggia e che occupa il posto per tutto il giorno. La sosta blu fu messa non per far pagare gli automobilisti, ma semplicemente come sistema, diciamo, coercitivo per aumentare la rotazione dei posti e far parcheggiare più persone nello stesso posto nell’arco della giornata. Questo è particolarmente utile nei confronti di zone dove c’è veramente un affollamento esagerato, come per esempio in certi orari intorno agli ospedali, dove ci sono le visite, dove c’è necessità di esami, di altre cose, e quindi avere uno spazio occupato tutto il giorno da persone che sono arrivate lì solo perché sono arrivate prima è assolutamente improduttivo, dannoso e nocivo per i cittadini. Il problema delle auto elettriche, è vero quello che diceva il Presidente Mensio, ma io darei soltanto due cifre, cioè nel 2030 avremmo in tutto il mondo 230 milioni di auto elettriche, cioè si stima che più del 50% del parco di auto in Italia sarà costituito da auto elettriche, e nel momento in cui noi sostituiamo le 600 mila auto che ci sono a Torino in certe ore con 600 mila auto elettriche, non abbiamo risolto il problema della sosta, quindi l’incentivo sulla sosta è un incentivo sbagliato. Dove si deve dare un incentivo? Sulla creazione di un’infrastruttura capillare, un’infrastruttura moderna e accessibile a tutti, sulla disponibilità a risolvere quei piccoli problemi che hanno coloro che mettono l’auto in carica e poi hanno necessità di trovare una sosta vicino a dove l’hanno caricata, sulla possibilità di poter chiedere degli stalli di sosta elettrica vicino a casa o vicino alla propria azienda. Quindi, questa è la vera scommessa. Lo sharing è evidente che è una logica che andrà sempre più diffondendosi e sempre più giusta rispetto alla proprietà privata e risolverà un sacco di problemi legati anche ai costi, ai costi che tutti dobbiamo sostenere per le manutenzioni dei mezzi singoli e per l’assicurazione, per il bollo, per tutti i piccoli “balzelli” cosiddetti, che vanno a colpire coloro che sono utilizzatori di un mezzo, ahimè, così diffuso, spesso a volte anche inutilmente, da coloro che non sempre ne hanno bisogno. Io la ringrazio, Presidente, del tempo che mi ha concesso e le rilascio la parola grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Soltanto per chiarire, non è previsto… in merito alle richieste di intervento, non è previsto alcun diritto di replica alla fine dei Consiglieri, quindi procediamo con gli interventi. Adesso ho Curatella e poi Giovara. Prego, Curatella. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Io sono andato a controllare i dati dell’ACI del 2019 sul parco autovetture in Piemonte: in Piemonte nel 2019 risultano immatricolate 2.938.000 autovetture. Di questi 2.938.000 autovetture al 2019, ben 1.374 vetture sono elettriche, stiamo parlando dello 0,04%, stiamo parlando di un numero veramente ridicolo. Ora, è vero, al 2030, se avremo 600 mila vetture all’incirca, quindi se resterà sempre quel numero di 650 vetture ogni mille abitanti il dato statistico su Torino, se resterà vero al 2030, sì, nel 2030 ci sarà un problema di parcheggio, ma nel 2030, tra nove anni. Un’Amministrazione, nel definire degli incentivi, così come è stato per tutti gli incentivi del passato, ovvero l’incentivo non vuol dire “per sempre”, l’incentivo si può portare avanti in parallelo con nelle definizioni di tempistiche, con la definizione di una durata, come successe ad esempio per gli incentivi nel passato per i vari conti energia per il fotovoltaico, ad esempio, per il conto termico, che avevano delle durate. Quindi, un’Amministrazione lungimirante può dire… può fare un ragionamento di questo genere, dal mio punto di vista, ed è qui che trovo positiva la mozione della Consigliera Scanderebech, cioè dice che: “Guardate, ad oggi ci sono 1.374 vetture in tutto il Piemonte, su 2.900.000 veicoli. Sappiamo che al 2030 ci sarà un incremento nel corso degli anni, allora come Amministrazione, soprattutto tenendo conto del periodo, soprattutto tenendo conto che Torino è tra le città più inquinate d’Europa, le ultime classifiche la vedono come la terza città più inquinata d’Europa per l’emissione di NOX, e in Commissione più volte Arpa, l’Assessore, i Consiglieri hanno sempre detto: “No, l’emissione è dovuta ai veicoli”. Sappiamo anche che c’è un’indagine, che sta indagando sia questa Amministrazione, sia le Amministrazioni precedenti, sia la gestione regionale, quindi il Presidente della Regione e Assessore Ambiente. Allora si può definire un periodo, tre anni, quattro anni, cinque anni, in cui l’Amministrazione dice: “Per questo periodo, per favorire il cambio dei mezzi e quindi dare anche un contributo dal punto di vista della riduzione delle emissioni in atmosfera, per sostituzione del mezzo endotermico, diamo la possibilità di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu fino al 1° gennaio del 2027, 1° gennaio del 2024, 1° gennaio del 2023, due, tre anni, cinque anni, definire una durata. In questo modo da una parte si incentiva il cambio tecnologico, quindi si permette di avere per la possibilità di parcheggiare, quindi si crea un incentivo nelle persone, dall’altro si fa ben presente, come d’altra parte succede anche per il bollo regionale, che per cinque anni è gratuito, poi dopo non lo è più, a vita per alcune motorizzazioni o per altri tipi di incentivi su questo genere, come Amministrazione potremmo fare allo stesso modo, definiamo una durata durante la quale fare questo incentivo del parcheggio gratuito, comunicando ad oggi che, ad esempio, 1° gennaio 2025 scadrà questo incentivo e quindi sarà necessario pagare nuovamente la striscia blu. Secondo me è questo che deve fare un’Amministrazione che vuole da una parte favorire, incentivare nuove tecnologie dal punto di vista anche della mobilità elettrica, e dall’altra far presente che questo è un incentivo temporaneo, perché comunque si vuole evitare che, nel momento in cui il numero di autoveicoli elettrici andrà a superare la cifra attuale, che è veramente irrisoria, veramente stiamo parlando di un numero di auto irrisorie attualmente in circolazione, ma nel momento in cui non sarà più tale, a questo punto scadrà l’incentivo. Ma parliamo di questo, non parliamo come se il 2030 fosse oggi perché se no a questo punto cambiamo completamente su tutto quanto, ragioniamo già come se oggi ci fossero già delle cose che invece devono arrivare. Quindi, da questo punto di vista credo che sia positivo l’atto della Consigliera Scanderebech e debba essere visto in modalità prospettica e non limitandosi a bendarsi gli occhi. E quindi credo che abbia fatto bene Milano e abbiano fatto bene altre Città che abbiano previsto un periodo in cui c’è questo incentivo. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo con gli interventi. Devo solo capire se la Consigliera Scanderebech vuole intervenire nel merito della discussione, che è ancora sua facoltà. Prego, intervenga nel merito della discussione e poi procediamo con gli ulteriori interventi. SCANDEREBECH Federica Sì, ma grazie Presidente. In realtà sono stata anticipata dal collega Curatella, in quanto ho presentato la mozione che mi vede prima firmataria e non sono intervenuta poi sul tema né della mozione del collega Petrarulo e né di questa mozione. Volevo intervenire sul tema del Consigliere Petrarulo della prima mozione, che è un tema diverso da quello che stiamo trattando, dicendo che il mio voto sarà un voto favorevole e non ho apprezzato il fatto che in Commissione si sia detto che il secondo lockdown sia stato un lockdown ben diverso e dagli altri lockdown e quindi le strisce sono rimaste a pagamento per questo motivo; sempre di Emergenza Sanitaria si trattava, sempre di circolazione limitata si trattava e quindi nello stesso modo dovevamo agire. Per quanto concerne il tema di questa mozione, in Commissione c’è stato un lunghissimo dibattito e ringrazio la Commissione, perché è stato un dibattito costruttivo e anche questo dibattito in Aula si sta di nuovo reputando assolutamente costruttivo. Con questa mozione si voleva dare un input, che è quello, appunto, di prevedere degli incentivi, incentivi che devono per forza essere a vita, infatti nel testo della mozione non viene inserito che a vita sul comune di Torino le auto elettriche non debbano pagare, benissimo si poteva fare, ad esempio, come si fa col bollo delle auto elettriche, che vi è una gratuità solo per i primi, ad esempio, cinque anni; si poteva prevedere ugualmente una tempistica, un periodo in cui si dava questa agevolazione e quindi il Comune si faceva vedere attento alla tematica ambientale e anche alla tematica dell’implementazione dell’uso delle auto elettriche. Questo è il significato della mozione, che forse non tutti hanno colto e me ne dispiace molto, perché invece si reputa nuovamente Milano molto più all’avanguardia rispetto a Torino e abbiamo perso una grandissima occasione nei confronti di tanti cittadini, ma soprattutto dell’ambiente e della mobilità elettrica. Grazie, Presidente, per avermi dato la parola. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo con gli interventi. Adesso ho il Presidente Giovara, ne ha facoltà per tre minuti. Prego. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Io ringrazio i Consiglieri che mi hanno preceduto per avere fornito la loro posizione politica rispetto a un tema estremamente importante, su cui questa Amministrazione ha lavorato per tutti questi anni, incontrando anche diverse reazioni avverse, moltissime, ma questo è assolutamente normale quando si conduce una politica progressista, di fronte a chi invece giustamente e legittimamente rappresenta una forza politica o più forze politiche conservatrici. La storia ci insegna che spesso poi le forze progressiste a loro volta anch’esse diventano conservatrici e nascono altre forze progressiste, ma in questo momento stiamo assistendo, alla fine dei cinque anni, anche a dichiarazioni da parte delle Minoranze - non quelli che mi hanno preceduto - che hanno una cristallina posizione rispetto al tema delle automobili, e dell’inquinamento, ma altri soggetti che hanno progressivamente cambiato idea nell’arco di questi cinque anni e adesso si considerano green e hanno capito finalmente che questa è l’unica strada sostenibile. Io ho appena letto un comunicato, anzi, delle linee guida che arriveranno in Italia da parte dell’OCSE su quali sono le buone politiche e non potremo fare altro che seguirle, esattamente come la Legge, se non vogliamo un aumento di temperature pazzesco. So che questo esce un pochino, alle orecchie dei miei predecessori, dal tema, ma secondo me invece non è così. Recentemente c’è stato un incontro - non voglio annoiarvi troppo - sul tema del “Qual è il ruolo del dei gruppi culturali, degli Enti culturali a Torino” e grandi esperti di questo tema, alcuni dei quali anche sono espressione del nostro territorio, hanno detto che uno dei più grandi problemi della politica cittadina è quello di non avere visioni a lungo termine, infatti anche questo è un tema che ci è stato spesso rimproverato strumentalmente, ovviamente, a mio parere, perché noi la visione a lungo termine ce l’avevamo, e lo dimostra la nostra posizione nei confronti del tema dell’occupazione di spazio da parte delle automobili e del lavoro grandissimo che ha fatto Maria Lapietra e il Presidente Lavolta (*) in questi anni, ma credo un po’ tutti i Consiglieri - penso alle scuole Car free della Consigliera Albano -, e dall’altra parte ci sono dei soggetti che giustamente rappresentano il vecchio, l’antico, soggetti che non possono levarsi da sotto il mezzo automobilistico e che devono usarlo comunque e sempre, ritenendo che questo sia un diritto legittimo; legittimo diritto è, fino a che non ci scontriamo con i dati reali, che portano alla necessità di avviare misure estremamente drastiche, senza stare a giocare su posizioni politiche. Noi la strada l’abbiamo scelta, voi anche l’avete scelta; quando si voterà, i cittadini decideranno se proseguire verso il miglioramento della qualità dell’aria e della occupazione di spazio da mezzi che pesano tra i 500 e i 1.500 chili (SUV, eccetera, pur essendo elettrici, lo spazio lo occupano)… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. GIOVARA Massimo … e decideranno se stare dalla parte della posizione progressista che salverà il pianeta o dalla parte di chi, invece, vuole conservare questo, portandoci probabilmente al baratro. Grazie, Presidente. (*) Si prende atto di successiva comunicazione di rettifica relativamente alle parole “Presidente Lavolta” da sostituire con “Presidente Malanca”. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con il Presidente Napolitano, ne facoltà per tre minuti, prego. NAPOLITANO Vincenzo Grazie, Presidente. Dunque, io intervengo intanto per dire che ho capito perfettamente dove va a tendere la mozione in questione ed è molto pertinente l’esempio che ha fatto la Consigliera Scanderebech sull’incentivo del bollo auto, perché quello, sì, è un incentivo ed è un incentivo che non occupa suolo pubblico, ed è proprio questo il focus del fatto che voteremo contrariamente, almeno, voterò contrariamente a questa mozione, perché, come hanno benissimo ben spiegato i miei colleghi, il problema è che occupare luogo pubblico lo si deve occupare con ciò che è meglio per i Comuni… cioè, per i cittadini, scusate. Ho sentito usare molte argomentazioni, facendo veramente una macedonia elettorale difficile da comprendere, specie quando arrivano da determinate argomentazioni e arrivano da determinate forze politiche, è un po’ come mischiare la nutella con le cozze, perché quando le forze politiche contrarie, che hanno costruito comunque, un consenso sul “No ZTL”, parlano e citano ripetutamente Milano come esempio, si dimenticano che Milano ha la ZTL più grande d’Italia, ma da un sacco di anni, quindi determinate macchine non sarebbero mai arrivate a parcheggiare dove devono parcheggiare, semplicemente perché non ci possono andare. Quindi, insomma, si parla di visione, bisogna avere una visione a 360 gradi e vedere un po’ la completezza delle cose, non solo il particolare che interessa in un determinato momento. Ho sentito parlare di incentivo, cioè il sostenere l’industria dell’auto: noi abbiamo un’industria dell’auto che oggi è in gran parte francese e proprio Parigi, che è una capitale Europea, siccome probabilmente hanno capito che il suolo pubblico è pubblico e non è solo di chi possiede un’automobile, ha deciso di abolire il 50% dei posti auto, quindi stiamo parlando di 70 mila posti auto, mentre qua facciamo scoppiare le rivoluzioni nelle Circoscrizioni per 120 posti auto e i Consiglieri di Circoscrizione cavalcano ovviamente la protesta, perché siamo in un periodo elettorale, quindi fa comodo, mantenendo nel presente il passato e non guardando al futuro, visto che si parla tanto di divisione. Quindi, insomma, aggiungo questi elementi a questa conversazione, a questo dibattito, che è stato - e sono d’accordo - detto interessante e costruttivo, proprio per far riflettere che, insomma, il problema va visto solo in determinati modi, e non è una questione di cifre di Bilancio il fatto che le auto elettriche al momento siano poche, parlando di prospettive future, divisioni, analizzando dei dati del 2019 eccetera, bisogna guardare il concetto del fatto che i parcheggi nelle città Europee che hanno tra l’altro l’industria automobilistica da sostenere, vengono dimezzate del 50%, mentre qua continuiamo a costruire consensi elettorali semplicemente sul parcheggio della propria auto, e possibilmente anche sotto casa. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono interventi da parte dei Consiglieri? Non ci sono interventi, allora possiamo procedere con il mettere in votazione entrambi gli atti. |