Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Ma sono particolarmente basita dal tipo di approccio e soprattutto dell'Assessore, più onesto intellettualmente è il Presidente Chessa, però il problema è che si viene a presentare una delibera come se Villa Glicini fosse un impianto dove la concessione è semplicemente scaduta e come se la struttura fosse vuota. Si fa una cronistoria tacendo le numerose istanze che sono giunte e da questo Consiglio Comunale e dalla Circoscrizione, che è interessata per territorio, che è la Circoscrizione 8, dove anche il Movimento 5 Stelle ha votato recentemente un’interpellanza dove si chiedevano ragioni di che cosa si intendesse fare di qui al momento in cui sarebbe uscito il Bando per l’aggiudicazione, se si intendesse dare continuità fino all’avvento del nuovo aggiudicatario alle attività che sono attualmente all’interno, e si chiedeva conto anche di una interlocuzione avvenuta con alcuni soggetti istituzionali che quel tipo di continuità avrebbero potuto garantire. Oggi non sentiamo una parola su questi argomenti, non sentiamo una parola sul progetto che avrebbe potuto eventualmente garantire un affidamento diretto, se in effetti quel progetto è stato preso in considerazione. Nella cronistoria dell’Assessore non sentiamo una parola sul fatto che sono circa tre settimane, tre, che si chiedono comunicazioni e che quindi il Consiglio Comunale chiede di poter partecipare all’interlocuzione di una realtà storica, come viene raccontata nella premessa della delibera. Ci si straccia le vesti, Presidente, oggi, per il danno d’immagine della perdita di pubblicità della Società di Sharing ToBike e però esistono concessionari di cui ci preoccupiamo e Concessionari di cui evidentemente all’Amministrazione non frega niente, per cui da tre settimane stiamo chiedendo, ripeto, rassicurazioni su un volume di persone che sta intorno a Villa Glicini, che va intorno ai 700, e sui 50 lavoratori che non sanno ancora cosa succederà loro dal 1° di agosto, oggi non ci vengono dati dei termini, anche solo di prospettiva, rispetto a quando verrà emanato il bando e a quando si pensa di fare l’aggiudicazione. Si continua a navigare a vista e a fare finta di nulla, con un approccio politico che, per quanto mi riguarda, è solamente ottuso e incoerente, visto che nel corso di questa delibera non si fa altro che citare un Regolamento, che è il 295, che da questa stessa Amministrazione è stato messo in discussione. Nonostante ciò, ci si costruisce intorno una delibera su un impianto che - lo si vede dalle volumetrie - è certamente uno dei maggiori che sta in capo al Patrimonio della Città. Dal momento che non è soltanto la scherma che trova casa in Villa Glicini oggi, e vorrei citare come qualificante..., per farvi comprendere il senso del bisogno della continuità, vorrei citare un progetto che si sta svolgendo su tutti in questi giorni, ed è il progetto che viene svolto da una insegnate di Scienze Motorie, che è tirocinante, delle Molinette, e che, in collaborazione con la Brest Unit, da marzo ad oggi ha seguito 40 pazienti oncologici perché potessero recuperare benessere non soltanto dall’alimentazione, quindi dal Servizio di Dietologia che all’interno della Brest Unit ha avviato questo progetto, ma anche da un’attività motoria che diversamente in Ospedale non potrebbero fare. È anche per loro che questa Minoranza, il Partito Democratico in primis, ha chiesto che cosa succederà dal 1° di agosto. Siamo al 24 di maggio, se ne viene l’Amministrazione con una delibera che viene modificata attraverso un emendamento, perché sorridevo prima quando chiedeva all’Assessore se voleva illustrare congiuntamente gli emendamenti, per forza, l’emendamento è alla delibera…, se ne viene l’Amministrazione a raccontarci che c’è l’urgenza di approvare una delibera che è del ’19, senza metterci nelle condizioni, però, di capire non tanto quello che è successo nel passato, che ben conosciamo e che ci importa relativamente, ma quello che succederà nel prossimo futuro, anche perché, in termini di continuità rispetto al presidio, che, lo ricordo, lo ricordava anche l’Assessore, ma forse non ha contezza di che cosa significa concretamente, quello è un presidio di tipo sociale che quando…, diciamo, che fa girare una serie di persone, e che quindi è punto di riferimento, è punto di riferimento non soltanto per gli atleti, che comunque tanto basterebbe, ma anche per tutto quello che è l’intorno e che riguarda direttamente il suo territorio e, più ancora, l’intera città. Io trovo scorrettissimo, Presidente - e mi avvio alla conclusione -, che non si sia voluto magari aspettare una settimana e portare la delibera insieme alla discussione sull’interpellanza generale che la gran parte della Minoranza ha presentato sull’argomento, oppure, Presidente, mettersi nelle condizioni di arrivare qui con delle risposte, in maniera tale che potessimo essere tutti sereni nell’attivare delle procedure, sì, quelle, di grande urgenza e di importanza, perché il destino di Villa Glicini non subisse una battuta d’arresto e quindi una possibilità di abbandono, anche solamente per qualche mese. C’è un abbandono prospettato di tipo strutturale, c’è un abbandono prospettato e temuto di tipo umano, e ormai noi non sappiamo più in che lingua dire che il Consiglio Comunale non è un orpello e un accessorio al quale, come dire, rivolgersi solamente quando bisogna lamentarsi, come ha fatto l’Assessora La Pietra, di quelle che ritiene le ingiustizie del sistema dei media, ma è il luogo dove ci si confronta per andare a confronto con la cittadinanza, perché qui si trovano i rappresentanti dei cittadini, i quali sono stati dai cittadini eletti. Dal momento che il tipo di approccio che la Giunta ha tenuto, lo ripeto, è un approccio ottuso, incoerente e, mi è parso di capire in alcuni tratti dell’intervento dell’Assessore, anche un po’ supponente, noi non crediamo di dover partecipare a questo tipo di attività e la Giunta si prenderà le conseguenze delle scelte che ha fatto. Grazie. |