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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Maggio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 25
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-01295
ESTERNALIZZAZIONE IN GESTIONE SOCIALE DELL'IMPIANTO SPORTIVO COMUNALE DENOMINATO "VILLA GLICINI" SITO IN VIALE CEPPI 5. APPROVAZIONE. [PGC 6492/2021]
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Come ho anticipato, il Punto n. 7 viene sospeso e rinviato alla successiva seduta e siamo
adesso al Punto n. 8, la deliberazione n. mecc. 201901295 che ha come oggetto:

“Esternalizzazione in gestione sociale dell'impianto sportivo comunale
denominato “Villa Glicini” sito in viale Ceppi 5. Approvazione”

SICARI Francesco (Presidente)
Sono stati presentati inoltre due emendamenti dalla Giunta e quindi lascerei ora la
parola all’Assessore Finardi per l'illustrazione del provvedimento e qualora volesse
anticipare subito anche i due emendamenti, prego.

FINARDI Roberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Quello che ora vado a dire è già, come dire, la
parte emendata, con la presente si chiede l’approvazione, appunto, dell'esternalizzazione
di gestione sociale dell'impianto sportivo comunale denominato “Villa Glicini” sito in
viale Ceppi 5. L'impianto consta di un fabbricato in muratura con le relative pertinenze
in cui è possibile praticare l’attività di scherma, di ginnastica, di fitness e ginnastica
attrezzistica, mentre l'area esterna è composta da due campi da tennis in terra rossa che
ci tengo anche a sottolineare sono illuminati, esiste poi anche nell’impianto un campo
da calcetto in erba sintetica anche esso con un impianto di illuminazione con delle
tribune, in più c'è anche una piscina estiva. La Città con una deliberazione del Consiglio
Comunale del marzo del 2005, esecutiva dall’aprile, sempre del 2005, approvò la
concessione in regime di gestione sociale a favore del Club Scherma Torino, per un
periodo compreso, appunto, dall’aprile 2005 al 3 aprile del 2015. Successivamente, poi
con una deliberazione del novembre del 2011 esecutiva sempre dal novembre 2011, la
Giunta Comunale approvò una proroga della durata della concessione fino al 31
dicembre dell'anno in corso. Quindi fino al 31 dicembre del 2021, in applicazione
dell’art. 8, comma 7 del Regolamento Comunale 295, ovviamente, quello che fa
riferimento allo sport, accogliendo…, ma allora le richieste avanzate dal concessionario
di allora che era comunque il Club Scherma Torino, al fine di poter consentire al
medesimo la partecipazione ad un bando regionale avente come oggetto: “La
concessione di contributi per l'impiantistica sportiva”. Di recente…, recentemente è
stata poi accertata, come credo che tutti sappiano, un’erronea determinazione della
durata della proroga a cui abbiamo fatto poc’anzi riferimento, in quanto questa proroga
era commisurata su un’ipotesi, poi risultata non corrispondente ai fatti, che il
concessionario avesse richiesto un finanziamento regionale volto all'abbattimento degli
interessi di un mutuo. La Regione chiedeva un periodo minimo di possesso pari almeno,
ovvio e logico, alla durata del mutuo, quando, invece, la richiesta aveva riguardato
puramente un finanziamento a fondo perduto poi effettivamente ottenuto; il periodo
minimo di possesso che richiedeva la Regione erano sei anni. Quindi con una
deliberazione del marzo, del 5 marzo 2019 dichiarata immediatamente eseguibile, la
Giunta Comunale ha approvato la certamente modifica della durata della concessione.
Al Club Scherma Torino, riconducendo la proroga al termine legittimo del 31 dicembre
2016 con conseguente decadenza del concessionario, sempre Club Scherma Torino,
prevedendo la riconsegna dell'impianto al termine dell'attuale stagione sportiva, al 31
agosto 2019. Perché al 31 agosto 2019 semplicemente per salvaguardare l'attività in
corso da parte di atleti e praticanti, anche in considerazione dell'importanza della storia
sportiva di eccellenza di cui si pregia il Club Scherma Torino, appunto, nelle discipline
schermistiche. Allora, il concessionario uscente presentò un ricorso al Tribunale
Regionale Amministrativo della nostra Regione, del Piemonte, per l'annullamento del
provvedimento di decadenza che fu approvato dalla Città. Il TAR, appunto, una
sentenza, la sentenza n. 263 pubblicata nel maggio 2020 ha respinto il ricorso del
concessionario uscente, il quale a sua volta ha presentato un appello, di nuovo, avanti al
Consiglio di Stato, il quale Consiglio di Stato in data 29 gennaio 2021 è pervenuta nota
del Servizio Avvocatura Comunale con il quale è stato comunato…, comunicato, chiedo
scusa, all'area Sport e Tempo Libero che l’organo giurisdizionale di secondo grado
aveva respinto con una sentenza il ricorso della Scherma Torino. Conseguentemente si è
dovuto e potuto procedere nell'iter amministrativo a suo tempo avviato. Ho reputato
opportuno fare, come dire, una rapida carrellata perché qualcuno…, penso che ancora
siano sfuggiti, alcuni punti salienti a giudicare da quello che leggo e da quello che sento,
quindi reputavo opportuno fare questo breve excursus. Le strutture impiantistiche
dedicate, quindi vado nel dettaglio dell'esternalizzazione, le strutture impiantistiche, le
strutture dedicate a scherma, tennis e calcio a 5, poi ci sono degli altri spazi della
struttura che ovviamente sono di pubblico interesse. Lo sport caratterizzante dovrà
rimanere predominante, dovrà rimanere la scherma, come già deliberato dalla Giunta
nel marzo del 2019, ci tengo anche questa a rimarcarla, perché ogni tanto leggo e sento
ancora dire: “Cacceranno fuori la scherma”. No, dal marzo del 2019 è stato detto subito
che l'attività predominante di chi avrebbe avuto interesse…partecipato…, avesse avuto
interesse a partecipare a quel bando, doveva rimanere la scherma. Possono solo essere
ammesse delle soluzioni impiantistiche differenti esclusivamente per quello che
riguarda il tennis, come dicevo prima a due campi e il calcio a 5 lì, si può, come dire,
discutere. Ovviamente il regime tariffario dovrà essere vincolato dall’Amministrazione,
l'oggetto di offerta e il canone, ovviamente, patrimoniale, più le spese delle utenze. Ci
saranno ovviamente delle finalità sociali da garantire, dei servizi e delle attività coerenti
con quelle che sono, appunto, le finalità sociali alla quale fa riferimento all'art. 29 del
Regolamento 295, che saranno definite nel bando di gara e quantificate poi in sede di
offerta tecnica. Il nuovo concessionario dovrà mettere a disposizione gratuita l’impianto
per iniziative organizzate o patrocinate… e patrocinate dalla Città per un certo numero
di giornate annue, come peraltro facciamo su qualunque altro impianto, dovrà, inoltre,
provvedere, come facciamo su qualunque altro impianto, alla realizzazione di corsi di
avviamento alla scherma gratuita destinata alle classi, alle scuole secondarie di primo
grado, alla realizzazione di qualche attività gratuita con almeno sette… otto incontri,
chiedo scusa, con istruttori qualificati, per soggetti disabili, oltre alla realizzazione di
corsi gratuiti relativamente alla scherma e altre discipline praticate nell’interno
dell'impianto, anche qui della durata minima di otto ore perché meno di 20 è
impossibile, come dire, avviare qualcuno a qualunque tipo di sport, specificatamente per
ragazzi dai 14 ai 15 anni. Per quello che riguarda invece la struttura impiantistica che
attualmente è dedicata alla palestra di fitness, attrezzisti, alla sauna, alla piscina estiva e
quanto altro, possono essere ammesse delle proposte di ristrutturazione o di
innovazione, ovviamente queste non vanno, come dire, a modificare o a intaccare quella
che era la famosa delibera del marzo del ’19, dove si dava predominante l'attività
schermistica. Dovranno esserci delle tariffe che verranno proposte, appunto, dal
concessionario come ci impone il nuovo codice degli appalti per il raggiungimento di un
equilibrio economico-finanziario, le spese, il canone patrimoniale e le spese delle utenze
saranno interamente a carico del concessionario. La parte commerciale, mi riferisco al
bar e al ristorante, saranno interamente, ovviamente, questa è una ragione in più, a
carico del concessionario, mi riferisco alle utenze anche perché parliamo di un bar,
parliamo di un ristorante, parliamo quindi evidentemente dell'equilibrio economico-
finanziario che per un punto di ristoro non dovrebbe essere difficile visto anche la
qualità, l'ubicazione e la storia dell'impianto, non dovrebbe essere difficile raggiungere.
La parte commerciale potrà essere gestita direttamente dal concessionario o
eventualmente anche attraverso terzi. La durata della concessione, come dice, l'attuale
Regolamento 295 andrà da un minimo di 5 anni che può arrivare ad essere prolungata
fino a 20 anni, ovviamente, in base a quello che sarà l'ammontare dell'investimento che
verrà proposto per le opere di miglioria, di ristrutturazione dell’impianto. Grazie,
Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei Assessore Finardi. Aprirei, quindi, ora la discussione nel merito del
provvedimento. Per il momento io non ho alcuna richiesta di intervento da parte dei
Consiglieri, invece ne ho una da parte del Presidente Chessa al quale lascio subito la
parola. Prego, Presidente Chessa, può intervenire.

CHESSA Marco
Grazie, Presidente. Ma, questa situazione è già stata discussa in Commissione e anche
in Consiglio qualche settimana fa e questo è un atto che si rende assolutamente
necessario dopo il contenzioso che ha visto riconosciute le ragioni della Città sia al
TAR sia al Consiglio di Stato che confermano la corretta impostazione attuata negli
anni da parte della Città. Un impianto che, volevo anche ricordare, è sempre andato a
scadenza a fine anno, giusto? Però è assolutamente… procedere con questa
esternalizzazione in questo momento in quanto l’attuale concessionario risulta decaduto.
Io volevo sottolineare anche, come ha già fatto l'Assessore, la grande importanza che ha
il fatto che la scherma sarà lo sport caratterizzante della struttura, mentre adesso la
struttura dovrà vedere anche attività con finalità sociali perché, ricordiamolo, questo è
un impianto che sarà gestito a ragione di concessione sociale, eccetto ovviamente le
parti di impianto che possono essere gestite con una parte di sport, però con finalità più
commerciale. Quindi diciamo che è un assetto che rende sostenibile la gestione della
struttura, ma sempre con rispetto della scherma come disciplina principale. Come
dicevo è un atto necessario, anche doveroso direi, per salvaguardare la struttura, l’area
del Valentino dove è inserita, dove è un presidio assolutamente necessario e prezioso e
la pratica della disciplina sportiva di rilievo della nostra Città, visto che è una parte
importante. Ovviamente, l'urgenza fa sì che purtroppo non si possa approvare questa
nuova esternalizzazione col nuovo Regolamento che è in discussione in Commissione,
però è assolutamente necessario non lasciare la struttura libera e soprattutto deve
rimanere presidiata, quindi sono assolutamente d'accordo a procedere con
l’immediatezza e l’urgenza. Concludo Presidente, ringraziando l'Assessorato,
dall'Assessore agli Uffici, i Direttori, i Dirigenti che anche negli anni, in passato, hanno
seguito l’iter per aver garantito la correttezza delle procedure e soprattutto del pubblico
interesse e anche oggi vorrei ribadirlo per tutelare la disciplina della scherma in un
impianto, assolutamente, importante nella nostra Città, quindi per quanto mi riguarda il
voto sarà assolutamente favorevole. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei Presidente Chessa. Procediamo adesso con la Consigliera Grippo. Prego ne
ha facoltà.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Ma sono particolarmente basita dal tipo di approccio e soprattutto
dell'Assessore, più onesto intellettualmente è il Presidente Chessa, però il problema è
che si viene a presentare una delibera come se Villa Glicini fosse un impianto dove la
concessione è semplicemente scaduta e come se la struttura fosse vuota. Si fa una
cronistoria tacendo le numerose istanze che sono giunte e da questo Consiglio
Comunale e dalla Circoscrizione, che è interessata per territorio, che è la
Circoscrizione 8, dove anche il Movimento 5 Stelle ha votato recentemente
un’interpellanza dove si chiedevano ragioni di che cosa si intendesse fare di qui al
momento in cui sarebbe uscito il Bando per l’aggiudicazione, se si intendesse dare
continuità fino all’avvento del nuovo aggiudicatario alle attività che sono attualmente
all’interno, e si chiedeva conto anche di una interlocuzione avvenuta con alcuni soggetti
istituzionali che quel tipo di continuità avrebbero potuto garantire. Oggi non sentiamo
una parola su questi argomenti, non sentiamo una parola sul progetto che avrebbe
potuto eventualmente garantire un affidamento diretto, se in effetti quel progetto è stato
preso in considerazione. Nella cronistoria dell’Assessore non sentiamo una parola sul
fatto che sono circa tre settimane, tre, che si chiedono comunicazioni e che quindi il
Consiglio Comunale chiede di poter partecipare all’interlocuzione di una realtà storica,
come viene raccontata nella premessa della delibera. Ci si straccia le vesti, Presidente,
oggi, per il danno d’immagine della perdita di pubblicità della Società di Sharing
ToBike e però esistono concessionari di cui ci preoccupiamo e Concessionari di cui
evidentemente all’Amministrazione non frega niente, per cui da tre settimane stiamo
chiedendo, ripeto, rassicurazioni su un volume di persone che sta intorno a Villa Glicini,
che va intorno ai 700, e sui 50 lavoratori che non sanno ancora cosa succederà loro dal
1° di agosto, oggi non ci vengono dati dei termini, anche solo di prospettiva, rispetto a
quando verrà emanato il bando e a quando si pensa di fare l’aggiudicazione. Si continua
a navigare a vista e a fare finta di nulla, con un approccio politico che, per quanto mi
riguarda, è solamente ottuso e incoerente, visto che nel corso di questa delibera non si fa
altro che citare un Regolamento, che è il 295, che da questa stessa Amministrazione è
stato messo in discussione. Nonostante ciò, ci si costruisce intorno una delibera su un
impianto che - lo si vede dalle volumetrie - è certamente uno dei maggiori che sta in
capo al Patrimonio della Città.
Dal momento che non è soltanto la scherma che trova casa in Villa Glicini oggi, e vorrei
citare come qualificante..., per farvi comprendere il senso del bisogno della continuità,
vorrei citare un progetto che si sta svolgendo su tutti in questi giorni, ed è il progetto
che viene svolto da una insegnate di Scienze Motorie, che è tirocinante, delle Molinette,
e che, in collaborazione con la Brest Unit, da marzo ad oggi ha seguito 40 pazienti
oncologici perché potessero recuperare benessere non soltanto dall’alimentazione,
quindi dal Servizio di Dietologia che all’interno della Brest Unit ha avviato questo
progetto, ma anche da un’attività motoria che diversamente in Ospedale non potrebbero
fare. È anche per loro che questa Minoranza, il Partito Democratico in primis, ha chiesto
che cosa succederà dal 1° di agosto. Siamo al 24 di maggio, se ne viene
l’Amministrazione con una delibera che viene modificata attraverso un emendamento,
perché sorridevo prima quando chiedeva all’Assessore se voleva illustrare
congiuntamente gli emendamenti, per forza, l’emendamento è alla delibera…, se ne
viene l’Amministrazione a raccontarci che c’è l’urgenza di approvare una delibera che è
del ’19, senza metterci nelle condizioni, però, di capire non tanto quello che è successo
nel passato, che ben conosciamo e che ci importa relativamente, ma quello che
succederà nel prossimo futuro, anche perché, in termini di continuità rispetto al presidio,
che, lo ricordo, lo ricordava anche l’Assessore, ma forse non ha contezza di che cosa
significa concretamente, quello è un presidio di tipo sociale che quando…, diciamo, che
fa girare una serie di persone, e che quindi è punto di riferimento, è punto di riferimento
non soltanto per gli atleti, che comunque tanto basterebbe, ma anche per tutto quello che
è l’intorno e che riguarda direttamente il suo territorio e, più ancora, l’intera città.
Io trovo scorrettissimo, Presidente - e mi avvio alla conclusione -, che non si sia voluto
magari aspettare una settimana e portare la delibera insieme alla discussione
sull’interpellanza generale che la gran parte della Minoranza ha presentato
sull’argomento, oppure, Presidente, mettersi nelle condizioni di arrivare qui con delle
risposte, in maniera tale che potessimo essere tutti sereni nell’attivare delle procedure,
sì, quelle, di grande urgenza e di importanza, perché il destino di Villa Glicini non
subisse una battuta d’arresto e quindi una possibilità di abbandono, anche solamente per
qualche mese. C’è un abbandono prospettato di tipo strutturale, c’è un abbandono
prospettato e temuto di tipo umano, e ormai noi non sappiamo più in che lingua dire che
il Consiglio Comunale non è un orpello e un accessorio al quale, come dire, rivolgersi
solamente quando bisogna lamentarsi, come ha fatto l’Assessora La Pietra, di quelle che
ritiene le ingiustizie del sistema dei media, ma è il luogo dove ci si confronta per andare
a confronto con la cittadinanza, perché qui si trovano i rappresentanti dei cittadini, i
quali sono stati dai cittadini eletti. Dal momento che il tipo di approccio che la Giunta
ha tenuto, lo ripeto, è un approccio ottuso, incoerente e, mi è parso di capire in alcuni
tratti dell’intervento dell’Assessore, anche un po’ supponente, noi non crediamo di
dover partecipare a questo tipo di attività e la Giunta si prenderà le conseguenze delle
scelte che ha fatto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con gli interventi. Adesso si è segnata la Consigliera
Montalbano. Prego, ne ha facoltà.

MONTALBANO Deborah
Sì grazie, Presidente. Mi riallaccio anche io a quest’ultimo intervento della Consigliera
Grippo e cercherò di entrare più nel concreto e nel merito. L’Assessore nel suo
intervento citava la deliberazione del 5 marzo 2019, e cioè quella che decretò la
decadenza del Concessionario, e quindi del Club di Scherma, dalla concessione, che è
stata anche oggetto di una controversia legale in tutti questi anni, e credo che questo sia
già un elemento che abbia inasprito i rapporti tra la Città e il Concessionario, e credo
che, a distanza di tempo, si possa dire che questo inasprimento di certo non ha fatto
bene alla Scherma di Torino, alle attività sportive che si muovono all’interno di quella
struttura e alla città tutta. Detto questo, riprendo integralmente una parte della delibera e
cito testualmente: “Anche in considerazione della storia sportiva di eccellenza di cui si
fregia il CST nelle discipline schermistiche, e allo scopo di salvaguardare l’attività in
corso da parte di atleti e praticanti, la riconsegna dell’impianto verrà richiesta al termine
dell’attuale stagione sportiva, al 31 agosto 2019”. Quella era l’annata, il 2019. Ma si
citava in primis che comunque la richiesta di restituzione dell’impianto sarebbe
avvenuta al termine della stagione sportiva. “Per tutto il periodo di occupazione della
struttura i doveri connessi alla gestione ordinaria, alle manutenzioni e alla salvaguardia
dell’impianto e dell’attività sportiva di interesse pubblico, dovranno essere assolti, a
cura del CST”. Eravamo a marzo 2019. “Ciò anche allo scopo di salvaguardare
l’impianto da eventuali atti vandalici, dal degrado e al fine di evitare, per quanto
possibile, soluzioni di continuità nelle attività e nei servizi sportivi rivolti alla
collettività come sopra accennato”. Ora, essendo che credo che... anche se dal 2019
sono passati due anni, sono fortemente convinta che quello che è l’interesse pubblico
cittadino sia tutto concentrato nel testo che ho appena terminato di leggere, e nelle
prerogative e nella prospettiva che queste parole, introdotte all’interno della delibera,
che, ripeto, è quella della decadenza del concessionario, credo che anche oggi siano tutti
interessi generali a cui noi Consiglieri, per poter votare in piena serenità una delibera di
questo tipo, avremmo dovuto avere un minimo di garanzia e un minimo di sicurezza.
Ora, è questo che io credo manchi nel poter votare in questo momento questa delibera,
perché io vorrei chiedere e avrei voluto chiedere al Consiglio Comunale, ma anche,
devo dire, all’interno delle Commissioni preposte, garanzie rispetto a questi punti, e
avrei voluto chiederle, laddove i Concessionari, e quindi il Club di Scherma, aveva
richiesto in maniera scritta di poter essere auditi dalla Commissione preposta, richiesta a
cui ancora oggi - son trascorsi, credo, due mesi - l’Amministrazione e la Commissione
preposta non si è degnata neanche di rispondere in maniera scritta, ma neanche, devo
dire, con altri strumenti. Avrei voluto discutere e chiedere queste garanzie
all’Amministrazione, e come l’Amministrazione intende garantire che questo interesse
generale venga perseguito, attraverso la discussione dell’interpellanza generale, che,
guarda un po’, verrà discussa il prossimo lunedì, sottoscritta dalla collega Grippo.
Oppure, a seguito della discussione dell’interpellanza circoscrizionale, che è stata
votata, devo dire, anche dai Consiglieri di Maggioranza della Circoscrizione 8, e quindi
attraverso una Commissione preposta. E invece ci troviamo a dover votare questa
delibera di esternalizzazione, senza poter avere sicurezza in tal senso. E quindi che tipo
di sicurezze avevo bisogno di poter avere per poter capire e indirizzare il mio voto
rispetto a questa delibera? Ma, innanzitutto, come si pensava di poter garantire la
conclusione delle attività sportive, se si chiede al Concessionario di abbandonare la
struttura al 31 luglio del 2021, quando sappiamo tutti che per forze maggiori
quest’anno, a seguito della pandemia sanitaria, le attività sportive si concluderanno
intorno a dicembre 2021. Oppure che cosa ne sarà dal 1° agosto del 2021 dei 55
dipendenti e i diversi collaboratori che si muovono e operano all’interno della struttura,
attualmente poi, tra l’altro, in un momento così difficile, anche per quanto riguarda il
tema del lavoro. E quindi io vorrei capire, perché magari sono tutti elementi che
sfuggono a noi, poveri esseri mortali e Consiglieri Comunali, ma magari - dico magari -
questa Amministrazione ha delle informazioni che non ha voluto condividere con tutto
il Consiglio Comunale e delle garanzie, quindi si sente sicura di poter procedere con
questa metodologia. Io, in assenza, invece, di queste garanzie e di questi elementi,
faccio davvero difficoltà a sposare questa metodologia e a capire in realtà quale sia il
percorso che, come Città, stiamo attuando nei confronti di quella struttura, degli sport
che si muovono all’interno di quella struttura, ma, devo dire e recito, dei 55 dipendenti e
collaboratori che operano all’interno di questa struttura.
In funzione di questi non elementi soddisfatti, in funzione di questa non chiarezza di
indirizzo, io chiederei di sospendere questa delibera oggi e attendere almeno la
discussione dell’interpellanza generale, che si terrà il prossimo lunedì, dove magari
l’Assessore preposto, l’Assessore Finardi potrà elencarci quali siano le sicurezze di
poter proseguire e riuscire entro il 31 luglio ad avere un nuovo Concessionario, a
garantire che l’iter burocratico del bando possa svilupparsi con successo e quindi a
fornirci rassicurazioni sul futuro di quella struttura, sull’impossibilità che quella
struttura possa essere o rimanere abbandonata e sul futuro anche, appunto, dei lavoratori
e dei collaboratori che all’interno del Club di Scherma e di tutta la struttura operano
attualmente. Ho concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo con la Vicecapogruppo Scanderebech. Prego, ne ha facoltà.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie Presidente. Premetto che, come Gruppo di Forza Italia, abbiamo sottoscritto,
senza “se” e senza “ma”, l’interpellanza generale della Consigliera Grippo e sottoscrivo
in toto l’intero intervento che ha svolto poc’anzi. La Consigliera Grippo ha evidenziato
preoccupazione, una preoccupazione che anche Forza Italia ha, non tanto per quanto
concerne… chiedo scusa, cioè abbiamo una occupazione perché noi pensiamo e
reputiamo che bisogna tutelare una storia e una tradizione, su questo nulla è stato detto
dall’Assessore e avremmo preferito, anche durante l’argomentazione della delibera,
capire e sentire una parola di tutela nei confronti di una realtà che ha fatto la storia di
Torino. Non abbiamo alcuna tempistica sull’aggiudicazione del bando nuovo che sarà e
che verrà. Abbiamo visto come all’interno del Valentino diversi stabili che voi avete
svuotato siano stati abbandonati totalmente e vi sia un’illegalità diffusa anche
all’interno di stabili, di questi stabili, e questo ci spaventa e ci preoccupa. Il fatto che
non ci sia ad oggi un’alternativa significativa vuol dire consegnare anche questo stabile
al degrado, come già è avvenuto con tutti gli altri locali del Valentino, alcuni dei quali
sono stati aggiudicati, ma ancora chi ne è assegnatario non ha ricevuto le chiavi in mano
per iniziare i lavori. Bene, il Valentino sta diventando veramente un degrado unico e
raro. Okay andare nella direzione della legalità. In questo momento la preoccupazione
nasce dal fatto che dal 31 luglio non ne sappiamo nulla di quello che accadrà in quello
stabile; forse bene era procedere subito con il bando e fare in modo che dal 31 luglio ci
potesse essere un aggiudicatario per riempire immediatamente quello stabile e non
lasciarlo abbandonato e all’incuria, ma soprattutto oggetto di illegalità. Per questo
motivo il Gruppo di Forza Italia non parteciperà al voto. Ho terminato, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Ci sono ulteriori interventi? Prego, Presidente Giovara, ne ha facoltà.

GIOVARA Massimo
Chiedo scusa, io penso che i miei colleghi delle Minoranze abbiano delle posizioni
assolutamente legittime, che non sono dettate dalla ricerca semplicemente di un pretesto
per attaccare questa Amministrazione; Assessore Finardi, lo dico anche a lei e mi
rivolgo a lei Presidente, non è questo. Semplicemente ci sono due concezioni molto
diverse della gestione dello spazio pubblico e dei beni pubblici: da una parte c’è una
gestione molto difficile, che controlla, che segue un iter, abbiamo sentito l’Assessore
che ha parlato del fatto che l’iter è stato seguito, ma anche il Presidente Marco Chessa, e
l’iter ha dato ragione, dal punto di vista della legalità, al Comune di Torino. Ma il
Comune di Torino non siamo noi, il Comune di Torino sono i cittadini di cui noi
amministriamo patrimoni e soldi. Nell’arco di questi anni abbiamo visto, al Valentino,
abbiamo visto… mi sembra di rivedere il film anche del Salone del Libro, abbiamo
visto sicuramente degli Enti, dei soggetti, delle iniziative di altissima qualità, che però
purtroppo avevano una gestione finanziaria disastrosa. Ecco, io penso - e la mia
posizione continua ad essere questa - che sia grave che uno che si chiama
“Amministratore” o “Amministratrice” di questa Città, che ha scelto di fare questo
mestiere e che l’ha scelto da molto tempo magari, e sceglie di continuare a farlo, non
tenga in considerazione questo aspetto: il fatto che, ad esempio, questo ha portato al
fatto… e lo ripeto, perché vivo in cinque anni di narrazioni sbagliate, l’abbiamo visto
raccontare prima dall’Assessora Lapietra, che ringrazio per il lavoro fatto, in questi
cinque anni la narrazione è stata tesa unicamente a continuità di pratiche di qualche tipo,
perché? Perché queste pratiche portano consenso. E io capisco questo modo di agire,
perché è il modo partitocratico che permette di perseverare e ottenere un certo numero
di voti. Non è sbagliato, è semplicemente diverso da una concezione in cui uno si rende
consapevole del fatto che non vuole lasciare la Città in predissesto alla prossima
Amministrazione, che è esattamente quello che noi abbiamo trovato. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Presidente Giovara. Ci sono ulteriori interventi da parte dei Consiglieri?
Allora, io non rilevo richieste di intervento e quindi procederei con gli emendamenti.
Un attimo.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo, allora, con la votazione del primo emendamento presentato dalla Giunta e
lascio, quindi, la parola al Vicesegretario Generale per procedere in tal senso con
l’appello nominale.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Compresa la Consigliera Amore, 21 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Vicesegretario. Allora, con 22 Consiglieri presenti e 21 voti a favore, il
Consiglio Comunale approva il primo emendamento presentato dalla Giunta.

SICARI Francesco (Presidente)
Se non vi sono contrarietà, darei lo stesso esito per l’emendamento n. 2, presentato dalla
Giunta. Stesso esito concesso.

SICARI Francesco (Presidente)
Allora, passiamo adesso alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi Consiliari. Non
rilevo richieste di intervento in merito alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi
Consiliari, e allora possiamo procedere con la votazione della deliberazione così come
emendata. Lascio nuovamente la parola al Vicesegretario Generale per procedere con
appello nominale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Qui abbiamo 20 favorevoli e un astenuto.

SICARI Francesco (Presidente)
Forse su questa votazione…

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Perché la Amore, quella segnata in chat, è quella di prima.

SICARI Francesco (Presidente)
È quella di prima, assolutamente, sì stavo proprio verificando.
Quindi abbiamo 21 Consiglieri…

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
20 favorevoli e 1 astenuto.

SICARI Francesco (Presidente)
Con 21 Consiglieri presenti e 20 voti a favore, il Consiglio Comunale approva la
deliberazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Essendo indicata l’immediata eseguibilità, dobbiamo procedere con una ulteriore
votazione per poter concedere la I.E.. Le lascio nuovamente la parola, prego, per
l’appello nominale.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
21 favorevoli e un astenuto.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Vicesegretario. Allora, con 21 favorevoli e 22 Consiglieri presenti, viene
concessa l’immediata eseguibilità.
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