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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Maggio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2021-00207
GERMANI REALI E FOLAGHE, SVASSI, GALLINELLE D'ACQUA, ANATRE, ALZAVOLE, MORETTE, MARZAIOLE, FISCHIONI E MORIGLIONI DEL VALENTINO CHE FINE HANNO FATTO?
Interventi
UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Ringrazio anche la Consigliera Scanderebech. Questa interpellanza
sostanzialmente domanda informazioni in merito alla fauna selvatica che popola il
Parco del Valentino e sulle competenze della Città in merito alla sua tutela. Premetto
innanzitutto che l'Area Verde nella nota pervenutami puntualizza che la tematica
relativa alla tutela dell’avifauna selvatica è di competenza della Città Metropolitana e
non del Comune di Torino, pertanto gli uffici del Verde Pubblico non si occupano della
gestione della fauna del parco. Preciso, inoltre, che la scheda citata nel testo
dell'interpellanza presente sul sito web del Verde Pubblico di Città di Torino alla voce
Avifauna parla di: “Possibilità di osservare alcune specie di uccelli, che di norma
popolano le sponde fluviali nel tratto cittadino”, ma ovviamente queste possono variare
a seconda di dinamiche stagionali, climatiche legate alla presenza dell'uomo che
ovviamente non dipendono dalle attività dei tecnici comunali. Pertanto quanto viene
riportata nel sito è da intendersi solo a titolo esemplificativo. Premesso ciò, però, passo
a dar lettura della relazione che mi è stata inviata invece dall'ente competente, ovvero il
Servizio Tutela Flora e Fauna della Città Metropolitana di Torino, il cui dirigente, dottor
Mario Lupo, comunica quanto segue: Punto 1, la competenza circa la tutela e gestione
della fauna selvatica è attribuita alla Legge 157/92 alle Regioni e alle Province. In
particolare in Piemonte, con la Legge Regionale 23/2015, la Regione ha delegato ogni
funzione relativa alla gestione della fauna selvatica alle Province e alle Città
Metropolitane. I Comuni non hanno pertanto alcuna competenza specifica in ordine di
attività di censimento, tutela o contenimento della fauna selvatica; Punto 2, della
risposta del dottor Lupo: “A livello ornitologico i primi censimenti degli uccelli
acquatici in Italia sono stati svolti dal 1975 con una certa sistematicità come parte del
progetto IWC. I censimenti vengono effettuati solo a gennaio in un'unica data a livello
nazionale, periodo nel quale sono ultimati i movimenti migratori post nuziali e ancora
non sono iniziati quelli prenuziali”. Poi i dati ufficiali di censimento dell'Avifauna del
Comune di Torino sono presenti nell'atlante dei nidificanti urbani di Maffei, Pulcher,
Rolando e Carisio del 2001 con date risalenti all’89-99, quindi scarsamente aggiornati;
Punto 4 della risposta: i censimenti delle specie avifaunistiche vengono effettuati da
organismi scientifici. In Piemonte è attivo il Gruppo “Studi Ornitologici Piemontesi”
che effettua, tramite propri soci formati da ISPRA, censimenti su transetti definiti in
periodo invernale come da protocollo IWC, il laghetto del Valentino non risulta incluso
fra i transetti oggetto di indagine. Tuttavia il tratto urbano del Fiume Po, che può
includere anche il sito in oggetto dell'interpellanza, è oggetto di osservazioni
continuative da parte del Gruppo EBN Torino Birdwatching, che nel corso di sette anni
di osservazione pubblicate fino al 2012, ha verificato un costante incremento delle
specie censite. La mancata osservazione nel periodo primaverile di alcune specie
faunistiche può dipendere dal fatto che queste sono impegnate nella nidificazione,
ragione per cui sono meno contattabili. Ciò non significa necessariamente che vi sia un
abbandonato del sito. La presenza di una colonia di nutrie al Parco del Valentino
potrebbe certamente rappresentare un elemento di disturbo dell’Avifauna presente. Per
tale ragione la Città Metropolitana, in convenzione con la Facoltà di Veterinaria
dell’Università degli Studi di Torino, ha condotto nel 2019 un'attività di cattura e
sterilizzazione chirurgica delle femmine di questi mammiferi presenti nel sito. A seguito
di tale attività il numero di nutrie osservate è andato a decrescere a causa di mortalità
conseguente agli interventi, mancata riproduzione o allontanamento spontaneo della
colonia. La tutela delle specie ornitiche si attua prevalentemente tramite una tutela degli
habitat, che certamente presso il Parco del Valentino non sono stati oggetto di
alterazione recente, tramite il divieto di prelievo venatorio non esercitabile nel contesto
in esame che è un’oasi faunistica ai sensi del Piano Faunistico Venatorio Provinciale e
tramite il contenimento delle specie alloctone che possono interferire sfavorevolmente
con la riproduzione degli uccelli. Contenimento che è stato praticato tramite
sterilizzazione, appunto, delle nutrie presenti.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, se vuole aggiungo qualcos'altro, ma ho finito.

UNIA Alberto (Assessore)
No, no, ho finito, ho finito, a posto.

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