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FERRERO Viviana (Vicepresidente) Nel trattare l’interpellanza numero meccanografico 202100174, verifico solo la presenza della Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Presente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, procediamo con la lettura: “Cooperazione nella campagna vaccinale: agevolazioni per il trasporto in taxi” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 29 marzo del 2021 e risponde l’Assessora Lapietra, a cui do la parola. SACCO Alberto (Assessore) Scusi, dovrei…, Presidente, sono l'Assessore Sacco, forse devo rispondere io alla n. mecc. 202100174. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ah, risponde lei, mi scusi, perché io avevo come prima l'Assessora Lapietra, non c’è nessun problema. SACCO Alberto (Assessore) Sì, ma… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Benissimo. SACCO Alberto (Assessore) L’abbiamo seguita insieme, mi scusi, posso? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Benissimo, benissimo. Le do quindi subito la parola. Perfetto, grazie. SACCO Alberto (Assessore) Sì, allora buongiorno a tutti. Buongiorno, Presidente. Buongiorno, Consiglieri. Buongiorno, Consigliera Artesio. Allora, il tema è un tema noto agli amici tassisti, che è il tema del contributo piuttosto importante che è stato erogato dal Governo qualche mese fa proprio per aiutare la categoria e dare un aiuto concreto a chi utilizza il taxi. Come sanno bene i tassisti, e come sa sicuramente molto bene anche la Consigliera Artesio, purtroppo la norma iniziale ha creato non pochi problemi a tutte le città italiane perché, purtroppo, ha un testo piuttosto complicato per quanto riguarda l'interpretazione, tant'è che ancora ad oggi non ha avuto un'applicazione concreta in nessuna città, in alcuna città. Forse di recente qualcuno ha provato a dare un'interpretazione, ma è sicuramente molto, molto complicato riuscire a metterlo a terra. In più si è aggiunto un altro aspetto che è quello che proprio in questi giorni è in discussione un emendamento che cambierebbe di nuovo le carte in tavola semplificando la situazione quantomeno perché è indicato finalmente un limite di età e, purtroppo, non si sa ancora quando verrà definitivamente approvato questo emendamento. Allora, vi direi le risposte puntuali degli uffici, anche se è un tema che abbiamo seguito anche direttamente in tantissime riunioni io e l’Assessora Lapietra. Allora, per quanto riguarda gli importi sono quelli… sono disponibili soltanto quanto stabilito con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti col Ministero dell'Economia e quindi la cifra è: 1.552… 555.702.17. Il punto 2, i criteri assunti per la definizione dei beneficiari, è quello che dicevo prima, l'attuale declaratoria legislativa individuante i beneficiari, peraltro di difficile interpretazione ed applicazione è passibile di modifica significativa a seguito della presentazione di un emendamento proposto dall’ANCI in sede di conversione in legge del Decreto-legge 22 marzo 2021 recante: “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici di lavoro”. Per tale motivo la definizione dei beneficiari da parte della Città non è ancora stata definita, per questa ragione. Avevamo fatto un'ipotesi, poi se l'emendamento verrà accolto bisognerà definire in altro modo i beneficiari. Le iniziative avviate per verificare la disponibilità di eventuali partneriati ai fini di misure analoghe a quelle assunte nel Comune di Roma. Mi dice il dottor Mangiardi: “Ad oggi le associazioni di categoria taxi non hanno manifestato disponibilità ad operare significativi sconti e non sussistono a Bilancio i fondi per assunzioni dell'onere da parte della Città dei costi di corse gratuite per i vaccinandi”. L'intenzione in merito è molto chiara da parte nostra e stiamo cercando in tutti i modi di far partire questo provvedimento. Già c'è stata una interlocuzione con diversi Assessorati perché sono quattro gli Assessorati coinvolti perché si deve anche studiare un programma, un software che permetta l'identificazione dei beneficiari e aiuti anche poi i tassisti ad usufruire in concreto di queste cifre. Quindi l'intenzione è farlo il prima possibile. L'ultima riunione c'è stata forse mercoledì o giovedì della scorsa settimana con tutti i tassisti, a cui abbiamo spiegato e sentito ancora le loro osservazioni, quindi la speranza è che si attivi quanto prima questo progetto. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora grazie, Assessore Sacco. Do subito la parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Conviene che io descriva l'oggetto della questione, perché nella puntuale risposta di riferimento normativo abbiamo trascurato di rendere comprensibile a chi ci ascolta l’oggetto della questione. L’oggetto della questione è l'utilizzo di un fondo vincolato determinato dalle normative nazionali ricordate dall'Assessore, affinché persone in particolari condizioni di fragilità dovute all'età e dovute alle difficoltà di mobilità possano più agevolmente raggiungere le prestazioni che riguardano i sistemi di prevenzione relativamente alla diffusione del Covid-19, quindi possano agevolmente raggiungere i centri vaccinali, in specie. Ora, la questione è stata descritta dall'Assessore relativamente alle difficoltà normative, il che evidentemente intristisce perché rimanda all'idea di un’attività legislativa decisamente svincolata dai dati di praticabilità e di operatività che invece dovrebbero essere un criterio guida di ogni definizione a carattere legislativo, specialmente se innovativa. Quindi io posso soltanto dispiacermi di due cose: una, della genericità rispetto all’impraticabilità di questo vantaggio e due, del fatto che però il Comune è stato individuato come soggetto portatore di un ritardo, rispetto alla definizione delle categorie fragili nelle diverse manifestazioni degli operatori dei servizi taxi che, giustamente, a mio modo di vedere, ne rivendicavano l'applicazione, ma lamentavano i ritardi in capo alle Amministrazioni Locali. La questione della insufficienza normativa non assolve però, dal mio punto di vista, il Comune da un'attività di carattere promozionale, che era esattamente quella mutuata dagli esempi di altre città italiane, a cominciare dall'Amministrazione Capitolina, in cui attraverso accordi con le categorie di rappresentanza dei tassisti e attraverso concorsi di risorse erogate volontariamente da soggetti che fanno della filantropia o dello sviluppo locale una delle loro mission, si era potuto agevolare la partecipazione delle persone ultraottantenni ai vari hub di vaccinazione, consentendo loro di pagare una tariffa concordata, piuttosto che di vedersi ridotto significativamente il costo della prestazione, la quale differenza veniva compensata da questo contributo dato esattamente per questa finalità. Ora, dalla risposta dell'Assessore si evincerebbe la indisponibilità delle organizzazioni degli operatori dei taxi. Immagino che la indisponibilità sia correlata al fatto di non avere garanzie sui rimborsi e non sembrerebbe che nella Città di Torino si siano attivate iniziative volontarie di finanziatori volti a garantire questo tipo di vantaggi e di semplificazioni per una popolazione fragile, la cui tutela è un interesse collettivo e a cui siamo, evidentemente, tutti molto attenti e non casualmente a cui le norme nazionali dedicano la priorità nelle campagne vaccinali. Ora, io non so se questa indisponibilità sia frutto di una valutazione autonoma degli organismi a cui abitualmente ci rivolgiamo per chiedere sostegni e concorso di aiuto, o se sia esito di una non sufficiente sollecitazione dell'Amministrazione Comunale. E concludo esattamente su questo aspetto: come le colleghe e i colleghi avranno notato, mediamente, le interpellanze che presento fanno riferimento all'interesse generale dei soggetti…, generale e a quello dei soggetti più vulnerabili, perché credo che in questa fase l'Amministrazione Comunale non possa sottrarsi a quello che è un compito che è definito per legge in capo al Sindaco, come il garante della salute della propria comunità, ed è definito per legge in capo alle comunità locali che partecipano alle Conferenze di Programmazione socio sanitaria attraverso i Comuni e nel nostro caso attraverso le Circoscrizioni. Quello che mi spiace rilevare è una distanza, almeno così si rileva dal sistema di informazione, della Città di Torino rispetto alla cooperazione nell'andamento della campagna vaccinale e quindi nell'andamento della sostenibilità della protezione dalla diffusione della pandemia. Io ho letto di Amministrazioni vicine a noi, cito quella di Pinerolo. Ho continuato a citare Amministrazioni dello stesso segno politico di questa nostra Amministrazione, perché mi pare più facile per i colleghi della Giunta riferirsi ad Amministrazioni di eguale segno politico, che si sono prodigate per individuare le sedi che potessero ampliare i punti di riferimento delle vaccinazioni. Non ho mai sentito una proposta da parte della Città di Torino in questa direzione. Questo esempio che ho voluto citare andava nella direzione, appunto, di vedere il Comune come attore positivo e favorevole nelle semplificazioni e nelle accessibilità rispetto ad una funzione primaria di tutela della salute della nostra popolazione. Mi pare cioè che la Città di Torino sia soprattutto spettatore di questo momento così delicato di tutela della salute di tutti noi e dei soggetti più vulnerabili in particolare e questo mi dispiace. Mi dispiace non soltanto perché io credo veniamo meno ad un obbligo legislativo, ma anche perché mi domando se questo sia l'esito di una non volontà della Regione e dell’ASL Città di Torino di coinvolgere il Comune di riferimento e mi stupirei, soprattutto mi stupisco del fatto che per individuare nuove sedi dei centri di vaccinazione si stipulino accordi di cooperazione con soggetti privati… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Consigliera riesce a concludere? ARTESIO Eleonora (Incomprensibile)… ovviamente va il merito, ma non alle opportunità rese disponibili dalla Pubblica Amministrazione. FERRERO Viviana (Vicepresidente) La ringrazio. |