Interventi |
GIOVARA Massimo Sì, grazie, Presidente. Io concordo con molto di quello che è stato detto da chi mi ha preceduto. Rispetto agli archetti, concordo anche sulle indicazioni di voto; il processo è già stato avviato e in maniera anche larga è stato realizzato, quindi una mozione che richiede di fare quello che è già stato fatto mi sembra non favorevolmente votabile. Per quanto riguarda… da ciclista dico questo, come altri due Colleghi…, conosciamo meglio, forse, senza pretendere nulla, per carità, la situazione che viviamo tutti i giorni, appunto, facendo svariati chilometri su questo mezzo, non lo ritengo, sicuramente un atto prioritario e anch’io non ricordo di averlo discusso in Commissione; sarebbe stato utile perché manca un po’ di quella che è la visione della mobilità dolce, manca proprio una cornice, cioè sembra più una… ad un certo punto sembra proprio anche un po’ una facile soluzione per dire: “Facciamo qualcosa per la mobilità dolce”. In realtà, come diceva la Collega Albano, le fasi da superare sono ancora molte, non ultimo il passaggio da: “L’auto privata è un diritto”, cosa che si è sentita dire proprio in questo consesso, in una di queste Commissioni…, le questioni sulla ZTL, la lunga battaglia, insomma mi sembra una cosa un po’ tardiva, ma ben venga. Le azioni che si possono fare a favore della mobilità dolce sono innanzitutto la riduzione del numero di automobili circolanti, che sono il primo pericolo per un ciclista. Per quanto riguarda il resto, concordo con quello che ha detto il Collega Mensio: il ciclista che sa ripararsi la bicicletta, i mezzi per ripararsela se li porta dietro; e infatti c’è un esempio sul Lago Pistono, nel Canavese, di stazione integrata per l’aggiustamento delle biciclette che non viene mai utilizzata ed è completamente abbandonata, anche se da lì passano parecchi ciclisti che utilizzano mountain bike e sono esperti. Detto questo, la proposta del Consigliere Carretto…, io mi asterrò su questo atto, pur essendo un ciclista, forse perché non l’ho capito bene; la proposta di trovare una sinergia con i privati, in modo che le risorse destinate alla mobilità dolce non vengano stornate per questo atto sperimentale e fuori da una discussione completa in cui si siano ascoltati, appunto, anche i suggerimenti di chi in bicicletta ci va tutti i giorni, potrebbe essere una strada utile; quindi una sperimentazione senza gravare sul bilancio pubblico e che ha molto bisogno, come diceva lo stesso Collega Lo Russo, ancora di manutenzione sulle piste ciclabili e soprattutto di messa in sicurezza. Molte cose sono state fatte dall’Assessora Lapietra, ricordiamo l’ultima… GIOVARA Massimo Sì, la ringrazio. Ho terminato, grazie. |