Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie, Presidente. Partiamo da un presupposto: le parole pronunciate da Beppe Grillo in quel video sono abominevoli, inaccettabili e non possono e non devono essere… non devono avere nessuna giustificazione. Usare parole di sostegno verso il padre Grillo significa giustificare quelle parole, parole che non dovrebbero nemmeno venire in mente ad una persona che abbia una minima idea della loro gravità, a maggior ragione se si ha un potere mediatico come quello che ha Beppe Grillo, perché ci si rende complici del messaggio che viene veicolato da quelle parole: la vittima che diventa colpevole. Spiace che il sostegno sia arrivato da un dipendente del Comune di Torino in staff alla Sindaca e da alcuni Consiglieri, Consiglieri di Maggioranza. Non sta a noi giudicare l’innocenza o la colpevolezza e non sta nemmeno ai genitori. Quel compito spetta ai giudici e a nessun altro. Preoccupante che la Sindaca scelga di non rispondere a questa richiesta di comunicazioni. Non prendere le distanze pubblicamente dal suo staffista e dai membri della Maggioranza significa avallare quel sostegno, minando la credibilità dell’Amministrazione e della Città sul tema del contrasto alla violenza sulle donne. Grazie. |