Interventi |
GIOVARA Massimo Grazie, Presidente Sicari. Mi sentite? Spero mi sentiate. GIOVARA Massimo Grazie. Allora, finalmente riusciamo a votare in maniera condivisa questa relazione conclusiva, che è il frutto di un lavoro molto lungo che la V Commissione ha svolto in concordia istituzionale, e stimolata dalla mozione successiva a prima firma del Consigliere Capogruppo Lo Russo. Che cos’è questo atto? Come si caratterizza questo atto? Questo atto di caratterizza, proprio come chiede la Comunità Europea in merito alla candidatura, come un atto al di fuori dei partiti, o meglio, condiviso il più possibile, una delle richieste della Comunità Europea e della Commissione è proprio che le candidature siano il più possibile condivise, possibilmente all’unanimità, dalle Forze politiche che presidiano il territorio, questo perché se no si partirebbe già zoppi in partenza. Ma veniamo alla conclusione, senza prendere troppo tempo, anche perché c’è stato tutto il tempo per partecipare alle sedute di ricerca conoscitiva, che, voglio dire, l’idea della ricerca conoscitiva, anche questa, non è un’idea che viene dal Presidente Giovara, ma è stata avviata - e io la ringrazio per questo -, con la ricerca conoscitiva sulla partecipazione culturale, da Eleonora Artesio, la Capogruppo, che io ringrazio. Già quella ricerca conoscitiva ha portato a delle riflessioni utili che entrano dentro poi l’emendamento contenuto all’interno della mozione del Capogruppo Lo Russo. Abbiamo audito numerosi soggetti, che potrebbero dare l’idea di quante sono le forze da mettere in campo in occasione dell’avvio della candidatura a Capitale Europea della Cultura, sicuramente non li abbiamo auditi tutti, anzi, abbiamo avuto, man mano che andavamo avanti, la chiara idea del fatto che abbiamo toccato la punta dell’iceberg e che Torino è un territorio estremamente ricco per portare avanti un’iniziativa di questo genere. Il primo punto da tenere in considerazione è che all’inizio della ricerca conoscitiva qualcuno ha suggerito che fosse un’azione da condurre più avanti, che forse era prematuro che si parlasse di una candidatura al 2033; noi invece abbiamo accolto con piacere il suggerimento del Capogruppo Lo Russo, anche perché la programmazione, la preparazione di questo evento dovrà essere già pronta alla fine della prossima Consiliatura, come minimo, i tempi sono infatti questi. Cosa dice la conclusione di questa ricerca? Per andare in breve, visto che abbiamo poco tempo: quello che chiede è molto semplice, ed è la sintesi di quanto raccolto, la sintesi fatta modestamente, criticabile, sicuramente migliorabile, ma nessuno dei partecipanti alla Commissione, dei Commissari, ha pensato di emendarla in qualche modo, quindi io mi immagino che sia stata accettata integralmente da tutte le Forze politiche, e propone delle azioni precise. Allora, innanzitutto si parla degli assi su cui bisognerebbe caratterizzare la candidatura, e il principale è l’asse tecnico-scientifico: noi abbiamo dei Atenei che stano reggendo molto bene, che stanno facendo da punta alla possibile rinascita del territorio torinese; abbiamo il campo dell’innovazione e della sperimentazione, che trattiamo molto spesso con l’Assessore Pironti; Città Laboratorio, che è un’altra qualità che ci distingue da tutte le altre città italiane, ma anche che ci mette in forte vantaggio rispetto ad alcune città europee; l’impatto sociale, su questo siamo primi in assoluto, Torino è una Città dell’inclusione e della solidarietà; le comunità straniere, le collaborazioni con gli istituti di cultura europei, abbiamo parlato approfonditamente anche su questo. La Commissione Europea richiede che si rispettino dei criteri di inclusione; cultura e pedagogia, le nuove generazioni e la coscienza cittadina, questo tema è stato sollevato in particolare dalla Consigliera Artesio, che ringrazio di nuovo, perché questa Città è una Città che ha fatto molto in passato rispetto a questo tema; sostenibilità ambientale, questa Amministrazione ha dimostrato che questo tema può essere assolto egregiamente, abbiamo vinto numerosi premi, come il Presidente della VI Commissione sa bene; e il paesaggio, la nostra città è tra le più belle che abbiamo in Italia. Ma quali sono le azioni? Lanciare ufficialmente la proposta di candidatura, già da subito possibilmente, coinvolgendo il territorio cittadino, metropolitano e regionale e raccogliendo adesioni attraverso un protocollo d’intesa con i vari soggetti che abbiamo audito e anche altri che non abbiamo ancora audito; individuare o creare strumenti di connessione e progettazione comune, anche digitali; costruire un gruppo di coordinamento del percorso, che sia il più possibile indipendente dalle Amministrazioni locali, e quindi dalla politica, e che segua un principio di imparzialità e di inclusività; attribuire ruoli e obiettivi definiti e specifici ai soggetti; stabilire una timeline precisa che definisca in modo chiaro le fasi del percorso di candidatura e, cosa molto importante, stabilire un budget a breve, medio e lungo termine, adesso abbiamo l’occasione dei fondi europei che stanno per arrivare e quindi è proprio l’occasione perfetta, pensiamo ad esempio all’HUB del Teatro Nuovo e della nuova Biblioteca Civica Centrale, come può entrare in maniera integrale dentro a questo percorso di candidatura europea; avviare progetti di rigenerazione urbana e progettazione di spazi fisici innovativi, che leghino concretamente l’attuazione delle future politiche culturali a temi e patrimoni individuati dal percorso di candidatura (ne ho appena citato uno); recuperare le azioni che già nel passato nella nostra città si dimostrarono efficaci nel realizzare gli obiettivi legati ad un’idea di città policentrica, anche questa è una cosa, è un criterio che ci chiedono i fondi europei che stanno per arrivare sulla nostra città, andare a vedere già quali progetti già abbiamo in campo che rispettano i criteri; coinvolgere le nuove generazioni per immaginare la città del futuro, facendo tesoro dell’attuale momento di crisi, su questo avevamo avviato, insieme all’Assessorato, che ringrazio, l’Assessorato alla Cultura, una collaborazione con TEDx e Enrico Gentina e spero che questa collaborazione prosegua nel futuro, anche senza di noi o con noi; implementare fin da subito un processo preciso di monitoraggio dell’impatto della candidatura. C’è una nota alla fine, esisteva già una ricerca su questa candidatura risalente al 2012 e condotta dall’impresa Torino Nordovest, che poi però non è stata portata a termine, ma da cui si possono ricavare numerosi suggerimenti importanti. Io credo di avere, per adesso, terminato e le ridò la parola, Presidente, la ringrazio. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Io volevo intanto ringraziare il collega Lo Russo, perché credo che, se riusciamo davvero a consegnare un atto forte e, direi, non bipartisan, comprenderei tutte le forze politiche di questo Consiglio Comunale, non potremmo che fare del bene e porre le basi veramente per una rinascita del comparto culturale, così martoriato nella Città di Torino. In merito... non so se devo già parlare in merito agli emendamenti. Per quanto riguarda il mio perlomeno, come credo sia stato riconosciuto dallo stesso Capogruppo Lo Russo, non mi permetto di parlare, ha già parlato il collega Carretto per quanto riguarda lo spirito del suo emendamento, il mio era rafforzativo, tant’è che ho firmato anche l’atto, ovviamente, non ho semplicemente emendato, nel tentativo di ricordare che da tutte le parti sono arrivati dei contributi forti al comparto culturale e che quindi questo fa ben sperare che in futuro la Città di Torino possa accettare di candidarsi con grande forza. Vorrei aggiungere un elemento un po’ più teorico, però, alla discussione: essendo che la Città di Torino è forte proprio in campo dell’innovazione da più di un secolo, anche dal punto di vista della scrittura del programma e delle tematiche politiche che riguardano il comparto culturale, mi piacerebbe si iniziasse a pensare alla cultura come cittadino- centrica, cioè a pensare ai programmi che riguardano le attività culturali condotte e gli investimenti in ambito culturale condotti, in ambito locale, ma anche nazionale, pensando a quali benefici hanno i cittadini da parte del comparto culturale, e non soltanto pensando alle strutture che devono giustamente amministrare e produrre cultura. Questo perché è proprio uno dei temi che la Commissione Europea ci chiede di trasformare. La Commissione Europea - e l’abbiamo visto durante questa lunga ricerca sulla candidatura - ci chiede di concepire l’Amministrazione politica della cultura come una delle leve che possono essere utili a raggiungere obiettivi che non sono prettamente culturali, come una delle leve che ci permettono di raggiungere, appunto, come ho già detto prima, e non rubo altro tempo, gli obiettivi dell’inclusione sociale, gli obiettivi dell’innovazione e gli obiettivi della resilienza climatica e della trasformazione e conversione del nostro comparto energetico. Quindi, rispetto a questo, volevo aggiungere solo questo elemento e ringrazio ancora tutti. GIOVARA Massimo Mi scusi, non riesco a segnarmi, ma adesso provo… GIOVARA Massimo Vado diretto? GIOVARA Massimo Non sono il Capogruppo e neanche l’Assessora Leon, quindi parlo per quello che mi compete. Se io fossi il Capogruppo del Gruppo Consiliare, rispetto agli emendamenti Carretto darei libertà di voto. Invece sono un po’ dispiaciuto per il fatto che... per la dichiarazione di voto del Capogruppo Lo Russo, che invece è il Capogruppo del Partito Democratico, e a questo proposito non so di quanto tempo dispongo, ma mi piacerebbe spiegare nel dettaglio allora gli emendamenti che ho fatto dopo avere firmato il suo atto, perché sono tutti emendamenti rafforzativi di un percorso e il non votarli purtroppo, incrina un po’, come, dal punto di vista giustificatissimo del Consigliere Lo Russo e politicamente corretto dal suo punto di vista, incrinano gli emendamenti del Consigliere Carretto, così ci inciampiamo, come in un domino, non votando gli emendamenti di Giovara, che però, peraltro, ha condotto una ricerca conoscitiva su stimolo della stessa mozione. Quindi io mi limito a dire questo; peraltro, non sono nel ruolo di poter dare indicazioni di voto al mio Gruppo. Grazie. GIOVARA Massimo Sì, mi permetto di insistere, sperando che la moral suasion abbia un qualche effetto; di solito non sono bravo, comunque, in questo. Proprio per onore ed onestà intellettuale, volevo ricordare il processo di questi emendamenti. Allora, abbiamo già fatto questa discussione in uno o forse due Consigli Comunali e l’iter previsto era quello di approfondirli in Commissione, approfondire gli emendamenti, discuterli insieme, e infatti la sua mozione, Capogruppo Lo Russo, che continuo a ringraziare, è stata messa all’Ordine del Giorno nella mia Commissione, nella Commissione da me presieduta - per carità, non è mia, è di tutti - diverse volte. Purtroppo, non abbiamo mai avuto l’onore di poter discutere insieme a lei di questo atto, che lei ritiene al di fuori della norma, ma, peraltro…, cioè emendare senza concordare prima atti delle Minoranze, ma in realtà è avvenuto per un atto di un suo Collega, che ha accettato assolutamente gli emendamenti della Maggioranza, e si tratta del Vicepresidente Lavolta, proprio in ambito culturale, in ambito di eventi culturali. Ovviamente, lei mi potrà rispondere che ognuno parla per sé, ma lei è il Capogruppo e quindi io mi riferisco a lei, oltre che ai firmatari di questo atto. Io la invito di nuovo, comprendendo benissimo lo spirito della non partecipazione per gli emendamenti del Collega Carretto, a riconsiderare, invece, il voto sui miei emendamenti, perché, proprio perché avevamo concordato più volte - e la Vicepresidente di Commissione Foglietta ne è testimone - la discussione di un atto concordato, e, purtroppo, siamo arrivati a questo punto, non siamo riusciti nemmeno a discuterlo, mi tocca ricordarlo, alla fine dell’indagine conoscitiva, anche se, anche in quell’occasione, era stata programmata una discussione congiunta e ci ritroviamo qua in Consiglio Comunale a dovere discutere. Credo che potremmo risparmiare volentieri ai cittadini questa... io la chiamo incrinatura per comodità, ma anche per simpatia… GIOVARA Massimo … questo dibattito su questioni, come dire, formali, di correttezza istituzionale. Io credo che la correttezza istituzionale sia soprattutto nei confronti dei cittadini. Quindi, se gli emendamenti di merito sono accolti, io non riesco a trovare motivi per non votarli, ecco. La ringrazio. |