Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Verifico la presenza - che vedo già collegato - dell'Assessore Pironti e del Consigliere Magliano, perfettamente collegati. Diamo quindi lettura dell’interpellanza n. mecc. 202100151: “Smart parking e stalli disabili: l'Amministrazione inciampa dove il privato corre?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dal Consigliere Magliano in data 19 marzo del 2021. Do subito la parola per i cinque minuti assegnati all'Assessore Pironti, che ringrazio. PIRONTI Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Anticipo già che la risposta in realtà è a più mani, avendola condivisa con la collega Lapietra, essendo un po’ di competenze di entrambi. Non riuscirò a rispondere puntualmente ai quesiti del Consigliere Magliano, al quale ho già mandato la risposta scritta puntuale, sperando di trovare piena soddisfazione perché questo mi consente un po' di fare un discorso unico. Il Consigliere Magliano chiede aggiornamenti, delucidazioni su una… (audio disturbato) partita nel 2019, cosiddetta Smart Parking, cioè una nuova generazione di stalli per facilitare il parcheggio, soprattutto di una fascia un po’ più in difficoltà in questo ambito, quello dei disabili. Una sperimentazione appunto partita nel 2019 con un budget allocato di 130000 euro, IVA inclusa, completamente finanziata da capitale privato e che aveva dato luogo a questa sperimentazione basata sulla tecnologia, in allora, oggetto di sviluppo da parte di IREN, in questo caso la tecnologia loro, una modalità di interconnessione - non entro nel merito - ma è una delle tecnologie che in ambito urbano si stanno sperimentando e vengono utilizzate in questo ambito. Progettualità svolta con il coordinamento della Città in collaborazione con IREN e con la nostra partecipata 5T, con la quale avevamo, appunto, definito tutti gli ambiti di questa sperimentazione. Il Consigliere Magliano chiede a che punto siamo con questa sperimentazione. In realtà, essendo una sperimentazione, ha avuto anche delle revisioni tecnologiche, in quanto spesso la sperimentazione parte su alcune idee tecnologiche che anche per effetto dell'evoluzione della tecnologia in certi ambiti richiede spesso delle ridefinizioni. Una progettualità che, grazie anche a un cofinanziamento ulteriore di 5T, ha trovato una corretta collocazione e - solo per chiudere questo primo quesito - vedrà la fase di testing già nel mese di settembre e il rilascio pieno della funzionalità entro fine anno, integrando questo servizio con l'applicativo MaTo, andando ad integrare anche questo servizio. Il Consigliere, però, aggiunge un pezzo perché poi nel periodo successivo c'è stata una ulteriore sperimentazione di un soggetto privato su - in teoria - lo stesso ambito, cioè la gestione degli stalli di parcheggio, in particolare per i disabili, e chiede come mai ci siano queste sovrapposizioni anche teoriche di questi due ambiti. In realtà questo mi consente di spiegare un po' la logica di ingaggio della Città in questi anni, in un'ottica di sperimentazione. In realtà la Città definisce delle proprie priorità e aver lanciato questo progetto nel 2019 ha identificato come priorità per la Città quello di agevolare, grazie alla tecnologia, anche l'uso degli spazi pubblici da parte dei disabili. Con questa indicazione abbiamo ricevuto diverse richieste di sperimentazione attraverso la progettualità Torino City Lab, che è appunto questa idea di mettere a disposizione gli asset pubblici affinché soggetti privati possano sperimentare le proprie idee. Sperimentazione che nasce con un tempo successivo, e questo consente anche di sperimentare diverse tecnologie. In effetti questa ulteriore progettualità utilizza un diverso concetto, una diversa tecnologia di sensori, quindi una nuova sperimentazione di una tecnologia differente, anche se poi l'obiettivo è lo stesso: quello di agevolare appunto il parcheggio per i disabili. Quindi non sono due progettualità che vanno a sovrapporsi, ma appunto l'idea che la Città possa mettere a disposizione affinché sulla città si possano trovare le risposte reali, anche innovative, ma ha esigenze molto specifiche. È un po' questa l'idea ed è questa poi la possibilità di anche aggiungere altre sperimentazioni, quindi non solo un nuovo privato, ma ci aspettiamo tanti privati. Qual è il ruolo della Città in tutto questo? Quello di mettere a disposizione le nostre strutture, le nostre strade, agevolando in termini di permesso, di superamento di quella che è spesso la parte lenta del processo, cioè la burocrazia nella sua accezione più ampia. In questa modalità, in questo approccio l'idea appunto è quella di accogliere altre sperimentazioni. Cosa fa la Città, dicevamo? Indica a questi soggetti privati, che vogliono testare le loro tecnologie sul nostro territorio, quali sono le priorità. Quindi abbiamo indicato una nuova area. La prima sperimentazione nasceva nell'area Molinette, questa nell'area dell'ospedale Cottolengo è dedicata ai disabili perché abbiamo deciso di stressare queste tecnologie in ambienti che hanno maggiori necessità rispetto ad altri ambiti e quindi questo un po’ per spiegare questa, ma speriamo anche altre tecnologie da sperimentare su tutto il territorio, con capitale totalmente privato e finanziabilità totalmente privata. Ultimo spunto e poi termino in questa fase e… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, gentilmente. PIRONTI Marco (Assessore) Certo. Il Consigliere Magliano chiede quale sia un po' il confronto, la valutazione delle due iniziative. In realtà, essendo iniziative che nascono in momenti tecnologici diversi, è difficile il confronto, seppure nella progettualità Torino City Lab vi è appunto quello di verificare qual è la migliore soluzione a bisogni concreti. A lei, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Assessore Pironti. La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io penso che l'Assessore facesse riferimento alla nota che mi ha inviato e mi auguro che dentro quella nota ci sia anche quanto detto da lui adesso nella discussione. Guardi, Assessore, lei è un signore e lo dico fuori polemica. Lei è venuto a rispondere, non è venuta l’Assessora Lapietra, ma devo dire che lei è un signore perché ha difeso quello che, a mio giudizio, era l’indifendibile. E perché dico questo? Cosa ha fatto Torino City Lab abbiamo iniziato a impararlo quando c'era la sua predecessora che aveva lanciato l'idea di questo robot che faceva i cocktail, di fatto Torino si era prestata a fare lo stress test e poi i soggetti che hanno inventato quella attività l'hanno esportata a Milano. Invece, in questo caso, noi sappiamo benissimo, invece, che questi 130000 euro sono stati dati per una tecnologia che aveva un sistema di antenne che non si parlava, e che i privati sono riusciti a realizzare una cosa da privati, un'azienda fatta da due persone che invece funziona, ed è questa la cosa che, a mio giudizio, volevo che emergesse; emergesse questo aspetto, cioè che noi siamo partiti con questa sperimentazione, comunque il primo atto di Giunta è del 2018 per fare questa sperimentazione con 5T S.r.l. e ci hanno messo tanto, troppo, per dare un servizio che ancora, a un mese e mezzo fa, aveva dei problemi enormi, enormi perché quando le macchine si mettevano sopra i sensori - da quanto ci risulta, poi possiamo anche sbagliare, io uso il condizionale - non funzionava la tecnologia. Lei è stato bravissimo, e la ringrazio, perché da uomo delle Istituzioni l'ha messa sul problema tecnologico. Io penso invece che ci sia stato, e su questo poi qualcuno dovrà prima o poi chiedere conto di come mai queste risorse sono state investite, spese - private o pubbliche che fossero, comunque sotto la nostra regia, o dentro una parte con il Comune di Torino - e noi queste risorse, sono passati anni, e ancora ad oggi non sono attive. Arrivano questi privati con il loro software, che è un'applicazione che è diversa, ma potrebbe essere utilizzabile subito. Li abbiamo accompagnati, bisogna dare atto che lo staff dell'Assessora Lapietra ha dato una grossa mano a costoro per divincolarsi all'interno…, peraltro lo staffista dipendente dell’Assessore Lapietra che in Commissione ha raccontato anche tutto lo sviluppo di questo percorso, fatto da questa realtà di privati, e di fatto quella tecnologia potrebbe essere già utilizzata dalla Città. Allora io metto in luce i tempi e i modi con cui noi mettiamo risorse su una partecipata del Comune di Torino e ancora oggi non è funzionante, quando dall'altra parte arriva il privato sociale che tecnologicamente prova a fare una cosa che funziona e noi, di fatto, abbiamo fatto una conferenza stampa in cui la Sindaca Appendino, come è solita fare, è andata a tagliare i nastri, ma l'hanno fatto questi soggetti con loro tecnologia, con la Città che gli ha permesso di avere qualche via libera in più, più velocemente, come Torino City Lab, che lei bene e giustamente ha raccontato e sviluppato. Si sono pagati le loro marche da bollo per inserire questi sensori sulla strada, ma quello che emerge, con chiarezza, in modo plastico è che quelli a cui noi abbiamo dato 100…, o comunque il progetto da 130000 euro per quei 130 stalli, ancora oggi non ha visto la luce. Questi privati, invece, meritoriamente hanno dimostrato che si poteva fare con una tecnologia magari più innovativa, magari diversa. Per cui io, da questo punto di vista, la ringrazio per la risposta e leggerò ulteriormente con attenzione quanto lei ha detto; mi preme, però, sottolineare quanto denaro è stato speso rispetto a un progetto che ancora non ha visto la luce, essendo passati più di due anni, quando invece, e su questo però apre anche una riflessione sul 5T, questo mi si permetta di dirlo con grande libertà e nel ruolo che ho di Consigliere Comunale, perché qualcuno poi dovrà fare anche un cerchio di come noi prendiamo risorse, che siano private e poi queste sono risorse di IREN; ricordo a chi ci ascolta che ne siamo in qualche modo azionisti e dunque proprietari anche noi come Amministrazione torinese, su questo io mi auguro che chi come lei ha una competenza ed una professionalità, che va ben oltre la mia capacità di comprendere queste tematiche, però aprire una discussione. Non so se non c'era Lapietra a discutere forse per motivi politici… (incomprensibile), però da questo punto di vista una riflessione su come una realtà comunale, con tutti quei soldi, ad oggi non ha realizzato il progetto, poi arrivano dei privati che hanno a cuore il fatto che le persone con disabilità non vedano il loro parcheggio regolarmente preso da incivili e glielo occupano, e realizzano un progetto che può funzionare, ed è scalabile e replicabile e quel progetto loro può essere già utilizzato su tutta la città. Quello sui cui abbiamo investito risorse pubbliche, ancora oggi no. Secondo me questo pone un punto di domanda, pone un punto di approfondimento che penso lei più di me sia in grado di fare, visto le sue competenze tecniche. Io leggerò con attenzione, la ringrazio però per la risposta che mi ha dato. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora ringrazio il Consigliere Magliano. |