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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2021-00137
MA LE REGOLE DEI DEHORS SONO UGUALI PER TUTTI?
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passerei all’interpellanza n. mecc. 202100137, verificando la presenza della Consigliera
Scanderebech e dell’Assessore Sacco.

SCANDEREBECH Federica
Sì, Presidentessa, io ci sono, Scanderebech.

SACCO Alberto (Assessore)
Sì, Presidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, allora procedo con la lettura. Ha come oggetto, questa interpellanza:

“Ma le regole dei dehors sono uguali per tutti?”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata dalla Consigliera Scanderebech, insieme al Consigliere Petrarulo, il
10 marzo del 2021. Do subito la parola all’Assessore Sacco per i cinque minuti
assegnati.

SACCO Alberto (Assessore)
Sì, buongiorno a tutti. Risposta all’interpellanza: “Le regole di dehors sono uguali per
tutti?”, la risposta ovviamente è sì, ma andiamo ad articolarla. Allora, dunque, è una
vicenda che mi ricordo di aver seguito anche personalmente, non con questo
proprietario, ma con quello di prima, che in qualche modo aveva parlato con i nostri
Uffici, senza presentare la domanda, perché effettivamente era una situazione un po’
complicata, quindi mi ricordo che ero andato anche a vedere la zona, il problema della
pista ciclabile e il parcheggio e il parchetto, insomma, l’area verde vicino, anche perché
era proprio stata anche utilizzata per cercare di capire se utilizzare o meno per i dehors
le aree verdi. La dottoressa Vitrotti, che è una dei tre direttori, con la dottoressa Virano,
Mangiardi e me, che abbiamo pensato e messo in pratica il regime provvisorio dei
dehors, mi dice che formalmente non è stata però mai presentata nessuna istanza da
questi signori ai sensi del Regolamento 388, e neppure risultano richieste, tra quelle
archiviate, relativamente all’occupazione straordinaria di suolo pubblico. Quindi, prima
cosa: non hanno mai presentato una domanda ufficiale, pur avendo io un anno fa
affrontato il problema. L’Ufficio ha verificato anche sulle vie limitrofe se per caso fosse
indicato un altro indirizzo, ma nulla risulta. Inoltre non risultano pervenute via mail
richieste in merito a questa cosa. “Può darsi - dice la dottoressa Vitrotti - non sappiamo
se possano avere interloquito col Servizio Mobilità o con la Circoscrizione o con
qualche altro collega”. Premesso ciò, a parte via Nizza, la cui situazione è nota, il
Regolamento 388… ecco lo spiego, perché magari... sicuramente la Consigliera
Scanderebech è sempre molto preparata, sa, via Nizza c’è la pista ciclabile che è stata
fatta dopo che diversi dehors erano già installati, per questo la dottoressa Vitrotti dice
questo. Il Regolamento 388 consente la deviazione della pista ciclabile solo se è
presente una zona di sosta limitrofa. Un caso recente degno di nota è quello di Lungo
Dora Siena 18, dove era stato chiesto lo spostamento della pista ciclabile e gli è stato
negato, con parere della Mobilità, e il locale ha ripresentato il progetto con la pista
ciclabile non modificata, il dehors è stato collocato oltre la pista Lungo Dora Siena, sul
parcheggio a pettine. Quindi, come sempre, abbiamo analizzato, gli Uffici hanno
analizzato il caso e sono riusciti a trovare una soluzione. “Nel caso in questione - mi
dice la dottoressa Vitrotti - oltre il marciapiede e la pista ciclabile c’è subito la corsia
veicolare con divieto di fermata”, perché è un pezzettino piccolo di strada subito…, la
strada che scende dalla Prefettura, dai Giardini Reali. Lo spostamento della pista
ciclabile non rientra nell’articolo 9: “Soluzioni progettuali alternative e deroghe”. “Non
è il dehors che ha bisogno della deroga, è proprio la pista ciclabile che dovrebbe
eventualmente essere spostata per consentire la collocazione del dehors. La pista
ciclabile è stata realizzata a cavallo tra il 2018 e il ’19, quindi prima che l’attività
aprisse”. Effettivamente questo è il problema, nel senso che questi signori hanno
peraltro comprato…, non devono essere nemmeno i signori che avevano interloquito
con me o che in qualche modo avevano cercato di trovare una soluzione. Andando…
Questa è la risposta del Commercio. La parte Mobilità, invece, risponde puntualmente
ai singoli punti: “Le regole per la collocazione dei dehors su suolo pubblico sono state
stabilite dal Regolamento e dalle norme tecniche e sono ispirate ai principi di sicurezza.
Uno dei criteri fondamentali è storicamente quello di considerare disponibile per la
collocazione di un dehors padiglione lo spazio frontestante l’esercizio destinato ai
pedoni, di norma il marciapiede, per la parte eccedente i 2 metri da garantire per i flussi
pedonali e lo spazio destinato alla sosta. Nel caso specifico, tali spazi non sono
disponibili e quindi non sussistono le condizioni per il rilascio di una concessione,
perché c’è la pista ciclabile”. Tuttavia, abbiamo messo apposta l’articolo 9, dove la
Giunta Comunale può valutare la fattibilità preliminarmente, per vedere se si trova una
soluzione. “Preliminarmente” vuol dire, ovviamente, prima di fare la richiesta per il
dehors. Poi se no si può fare un Piano d’Ambito che disciplini l’utilizzo dell’area.
“Per quanto riguarda le regole del Piano Straordinario legate all’emergenza sanitaria,
trattandosi di occupazione da attuare nel breve periodo, con semplice comunicazione da
parte dell’interessato, quindi senza una valutazione da parte degli Uffici, al fine di non
pregiudicare gli standard di sicurezza stradale, sono state sostanzialmente confermate le
regole fondamentali stabilite dal Regolamento e non si è contemplata la possibilità di
drogarvi. Sul secondo punto si evidenzia che l’apertura dell’attività citata è successiva
alla realizzazione della pista ciclabile e della regolamentazione viabile in essere
nell’area. Tale problematica era già stata affrontata con la proprietà precedente e non si
erano rilevate particolari criticità. La nuova proprietà è già stata contattata in più
occasioni, quindi da parte degli Uffici della Mobilità, e sono state valutate opzioni
diverse al fine di trovare soluzioni alternative, ma senza esito. Risulta attualmente
disponibile ed utilizzato il verde antistante l’attività commerciale per attività culturali.
Con la realizzazione delle opere connesse agli interventi della moderazione del traffico
del Progetto Vanchiglia 30, sarà modificata la banchina spartitraffico posizionata tra
carreggiata centrale e controviale nord di corso San Maurizio, ma la sezione stradale e i
sensi di marcia di via Denina, di fronte al locale, compreso la ciclopista, non subiranno
modificazioni. Tale prospettiva è già stata anticipata al titolare dell’attività, con
l’impegno e la verifica tecnica da parte dei tecnici del Servizio della Mobilità.
“Quanti sono gli esercizi commerciali interessati”, punto 3: il dato numerico non è
disponibile…

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Si avvii a concludere, grazie.

SACCO Alberto (Assessore)
Sì, tanto manderò poi alla Consigliera Scanderebech questo promemoria del Settore
Mobilità. Va bene, quindi questo è un po’ il punto del… Se potrà essere…, direi sul
punto sesto, che è: “Se potrà essere presa in considerazione la richiesta di spazio
all’aperto di tale attività commerciale, che prevede peraltro anche uno scopo sociale e
culturale”, i Servizi Tecnici sono a disposizione del titolare dell’attività commerciale
per valutare ogni ulteriore possibilità di utilizzo dello spazio pubblico, come è avvenuto
finora, nel rispetto della normativa vigente del Regolamento la Città. Quindi, potrà
presentare la domanda, mi sembra che gli Uffici siano assolutamente preparati
sull’argomento, e sarà nostra cura cercare di trovare una soluzione. Se la soluzione è
spostare la pista ciclabile, per il Piano provvisorio è assolutamente complicato, per un
Piano definitivo onestamente non l’abbiamo mai fatto, ma abbiamo spostato la pista
ciclabile - vedi via Nizza, come diceva giustamente la dottoressa Vitrotti - per situazioni
preesistenti. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Ringrazio l’Assessor Sacco e passo la parola alla Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie, Presidentessa, e grazie, Assessore, per la sua disponibilità. Rendo noto, tra
l’altro, che in data esattamente 8 giugno 2020 l’Assessore riceveva una mail per conto
dell’occupante dell’attività, e quindi sia l’Assessore Sacco che Circoscrizioni e tutti i
Settori del Comune hanno più volte ripetutamente ricevuto segnalazioni, da parte anche
della sottoscritta, ma non solo, anche un altro Consigliere si è occupato della vicenda, e
a fronte di innumerevoli mail di risposta arrivate dai nostri e Servizi comunali e da
quelli della Circoscrizione, ho ritenuto opportuno finalmente scrivere e redarre questa
interpellanza per fare chiarezza, perché, vede, Assessore, come sempre lei non ne può,
nel senso che lei è vittima delle politiche di viabilità dell’altro Assessorato,
dell’Assessora Lapietra, che stranamente oggi, anche in questa interpellanza, c’entra e
provoca disagio per quanto concerne il commercio. Allora, se questa attività - ho capito
bene, spero - può presentare richiesta, istanza scritta e poi questa istanza scritta
presentata verrà valutata dagli Uffici competenti, mi ritengo soddisfatta, se no sono
costretta a dover fare un approfondimento ulteriore in Commissione per cercare di
capire qualcosa in più, perché, oltre agli esempi sopracitati di via Nizza e Lungo Dora,
io ho in mente un altro esempio, che è quello di corso Matteotti, di, ad esempio,
deviazioni di piste ciclabili attorno a dehors. Allora, io trovo insensato che si facciano
delle politiche a scapito del commercio e quindi trovo insensato che, per via di una pista
ciclabile, un’attività commerciale non possa mettere il proprio dehors. Allora,
cerchiamo di trovare una soluzione, perché prioritariamente noi dobbiamo occuparci,
soprattutto in un momento come questo, delicato, di non far morire le nostre attività
commerciali della nostra città. E non penso che la risposta possa essere: “Ah, ma la
pista ciclabile è prioritaria rispetto a far morire un’attività commerciale”.
Quindi, io vorrei veramente che venga dato un segnale dalla Città e che possiamo
occuparci di questo caso specifico, che può non essere l’unico caso specifico che da qua
alle prossime settimane, ai prossimi mesi, uscirà fuori con la stessa dinamica, perché se
il problema è quello che dobbiamo per forza avere uno spazio dedicato al posteggio per
consentire la deviazione del dehors, allora a sto punto mi viene quasi da dire: “Facciamo
in modo che quella strada non sia a doppio senso di marcia, che sia ad un unico senso di
marcia, che vengano installati dei posti, degli stalli auto e questa ciclabile possa essere
deviata per far installare il dehors”, perché questo alla fine mi viene in mente in maniera
propositiva. Poi chiaramente bisognerà valutarla con gli Uffici della Viabilità,
dell’Urbanistica e quant’altro, se sia il caso di farlo oppure meno, però secondo me non
possiamo far finta che queste criticità non esistano e non possiamo far finta di non poter
studiare un qualcosa per aiutare veramente prioritariamente il commercio.
Quindi, io ringrazio l’Assessore competente e spero di aver capito l’input positivo che è
stato dato, ossia di dare mandato all’attività commerciale di presentare effettiva istanza
e poi questa affettiva istanza di essere veramente valutata e posta all’attenzione di tutti i
Servizi competenti, non solo il Servizio del Suolo Pubblico dei dehors, perché
chiaramente ci sono delle altre criticità che si uniscono insieme nel non dar via alla
richiesta. Mi interrompo, Presidentessa, e la ringrazio per la disponibilità. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie, Consigliera Scanderebech.
Abbiamo finito la nostra ora di trattazione delle interpellanze, quindi io sospendo questa
trattazione, in attesa dell’appello nominale, della partenza del Consiglio. Grazie a tutti.
(Sospensione del Consiglio Comunale)
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