Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passerei all’interpellanza n. mecc. 202100137, verificando la presenza della Consigliera Scanderebech e dell’Assessore Sacco. SCANDEREBECH Federica Sì, Presidentessa, io ci sono, Scanderebech. SACCO Alberto (Assessore) Sì, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, allora procedo con la lettura. Ha come oggetto, questa interpellanza: “Ma le regole dei dehors sono uguali per tutti?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dalla Consigliera Scanderebech, insieme al Consigliere Petrarulo, il 10 marzo del 2021. Do subito la parola all’Assessore Sacco per i cinque minuti assegnati. SACCO Alberto (Assessore) Sì, buongiorno a tutti. Risposta all’interpellanza: “Le regole di dehors sono uguali per tutti?”, la risposta ovviamente è sì, ma andiamo ad articolarla. Allora, dunque, è una vicenda che mi ricordo di aver seguito anche personalmente, non con questo proprietario, ma con quello di prima, che in qualche modo aveva parlato con i nostri Uffici, senza presentare la domanda, perché effettivamente era una situazione un po’ complicata, quindi mi ricordo che ero andato anche a vedere la zona, il problema della pista ciclabile e il parcheggio e il parchetto, insomma, l’area verde vicino, anche perché era proprio stata anche utilizzata per cercare di capire se utilizzare o meno per i dehors le aree verdi. La dottoressa Vitrotti, che è una dei tre direttori, con la dottoressa Virano, Mangiardi e me, che abbiamo pensato e messo in pratica il regime provvisorio dei dehors, mi dice che formalmente non è stata però mai presentata nessuna istanza da questi signori ai sensi del Regolamento 388, e neppure risultano richieste, tra quelle archiviate, relativamente all’occupazione straordinaria di suolo pubblico. Quindi, prima cosa: non hanno mai presentato una domanda ufficiale, pur avendo io un anno fa affrontato il problema. L’Ufficio ha verificato anche sulle vie limitrofe se per caso fosse indicato un altro indirizzo, ma nulla risulta. Inoltre non risultano pervenute via mail richieste in merito a questa cosa. “Può darsi - dice la dottoressa Vitrotti - non sappiamo se possano avere interloquito col Servizio Mobilità o con la Circoscrizione o con qualche altro collega”. Premesso ciò, a parte via Nizza, la cui situazione è nota, il Regolamento 388… ecco lo spiego, perché magari... sicuramente la Consigliera Scanderebech è sempre molto preparata, sa, via Nizza c’è la pista ciclabile che è stata fatta dopo che diversi dehors erano già installati, per questo la dottoressa Vitrotti dice questo. Il Regolamento 388 consente la deviazione della pista ciclabile solo se è presente una zona di sosta limitrofa. Un caso recente degno di nota è quello di Lungo Dora Siena 18, dove era stato chiesto lo spostamento della pista ciclabile e gli è stato negato, con parere della Mobilità, e il locale ha ripresentato il progetto con la pista ciclabile non modificata, il dehors è stato collocato oltre la pista Lungo Dora Siena, sul parcheggio a pettine. Quindi, come sempre, abbiamo analizzato, gli Uffici hanno analizzato il caso e sono riusciti a trovare una soluzione. “Nel caso in questione - mi dice la dottoressa Vitrotti - oltre il marciapiede e la pista ciclabile c’è subito la corsia veicolare con divieto di fermata”, perché è un pezzettino piccolo di strada subito…, la strada che scende dalla Prefettura, dai Giardini Reali. Lo spostamento della pista ciclabile non rientra nell’articolo 9: “Soluzioni progettuali alternative e deroghe”. “Non è il dehors che ha bisogno della deroga, è proprio la pista ciclabile che dovrebbe eventualmente essere spostata per consentire la collocazione del dehors. La pista ciclabile è stata realizzata a cavallo tra il 2018 e il ’19, quindi prima che l’attività aprisse”. Effettivamente questo è il problema, nel senso che questi signori hanno peraltro comprato…, non devono essere nemmeno i signori che avevano interloquito con me o che in qualche modo avevano cercato di trovare una soluzione. Andando… Questa è la risposta del Commercio. La parte Mobilità, invece, risponde puntualmente ai singoli punti: “Le regole per la collocazione dei dehors su suolo pubblico sono state stabilite dal Regolamento e dalle norme tecniche e sono ispirate ai principi di sicurezza. Uno dei criteri fondamentali è storicamente quello di considerare disponibile per la collocazione di un dehors padiglione lo spazio frontestante l’esercizio destinato ai pedoni, di norma il marciapiede, per la parte eccedente i 2 metri da garantire per i flussi pedonali e lo spazio destinato alla sosta. Nel caso specifico, tali spazi non sono disponibili e quindi non sussistono le condizioni per il rilascio di una concessione, perché c’è la pista ciclabile”. Tuttavia, abbiamo messo apposta l’articolo 9, dove la Giunta Comunale può valutare la fattibilità preliminarmente, per vedere se si trova una soluzione. “Preliminarmente” vuol dire, ovviamente, prima di fare la richiesta per il dehors. Poi se no si può fare un Piano d’Ambito che disciplini l’utilizzo dell’area. “Per quanto riguarda le regole del Piano Straordinario legate all’emergenza sanitaria, trattandosi di occupazione da attuare nel breve periodo, con semplice comunicazione da parte dell’interessato, quindi senza una valutazione da parte degli Uffici, al fine di non pregiudicare gli standard di sicurezza stradale, sono state sostanzialmente confermate le regole fondamentali stabilite dal Regolamento e non si è contemplata la possibilità di drogarvi. Sul secondo punto si evidenzia che l’apertura dell’attività citata è successiva alla realizzazione della pista ciclabile e della regolamentazione viabile in essere nell’area. Tale problematica era già stata affrontata con la proprietà precedente e non si erano rilevate particolari criticità. La nuova proprietà è già stata contattata in più occasioni, quindi da parte degli Uffici della Mobilità, e sono state valutate opzioni diverse al fine di trovare soluzioni alternative, ma senza esito. Risulta attualmente disponibile ed utilizzato il verde antistante l’attività commerciale per attività culturali. Con la realizzazione delle opere connesse agli interventi della moderazione del traffico del Progetto Vanchiglia 30, sarà modificata la banchina spartitraffico posizionata tra carreggiata centrale e controviale nord di corso San Maurizio, ma la sezione stradale e i sensi di marcia di via Denina, di fronte al locale, compreso la ciclopista, non subiranno modificazioni. Tale prospettiva è già stata anticipata al titolare dell’attività, con l’impegno e la verifica tecnica da parte dei tecnici del Servizio della Mobilità. “Quanti sono gli esercizi commerciali interessati”, punto 3: il dato numerico non è disponibile… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Si avvii a concludere, grazie. SACCO Alberto (Assessore) Sì, tanto manderò poi alla Consigliera Scanderebech questo promemoria del Settore Mobilità. Va bene, quindi questo è un po’ il punto del… Se potrà essere…, direi sul punto sesto, che è: “Se potrà essere presa in considerazione la richiesta di spazio all’aperto di tale attività commerciale, che prevede peraltro anche uno scopo sociale e culturale”, i Servizi Tecnici sono a disposizione del titolare dell’attività commerciale per valutare ogni ulteriore possibilità di utilizzo dello spazio pubblico, come è avvenuto finora, nel rispetto della normativa vigente del Regolamento la Città. Quindi, potrà presentare la domanda, mi sembra che gli Uffici siano assolutamente preparati sull’argomento, e sarà nostra cura cercare di trovare una soluzione. Se la soluzione è spostare la pista ciclabile, per il Piano provvisorio è assolutamente complicato, per un Piano definitivo onestamente non l’abbiamo mai fatto, ma abbiamo spostato la pista ciclabile - vedi via Nizza, come diceva giustamente la dottoressa Vitrotti - per situazioni preesistenti. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ringrazio l’Assessor Sacco e passo la parola alla Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie, Presidentessa, e grazie, Assessore, per la sua disponibilità. Rendo noto, tra l’altro, che in data esattamente 8 giugno 2020 l’Assessore riceveva una mail per conto dell’occupante dell’attività, e quindi sia l’Assessore Sacco che Circoscrizioni e tutti i Settori del Comune hanno più volte ripetutamente ricevuto segnalazioni, da parte anche della sottoscritta, ma non solo, anche un altro Consigliere si è occupato della vicenda, e a fronte di innumerevoli mail di risposta arrivate dai nostri e Servizi comunali e da quelli della Circoscrizione, ho ritenuto opportuno finalmente scrivere e redarre questa interpellanza per fare chiarezza, perché, vede, Assessore, come sempre lei non ne può, nel senso che lei è vittima delle politiche di viabilità dell’altro Assessorato, dell’Assessora Lapietra, che stranamente oggi, anche in questa interpellanza, c’entra e provoca disagio per quanto concerne il commercio. Allora, se questa attività - ho capito bene, spero - può presentare richiesta, istanza scritta e poi questa istanza scritta presentata verrà valutata dagli Uffici competenti, mi ritengo soddisfatta, se no sono costretta a dover fare un approfondimento ulteriore in Commissione per cercare di capire qualcosa in più, perché, oltre agli esempi sopracitati di via Nizza e Lungo Dora, io ho in mente un altro esempio, che è quello di corso Matteotti, di, ad esempio, deviazioni di piste ciclabili attorno a dehors. Allora, io trovo insensato che si facciano delle politiche a scapito del commercio e quindi trovo insensato che, per via di una pista ciclabile, un’attività commerciale non possa mettere il proprio dehors. Allora, cerchiamo di trovare una soluzione, perché prioritariamente noi dobbiamo occuparci, soprattutto in un momento come questo, delicato, di non far morire le nostre attività commerciali della nostra città. E non penso che la risposta possa essere: “Ah, ma la pista ciclabile è prioritaria rispetto a far morire un’attività commerciale”. Quindi, io vorrei veramente che venga dato un segnale dalla Città e che possiamo occuparci di questo caso specifico, che può non essere l’unico caso specifico che da qua alle prossime settimane, ai prossimi mesi, uscirà fuori con la stessa dinamica, perché se il problema è quello che dobbiamo per forza avere uno spazio dedicato al posteggio per consentire la deviazione del dehors, allora a sto punto mi viene quasi da dire: “Facciamo in modo che quella strada non sia a doppio senso di marcia, che sia ad un unico senso di marcia, che vengano installati dei posti, degli stalli auto e questa ciclabile possa essere deviata per far installare il dehors”, perché questo alla fine mi viene in mente in maniera propositiva. Poi chiaramente bisognerà valutarla con gli Uffici della Viabilità, dell’Urbanistica e quant’altro, se sia il caso di farlo oppure meno, però secondo me non possiamo far finta che queste criticità non esistano e non possiamo far finta di non poter studiare un qualcosa per aiutare veramente prioritariamente il commercio. Quindi, io ringrazio l’Assessore competente e spero di aver capito l’input positivo che è stato dato, ossia di dare mandato all’attività commerciale di presentare effettiva istanza e poi questa affettiva istanza di essere veramente valutata e posta all’attenzione di tutti i Servizi competenti, non solo il Servizio del Suolo Pubblico dei dehors, perché chiaramente ci sono delle altre criticità che si uniscono insieme nel non dar via alla richiesta. Mi interrompo, Presidentessa, e la ringrazio per la disponibilità. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Consigliera Scanderebech. Abbiamo finito la nostra ora di trattazione delle interpellanze, quindi io sospendo questa trattazione, in attesa dell’appello nominale, della partenza del Consiglio. Grazie a tutti. (Sospensione del Consiglio Comunale) |